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Autore: NonnaPapera    04/10/2011    2 recensioni
Prova di matematica durante la maturità... non tutto va per il meglio
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incubi

Ma dove era finita? Impossibile che fosse sparita, ricordava distintamente di aver controllato la borsa quella mattina e di essersi assicurata che quel dannatissimo aggeggio fosse lì dove doveva essere, invece non riusciva a trovarlo!
Fissò con sguardo vacuo il volti degli altri ragazzi, sembravano tutti soddisfatti, sereni… Possibile che fosse solo lei l’unica a trovare difficoltà nel risolvere quel dannatissimo problema?
E poi tutti che facevano calcoli e somme senza neppure l’utilizzo della calcolatrice. Come ci riuscivano, quel problema matematico era impossibile da risolvere, eppure addirittura Daniele, che pure era il più asino della classe e che probabilmente non sarebbe stato ammesso agli orali, pure lui sembrava immerso e concentrato e per di più stava riempiendo il foglio di brutta con teoremi assurdi e calcoli algebrici astrusi.
Infilò nuovamente la mano nello zaino cercando di spingersi sempre più in fondo con la mano. Stranamente non riusciva a toccarne la base, era come se quella maledettissima sacca piena di libri fosse divenuta un buco nero. Si sporse ancora di più dalla sedia tenendosi con il braccio libero al bordo del banco. C’era, doveva esserci per forza quella maledettissima calcolatrice doveva essere lì nascosta da qualche parte.
“Manca solo mezz’ora di tempo poi dovrete consegnare tutti” tuonò la voce della professoressa dal fondo dell’aula.
Mezz’ora? No, non poteva mancare così poco! Alzò lo sguardo e si accorse che ormai erano rimaste solo lei e la prof, tutti gli altri se ne erano già andati.
Merda, doveva trovare la sua calcolatrice, senza di quella non sapeva neppure come cominciare… ma tanto anche se l’avesse trovata le restavano solo trenta minuti. Non ce l’avrebbe mai fatta e  non aveva neppure scritto nulla, gli occhi le cominciarono a bruciare mentre la certezza della bocciatura si faceva largo.
Con la forza della disperazione infilò un’ultima volta la mano nello zaino, nel disperato tentativo di trovare la calcolatrice e di avere un’illuminazione geniale che le permettesse di recuperare almeno qualche punto per la buona volontà. La spinse giù, sempre più giù, ancora di più… il fondo pareva non arrivare mai.

BAM

Delia si svegliò di soprassalto il corpo incastrato tra la scrivania e il letto, gli occhi ancora umidi per l’angoscia.
“Stupidissima maturità” borbottò biascicando e trascinandosi sul letto.
Pure quell’incubo, come se già non fosse abbastanza agitata per conto suo.
“Ora vediamo di dormire, che domani dovrò davvero affrontare la maturità” mormorò tra sé.
Si rigirò nel letto per alcuni minuti, cercando di riprendere sono inutilmente. Infine si alzò ed accese la luce.
Afferrò lo zaino e ci infilò la mano dentro, dopo alcuni minuti che parvero un’eternità, ne estrasse la piccola calcolatrice tascabile che aveva sistemato lì la sera prima. La fissò con sguardo truce e poi borbottando frasi sconnesse la rimise nello zaino, ma questa volta ebbe cura di infilarla nella piccola taschina anteriore.
finalmente soddisfatta si ricaccio sotto le coperte e mormorando: “Meglio prevenire che curare” ,così si addormentò serena.

   
 
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