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Autore: bice_94    07/10/2011    3 recensioni
la distanza di un amore
che non ho parole per spiegare
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Sei rimasta dentro me
nel profondo delle idee


Non so nemmeno che ore sono.
Probabilmente molto tardi, a giudicare dal sole che entra dalla finestra del bagno.
Mia madre e mia figlia sono partite per un tour nel Canada e mi ritrovo padrone di una casa che mi appare troppo vuota e spoglia.
La mia immagine allo specchio sembra peggio di quella che mi aspettavo di trovare.
Come se quella barba che ormai non faccio da giorni o quelle occhiaie così profonde da spaventare anche me fossero l’esatta rappresentazione del mio umore.
Da quanto tempo è che non ti vedo?
Forse troppo.
Un mese. Già, un mese e tre giorni questa mattina.
E allora perché continui a tormentarmi?
Perché continui a tornare davanti ai miei occhi?


come il pezzo di una vita che non c'è
come un ago nelle vene
o una splendida bugia
la ferita che oramai non va più via
e non guarisce mai
e non mi passa mai

 
Sai, mi sembra di dimenticare il tuo profumo.
Ogni giorno mi inebriavo di quell’odore solamente tuo, di quell’odore che mi accompagnava di notte.
A volte mi ritrovo a pensare che sia stato solamente un’illusione, solamente uno stupido sogno, solo il frutto della mia immaginazione per un nuovo libro.
E invece è qui che inizia il dolore.
Un dolore fisico, che mi toglie il respiro.
Come se una immensa voragine inghiottisse i miei sentimenti.
Ad ogni tua immagine che sembra stampata nella memoria sento quel dolore che credo mi accompagnerà a vita.


ogni giorno mando giù
le mie lacrime per te



Vuoi sapere quanto tempo ho passato su quel divano, con lo sguardo perso, a cercare di reprimere le lacrime?
Vuoi sapere quanto ho sofferto per cercare di non vergognarmi di ciò che sto diventando?
Vuoi veramente saperlo?
O vuoi sapere quanto tempo ho sprecato per cercare di capire cosa ci fosse di sbagliato? Anzi cosa ho sbagliato?
 
ogni notte il letto è così grande che
io ti scrivo ancora un po'
e lo so che non dovrei
che mi devo liberare
dalla trappola di questo amore



Ogni notte, l’immagine del tuo corpo che si incastra a perfezione con il mio diventa così reale che credo di impazzire.
Mi trovo così solo in quel letto.
Mi ricordo i tuoi occhi. Belli, forse più di sempre.
E poi mi ricordo la furia che vi ho letto dentro, il rifiuto che hai imposto a te stessa e a me.
Il rifiuto con cui mi ha buttato fuori dalla tua vita, dopo che finalmente ero riuscito a raggiungerti.
Così, ogni volta che la mia mente torna a tradirmi, scendo di sotto e inizio a scriverti.
Inizio a scrivere di te, come se potesse farti tornare indietro.
Ho progettato di uccidere Nikki Heat.
Per il mondo forse, ma non per me.
Continuerò a scrivere di lei, perché così terrò in vita te.
So che è sbagliato, che è solo una stupida illusione, ma per il momento ne ho bisogno.
 
perchè non vivo più
perchè mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare



Mi sposto alla finestra e sento mancarmi il respiro.
Come ho fatto a farti diventare così tanto per me?
Distolgo lo sguardo da quel cielo che nella sua serenità, nella sua limpidezza mi rende consapevole di quanto sia distrutto.
 
ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai
non ti posso perdonare mai



Ti vedo ora.
Ti vedo lì, esattamente dove vorrei che fossi, ma dove so che non sei.
E ora so finalmente cosa provo.
Odio.
Ti odio per quello che mi hai dato e ti odio perché me lo hai tolto come niente.
Non posso perdonarti, perché torneresti ad essere il mio ossigeno.
Salgo le scale e vado a mettermi una tuta.
Voglio correre.
Correre fino a dovermi sdraiare per poter tornare a respirare.
 
ricomincerò da qui
ricomincerò da me
a rifare mille muri adesso che
i tramonti che vedrò
e le canzoni che farai
sono un fuoco che mi brucia come mai



Cerco di ricostruire quel poco che è rimasto.
Cerco di ricostruire il Richard Castle di tre anni fa.
Prima che arrivassi tu.
Tornerò quell’uomo superficiale, quell’uomo occupato da se stesso.
Quell’uomo triste, accompagnato da quel muro che lo protegge da quelle come te.
Anzi dovrei dire da te.
Finalmente protetto da ciò che può distruggermi ancora una volta.
 
e io povero sarò e tu povera sarai
la distanza di un amore
che non ho parole per spiegare



Sarei diventato ciò che tu volevi.
Bastava una tua parole.
Ma non l’hai fatto.
E ora sento quel vuoto che toglie il respiro e le parole.
 
perchè non vivo più
perchè mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare
ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai
non ti posso perdonare
perchè un uomo non può vivere di se
è forse questo da cambiare
e ora passo il tempo a chiedermi
che fai senza me
perchè non vivo più
perchè mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare
ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai
non ti posso perdonare
non ho sangue nelle vene
mai

 
Cosa starai facendo amore mio?
Sospiro e mi concentro su ciò che sto per fare.
Uscirò da quella porta e mi libererò di te.
O almeno mi convincerò di farlo.
Raggiungo la porta con la mano tremante, l’afferro e sento il campanello che scuote ogni fibra del mio corpo.
So chi c’è dietro quella porta e il mio cuore ritorna a battere.
Apro la porta e finalmente torna il sangue nelle mie vene, torna il respiro nei miei polmoni, torna la luce nei miei occhi.
“Bentornata amore mio.” 


p.s. nata in una mezz'oretta..
giusto per il gusto di scirvere.. :D
spero vi piaccia.. un bacione.. :)

   
 
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