Si erano fermati in un villaggio poco distante da un fiume, dove, la mattina precedente, avevano sconfitto un gigantesco demone, mandato da Naraku, che possedeva un frammento della sfera. E’ stata dura, ma dopo circa tre ore, Inuyasha con una potente Kaze no Kizu, l’aveva sminuzzato in qualche milione di pezzi, conquistando così un altro frammento della sfera dei 4 spiriti.

Ne erano usciti quasi tutti illesi, tranne Kagome che, vedendo vacillare per un attimo il mezzo demone, era uscita allo scoperto impugnando arco e frecce per dare il tempo allo hanyou di rialzarsi, distraendo quello youkai.

Mossa azzardata per lei che ricevette un’artigliata sul ventre, che le face perdere i sensi, e cadde a terra mezza dissanguata. Dopo di che, Inuyasha, vedendo ciò che era stato fatto alla sacerdotessa, si era infuriato mettendo così fine allo scontro.

Prese poi la ragazza in braccio per portarla al villaggio dove avrebbe potuto essere curata. Era disperato, non voleva perderla, non lei; un’altra donna morta per causa sua, non poteva e non voleva permetterlo.

Anche Sango era preoccupata per le sorti della sua migliore amica e si mise a piangere tra le braccia di Miroku che questa volta ebbe il buon senso di tenere i tentacoli a posto.

Inuyasha arrivò davanti alla porta della casa del capovillaggio, di nome Aritomo, ed entrò senza chiedere il permesso.

Inu – Vecchio – riuscì a dire senza fiato – vedi di curare questa ragazza, subito!!-

Ar – Ehi tu con calma non vedi che sono occupato? – disse mostrando il libro su cui stava leggendo

Inu – Cosa vuoi che mi importi del suo libro. Curi Kagome, non vede che sta morendo. La salvi presto!!! – urlò indiavolato

Ar – D’accordo stai calmo. Stendila su quel futon… - con l’indice rivolto verso un angolo della capanna.

Inu - … - fece come gli era stato detto. Posò delicatamente la ragazza sul "letto", ma rimase vicino a lei stringendole teneramente una mano.

Passò molto tempo, durante il quale Aritomo, puliva le ferite, preparava infusi e recitava formule strane.

L’ hanyou restava li dov’era fermo a guardare la ragazza e il vecchio chiedendosi se tutto quel baccano potesse servirle.

Poco dopo Miroku e Sango fecero la loro comparsa per vedere le condizioni dell’amica.

Miroku consigliò all’amico di uscire a prendere un po’ d’aria.

Mi – Su Inuyasha. Vai a prendere un po’ d’aria, ti servirà. -

Inu – No, rimarrò vicino a lei. –

Mi – Inuyasha, nelle condizioni in cui sei ora, non saresti per niente d’aiuto appena Kagome riprenderà i sensi. Sei nervoso e stanco vai a farti un giro. Appena si sveglia ti verrò a chiamare – questo discorso convinse il mezzo demone a muoversi dalla sua postazione e avviarsi lentamente verso i boschi che circondavano il villaggio.

Passarono ancore un paio d’ore abbondanti e proprio in quel mentre la cara Kagome apriva gli occhi, gemendo leggermente di dolore.

Ka – Ma dove sono? – chiese guardandosi in giro spaesata

Sa – Sei in un villaggio vicino al luogo dello scontro con quel demone. Sei stata ferita così Inuyasha ti ha portato qui e Aritomo è stato così gentile da curarti nella sua capanna. – spiegò Sango

Ka – Ah si. Dov’è Inuyasha ora. – Non lo vedeva intorno a lei, era prova che non gli importasse niente di ciò che le era successo?

Sa – E’ stato vicino a te per tutto il tempo. Era così teso, aveva bisogno di riposo. Lo abbiamo convinto a fare due passi qui intorno

Ka "E’ stato qui con me?" – davvero?- chiese incredula. Allora qualcosa gli importava.

Sa – Vuoi che te lo chiamo? – chiese la sterminatrice

Ka – Si, grazie – voglio saperlo da lui.

La ragazza dai lunghi capelli castani uscì con la fedele Kirara in cerca di Inuyasha.

Intanto nel bosco, due persone chiacchieravano, più precisamente erano Inuyasha e ….Kikio.

Ki – Allora Inuyasha, sei pronto a seguirmi nella morte? – chiese con un sorriso malizioso la ex sacerdotessa

Inu – No – disse un po’ incerto

Ki – Come "no"? –

Inu – Ho detto che non voglio seguirti. Non sei più la persona più importante per me, non mi sento più in obbligo di proteggerti - ora era più deciso, pensando a Kagome, ritrova la forza per respingere Kikio dai suoi pensieri.

Mentre quei due continuavano la chiacchierata, Sango, grazie al olfatto di Kirara aveva raggiunto il luogo dove si trovava la persona che stava cercando, ma non era solo, c’era anche quella **** di Kikio (evviva la sincerità ndA ).

La curiosità prese posto dentro di lei e così si avvicina, nascondendosi dietro un albero e rimane ad ascoltare quei due.

Ki – Cooooosa? – la sua faccia aveva assunto un espressione indecifrabile – vuol dire che non mi ami più? –

Inu – No Kikio e non ti ho mai amato –

Ki – Perché ??? E’ colpa sua vero? –

Inu – Di chi? –

Ki – Della mia brutta copia è ovvio. Di Kagome! –

Inu – Non è la tua brutta copia, piantala Kikio –

Ki – Non dirmi che ti sei innamorato di lei? –

Inuyasha non rispose, non sapeva cosa dirle. Sentiva, quando stava vicino a lei, un’emozione grandissima, ma non sapeva se ciò fosse amore. Sango intanto apriva bene le orecchie, chissà cosa risponderà?

Inu – Io…forse…. –

Ki – "Forse"? Non le permetterò di rubarti a me, la ucciderò –

Inu – No, tu non farai più nulla. Ora vattene, non costringermi ad usare le maniere forti con te! –

Kikio vedendo il suo sguardo determinato, decise di ritirarsi per escogitare un piano.

Ki – Per ora me ne vado tesoro. Ci vediamo – prese così il volo……