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Autore: Temari    04/10/2011    2 recensioni
- "'In ogni caso, prima di tutto devi sapere un paio di cose, novellino... [...] Primo: il tuo nome d'ora in poi non sarà più Kumachi...'" -
*CRACK*
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Suzuki-san
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente! =D
Tre post in una giornata... sì siete liberi di linciarmi ù.ù

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari

Your Name is no Longer Kumachi






 

        "Accidenti... perché quello stupido non fa che comprare orsi giocattolo?! Non ne ha già più che abbastanza??" brontolò Misaki, appoggiando l'ennesimo peluche sul tavolo al centro della stanza nel primo buco libero che vide, poi girò i  tacchi ed uscì dalla stanza scuotendo la testa.

        Una volta che la porta gli si chiuse alle spalle, un movimento si sentì provenire dagli scaffali lungo le pareti, carichi fino all'inverosimile di pupazzi di varie forme, colori e grandezze.
        "Un novellino, eh?" disse una voce squillante proveniente dall'angolo fra uno scaffale e l'altro.

        Il pupazzo abbandonato sul tavolo si guardò intorno, spaesato ed incerto: dove si trovava esattamente? La luce era spenta e non riusciva a vedere nulla. "Chi è là...?" chiese con voce tremante il nuovo arrivato, "Il mio nome è... Kumachi..."
        Il rumore di piedi felpati che si avvicinavano aumentava a man mano che i secondi passavano, fino a che la luce improvvisamente si accese e finì per accecare il povero Kumachi. "... Kumachi, huh?" disse la stessa voce squillante di prima, che ora aveva preso corpo: si trattava di un orso di peluche di circa un metro di altezza, con la pelliccia di un ricco color crema e vestito da marinaretto.
        Il nuovo arrivato annuì flebilmente, prendendo a giocherellare con la cravatta rosa shocking mentre spostava lo sguardo da un orso all'altro. "Devono essere almeno una trentina... waaahh... mi sento così fuori posto! Sono decisamente di troppo!" pensò scoraggiato Kumachi.
        "A quanto pare, novellino, sei piuttosto timido - ma non credo durerà molto, non in questa casa per lo meno." commentò quello che sembrava il capo del gruppo di peluche, appoggiando una zampa imbottita al fianco morbido. "In ogni caso, prima di tutto devi sapere un paio di cose, novellino..." continuò il Marinaretto, squadrando il piccolo pupazzo seduto sul tavolo, "Primo: il tuo nome d'ora in poi non sarà più Kumachi, bensì Suzuki-san... ehm, a che numero siamo?"
        "8.768, Suzuki-san #5 nii-sama." intervenne un altro orso in soccorso di quello più grande.
        "Ah, giusto. Grazie Suzuki-san #3.472." rispose questi, prima di tornare a fissare il nuovo arrivato. "Dicevo, il tuo nome ora è Suzuki-san #8.769. Poi... non sentirti fuori posto, qui siamo tutti una grande famiglia e ci diamo una mano l'un l'altro; vedrai delle cose che forse ti creeranno disturbo... ma ti ci abituerai e alla fine non ci farai quasi più caso, quasi... a volte è proprio impossibile ignorarle." #5 fece una piccola pausa, cercando di fare mente locale in caso avesse scordato qualcosa, "Ah, già, certo! Il capo qui è Suzuki-san-sama, lo riconoscerai subito: è il più grande di tutti noi, porta un fiocco che viene cambiato meticolosamente ed ha sempre un portamento a dir poco regale."
        "#8.769, ricorda di essere gentile con Misaki-sama: è la persona che si prende cura di noi - anche se non fa che brontolare - ed è lui che tiene a bada il Maestro."
        Kumachi
—cioè, Suzuki-san #8.769 annuì ripetutamente. "... Ehm, grazie... dei consigli, intendo..." disse poi, guardandosi intorno e facendo un piccolo inchino. "Abbiate cura di me."
        "Tranquillo!!" urlarono in coro gli orsi di peluche, prima di zittirsi improvvisamente e scappare in fretta e furia ai loro posti.
        "Rimani immobile!" sibilò #5 a #8.769

        La porta della stanza degli orsi si aprì di scatto e Misaki infilò la testa dentro, passando distrattamente lo sguardo sui peluche. "Mmmh... eppure mi pareva di aver sentito delle voci... mah, me lo sarò immaginato." disse, spegnendo la luce che non ricordava di aver lasciato accesa e richiudendo la porta, senza che il collettivo sospiro di sollievo dei pupazzi gli arrivasse alle orecchie.



 


Note: il nome 'Kumachi' è preso da One Piece.
 

   
 
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