teqnewsi
Assurdo
Come inebriato dal mattino,
sedevi senza pensiero.
Non ti muoveva la scuola,
solo il torpore mattutino
ti ricordava un vago dovere.
Sospetto di volontà,
in calda normalità giacevi
t’interrogavi sul tempo.
L’assurdità t’ha preso
E immortalato su un treno,
con la faccia dell’ingenuità.
Adesso ti vedo vagare
Ti sento rimpiangere
Di non aver visto la fine.
Il confine hai passato
Senza agonia alcuna.
Quale morte è quella inconsapevole?
Non v’è tempo
Per salutare, né modo
Di godere dell’ultimo freddo.
12 Marzo 2004
Dedicata a qualsiasi studente morto l’11 Marzo 2004
nell’attentato di Madrid.