Libri > Il meraviglioso mago di Oz
Ricorda la storia  |      
Autore: Feel Good Inc    08/10/2011    0 recensioni
[ Vol. VII, The Patchwork Girl of Oz ]
« Di nuovo. È partita di nuovo. E chi c’è con lei? Uno spaventapasseri, una bambola, un ragazzino e un cane. Nemmeno il leone s’è portata. Questa è la volta buona che l’ammazzo. »
[ Famiglia Gale; featuring Jellia & Nunkie ]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio , Emma Gale, Henry Gale, Jellia Jamb
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lost child

~ wishing her well, wishing her home

 

 

 

 

 

 

 

 

Why would she treat us so thoughtlessly? How could she do this to me?

 

 

 

Emma Gale aveva la pelle dura. Nessuno che avesse affrontato fame e miseria – e che avesse poi accettato che l’unica soluzione a una vita di stenti fosse il venire a vivere in un paese delle fate – poteva considerarsi una persona debole. Ma la pelle dura non poteva evitarle l’umana debolezza della preoccupazione.

« Di nuovo. È partita di nuovo. E chi c’è con lei? Uno spaventapasseri, una bambola, un ragazzino e un cane. Nemmeno il leone s’è portata. Questa è la volta buona che l’ammazzo. »

Emma Gale aveva il passo pesante. Nessuno che fosse vissuto per tutta la vita nelle campagne aride del Kansas poteva aspirare ancora a partecipare a una corsa campestre; eppure l’età e la stanchezza non impedivano ai suoi passi di percorrere, rapidi e secchi, una delle splendide sale destinate agli ospiti della Regina Ozma – avanti indietro, avanti indietro, avanti indietro.

« Io non posso credere che l’abbia fatto. Voglio dire, siamo qui, giusto? Viviamo tutti felici e contenti, giusto? Allora perché questo... questo... spirito d’avventura? Henry, per l’amor del cielo, di’ qualcosa! »

Emma Gale si fermò, mani sui fianchi, narici frementi, a fronteggiare il marito. Henry era un brav’uomo, ma mancava decisamente di propria iniziativa, e difatti si era limitato ad osservare il suo sfogo con silenzioso interesse, fumando il miglior tabacco della Città di Smeraldo. Prima che potesse risponderle alcunché, comunque, una porticina si aprì ed entrarono due uomini, intenti a trasportare un oggetto dall’aria molto pesante.

« Lasciatelo pure qui... Oh, signori Gale! »

Jellia Jamb, intrufolatasi nella sala appena alle spalle del secondo uomo, rivolse un grazioso inchino a Emma e Henry. Emma rispose con un cenno brusco, ma Henry si tolse di bocca la pipa e guardò la ‘cosa’ nelle braccia delle due guardie.

« Cos’è, Jellia? »

« Oh, è il signor Nunkie, lo zio del giovane Ojo. La Regina ha disposto che fosse portato qui, perché il ragazzo e la Principessa Dorothy possano spezzare la maledizione appena rientrati a palazzo. Col vostro permesso... »

La servetta s’inchinò di nuovo; le guardie accennarono un rispettoso saluto; infine uscirono, lasciandosi alle spalle un pezzo di marmo che era stato un povero vecchio burbero Mastichino.

Nel silenzio che seguì, Henry si alzò dalla poltrona e andò a scrutare da vicino i tratti irrigiditi dello zio Nunkie. Emma capì, prima ancora che il marito parlasse, che quell’uomo era fortunato ad avere un nipotino come Ojo. Che loro erano fortunati ad avere una nipotina come Dorothy.

« Hai trovato risposta alle tue domande, cara? »

Emma Gale aveva la pelle dura, ma non abbastanza da impedire a una lacrima commossa di solcare una ruga nuova.

 

 

[ 430 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Non ho potuto fare a meno di chiedermi come abbiano reagito lo zio Henry e la zia Emma, in The Patchwork Girl of Oz, quando Dorothy ha deciso di partire insieme a Ojo per aiutarlo a ‘svegliare’ lo zio Nunkie. Insomma, proprio ora che vivono tutti insieme e spensierati, lei decide di affrontare l’ennesimo dei suoi viaggi pericolosi! Ce la vedo, la povera Emma, a minacciare a vuoto di ucciderla! xD Invece penso che Henry, più silenzioso ma anche più attento, sia arrivato per primo alla conclusione che Dorothy è partita con Ojo perché, beh, è fatta così: per amore della famiglia farebbe qualunque cosa. Non per niente è stata Dorothy a salvare gli zii dal mare di debiti, chiedendo a Ozma di ospitarli tutti per sempre a Oz. E ho immaginato che Emma giungesse alle stesse conclusioni dopo aver visto lo stato del povero Nunkie – il motivo scatenante dell’altruismo di Dorothy.

Per quanto riguarda Jellia Jamb, pur se innominata compare già nel primo romanzo: è la donna che mostra a Dorothy le stanze assegnatele prima dell’incontro con il Mago. In seguito diventa la più fidata cameriera di Ozma, e buona amica di Dorothy. Ok, il mare di spoiler è finito xD

Il titolo è adattato dal testo di The lost children, pura poesia firmata Michael Jackson; la lyric in incipit è tratta da She’s leaving home dei Beatles.

Aya ~

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il meraviglioso mago di Oz / Vai alla pagina dell'autore: Feel Good Inc