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Autore: Aule    03/10/2011    3 recensioni
-Le vedi?- Arthur mormora tra lo stupore e la gioia stendendo l'intero braccio sinistro nel tentativo di indicare più chiaramente di fronte a se.
Con la mano destra intanto strattona il giacchetto del suo compagno cercando di attirare quel minimo di lucidità che non si è ancora persa nel vino.
[...]
Anche se è ubriaco capisce subito, dalle vesti fluttuanti ed i piccoli piedini che non toccano terra, che quelli che ha davanti non sono un esseri umani.
Ed altrettanto velocemente calde lacrime iniziano a rigarle il volto.
Quella è Jeanne.
La sua Jeanne.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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See the spirits


-Le vedi?- Arthur mormora tra lo stupore e la gioia stendendo l'intero braccio sinistro nel tentativo di indicare più chiaramente di fronte a se.

Con la mano destra intanto strattona il giacchetto del suo compagno cercando di attirare quel minimo di lucidità che non si è ancora persa nel vino.

A Francis ci vuole un po' prima di mettere a fuoco sia la domanda dell' inglese che il vicoletto buio all'uscita del pub.

Quando però la afferra concentra al massimo la vista traballante, seguendo il braccio del Regno Unito fino ad un luogo imprecisato della strada.

Passano alcuni minuti così, quasi impietriti in una scena irreale, quando il francese si scuote e apre la bocca come per dare una risposta.

Sta per dire che lui non vede assolutamente niente -se non Gilbert e Ludwig che, seduti sul marciapiede, si stanno tracannando una quantità imprecisata di birra- ma poi si ferma.

Nel mezzo alla strada, un po' più a destra rispetto a loro, due ragazze gli sorridono.

Anche se è ubriaco capisce subito, dalle vesti fluttuanti ed i piccoli piedini che non toccano terra, che quelli che ha davanti non sono un esseri umani.

Ed altrettanto velocemente calde lacrime iniziano a rigarle il volto.

Quella è Jeanne.

La sua Jeanne.

Allora, dopo un attimo di stand-by -durante il quale sente il cervello andargli simpaticamente in pappa-, non può che annuire vistosamente, con ampi e teatrali gesti del capo, che lui le vede, vede la pulzella e la sua compagna salutarli, vede le loro mani strette in un gesto d'affetto.

Per la prima volta comincia a credere che il suo “vicino di casa” non sia poi così tanto fuori di senno quando dice di vedere les esprits.

E in quel mentre Arthur si gira pericolosamente di scatto -rischiando di battere contro un lampione- e vedendo i suoi occhi stupiti e lucidi di alcool e di pianto gli sorride ammiccando alle due dame che gli fanno cenno di avvicinarsi.

Francia butta giù d'un fiato un sorso di Borgogna -tanto per essere completamente certo che quello che vede è reale- poi lo prende in braccio, con quanta più tenerezza sia capace in quel momento.

All'inizio fatica un po' a mantenere l'equilibrio, poi però una strana forza gli entra in circolo e con rinnovata sobrietà si appresta ad attraversare la strada -ignorando completamente ogni tipo di maledizione ed insulto gli stia lasciando l'inglese.

-Et voilà!- Esclama solo, trionfante, mentre schiva per un pelo una macchina ed arriva a destinazione.

Alla loro vista le due ragazze prima vengono prese da un moto di materna stizza -accidenti possibile che non sia riuscita ad insegnargli niente?- poi di pena per quei due poveri diavoli condannati a sfiorarsi sempre senza mai incontrarsi, infine scoppiano a ridere quando Francis tenta un inchino galante e per poco non si smalta sull'asfalto, salvato per un pelo dalla sveltezza di Arthur.

Elisabetta e Giovanna si lanciano uno sguardo d'intesa, prima di andare a salutare la rispettiva Nazione, si odiano con tutto il cuore ma per la felicità di dei popoli ai quali hanno consacrato un intera esistenza vale la pena di fare questo ed altro.



[Londra, mattina presto]

-Arthùr?-

-Uhm? Lasciami dormire frog!

-Ma...quello che abbiamo visto...-

-Parla ,svelto, ho già il mal di testa senza che tu tergiversi!-

-Le rivedremo ancora?-

-Yeah, we will see again the spirits.-


[Paradiso(?) qualche tempo dopo]

-Ehi, Dimmi un po', little girl,

come hai fatto a farci scendere l'altro giorno?-

-Informazione riservata...-

-Stk...non montarti tanto la testa, non mi interessa come hai convinto God!

-Te lo dico solo se mi ringrazi.-

-Piuttosto la morte seconda*!-

-Non dirlo neanche per scherzo!-

-Perchè?-

-Oh be'. Sono sempre una Santa, mi sentirei in colpa per te.-

-Fuck...-

Signora, la prego!

-Monsieur stava scherzando! Ed ora ringraziami.-

-Grazie.-







*la morte seconda è quella dell'anima.



Good Evening!


Salve salve salvino! Chi non muore si rivede, eh?

Non ho niente da dire in mia discolpa per quello che avete appena letto, solo che da tempo pensavo alla convivenza ultraterrena tra regina Elisabetta e Giovanna d' Arco e mi è venuto in mente, così, di getto di scriverci qualcosa su.



Hope you like it!



Akai_Omoki

  
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