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Autore: terracottapie    02/10/2011    5 recensioni
Un prato. Immenso, sconfinato. Il sole è alto nel cielo e non c’è neanche un filo d’aria, eppure non fa caldo. L’erba verde e alta solletica i piedi nudi del ragazzo, che cammina con le mani in tasca assaporando il fresco. E’ un bel posto, quello.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.


Un prato. Immenso, sconfinato. Il sole è alto nel cielo e non c’è neanche un filo d’aria, eppure non fa caldo. L’erba verde e alta solletica i piedi nudi del ragazzo, che cammina con le mani in tasca assaporando il fresco. E’ un bel posto, quello.
..eeeea!
Cos’è stato?
Il ragazzo si guarda intorno, spaventato. Improvvisamente tutto si scurisce: il sole si spegne, l’erba sembra quasi nera. Tutto sembra precipitare, il ragazzo vede il mondo vorticare davanti ai suoi occhi.
Baker!
Ma che..?
 
“Baker!”
Il ragazzo si svegliò con un piccolo salto, sbattendo un ginocchio contro la griglia sotto il banco. Di fronte a lui, il professore di fisica lo stava fissando, chinato sul suo banco, con un’espressione che non prometteva nulla di buono, gli occhi furenti fissi nei suoi.
“Baker, questa è la quinta volta che ti addormenti durante le mie lezioni, in un mese. Ne abbiamo già discusso, e ti avevo avvertito che se l’avessi fatto di nuovo ti avrei spedito dritto dal preside. Non è così?”
“ - - - ”
Non è così?
Vai a farti fottere, piccolo stronzo.
“S.. si .” balbettò il ragazzo, abbassando gli occhi.
Il professore lo guardò ancora un attimo negli occhi, poi sembrò essere soddisfatto, poiché si tirò su incrociando le braccia sul petto.
“Bene. Puoi andarci dopo la fine di quest’ora. Sarà lieto di incontrarti. Gli ho parlato molto di te, sai.”
Il ghigno che seguì la frase non fu per niente promettente.
 

***


“Ehy, Zacky! Buon compleanno, bestia!”
Zacky, questo era il nome del ragazzo, voltò la testa di scatto, colto di sorpresa. Vicino a lui, su quella panchina del cortile della scuola, sedeva Jimmy Sullivan, il suo migliore amico, che gli stava porgendo un pacchettino quadrato.
Gli sorrise. “Ma non dove..”
“Sta zitto e aprilo.”
Zacky sbuffò, ma scartò ugualmente  il regalo. Rimase un attimo sconcertato, trovandosi in mano quello che sembrava la scatola di un anello. Stava per domandargli cosa diavolo fosse quando, come se gli avesse letto nel pensiero, James lo precedette:
“Non ti voglio chiedere di fidanzarti con me, tesoro. E’ solo che non sapevo dove cavolo metterlo così ho fregato quell’affare a mia madre, tanto lei non se ne fa niente. Dartelo così in mano mi sembrava una cosa..”
Sempre più curioso, Zacky aprì la scatolina è gli cadde in mano un plettro viola. Guardò Jimmy perplesso.
“Beh, non dici niente?”
“Ehm.. Grazie?”
“Dio, Zacky! Quanto sei scemo? E’ il plettro di Slash, porca miseria! Quello che ha lanciato sul pubblico alla fine del concerto della scorsa estate e che io, signori e signore, sono riuscito a sgraffignare. Quello a cui hai sempre fatto il filo.”
L’espressione di Zacky si rasserenò, poi si tasformò in una sorta di reverenza. “Cristo, e tu ti staresti privando del plettro di Slash? Il plettro impregnato del suo sudore?”
“Parli come una ragazzina. E comunque, se ricordi, io suono la batteria, e la batteria si suona con le bacchette e non con i plettri. Quindi io non me ne faccio niente.”
“Io-ti-amo. Sposiamoci. Ora.” rispose Zacky scoppiando a ridere.
Rimasero qualche secondo in silenzio, poi ad un tratto Jimmy parlò di nuovo: “Non ti sarai preso una cotta per una di quelle ragazze, vero?” disse indicando con la testa un gruppo di quattro o cinque ragazze e due ragazzi poco distante da loro.
“Eh? Una di quelle? Nah..” fece Zacky, arrossendo lievemente.
“Ah, sono sollevato. Prima ti ho visto fissare da quella parte.. Sai cosa si dice di loro, no? Sono tutte delle oche senza cervello, e non sono capaci a fare altro che sbavare dietro a quelli..” Poi, dopo qualche secondo di silenzio, aggiunse, o meglio sputò: “Haner e Sanders. Bleah. Due tipi bellocci tutto muscoli che più che liceali sembrano usciti da una pubblicità di profumi. Bleah.”
Zacky abbassò la testa, le guance in fiamme, grato di avere i capelli lunghi quel tanto da coprirgliele appena.

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Allora, bene.
Prima di tutto ci terrei a precisare che questa è la mia prima fanfic e non ho mai scritto prima, quindi siate clementi ç_ç Tuttavia questo primo capitolo mi soddisfa (stranamente mi piace qualcosa fatto da me LOL) e non vedo l'ora di continuare, anche se non ho idea di cosa succederà u_u
Bon, spero vi piaccia :D
CHEERS.

P.s. Scusate per quella merda di sogno all'inizio ma non sapevo che scrivere X° *fugge*

P.p.s. Ho scritto che Zacky sbatte il ginocchio contro la griglia sotto il banco perchè a me succede tutti i giorni, dato che mi dimentico che c'è (・口・)ノ

P.p.p.s. Mi sembra stupido dirlo ma il titolo della fanfic è il nome di una canzone dei Sevenfold. Bellissima, tra l'altro *^*

P.p.p.p.s.(??) Vorrei anche aggiungere che molte delle cose che accadono nella storia non sono puramente casuali. u_u Okay, me ne vado.
   
 
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