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Autore: LuluXI    08/10/2011    3 recensioni
Poseidone si risveglia e vuole distruggere la terra, per sottrarla agli uomini corrotti: i Saint di Atena sono nuovamente costretti a combattere.
I Gold Saint sono stati dimezzati e Saga, colui che si fingeva grande Sacerdote, è morto.
Sua sorella Cassandra però, è viva e continua a combattere anche per lui e per Kanon, mentre cerca di tenere sotto controllo il suo potere.
Nel regno di Poseidone si troverà però di fornte a vecchie conoscenze, che distruggeranno parte delle sue certezze; viaggerà tra passato e abissi nella speranza di ritrovare se stessa e di salvare Atena.
Cosa sarebbe successo se Saga e Kanon avessero avuto una sorella?
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Seguito di "La ragazza che viaggiava nel tempo" della quale è necessaria la lettura per meglio comprendere quanto accade.
(Spero vivamente di non finire OOC...suggerimenti per migliorare, sono sempre ben accetti)
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cassandra: La ragazza che viaggiava nel tempo'
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NOTE PRE-LETTURA: Questa Storia è il seguito di “La ragazza che viaggiava nel tempo” scritta dalla sottoscritta. Nessuno è obbligato a leggerla, ma la comprensione di quanto accade qui potrebbe risultare complicato, se non addirittura impossibile, dato che al centro della vicenda abbiamo un personaggio creato da me e non da Kurumada, da cui ho preso in prestito gli altri personaggi e non a scopo di lucro. Perciò se volete provare a leggere solo qui, fate pure, nessuno ve lo vieta, ma non vi assicuro una totale comprensione della storia in se. Buona lettura^^
 

 
 
 
 
 

Non credi a niente a parte quel che vedi
 

non ricevi niente a parte quel che dai

(Nightwish – Amaranth)

 
 
“Avevi ragione…” le disse Milo, rimanendo appoggiato ad una colonna. La osservava mentre gettava alla rinfusa una bussola, qualche foglio, un penna e del cibo in una piccola sacca, che poi si legò in vita.
Cassandra, lanciandogli una veloce occhiata, rimase in silenzio. Non aveva voglia di parlare delle sue visioni.
“Se non ci avessi detto di mandare Aiolia a controllare la villa di Atena, a quest’ora la nostra dea sarebbe stata catturata…” continuò Milo, facendo un passo verso di lei. “Sai anche chi c’è dietro a tutto questo?”
Ma la ragazza non lo vedeva, nemmeno lo sentiva: davanti a lei c’erano un gruppo di guerrieri, capitanati da una ragazza bionda, sul punto di catturare Atena.
 
“Cassandra?” la ragazza poteva sentire in lontananza la voce del Gold Saint che la chiamava, e per questo la visione iniziava ad apparirle meno chiara: non riusciva a sentire le voci. All’improvviso vide comparire un Bronze Saint davanti ai suoi occhi.
“Seiya!” esclamò stupita, facendo svanire la visione: l’ultima cosa che vide fu la ragazza bionda che si lanciava dalla finestra. La boccetta di vetro che teneva in mano le scivolò, cadendo a terra, per poi rompersi in mille pezzi.
“Accidenti!” esclamò lei, stringendo le mani a pugno. Seiya era in fin di vita in un ospedale, come poteva essere stato lui a salvare Saori, la reincarnazione di Atena?
Con un rapido gesto, recuperò anche la maschera e si apprestò a mettersela sul viso, quando Milo, con uno strattone la costrinse a voltarsi.
 
