06/10/2011
4 recensioniRicordo ancora quel viso preoccupato, ansioso, triste.
Sapevi che saresti tornato a casa molto presto, sapevi che dovevi dimenticarla, ma non potevi.
Come poter solo provare a dimenticare quei dolci occhi azzurri e quei biondi capelli se la loro vicinanza ti creava un moto interiore, un contrasto nel cuore che non aveva fine?
Come poter cercare di reprimere tanto amore se al solo pensiero le tue labbra si aprivano in un grosso sorriso?
E quando sono tornata, ho visto la persona che eri diventata, eri un essere umano, la tua identità di cantante aveva preso il sopravvento. Ma ti godevi quei momenti perché sapevi quale era la tua vera missione.
E quando sono tornata, la tua gioia era incolmabile, ma sapevo che era una forma di riverenza, di sottomissione. Non era ciò che volevo, ma sapevo che tu non eri mai stato incline a quel tipo di sentimento.
Ne ero fermamente convinta. Fino a quando ho visto lei e il modo in cui la guardavi ed è stato come se parlandole, percependo la sua grandezza d’animo, stringendole la mano, avessi toccato te. Lo sai perché? No, non puoi saperlo.
Non te l’ho mai detto e mai lo farò.
Avevo avuto un contatto con colei che era divenuta il tuo mondo, con colei di cui ti sei innamorato, con colei a cui hai dovuto dire addio.
Una semplice parola.
Un incolmabile tristezza.
Un infinito universo di distanza.
Ricordo ancora il modo in cui lei hai riferito che non l’avresti dimenticata e, lei, ingenuamente, ti ha risposto che sareste stati amici per sempre. E tu, tu hai annuito arrossendo, hai sorriso e, nonostante quelle parole ti lacerassero dentro, hai mostrato la verità: era proprio quel suo modo di essere, la sua aria sbarazzina che ti avevano rapito il cuore.
L’amavi così tanto.
Hai lasciato il cuore lì, Seiya, sul Pianeta Blu, insieme alla futura regina della Luna che non sarà mai tua.
E quello che fa male è sapere che tu, consapevole dell’impossibilità di essere ricambiato, continuavi ad amarla. Non ti sei mai arreso.
Ancora, dopo tempo, non riesco a capire se la tua fosse illusione o fosse semplice voglia di rimanerle accanto, avendo la certezza che ti voleva bene.
E oggi io ti vedo, come ogni giorno, uscire di casa presto per andare a controllare la ricostruzione.
Lavori dalla mattina alla sera senza sosta e io so perché lo fai. Vuoi tenere la mente impegnata, non vuoi che la sua immagine occupi i tuoi pensieri, ma mente e cuore seguono strade diverse.
Io lo so bene.
Conosco quella sensazione.
Da sempre devo sottostare a compiti reali e il mio cuore non può provare amore.
E anche oggi, mi sveglio all’alba e vedo il tuo volto rigato dalle lacrime. Penso a tutto il dolore che provi ancora, a distanza di due anni, e annuisco.
Anche questa lettera verrà conservata come tutte le altre che ti ho scritto.
Non mi ero accorta che anche il mio viso è segnato da queste goccioline d’acqua che racchiudono tutti i miei sentimenti, la mia sofferenza.
Ripenso a lei, al tuo grande amore e ricordo ancora come la guardavi quando sapevi che avresti dovuto dirle addio.
Una semplice parola.
Un incolmabile tristezza.
Un infinito universo di distanza.
I tuoi occhi brillavano.
Il tuo sguardo era dolce, affettuoso, perso nell’oceano delle emozioni.
Lo ricordo bene!
Perché fu proprio in quel momento che vidi e realizzai che quello era lo sguardo che a me non avresti mai rivolto.
Mai.
Kakyuu
Angolo dell'autrice: Buonasera^^ Allora, questa breve shot è nata durante un'ora di storia davvero noiosissima! So che non è il massimo però vorrei sapere come la pensate.
Diciamo che in qualche modo ho sempre visto che Kakyuu rivolgeva un particolare affetto a Seiya, quindi ho pensato: perchè non farle fare la parte dell'innamorata affranta?
Spero che vi sia piaciuta!
Un bacio^^
Alison_95