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Autore: lacrimedidinosauro    03/10/2011    3 recensioni
[Paul McCartney/Ringo Starr]
Paul si infilò il biscotto in bocca ed alcune briciole gli si depositarono sulle labbra, cominciò a gustarlo chiudendo gli occhi poi si avvicinò all’orecchio di Ringo e per farsi perdonare gli disse:
“Sono deliziosi come il tuo nome Ringo…” Gli sussurrò un po’ imbarazzato McCartney.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Paul McCartney , Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Across the Beatles universe.'
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Londra, 10 Dicembre 1963
 
 
 
Era una mattina come tutte le altre in casa “BEATLES”……
 
 
 
“Paul!...Paul! Svegliati presto!” Urlò felicemente Richard Starkey entrando nella camera del bassista.
 
“Uhm, mamma no…..ti prego non voglio andare a scuola ho la febbre!” Sussurrò McCartney nel sonno.
 
“Ma Paul? Quale scuola? Sono io, sono il tuo amico Ringo! Svegliati bell’addormentato” Disse Ringo dando degli scossoni al corpo di Paul che dormiva pesantemente come un orsacchiotto in letargo.
 
“Ahhh Ringo, uffa sai bene che mi da fastidio essere svegliato!” Disse Paul cacciandosi la testa sotto al cuscino.
 
“Lo so Paul, ma ce una notizia che devi assolutamente leggere! Cè scritto tutto sul giornale, vestiti pelandrone ti aspetto di là in cucina” Detto questo Ringo diede un’amichevole pacca sulla schiena di Paul ed uscì dalla stanza trotterellando.
 
 
McCartney si alzò a malavoglia ancora immerso nel mondo dei sogni, andò in bagno e cominciò subito a pettinarsi i suoi amati capelli facendo scorrere più volte i denti del pettine fra i ciuffi ribelli che gli si erano formati sulla frangia durante la notte, si lavò il viso e indossò i soliti vestiti di sempre che ormai si era abituato a portare per tutta la giornata, camicia bianca, cravatta nera, giacca gessata e pantaloni gessati, la classica divisa dei “Beatles”.
 
“Buongiorno Paulie! Finalmente ti sei svegliato dal letargo” Gli sorrise Ringo appena vide Paul entrare in cucina.
 
“Buongiorno…..ma George e John dove sono?” Chiese Paul sedendosi a tavola e versandosi elegantemente il suo amato the in una tazza.
 
“Beh Paul…ieri sera sono usciti con quelle due simpatiche ragazze italiane e credo che si siano divertiti stanotte” Disse ridendo il batterista.
 
“Già è vero! Ora ricordo, Liliana e Veronica” Disse Paul soffiando leggermente sulla tazza.
 
“Paul, perché anche tu non ti trovi una bella ragazza? Uno come te non dovrebbe passare le notti in bianco!” Disse Ringo osservando i lineamenti facciali dell’amico.
 
Non sapeva come spiegarselo ma ogni giorno che passava notava sempre qualcosa di nuovo nei comportamenti e nell’aspetto di McCartney, e dire che si conoscevano da un vita ormai, ne avevano passate e viste tante, ma adesso che erano alla vetta del successo passavano tutto il loro tempo insieme, fra litigi, incomprensioni, accordi o crisi su come portare a termine una nuova canzone, ma nonostante tutto Ringo voleva un bene dell’anima ai suoi compagni, però tra di lui e Paul si stava instaurando un vero e proprio Feeling.
 
“Cosa vorresti dire con questo Starr?” Domandò Paul prendendolo in giro.
 
“Io, niente….assolutamente nulla, e che vedi tu sei un bel ragazzo e mi meraviglio che non sei tu quello ad uscire con delle ragazze” Disse Ringo velocemente.
 
 
“Beh Ringo ti ringrazio ma il mio unico vero amore per il momento è il basso, poi tutto il resto verrà da se…” Gli rispose Paul arrossendo leggermente.
 
Perché stava arrossendo??
Paul amava il modo in cui Ringo gli parlava, lo considerava come un fratello ma adesso non sapeva proprio spiegarsi il perché di quella sua improvvisa reazione involontaria sulle guance.
 
Tra i due piombò un silenzio imbarazzante.
 
“Emmm….comunque Ringo tu stamattina hai interrotto come lo chiami tu il mio LETARGO, perché sul giornale cè una grande notizia di cosa si tratta?” Chiese Paul cambiando argomento.
 
“Già …è vero!” Scattò in piedi Ringo muovendo il tavolo e facendo quasi rovesciare il The bollente sulla giacca di Paul che lo fulminò con lo sguardo.
 
Ringo prese il giornale da sotto un cuscino del divano e lo fece volare indirizzandolo verso McCartney che lo prese al volo.
 
“Leggi! Leggi!”
 
“Famoso imprenditore Italiano lancia una nuova marca di Biscotti dal nome Ringo….”
 
Paul si fermò per un attimo di leggere lanciando a Starr un’occhiata stupita e incredula mentre il batterista gli faceva cenno con la testa di continuare.
 
