Missione 1 - Attacco Improvviso.
 

Erano arrivati dei studenti universitari da una città accanto, e quindi come al solito la meta principale era la chiesa un cui risedeva la grandissima statua dell'eroe Sparda. Nero se ne stava tranquillo sulla cupola della chiesa ad ascoltare musica a tutto volume. In quel periodo di demoni ce n'erano pochissimi. Era tutto normale. Intanto nella chiesa, una ragazza si era seduta su una panca a guardarsi in giro con sguardo spaesato e, mentre i suoi compagni se ne stavano a fotografare quella statua, lei fissava intensamente il soffitto della navata centrale. Tutto ad un tratto ci furono 2 scosse di assestamento e spaventati tutti urlarono e si avviarono verso l'uscita che era bloccata. Nero avvertì la persenza di qualche putrido demone, quindi distrusse la grande finestra della cappella e atterrò in piedi con il suo devil bringer che s'illuminava. Quella luce blu attirò l'attenzione della ragazza seduta che fissò incuriosita il ragazzo. E poi arrivò il bello...  Dal nulla spuntarono dei demoni Spaventapasseri che con il loro strano corpo avanzarono verso Nero che, afferrò la Red Queen e la Blue Rose e cominciò a sparare a raffica verso i mostri... Man mano che si avvicinavano li affettava con la spada o li faceva a pezzi col Devil Bringer e, dopo aver finito di combattere si guardò attorno... Era circondato da persone tutte, anzi quasi tutte spaventate. C'era una ragazza comodamente accomodata su una panca che fissava diritto proprio verso di lui che, infastidito gli disse «Che hai da guardare te?» e la ragazza scoppiò a ridere «Nulla hai solo fatto a pezzi dei demoni come nulla, senza farti un graffio. Non posso rimanerne sorpresa?» disse la giovane con tono arrogante da far incazzare il giovane che gli puntò la pistola contro avanzado verso ella «Vuoi morire?» disse con un tono di rabbia fino a puntargli in fronte la Blue Rose e lei alzandosi «No grazie, non ho tempo per morire». Ci fu un rumore e le porte si aprirono. Gli ''ostaggi'' uscirono e la ragazza pure e prima di uscire disse «A presto» e se ne andò sparendo dopo un paio di metri. Nero mise via la pistola e vide entrar nella chiesa un gruppo dell'Ordine e infine Kyrie, che si diresse preoccupata verso il giovane. Con sguardo scrutatore osservò la ragazza e lei disse con voce sottile «Non ti sei ferito vero?» lui fissò la collana e disse serio «Non mi son fatto niente, tranquilla». A interrompere quel momento arrivò Credo che chiese a Nero «Visto nessuno di sospetto nelle vicinanze?» innervosito disse «Ehi, io non sono un radar per trovar i cattivi... C'erano solo dei studenti universitari» e c'era pure quella ragazza, ma non gli sembrava il caso di parlarne. Non era stata lei ad evocare i demoni, era solo lì per innervosirlo tutto qua. Fissò Kyrie e mezzo imabarazzato se ne andò verso il fuori, ma prima che uscisse Credo gli disse «Ci son visite..» e Nero lo guardò stufo «Chi è sta volta?» e il fratello di Kyrie disse «Vai a casa e vedrai». Così Nero, più incazzato che mai, si avviò verso casa, in periferia del paese... Aprì la porta e sentì delle voci dalla cucina. Una di quelle era maschile. Un vecchio amico era venuto in visita.