“Che cosa hai visto?” le domandò con sguardo preoccupato.
“Seiya…” rispose lei, in un sussurro, abbassando il capo.
“Oh, ma non mi dire…” borbottò il Gold Saint, sporgendosi in avanti “Questo lo avevo capito anche io, dato che hai urlato il suo nome. Ma non penso che Seiya ti sia apparso davanti agli occhi per caso…c’è sicuramente dell’altro”. Concluse, posandole entrambe le mani sulle spalle, aspettando una risposta.
“Ho visto Seiya che salvava Atena da un altro attacco.” Concluse, infilandosi la maschera. Sul volto di Milo apparve un’espressione di puro stupore.
“Seiya che salvava Atena? Ne sei sicura? Seiya è…”
“In fin di vita si” aggiunse lei, riabbassando lo sguardo “Però io l’ho visto. Non so spiegarti perché…” concluse.
“Andiamo a dirlo agli altri.” disse Milo, con un tono che non ammetteva repliche “Sei pronta?”
Cassandra annuì e lo seguì fuori dal Tempio dell’Ariete: gli altri Gold Saint sopravvissuti erano tutti nell’ingresso; dopo il tentato rapimento di Atena, tutti erano all’erta.
 
“Milo si fida di te…”disse Saga, facendo capolino nella sua testa.
“E anche gli altri ora, dopo la tua ultima azzeccatissima previsionehanno fiducia… Direi che le cose per tei vanno a gonfie vele, sorellina” aggiunse Kanon, ma Cassandra non era così tranquilla: non era una ragazza qualunque quella bionda che aveva visto.
Stava cercando di auto convincersi che si era sbagliata, ma i suoi miseri tentativi non funzionavano: non poteva sbagliarsi, non su di lei.
“Abbiamo novità” disse Milo, non appena ebbero raggiunto gli altri. “Ci sarà un altro attacco, e vi sarà più di un guerriero che cercherà di portare via Atena. Per fortuna, a quanto pare, Seiya interverrà.”
Dopo quest’ultima affermazione, tutti  si voltarono a guardare Cassandra.
“Ne sei sicura?” domandò Shaka, inarcando un sopracciglio: il suo maestro sembrava perplesso. La ragazza si limitò ad annuire “Si, era Seiya, ma non so spiegarmi come mai interverrà…e soprattutto come farà…”
“Non è sicuro non fare niente” si intromise Aiolia, facendo un passo avanti: era tornato al Grande Tempio ma come tutti non era molto tranquillo “Non possiamo lasciare Atena da sola. Se Cassandra ha ragione, forse questo non sarà l’ultimo attacco.”
Tutti i cavalieri annuirono. “Inoltre…” aggiunse Mu, indicando la pioggia che continuava a cadere, ininterrottamente da tre giorni “Questa pioggia non può essere tutta opera del caso, dato che sta piovendo in tutto il mondo da ormai tre giorni. Uno di noi deve andare da Atena, e riportarla al Santuario.”
“Vado io” disse Aldebaran, alzandosi in piedi “Anche se non sono sicuro che accetterà di venire qui, finchè i giovani Bronze Saint sono in fin di vita in una stanza di ospedale”.
“Lo penso anche io Al, ma non possiamo lasciarla da sola” disse Aiolia, scuotendo il capo.
“Nel caso Atena decisa di rimanere là, io resterò con lei.”
Detto questo Aldebaran si allontanò, andando a prepararsi per la partenza, e anche gli altri Saint, tornarono ognuno nel suo tempio.
Solo Mu e Milo rimasero all’aperto, insieme a Cassandra.
 
“Cos’è che ti turba?” le domandò Mu avvicinandosi a lei e Milo.
Lei non rispose subito: si limitò a rimanere ferma, in silenzio, ad osservare la pioggia. Non che non si fidasse di Mu e Milo, anzi: erano i suoi migliori amici. Tuttavia, non sapeva come dir loro quanto aveva visto.
“Hai paura delle loro reazione eh Cassy? Ma in fondo, cosa potrebbero fare? Lei ormai è un nemico, sicuramente non andrebbero ad allearsi con lei.”
Il ragionamento di Kanon non era sbagliato, ma non la convinceva: Mu non era forse stato molto legato a quella ragazza?
Scosse il capo, con rabbia. Dei due aveva sempre avuto più dubbi sulla sua amicizia con Milo, piuttosto che sulla sua amicizia con Mu. Allora perché in quel momento dubitava soprattutto del cavaliere dell’Ariete?
“Non è che sei ancora un po’ gelosa?” domandò Saga e Cassandra si lasciò sfuggire una smorfia, nascosta dalla maschera. Gelosa lei? No, assolutamente no.
 