“…..l’imprenditore ha dichiarato di aver preso in prestito il nome dal famoso batterista dei BEATLES, Ringo Starr ed ha espresso il desiderio che i suoi nuovi biscotti spicchino fra i giovani come lo sono questo famosissimo gruppo Britannico”
 
Finito di leggere Paul rilanciò il giornale sul divano e tornò a fissare Ringo e decise di divertirsi un po’ prendendolo in giro.
 
“Allora? È una figata non credi?” Disse Ringo con impazienza.
 
“Beh Ringo si è una figata, ma conoscendoti scommetto che hanno un saporaccio disgustoso quei biscotti…” Disse Paul tono di ovvietà incrociando le braccia.
 
Il sorriso di Ringo si spense e con tono leggermente infuriato disse a Paul:
 
“Disgustoso? Non ci rimane altro che provarli e poi vediamo chi ha ragione!” Sbottò Ringo.
 
 
Paul cominciava a divertirsi, amava Ringo quando si arrabbiava perché nonostante tutto rimaneva sempre un ragazzo adorabile e anche più simpatico del normale, perché McCartney proprio non riusciva a credere che una persona solare e divertente come Ringo potesse arrabbiarsi così tanto e un po’ gli dispiaceva per Starr quando lui, George e John erano sempre a cantare in prima fila mentre il povero Ringo doveva stare per tutto il tempo in fondo dietro alla sua batteria, Starr era decisamente quello più emarginato e pareva così anche nelle fotografie che venivano scattate al gruppo durante le loro esibizioni, ma questo Paul se lo riconosceva, riconosceva che senza Ringo e senza il suo talento nel suonare così abilmente la batteria non ci sarebbero stati i “BEATLES”.
 
Ma comunque Paul decise ancora un po’ di sperimentare il livello del contegno di Ringo.
 
“Allora mi faccio subito volontario per andare a comprarli e per sentire il loro saporaccio” Annunciò Paul alzando la mano sorridendo a Ringo.
 
“Fa come ti pare…..ma dopo portali qui che devo essere io il primo ad assaggiarne uno” Disse Ringo girando le spalle e McCartney.
 
Paul prese il cappotto e uscì di casa facendo l’occhiolino al suo amico.
 
 
Ringo si sedette sul divano e alzò la testa verso il soffitto pensieroso, cominciò a chiedersi perché Paul da un momento all’altro si ha cominciato a prenderlo per il culo, ma gli pareva naturale ormai, lui era sempre quello preso di mira dai dispetti dei compagni ma se in quel caso era Paul a prenderlo in giro lui ci rimaneva particolarmente male anche se sapeva benissimo che intendeva solo scherzare, eppure si sentiva male se era Paul……forse perché teneva di più a lui che agli altri?
 
Si sentiva diverso quando stava con Paul, una notte si è persino ritrovato a pensare a lui che gli faceva compagnia a letto tenendosi per mano, si sentiva attratto da McCartney lo sentiva….i suoi occhi lo facevano sciogliere talmente erano grandi e profondi, anche se erano inclinati verso il basso lui li trovava meravigliosi, poi il suo fantastico sorriso che ogni volta che sorrideva gli faceva allargare le guance in un modo dolcissimo, ormai gli pareva chiaro, aveva paura di essersi innamorato del suo migliore amico.
 
“Ringhetto!! Ho i tuoi biscottini nuovi di zecca!” Disse Paul comparendo con la testa dalla porta.
 
Ringo si alzò di scatto spaventato per l’improvviso ed inaspettato arrivo.
 
“Paul….cazzo ma ci hai messo pochissimo!” Disse Ringo guardandosi tempestivamente l’orologio da polso.
 
“Poco? Beh….se per te sono pochi 40 minuti” Disse McCartney scrollandosi la neve di dosso.
 
 
Ringo tornò a sedersi sul divano e allungò una mano verso Paul facendogli segno di passargli i biscotti.
 
“Ok ok, come da comune accordo assaggiali tu prima….”
 
Paul si sfilò dalla tasca del cappotto un tubo di cartone dalla carta rossa e bianca con scritto sopra “RINGO”, appese la giacca all’attaccapanni e andò a sedersi vicino al suo amico porgendogli i biscotti.
 
Ringo aprì il pacchetto e tirò fuori il primo biscotto e commentò:
 
“Dalla forma sembrano buoni!”
 
Paul osservò l’espressione di Ringo, aveva uno sguardo del tipo “un bambino che sta agguantando il primo morso alla torta di cioccolato che ha rubato di nascosto”, era letteralmente Adorabile e non si trattenne alla tentazione di fargli un altro scherzetto.
 
“Miooo!!” Paul scattò in avanti rubando il biscotto dalle mani del batterista, lasciando il povero Ringo a bocca asciutta.
 
McCartney si precipitò dall’altra parte della stanza cominciando a ridere a più non posso, Ringo si mise a braccia conserte mettendo il muso.
 
“Ma guardati Ringo sembri un bambino” Disse ancora Ridendo con il biscotto in mano Paul.
 
