Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: LeilaBaptis    02/10/2011    1 recensioni
amore
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era il 12 Settembre. Il mio primo giorno di liceo. Mi sentivo un puffo in mezzo a dei giganti. Quelli del 3 e del 5 che ci umiliavano davanti a tutti, c'era un ragazzo del 4 lui mi sorrideva, e non mi prendeva in giro. Lui si chiamava Justin, ed era il ragazzo più bello di tutta la scuola. Strano nome per un Italiano, ma aveva origini Canadesi. Giorno per giorno il liceo mi faceva sempre più paura. Le nuove materie, come il latino, i nuovi prof, i nuovi gruppi di amicizie che si formavano nella classe. Nella mia classe non si poteva essere amici di tutti, o avevi il tuo gruppo o ti ritrovavi a stare da sola. Dopo 2 settimane di lunga agonia sono venuta a sapere che Justin aveva un cugino nella mia classe e si chiama, Chaz. Avevo stretto molto con Chaz, eravamo amici di infanzia. Andavo sempre a casa con lui. Un giorno Justin doveva andare a casa con Chaz, e c'ero anch'io. Chaz mi presento a Justin con un semplice; "Lei è Martina". E Justin mi rispose con un semplice sorriso. Non male per la prima volta. Justin si accosto per un momento, e Chaz mi aveva detto: "Tu gli piaci." Alla notizia non era molto convinta, perchè un ragazza del 1° liceo come me, non poteva interessare a uno come lui, come Justin. Ma, dopo la notizia si confermò. Passamo tutta la giornata insieme io e lui. Io e Justin. Parlammo di tutto, della musica, di che cosa volevo fare nella mia vita. Mi aveva fatta sentire come se fossi la sua ragazza preferita. Ma dopo il bellissimo sogno finì. Lui dovette andare a fare gli allenamenti di basket e io dovevo andare a studiare. Mi accompagnò sotto casa, e li mi baciò. Era stato il mio primo bacio. Poi mi disse: "Lasciami il tuo numero". Ed io gle lo lasciai.Mi baciò e se ne ando. Passai tutta la serata ad aspettare che il telefono suonasse. Ma non suono. Sono una stupida, come ho fatto a non capire che mi stava prendendo in giro. Il giorno dopo arrivai a scuola e lui mi stava aspettando all'entrata. Mi salutò. Ma io presa dalla rabbia gli passai davanti e non lo guardi neanche nei suoi bellissimi occhi color nocciola. Mi corse dietro e mi disse: " Ehy, che è successo?!?". Gli risposi: " Sono stata tutta la notte ad aspettare che quel cavolo di telefono suonasse, sono una stupida ingenua a credere che uno come te possa essere innamorato di me." Eravamo nel corridoio del Liceo. Rimase senza dir nulla. Scappai verso la mia classe piangendo. Lui buttò lo zaino a terra, e mi bloccò verso di lui.Tutte le classi del liceo erano usciti per vedere cosa stava succedendo. Mi fece una carezza sul viso, e mi canto questa frase: "My favorite girl, is you." Poi aggiunse urlando:" Ti amo" e mi baciò. Passò un mese, ed eravamo più innamorati di prima. Justin aveva deciso di portami a casa sua. Arrivati, mi fece conoscere la sua piccola sorellina Jazmyn. Era a dire poco bellissima. Mi portò in camera sua. Vidi un mondo diverso, da quello che mi sarei immaginata. Justin amava la musica, più della sua stessa vita. Aveva un chitarra e un pianoforte. Mi disse: "Voglio fare l'amore con te." Io, non ero pronta. Lo capì subito, abbiamo 3 anni di differenza, Io ne ho 14 e lui ne ha 16. Lui, adesso incomincia a pensare queste cose. Gli dissi:" No,No. Scusami ma non sono pronta." Mi fece un carezza e mi disse:" Se ami una persona l'aspetti per sempre. E io aspetterò il momento giusto" E da li capi che non ci sono molti ragazzi come lui. Dissi: "Ti amo davvero." E mi baciò. La scuola mi piaceva sempre di più. Avevo un ragazzo, andavo bene a scuola, e mi ero fatta un amica che si chiamava Adele. Ci assomigliavamo molto. Quel giorno era il 1 marzo, era il suo compleanno. Era il compleanno di Justin. I suoi gli avevano comprato il motorino. Non voleva fare nessuna festa, diceva che la festa più bella era se stava con me. Mi prese per mano e mi disse:" Ti voglio portare in un posto speciale, tieni metti questa" Era una benda. Ero cosi contenta che non avevo neanche la forza per dirgli "Ti amo". Mi porto in una località di mare non distante dalla scuola. Precisamente su un castello abbandonato. Mi levò la benda e mi trovai sul balcone del castello, e avevo il mare davanti con un bellissimo tramonto. Mi guardò e mi disse:"Ti piace?". Ero convinta su quello che dovevo rispondere. Ormai avevo preso la mia decisione. Gli dissi: "Voglio fare l'amore con te." Mi baciò e mi porto con lui. -M.
  
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