Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: xlittlerevenge    08/10/2011    3 recensioni
Sono tornata con una nuova OS.Tanto per cambiare su chi? Nelena *o* anche se loro non sono in primo piano questa volta u.u
Leggete e recensite, vi aspetto u.u
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Hayley Nichole Jonas, questa sarà l’ultima sera che metterai piede fuori casa senza un maggiorenne che ti sorvegli- mio padre era evidentemente infuriato, ma a dirla tutta non mi interessava avevo 18 anni ed ero certa di essere abbastanza grande da potermi prendere una sbronza.
-Sta zitto, se la prossima volta che metto piede fuori casa devo portarmi dietro  un maggiorenne non ho bisogno di nessuno, sono maggiorenne da un bel po’.- Solitamente non rispondevo male a mio padre, non rispondevo male a nessuno, ma quando sei fuori con gli amici e non sai ben regolarti con gli alcolici è questa la fine che fai.
Di quella breve chiacchierata non ricordo più nulla, sentivo ancora mio padre parlare, la sua voce mi rimbombava nelle orecchie, ma ero chiusa in bagno a dare giù di stomaco e non gli detti ascolto.
 
 
Partiamo dal principio, sono Hayley Nichole Jonas ,come si sarà capito, ma tutti mi chiamano Heyley o Hey come più ritengono opportuno ed era la terza sera di seguito che tornavo a casa sbronza. I miei ne facevano puntualmente una tragedia dando la colpa al mio essere figlia unica. Per loro ero viziata, ma non avevano capito nulla in realtà. Chi una volta maggiorenne non ha mai bevuto più del solito?
 
Quella sera ero in giro con i miei amici avevamo deciso di passare la serata in uno dei pub nella periferia di Los Angeles. La mezzanotte era passata da un pezzo, ma ci era concesso, dato che era sabato e il giorno seguente non avevamo scuola.
Ho sempre bevuto parecchio, ma quella sera, come le ultime due, mi ero spinta oltre il mio limite di sopportazione.
 
- Heyley che ne dici se torniamo a casa, per stasera potrebbe bastare- era il mio migliore amico Josh, si preoccupava sempre troppo per me-
- Hai detto bene, potrebbe, quindi – mi misi in piedi e dopo essermi assicurata di poter camminare senza cadere, mi diressi verso il bancone e tornai al mio posto con l’ennesimo bicchiere di vodka – posso permettermene un altro.- Lo bevetti tutto d’un fiato sotto lo sguardo di rimprovero del mio migliore amico, poggiai rumorosamente il bicchiere di vetro sul basso tavolino bianco e gli sorrisi, quasi a volerlo rassicurare.
-Grazie per la bella serata, ma io e Heyley ce ne torniamo a casa, vero dolcezza?- disse spostando il suo sguardo su di me.
Scossi la testa –no io ti raggiungo dopo- gli sorrisi e cercai in tutti i modi di sembrare sobria.
Mi prese per mano –Esatto, come ho detto ti accompagno a casa e guido io- salutai tutti con un sorriso mentre lui mi trascinava fuori  dal locale.
-Quando inizierai a darmi ascolto?I tuoi cosa pensi che diranno vedendoti tornare a casa?Sicura di non voler restare a dormire da me stanotte?- disse Josh appena entrati in macchina. –Hey biondino una domanda alla volta, prima di  tutto non so se ti darò mai ascolto; i miei mi faranno la stessa ramanzina di ieri sera e poi sono venuta a dormire da te un paio di giorni fa, i tuoi si romperanno le palle di me prima o poi.- dissi poggiando la testa al finestrino e accompagnando la frase da una risatina.
-I miei ti conoscono da sempre, sanno che sei strana…- lo interruppi - grazie eh- continuò -dovrei essere io stanco di cederti il mio letto – mi sorrise.
-Non porti problemi, il tuo letto stanotte sarà tutto per te. Verrebbero comunque a saperlo Joh- 
Il mio amico parcheggiò l’auto sotto casa mia e  dopo avergli dato un bacio sulla guancia scesi dal veicolo per affrontare la parte peggiore della serata, mio padre.
Sapete perfettamente cosa accadde subito dopo essere entrata in casa, il bello venne la mattina seguente. Mia mamma sarebbe tornata da un viaggio di lavoro e mio padre le avrebbe raccontato tutto magari ingigantendo le cose.
 
Mi svegliai con un terribile mal di testa e con le urla dei miei genitori, sicuramente stavano litigando per me.
 
-Selena è la terza sera di fila che tua figlia si ritira ubriaca, a me non sta bene. A quanto pare anche se le parlo cautamente o la metto in punizione non cambia nulla, lei fa di testa sua.-
-Io non le vado a parlare Nick, con quale coraggio? Noi alla sua età non lo abbiamo mai fatto? Ora tocca a lei, accettiamo i suoi errori.- Grande mamma, mai amata tanto. Fatti sentire!
-Magari proviamo a farle capire quanto è sbagliato, magari proviamo a non farle fare i nostri stessi errori-
Cautamente e silenziosamente uscì dalla mia camera e mi appostai vicino alle scale che davano sulla cucina dove i miei stavano, discutendo. Mia mamma aveva ancora le valige in mano, come avevo immaginato il mio papà le aveva raccontato tutto prima che potesse entrare in casa.
-Comunque anche io sono molto felice di vederti, mi sei manato questa settimana e anche io non vedevo l’ora di riabbracciarti- disse con tono sarcastico.
Ennesima cosa che caratterizza mio padre, deve raccontarti qualcosa?Ti dice quello che deve dirti, magari anche senza salutarti.
Poggiò le sue mani sui suoi fianchi e le diede un bacio sulle labbra, mentre io facevo roteare gli occhi.
Mamma sorrise e continuò, con un tono più pacato – ricordi quando mi hai baciata per la prima volta? Ero sbronza, non avevo mai bevuto tanto. Quella ragazza tanto pazza avrà preso da me.- i miei ridacchiarono – ora mi spieghi come potrei andare su da lei e rimproverarla per aver bevuto troppo, dato che alla sua età l’ ho fatto anche io e mi ha portata a tutto questo?-
-Ti odio. Redi accettabili tutte le cavolate di nostra figlia anche quelle meno opportune.-
Riavvicinò a se mia mamma e le diede un altro bacio, pensai fosse opportuno farmi sentire ora…scesi le scale passando le mani sull’ occhi e dicendo un flebile –Buongiorno- diedi un bacio a mia mamma e lei mi squadrò dalla testa ai piedi.
-Quanto hai bevuto ieri sera signorina?- papà la guardò sconcertato, gli aveva appena detto che non mi avrebbe rimproverato.
-Troppo- risposi sinceramente.
-Spero solo che quel santo ragazzo del tuo migliore amico ti abbia accompagnato a casa, non mi da fastidio che tu abbia bevuto, ma che per una cavolata tu abbia potuto rischiare la… - la interruppi –Tranquilla- dissi scandendo bene le sillabe – quel santo ragazzo mi ha accompagnato a casa. -
-Bene- disse sollevata.
- Bene – ripetei. Diedi una pacca sulla spalla di papà e continuai –prepara la colazione qui c’è qualcuno che ha fame.- Dissi sedendomi a tavola mentre mio padre continuava verso mia mamma- Tua figlia ha preso del tutto da te.-


Si sono tornata con una nuova OS, anche se per il momento sto scrivendo una FF (se vi va leggetela u.u)
Spero vipiaccia e vi prego di lasciare una recensione, mi fate felice :)
A mio avviso non è venuta niente male sapete u.u Ditemi la vostra u.u

  
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