L’aragosta
Sorrise.
Guardò
la sua vittima,
una delle tante, strinse la presa sulla sua arma e premette il
grilletto.
Per un attimo
guardò
serio il corpo della sua vittima che si accasciava lentamente a terra
con un lieve
singulto.
Poi chiuse gli
occhi e le
sue labbra si aprirono di nuovo in un sorriso.
Gioia.
Esatto, provava
gioia
nell’uccidere e nel vedere il corpo del suo nemico
stramazzare a terra, la sua
vita spegnersi con un ultimo mostruoso sguardo e la sua anima, sempre
che
quelle bestie ne avessero una, venire spazzata via
dall’orrore della guerra.
Ma non era
sempre stato
un crudele assassino.
Prima di
arruolarsi
aveva una vita normale ed ordinaria, quasi noiosa.
Non aveva una
vera e
propria famiglia, e a parer suo non aveva niente
da perdere.
Quindi che male
c’era
se si abbandonava al peccato dell’omicidio?
Per lui, ormai,
quegli
esseri erano diventati come le lucertole che catturava e torturava da
bambino.
La pelle
scurissima e
la moltitudine di arti gli avevano ricordato di primo impatto un ragno,
ma la
pelle ricoperta di orrende squame li rendevano più simili a
dei lucertoloni
giganti…parenti alla lontana di godzilla, forse.
Senza aprire gli
occhi
si lasciò cadere a terra e cominciò a camminare
carponi in mezzo alla
vegetazione per raggiungere l’avamposto alieno che gli era
stato ordinato di
attaccare.
Fino ad
un’ora prima
aveva una squadra al seguito che avrebbe dovuto aiutarlo…o
quantomeno
sopravvivere al primo assalto.
Ma erano tutti
morti a
causa della loro stupida debolezza.
Tutti avevano
paura del
contatto con gli alieni, erano troppo diversi e mostruosi.
Lui invece aveva
dimostrato freddezza e li aveva fatti fuori tutti, dopo un primo
momento di
stordimento, era riuscito a cavarsela.
Mentre
strisciava nel
fango ricevette l’ordine di ritirarsi insieme ai
sopravvissuti. Lo ignorò e
sorrise tra se e se.
Mentre stava per
sbucare silenziosamente dai cespugli, fece un passo falso e la
sentinella a
guardia dell’avamposto lo notò subito.
Ebbe solo il
tempo di
sorridere di nuovo…
Per
l’ultima volta.
Algolo oscuro dell'autrice:
Salve a tutti...
Premetto che questo è un lavoro che ho fatto per scuola (è in qualche modo ispirato al brano "La sentinella" di Fredric Brown) che ho pubblicato per puro masochismo...non so...spero sia stato di vostro gradimento, in caso contrario....vi capisco perfettamente!
L'ho messo tra le originali perchè la storia non è presente nell'elenco di EFP, chiedo venia ma non sono molto pratica di questo sito..
Grazie per l'attenzione!
Kumiji