“Cassy?” Mu le si era avvicinato e si era chinato leggermente verso di lei: Milo, invece si era posizionato alle sue spalle.
Il Gold Saint dello Scorpione slacciò il legaccio che teneva ferma la maschera.
“Milo!” esclamò lei, riafferrando entrambi i fili con le mani, ma ogni tentativo di riallacciare i fili fu reso vano da una mossa di Mu che, dolcemente, le aveva sfilato la maschera.
“Non mi piace parlare con te, quando hai il viso coperto.” Le disse il Gold Saint, tenendo la maschera nella mano destra. “E visto che non sei ancora una Sacerdotessa, e non mi sembri intenzionata a diventarlo, posso anche guardarti in faccia… In fondo tu la usi solo per nasconderti no?” domandò il Saint dell’Ariete, costringendola ad abbassare lo sguardo.
“Cos’è che ti turba?”  ripetè Mu, con aria preoccupata.
“Se vuoi me ne vado…” aggiunse Milo, facendo un passo indietro.
“No!” esclamò lei, afferrandolo per un polso e tra i tre scese il silenzio.
Per diversi minuti nessuno disse nulla, poi Cassandra si decise a parlare.
“Uno degli aggressori di Atena riusciva a sfuggire a Seiya…” disse, abbassando lo sguardo: in quel momento guardare il pavimento della prima casa, bagnato dalla pioggia era la cosa migliore da fare; se avesse guardato in faccia Mu e Milo, forse non sarebbe riuscita a continuare.
Nessuno dei due disse niente, lasciando che la ragazza continuasse a parlare.
“E bhe, è l’identità di questa persona che…mi preoccupa, se così si può dire.” Concluse, lasciando il polso di Milo, per poi spostare lo sguardo da lui a Mu.
“E come mai?” domandò il Saint dello Scorpione
“Chi è questa persona Cassy?” fu, invece la domanda di Mu.
 
Cassandra aprì la bocca per parlare, ma la richiuse poco dopo.
“Stupida…nemmeno un nome riesci a dire?” Kanon non perse tempo e si intromise prepotentemente nei suoi pensieri: la ragazza pensò bene di ignorarlo. Sempre in silenzio Cassandra si tolse entrambi i guanti e li lasciò cadere a terra. Subito dopo allungò la mano destra verso Mu e la sinistra verso Milo. Era dalla morte di Saga che Cassandra non entrava in contatto con qualcuno. La corsa alle dodici case la aveva aiutata a migliorare il  controllo sul suo potere, ma aveva comunque preferito non finire nei ricordi: aveva paura di rivedere Saga e Kanon ancora vivi. Le voci erano più che sufficienti per farla soffrire, sebbene la aiutassero a portare con se i suoi fratelli. Tuttavia in quell’occasione nei ricordi avrebbe trovato le parole che non riusciva pronunciare.
I due Gold Saint si scambiarono un’occhiata e poi, insieme, la presero per mano.
 
 
 
 
 
 
NOTE POST LETTURA:
Se avete letto l’altra mia storia, allora non ci saranno molte cose da spiegare… altrimenti bhe, forse è il caso che io spenda qualche parola di più.
Cassandra è, come penso si intuisca dal testo, la sorella di Saga e Kanon. Voleva diventare Sacerdotessa di Atena, ma poi ha rinunciato, scappando dal santuario dopo aver scoperto che Arles altri non era se non Saga. Ha un potere particolare (si scopre nella storia precedente, se non la avete letta, lo scoprirete nel prossimo capitolo), oltre alla capacità di vedere il futuro, sebbene non si sappia da dove le deriva questo potere (ma lo si scoprirà pian paino andando avanti.). Ha sedici anni ed è tornata al santuario con i Bronze, partecipando alla battaglia delle dodici case.
Direi che può bastare^^
 
Grazie mille a chi passa di qua e legge: accetto recensioni di tutti i tipi, anche negative, perché aiutano sempre a migliorare. E, se cado OOC, chiedo perdono… devo ancora prenderci la mano.

   
 
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