“Bambino io? …Tu mi rubi il biscotto dalle mani per poi metterti a ridere come un cretino e poi il bambino sarei io?” Sbraitò Ringo guardando il Bassista infuriato.
 
“Ma come siamo scontrosi oggi Starr!!”
 
“Scontrosi stò cazzo! ….ora vattene, tu e il tuo fottutissimo biscotto!” Disse Ringo per poi affacciarsi alla finestra con le mani in tasca facendo dei respiri profondi per calmarsi.
 
Paul guardò il biscotto poi di nuovo il suo amico e in quel momento gli fece davvero compassione, lo adorava con tutto se stesso e sapeva che senza di lui non sarebbe stato niente, si avvicinò a Ringo mettendogli un mano sulla spalla che lui subito si scrollò di dosso.
 
“Ho detto vattene lasciami in pace McCartney….. cazzo!!” Gli urlò contro Ringo che senza volerlo stava per mettersi a piangere ma non poteva di fronte a Paul.
 
Paul si infilò il biscotto in bocca ed alcune briciole gli si depositarono sulle labbra, cominciò a gustarlo chiudendo gli occhi poi si avvicinò all’orecchio di Ringo e per farsi perdonare gli disse:
 
“Sono deliziosi come il tuo nome Ringo…” Gli sussurrò un po’ imbarazzato McCartney.
 
Ringo sentii un brivido percorrergli la schiena e si girò lentamente un po’ spiazzato dalle parole che gli erano appena state dette da Paul, la rabbia che aveva in corpo si stava placando, si guardarono per un po’ poi McCartney prese il tubo dei RINGO e cominciò a far scivolare sul palmo della mano altri biscotti cominciando a mangiarli sporcandosi ancora di più di briciole al cioccolato.
 
“Sono buonissimi” Disse Paul leccandosi le dita.
 
Ringo non poté fare a meno di sorridere alla vista di quel McCartney che si leccava golosamente le dita sembrando ancora di più un cucciolo.
 
Paul allargò le braccia invitando Ringo in un abbraccio che subito quest’ultimo accettò.
 
“Scusami…” Sussurrò McCartney sui capelli del batterista.
 
“Scusami tu” Rispose di rimando Ringo.
 
“Di che cosa devi scusarti? Sono io che t’ò preso in giro fino adesso, e solo che quando t’arrabbi io ti trovo….” Disse Paul non avendo il coraggio di continuare la frase.
“Mi trovi….?” Chiese Ringo invitando Paul a continuare la frase con curiosità.
 
“….ti trovo simpatico….e dolce ecco!” Terminò Paul abbassando il viso nascondendo il rossore sulle gote.
 
Ringo sorrise timidamente e chiese a McCartney:
 
“Posso assaggiarli anchio ora?”
 
“Certo! Serviti pure…” Disse Paul facendosi scivolare altri biscotti sul palmo della mano ma Ringo lo fermò.
 
“….Cosa..?” Disse Paul incredulo fissando negli occhi l’amico.
 
Ringo avvicinò piano la sue dita alle labbra del bassista e raccolse alcune briciole di cioccolato ancora depositate sulla bocca, infine si porto il dito alla bocca e lecco le briciole.
 
“Il sapore è buonissimo, ma mescolato al tuo è ancora meglio!” Disse sorridendo Ringo a Paul.
 
“Oh, Ringo…”
 
McCartney arrossì ancora di più quando si ritrovò con stupore la lingua del Batterista che vagava lenta e cauta sul proprio viso a raccogliere tutte le briciole di cioccolato, appena Ringo si staccò arrossii furiosamente e Paul come quasi preso da un istinto naturale avvicinò le labbra a quelle di Starr e si scambiarono un tenero e dolce bacio al cioccolato che venne subito interrotto dalle voci allegre di John e George fuori dalla finestra.
 
Ringo si staccò in fretta da Paul e si buttò di peso sul divano cominciando a leggere con indifferenza il giornale mentre Paul afferrò un tovagliolo e si asciugò la scia di saliva lasciata sul suo viso poco prima da Ringo e si mise a riordinare il tavolo.
 
Poco prima che John e George varcassero la porta Paul e Ringo si scambiarono un sguardo di intesa.
 
“Li vuoi i Ringo?....Ringo?” Domandò malizioso McCartney facendo l’occhiolino a Ringo nel modo in cui solo lui sapeva fare.


 



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Ok!!!!!! Calmiamoci.....mi rendo conto questa è una vera e propria schifezza!! >.<
MI è nata l'idea dopo che ho saputo che i Biscotti Ringo sono stati davvero chiamati così prendendo il nome da Ringo** ( http://it.wikipedia.org/wiki/Ringo_(biscotti) )
Poi è la mia primissima FIC Slash che scrivo! XD perciò sono apprezzati i consigli e anche le critiche ;))
Dedico questa storia ad una mia carissima amica Urania Cephei <3

Bacione a tutti e grazie a quelli che mi recensiranno ;))


DISCLAMIER: I Beatles non sono di mia proprietà (purtroppo), il mio è solo un divertimento quindi non riprende i fatti realmente accaduti.
   
 
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