Era una tranquilla mattina d’estate e nel periodo
sengoku il sole splendeva alto nel cielo…
-Inu Yasha no!!!- urlò Kagome (tanto x cambiare)
-Lasciami andare Kikyo mi aspetta- rispose l’altro
saltando a destra e a manca, stringendo fra le mani i frammenti della sfera.
-Inu yasha sed…!!-
Il giovane balzò su un altro ramo, ma questo gli si
ruppe sotto i piedi facendolo diventare una sola cosa con il terreno.
-Da-dannata Ka-kagome!- mugugnò.
-vedi che hai fatto tutto da solo!- ghignò soddisfatta
la ragazza.
Si avvicinò lentamente al mezzo demone e tenendosi
sempre stampato sulle labbra quel sorrisetto compiaciuto gli sfilò via dalle
mani i frammenti.
-Arigato!- gli disse prima di lasciarsi andare nel
pozzo.
-Eh eh! Questa volta ti ha conciato proprio x le feste!-scherzò
il bel monaco.
-Ti do solo tre minuti! Poi ti riduco in poltiglia!
- non ci tengo, grazie dell’offerta!
-Già basta Kikyo!!-sospirò Sango arrivando sul posto.
-Kikyo? Dov’è?- bisbigliò Inu Yasha guardandosi
attorno con aria da eterno disperso.
(Ehi, quello è compito mio! Ndt Ryoga).
Era appena l’alba e un ragazzo dal buffo codino nero
aveva già iniziato i suoi esercizi mattutini. Era bello poter concentrarsi da
solo in santa pace, senza tutto quel trambusto che c’era di solito in casa
Tendo.
TOC TOC.
“Come non detto”pensò continuando a sollevare i pesi.
-Ehi Ranma hai già fatto colazione?
-L’hai fatta tu?-domandò guardando ciò che la ragazza
teneva in mano.
-Solo per te!
-No grazie, ho già mangiato!
-…..
-Sono pronto!- Disse Ranma balzando in piedi.
Akane continuò a rimanere in silenzio, poggiò il
vassoio ricco di biscotti per terra e cominciò ad avvicinarsi al ragazzo.
-Ehi calma calma, aspetta!- Aggiunse agitando le mani
in avanti e balzando accanto al piatto.
-Guarda ne sto mangiando uno!Che carini questi
orsetti….
-Baka, sono dei cagnolini!
(Etcuì!Ndtinuyasha)
-Ah dei cagnolini! Ma l’avevo capito, stavo solo
scherzando…
Però addentandone uno la sua espressione mutò
radicalmente.
-Ble ma sono disg….disgraziatamente buoni!
Akane non si scompose, piegò le labbra in un sorriso e
gli si avvicinò pericolosamente.
SBAM
-Cattiva…-.Piagnucolò Ranma toccandosi il naso.
-io l’avevo mangiato! KASUMI!!!!!!- Gracchiò uscendo
dalla palestra chiudendosi la porta alle spalle.
Non passarono che appena pochi minuti che…
BUM BUM.
SBAM
-AKANE!
-AHHHHHHHH!Che cosa ci fai qui?
Kagome cominciò ad avanzare verso l’amica.
-è uno stupido, un cretino, un idiota, un emerito
imbecille!
-Ma chi,lui?
-Si proprio lui, quel baka, quel deficiente….
-hai ragione è un demente, un presuntuoso, io odio…
-io odio…
-RANMA
-INU YASHA
-….
-….
-come scusa?- Chiese confusa Akane.
-Il mio è Inu yasha…ma Ranma chi è?
-Il mio!
-Cioè?
-Mi chiedi cioè? È quello che….
Quindi cominciò a imprecare verso il povero ragazzo
col codino una serie di accuse, talmente tante e veloci alla quale Kagome non
riuscì a stare dietro.
-Calmati, calmati!
Da quand’è che esiste questo Ranma?
-Bè tu sei stata via un bel po’….In tre mesi non so
come non so quando e non so perché mi sono ritrovata quello scemo in casa e per
giunta sono pure la sua promessa sposa!
-Wow!!!- Miagolò Kagome guardandola con gli occhi
luccicanti.
-Ma che hai le lucciole negli occhi?!- Esclamò Akane
indignata.
D’un tratto la porta della palestra si spalancò
mostrandovi la figura di Ranma sulla soglia.
-Ma che cos’è tutto questo baccano nella Mia
palestra???
-La tua palestra? Si dà il caso che questa sia casa
mia!
-Peccato….mi ero affezionato a queste mura, al solo
pensiero che possano finire nelle mani di una ragazza, se così si può chiamare,
così violenta…- Disse accarezzando le pareti della stanza.
-Deduco che tu sia Ranma! Piacere.
-Eh? Tu chi sei? Come fai a conoscermi?
-dalla descrizione di Akane…Kmq dicevamo Akane?
-Stavi dicendomi chi era Inu yasha!
I tre si sedettero per terra e Kagome cominciò a
raccontare.
Dopo circa un oretta…
-Secondo me dovresti lasciar perdere! Uno che non si
dà una smossa in questo tipo di scelte che razza di uomo è?
Akane sbuffo sussurrando:
-Ma da che pulpito…
-Ranma lo pensi per davvero? Ma come posso fare?
-Bè potresti fare che…
-E io che ci sto a FARE?- Chiese Akane irritata dalla
loro indifferenza.
Ma non potè terminare la frase che…
SCRIK
SBAM
SBOT
SPLASH
BOOM
TUM
Nella palestra fecero il loro ingresso:
Shampoo seguita da Rin e a seguirsi..Sesshoumaru,Inu
Yasha, Sango,Miroku,Shippo e Kirara.
-Ma che ***** ci fate qui?-strillò Kagome con la sua
voce acuta e stridula.
Il gruppo Sengoku indicò la piccola Rin intenta nello
strapazzare contenta Shampoo.
-Perché guardate tutti me?-domandò la bambina.
-Niente,niente… Tieni il lecca lecca e continua a
giocare col gattino.-disse Sesshoumaru accarezzandole la testolina.
GRRRR
Ovviamente Shampoo si era massacrata i coglioni e
graffiò Rin ignara della possibile reazione del demone. Quegli infatti cominciò
la sua trasformazione nel solito cagnone bavoso.
-Miaaaaaaaaaaaaaaaaaooooooooooooooooo!-miagolò la
gattina aggrappandosi alla testa di Ranma che prontamente scappò inseguito da
Sesshoumaru.
“I gatti hanno paura dell’acqua vero???Ho trovato la
mia salvezza” pensò guardando la fontana davanti a sé.
Senza farsi troppo problemi vi si gettò dentro
trasformandosi in una donna.
-Oh paradisiaco….-sussurrò Miroku ammirando le
rotondità di Ranma beccandosi un boomerang e una ciabatta in testa.
Intanto nel periodo Sengoku….
-Signor
Sesshoumaru???? Hei c’è qualcuno qui…-piagnucolò Jaken aggirandosi per il
bosco.
Sango_kagome: salve gente!!! È la prima demenzialità
che scriviamo…Compatiteci! Quel che leggerete non è del tutto pari alla realtà degli
anime, ma un pomeriggio non sapendo che fare ci siamo messe a scrivere queste
bacarate! Fateci sapere se questo primo capitolo vi piace così ne faremo un
seguito! NON CHIAMATE IL MANICOMIO CI RACCOMANDIAMO!!!!!