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Autore: Darkly    11/06/2006    2 recensioni
pensieri di sendoh quando ormai è arrivato alla fine dei suoi giorni...
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Sendoh
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dead Eyes See No Future

Dead Eyes See No Future

 

 Il silenzio impenetrabile,  inalterabile, mi faceva paura…

 

Non sentivo altro che il rumore continuo degli apparecchi ai quali ero collegato, ai quali la mia ormai fragile vita era appesa.

 

Pensavo che la morte non potesse toccare uno come me, bello, ricco e famoso; non avevo mai avuto paura di essa fino a quando una tenebrosa mano mi attirata in questo baratro oscuro in cui io ora sto oscillando…tra la vita e la morte.

 

Mi immaginavo di cadere in un abisso e di non trovare nulla a cui aggrapparmi…ghermito dal nulla, inghiottito per sempre da un mondo vuoto, nero, senza sentimenti, privo di tutto. Soprattutto di te…

 

Dove sei?

 

Perché mi hai abbandonato in questo triste letto d’ospedale?

 

***Flashback***

 

“Sono stufo di te, delle tue paranoie, delle tue inutile paure, mi stai soffocando! Mi sento ingabbiato in un rapporto senza via d’uscita, senza poter tornare a galla per respirare…Sto annegando nel più oscuro mare di angosce…una sola parola…BASTA”

 

Dicendo questo te ne andasti sbattendo la porta. Non potrò mai dimenticare il tuo volto in lacrime quando mi dicevi quelle tristi parole…mi sono sentito morire, lacerato nel più profondo della mia anima.

 

Il mio cuore sta piangendo, le ferite che mi hai provocato non guariranno mai…ma forse è meglio così.

 

Prendo dal cassetto della mia scrivania un paio di forbici e decido di compiere l’ultimo atto per me possibile.

 

Con decisione taglio…il sangue sgorga velocemente dalla mie vene, sembra che nulla possa fermare la fuoriuscita di tutta la mia anima.

 

Morirò?

 

Dimmelo tu che hai strappato il mio cuore e l’ hai buttato come fosse spazzatura nel cestino della tua vita.

 

Non sono mai stato nulla per te e non lo sarò mai.

 

Non mi importa, ormai è tardi per tornare indietro.

 

 

***fine flashback***

 

Avevo paura, talmente tanta paura che credevo che sarebbe stata lei la causa della mia fine e non la malattia…si…dopo il mio “taglio” i medici hanno scoperto che ero malato, terribilmente malato e che non mi rimaneva poi molto da vivere dicevano.

 

Avevo accettato il dolore, capii che sarebbe rimasto a divorarmi subdolamente sino alla fine, fino a quando non sarebbe rimasto più nulla di me.

 

Ma non ero riuscito a dimenticare la paura, sempre acquattata in me, mi consumava, mi divorava, mi perseguitava. Temevo il silenzio, l’oscurità, l’oblio, la morte. Desideravo fermare il tempo, interrompere la sua corsa.

 

Non potevo.

 

Non potevo…

 

Ho sbagliato tutto nella mia vita.

 

Non sono riuscito a farmi voler bene davvero da nessuno, e ho distrutto l’unico rapporto che valesse davvero di vivere…il nostro…

 

Ti ricordi com’eri felice quando andavamo insieme a pescare? Lo ricordi ne sono sicuro. Ricorderai anche quando ti ho dichiarato tutto il mio amore e tu sei rimasto immobile, fermo, impassibile, sembra pietrificato dallo shock, ma io non mi sono dato per vinto, ti volevo e ti ho avuto poi ho mandato tutto a puttane come al solito.

 

Sono solo un lurido traditore.

 

Un bastardo, viscido e putrido traditore.

 

Non merito il tuo perdono, non dopo tutto quello che ti ho fatto passare, hai ragione…tremendamente ragione! Sono stato talmente egoista da pensare solo a me e non a te, ai tuoi sentimenti, i tuoi bisogni…

 

Al tuo cuore…

 

Eppure l’unica cosa che vorrei adesso e averti qui con me ancora una volta.

 

Assaporare ancora un’ultima volta le tue labbra, la tua pelle, tutto di te! Una volta eravamo una cosa sola, una sola anima, un solo corpo…ora non lo siamo più.

 

 

Stanotte ti ho sognato ancora.

 

 Eri lì seduto sul mio letto aspettando che fossi pronto per andare agli allenamenti, il solito viso imbronciato. Mi attendevi come hai sempre fatto e speravo che lo facessi sempre per me, il tuo migliore amico, il tuo unico e vero amore, ma a quanto pare non è così.

 

Non ti merito.

 

Non ti meriterò mai.

Oramai è tardi per questi discorsi.

 

Presto non ci sarò più, non dovrai più pensare a me e non mi avrai più nella tua vita… sto per lasciarti…per sempre

 

Occhi morti
Non vedono futuro
Cadono dalla grazia
Stiamo tornando a casa

 

Ogni tanto penso che dovrei arrendermi.

 

Arrendermi alla morte.

 

 

Sapevo di non poter ordinare alla Morte di andarsene, di lasciarmi in pace, ma mi dilettavo a crederlo.

 

Ingenuamente pensavo che, se la supplicavo di risparmiarmi in quanto creatura dotata di un piccolo barlume di sentimento, mi avrebbe ascoltato e avrebbe proseguito la sua strada.

 

Dopotutto perché non poteva essere in sciopero?

 

Perché non si sarebbe lasciata commuovere?

 

Allora davo libero corso alle lacrime, quando non dormivo piangevo di rabbia, paura, tristezza, disperazione…mi sforzavo di credere che un giorno non mi sarei più svegliato.

 

Ancora una notte…

 

Mi sono svegliato, stavolta è finita davvero.

 

La morte sta venendo a prendermi, sento i suoi passi nel corridoio dell’ospedale, sento il suo gelido e fatale tocco sulla mia guancia, il suo freddo alito su di me. Ho voglia di piangere ma non i riesco, vorrei urlare dalla disperazione ma non posso…avrei voluto andarmene senza paura, senza rimpianto, senza dolore ma è impossibile, come mi è impossibile rinunciare a te per sempre.

 

Non voglio.

 

 

Sto soffocando.

 

Ormai nella stanza ci siamo solo noi sue, faccia a faccia, io contro la Morte.

 

Sei venuta a prendermi?

 

Tendi la tua mano verso di me…soffro così tanto…

 

 

“Non potete impedirmi di vederlo!” grida qualcuno al di là della porta della mia stanza.

 

Chi è?

 

I dottori dicono che nessuno può entrare nella stanza, sono troppo grave…sono senza speranze dicono.

 

Una figura entra con violenza nella mi stanza, è affaticata sembra, non riesco a riconoscerla nella penombra della mia prigione.

 

Ora che la luce è più forte la riconosco…non ci credo…non riesco a crederci…è impossibile! Hiroaki Koshino è venuto da me, il mio amore.

 

Ora è vicino a me come avevo sempre desiderato.

 

Non posso andarmene proprio ora, no…mi rifiuto!

 

La Morte è accanto a me. Tanto peggio. Aspetterà. Io vivrò perché è necessario, perché lo voglio.

 

Adesso preferisco vivere, anche se non cambia nulla almeno per ora.

 

Tu mi hai restituito la vita…adesso voglio restituire a te il tuo sogno…

 

Noi due insieme per sempre…

 

 

 

  
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