Watch me, if you want ---> http://www.youtube.com/watch?v=OwbyWoJ4fXQ&feature=channel_video_title

The better man

Non dimenticherò mai l’ultima volta che mi parlasti. Avevi vent’anni e con quei tuoi grandi e bellissimi occhi lucidi, mi dicesti di esserti innamorata.

Ricordo di aver avuto l’impressione di sentire qualcosa svolazzare nel mio stomaco, come una ragazzina davanti alla sua prima cotta.

Perché, per un attimo, ho creduto di essere io la persona che ti aveva rubato il cuore.

Ancora oggi mi do dello sciocco, quando ripenso ai milioni di modi in cui mi sono illuso, credendo, prima o poi, di venire ricambiato.

Ricordo che fece male. Fu peggio che bruciare.

Eppure, ormai avrei dovuto essermi abituato a te che ami sempre qualcun altro e mai me. Perché io sarei stato, in eterno, niente più che quel tuo amico impulsivo che non ne combina mai una giusta.

Mentre lui era di più.

Lui era umano, tutto ciò che io non avrei mai potuto essere, per quanto lo desiderassi.

Lui avrebbe potuto darti tutto quello che hai sempre sognato: dei figli, una famiglia normale… una vita normale. Mentre tutto ciò che facevo io era deluderti, ferirti e continuare a metterti in pericolo.

Ma tu perdonavi tutto e tutti, e ancora oggi, ripensandoci, ti prendo un po’ per pazza.

Tu mi perdonavi tutto, mentre io non sono mai riuscito a perdonarmi niente.

Non provai nemmeno a fermarti – anche se avrei voluto con tutto me stesso. Non ne avevo il diritto.

C’è chi dice che quando ami una persona, devi saperla lasciar andare. Credo sia l’unica cosa in cui non ho fallito, ma a quale prezzo?

Ti sposasti un anno dopo e, a ventidue anni, avevi già dato alla luce la piccola Jenna. Aveva i tuoi occhi dolci e la tua propensione a cacciarsi nei guai – e non hai neanche idea del numero di volte in cui sono andato in suo soccorso, o in tuo.

E persino in soccorso a tuo marito.

Avrei potuto lasciare che morisse schiacciato dal camion, quella volta. Non interferire col destino.

Ma tu non meritavi altro dolore. Lui ti rendeva felice, ed io volevo, in qualche modo, contribuire a quella felicità.

E così, in maniera riservata e furtiva, alla fine ti sono comunque stato accanto per tutta la vita, vedendoti invecchiare e sentendoti raccontare, ai tuoi nipoti, quelle storie di vampiri che li appassionavano tanto.

Poi te ne andasti e, ogni volta che mi sento solo, da allora, vengo qui a osservare questa lastra marmorea, che porta inciso il tuo nome a grandi lettere, e ti parlo, nella speranza di sentire, come una volta, le tue gracili braccia stringermi e darmi conforto, e la tua voce sussurrarmi che posso essere un uomo migliore.

Sono trascorsi quattrocento anni, da quando mi hai lasciato senza una ragione per la quale continuare a vivere, in un mondo che diventa crudele ogni giorno che passa di più.

Sono tornato a Mystic Falls, quest’anno, solo per venirti a trovare e raccontarti tutto questo.

Di Stefan non ho notizie da un paio di secoli, ormai. So che sta bene - per quanto possa star bene un vampiro che ha scelto il lato oscuro.

Ma è innamorato di Rebekah e credo siano ancora felici insieme, lui, lei e Klaus.

Giuro che ci ho provato. Intendo, a ricondurlo su quella che tu avresti chiamato “la buona strada”.

Mi sono quasi fatto ammazzare una ventina di volte, per cercare di convincerlo, e ancora oggi mi chiedo se l’ho fatto perché continuo a voler bene mio fratello, anche dopo aver visto come ti ha ferita, o se invece l’ho fatto per te, perché è quello che avresti voluto.

Però ti ho detto la verità solo in parte, questa volta. Non sei la sola ragione per cui ho fatto ritorno.

L’altra ragione si chiama Scarlett e ha il tuo stesso identico viso.

Sì, è la nuova doppelganger. Anche se, ovviamente, lei non lo immagina nemmeno.

Sono tornato per proteggerla e, forse, per impedirle di entrare in quel mondo che tu non desideravi.

Il mio. Quello di Stefan. Quel mondo in cui la parola razionalità è considerata una specie di bestemmia.

Però, stamattina l’ho incontrata.

Più che altro l’ho urtata, per sbaglio, alla stazione.

Si è appena trasferita a Mystic Falls con i genitori - è ironico che le doppelgangers si trovino sempre in questa cittadina paranormale, quando compiono il diciassettesimo anno d’età.

Neanche immagina che sarò il suo insegnante di storia e che, probabilmente, studierà il folklore locale e le leggende sui vampiri, trovandosene uno di fronte.

L’ho urtata, l’ho aiutata a raccogliere la sua borsa da viaggio e la valigia e poi ho incontrato il suo viso – un po’ complicato da trovare, dietro quella massa di lunghi capelli scuri.

Ci siamo guardati, lei è arrossita e mi ha sorriso.

Ed io, adesso, ho una tremenda paura di non riuscire nel mio compito senza cadere, ancora una volta, innamorato della doppelganger.

Ho una paura folle di amare ancora, ma non è qualcosa che riesco a frenare.

Posso solo assicurarti che questa volta sarà diverso. Io sarò diverso.

Questa volta, tutto andrà per il verso giusto, ed io non sarò più il fratello sbagliato.

Sarò l’uomo migliore.

Per lei. Per me. Per te.

_____________________________________

L'angolino dell'autrice.

Ringrazio infinitamente chi ha recensito la mia prima OS (- Let me forget), ovvero:

_frafry_

poppococco

Elen91

Megarah_witch

E grazie anche a chi l'ha inserita tra le preferite.

E' un onore, per me.