Era una notte invernale,il cielo era dipinto di un nero pece,quasi a significare il dolore di quel giorno. Tutto taceva nel grande ospedale della città dell’ovest,soltanto il rumore di qualche infermiera interrompeva quel silenzio. Vegeta era appoggiato allo stipite della finestra,perso nei propri pensieri,seduto poco lontano da lui c’era il piccolo Trunks che aveva da poco compiuto i 7 anni. Il bambino stava incominciando a cedere dal sonno,come dargli torto, i due erano stati per tutto il giorno all’ospedale,aspettando la risposta dei medici nei confronti di Bulma. Era giunto il momento … erano già passati 9 mesi da quel giorno fantastico. Il giorno in cui l’orgoglioso principe si era sentito tutt’uno con la sola persona che avesse mai amato davvero. Solo non pensava che il tempo sarebbe stato così crudele da passare così in fretta. Non accettava l’idea di avere un altro figlio, specie se fosse stato come Trunks, viziato e pigro o peggio se il bambino che portava in grembo Bulma non si definiva bambino ma bambina ….

Non poteva aspettare un secondo di più, doveva assolutamente sapere notizie del bambino e soprattutto notizie della sua Bulma. Vegeta si girò lentamente,cercando di non svegliare il piccolo,ma con scarso risultato visto che di colpo la sua aura era aumentata vertiginosamente svegliando di soprassalto Trunks.

“Che fai papà?” aveva domandato intontito dal sonno Trunks,anche se si stava pian piano riprendendo “Non sono affari tuoi,rimettiti a dormire se non vuoi assaggiare l’ira di tuo padre” erano le prime parole che Vegeta era riuscito a pronunciare in quel breve lasso di tempo “Scusa ma sai di solito ti arrabbi così tanto quando sei abbastanza frustrato..” Abbastanza … il piccolo aveva proprio colto nel segno,Vegeta era stufo di tutta quell’attesa non si ricordava che per far nascere Il suo primogenito Bulma ci avesse messo così tanto,nonostante questo non sentì storie e incominciò a camminare verso la porta della sala parto.

Trunks che intanto guardava il padre con sospetto non si spiegava come mai ci tenesse così tanto a vedere il bambino, da come glielo aveva raccontato la madre suo padre non c’era alla sua nascita …. “Forse io sto diventando un peso per lui,sono così diverso?” pensò il bambino che stava pian piano tornado a sdraiarsi, Vegeta che sapeva bene ascoltare i pensieri degli altri si fermò per osservare suo figlio,non furono pensate,non ci fu ragionamento solo puro sentimento in queste semplici parole “ Trunks,andiamo la mamma ci sta aspettando,non vorrai farla arrabbiare vero?”. Il piccolo che aveva ascoltato con felicità quelle parole dette dal padre,non si fece ripetere due volte la stessa cosa e con un agilità pari al figlio del principe dei Sayan lo raggiunse.

Vegeta che adesso vedeva il figlio felice non voleva rovinare tutto,in fin dei conti restava sempre suo padre, si rilassò e cercando di non pensare ad altro solo a suo figlio lo prese in braccio,e insieme si avviarono alla porta della sala.