Just
a Kiss
È
solo un bacio. Solo un bacio di
scena.
Questa
era la frase di cui si Nina
si voleva convincere dell’inizio della giornata, questa era
la frase che si
ripeteva per rimanere tranquilla e professionale, ma nel profondo
sapeva che
era una menzogna, per lei non sarebbe stato solo
un bacio.
Quel
giorno avrebbero dovuto girare
la1x22, ovvero l’ultima puntata della prima serie di
“The Vampire Diaries” e,
come da copiane, lei avrebbe dovuto baciare Damon nei panni di
Katherine.
Questa
cosa la turbava parecchio da
quella mattina presto quando la sveglia aveva suonato dettando
l’inizio di una
giornata interminabile.
Avrebbe
dovuto baciare Ian, la
persona che la faceva sorride, la persona che la faceva stare
bene, la persona che lei considerava qualcosa di
più di un
amico, la persona di cui si era innamorata.
Nina
rabbrividì pensando all’ultima
parola perché lei non si era mai innamorata prima
d’ora, non sapeva cosa
significasse amare qualcuno, l’aveva scoperto grazie al
ragazzo che probabilmente
la considerava una sorella, nulla di più.
Ecco
la fonte del suo nervosismo:
temeva che lui si accorgesse che in quella scena non avrebbe dovuto
fingere,
perché recitare non serviva.
Velocemente
spense l’ennesima
sigaretta di quel giorno e corse a cercare Paul, aveva bisogno di lui
in quel
momento.
Come
aveva immaginato era impegnato
in una scena con Steven quindi si sedette e aspettò che
Julie desse loro un
momento di pausa.
-Eh
stop! Bravi ragazzi continuate
così e finiremo prima del previsto! Oh Nina, dopo la pausa
tocca a te, ok?-
chiese la regista sorridendo.
La
ragazza si limitò ad annuire e
sorrise di rimando.
-Ehi
che c’è? Sei venute a vedere
come il tuo “ragazzo” ti difende?- chiese
ironicamente Paul riferendosi alla
scena.
-No,
volevo chiederti se avevi voglia
di scambiare quattro chiacchiere- rispose sorridendo per la battuta.
-Certo!
Non devi neanche chiedere!
Allora è successo qualcosa vero? Si capisce da come ti
sfreghi le mani e dal
tuo continuo morderti il labbro inferiore- intuì il ragazzo.
Nina
rimase un attimo in silenzio
pensando a cosa dire e anche perché era meravigliata di come
Paul la capisse.
-Sono
nervosa per la scena finale-
azzardò.
-Oh
il grande bacio!- commentò Paul
sorseggiando il caffè appena preso dalla macchinetta.
-Già…Insomma
tu sai ciò che provo
per Ian e ho paura…- ammise Nina per la prima volta ad alta
voce.
-Credi
che lui non ne abbia?-
chiese retorico Paul fermandosi ad osservarla.
-Insomma
è palesemente ovvio che
anche lui prova qualcosa per te, lo dicono tutti! Avete un feeling
fantastico!-
continuò aspettando una risposta.
-Beh
io…Non so cosa fare in realtà!
E se per lui fosse solo semplice attrazione? O se per lui non
significasse
nulla?- chiese Nina più a se stessa che all’amico.
-Sai
per quanto conosca Ian credo
che quello che prova per te sia forte, non l’ho mai visto
guardare una ragazza
come guarda te- disse Paul.
-In
ogni caso, tu sii te stessa e
vedrai che tutto andrà bene!- aggiunse dopo minuti di
silenzio.
-Grazie
Paul! Ti voglio bene!-
disse Nina abbracciandolo.
-Eccovi...Ho
interrotto qualcosa?-
chiese Ian sbucando dal nulla, sembrava quasi infastidito da qual
contatto.
-Oh
per niente! Problemi di donne!-
disse Paul ridendo.
-Non
sapevo t’intendessi di donne
amico- commentò Ian sempre con tono un po’ acido.
-Crescere
con tre sorelle e una
fidanzata che la sera passa le ore al telefono con le amiche aiuta,
credimi!-
rispose Paul sorridendo e facendo sorridere anche l’amico.
-Ora
io dovrei andare, devo girare
delle scene- disse Nina alzandosi e rivolgendo un sorriso a entrambi.
La
conversazione con Paul l’aveva
tranquillizzata un po’, ma comunque non riusciva a smettere
di pensare a Ian e
allo strano comportamento di prima.
Nonostante
fosse nervosa, girò
tutte le scene in maniera impeccabile, si rifugiava in Elena per
evitare di
pensare ai propri problemi e per un attimo i vampiri della cripta
sembravano
una sciocchezza paragonati alla sua realtà.
Appena
il sole tramontò lasciando
spazio alla luna, il cast girava le scene finali e, come agli altri,
toccò
anche a Nina preparasi per l’ultima scena che avrebbe dovuto
sorprendere tutti.
Ian
si avvicinò al portico di casa
Gilbert rivolgendole un sorriso prima di iniziare a girare la scena.
-Sai,
sono venuto in questa città
con il desiderio di distruggerla. Ma stasera ho scoperto di volerla
proteggere.- disse entrando perfettamente nei panni di un Damon triste
e
abbattuto.
-Com’è
successo?- chiesi.
-Non
sono un eroe, Elena. Non
faccio del bene. Non è da me- rispose.
-Forse
lo è- ribattei
testardamente.
-No,
è una cosa da mio fratello,
e…e da te e da Bonnie. Anche se ha tutte le ragioni del
mondo per odiarmi, lei
ha aiutato Stefan a salvarmi-.
-Perché
sembri così sorpreso?-
chiesi.
-Perché
l’ha fatto per te. E allora
significa che ha un certo punto…hai deciso che valeva la
pena di salvarmi. E
volevo…ringraziarti…per questo-
sussurrò dolcemente.
Mi
irrigidì quando lo vidi
avvicinarsi per stamparmi un bacio sulla guancia, le scene di bacio nel
copione
non venivano mai descritte, eravamo noi che dovevamo improvvisarle in
base al
nostro istinto.
Lo
guardai negli occhi ormai
convinta che recitare non serviva e lui si riavvicinò
guardando a tratti le mie
labbra.
Quando
le mie labbra trovarono le
sue mi sentii completa, fu un bacio dolce e a stampo, ma a me, Nina, non bastava.
Poggiai
le mani dietro il suo collo
per avvicinarlo e lo baciai con più impeto, lasciando che la
mia lingua
chiedesse alle sue labbra di entrare per poter approfondire il bacio. E
il
mondo si fermò.
-Ehi
ehi ragazzi! Ho detto Stop!-
disse Julie avvicinandosi a noi ridendo.
-Complimenti
davvero! È stato
fenomenale!- aggiunse Kevin.
Con
un sorriso mi allontanai e mi
appoggiai al muro ancora scossa per quello che era accaduto. La
verità mi colpì
in viso come uno schiaffo perché in realtà avevo
sempre saputo che per me non
sarebbe mai stato solo un bacio.
Fede