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Autore: KHima95    09/10/2011    5 recensioni
-Che piacere rivederti Giselle- disse Lee Soo Man –prego entra-
-Allora sei pronta per scrivere questo libro?- continuò.
-Diciamo che più che pronta sono obbligata- risposi sbuffando.
-Forza Giselle, è un’opportunità di lavoro che non capita tutti i giorni!- disse lui.
- Un’ opportunità di lavoro? Sono costretta a scrivere un libro su cinque pivelli che si credono dei geni della musica e lei questa la chiama opportunità di lavoro?- dissi alterandomi.
-Giselle sai benissimo il perché ti ho scelta! Eri l’unica nel gruppo di lavoro del signor Kim a non conoscere gli SHINee, ed io cercavo proprio questo! Non volevo una fan scatenata intorno a loro. Ed inoltre sei una ballerina, di danza classica certo, ma sei comunque più vicina al loro mondo-
-Scusa chi è che hai chiamato pivelli?-
Mi girai incuriosita dalla voce maschile alle mie spalle che scoprii provenire da un ragazzo biondo dalla pelle perfetta affiancato da altri quattro ragazzi altrettanto belli.
-Hmpf, e così siete voi?- dissi io, altezzosa.
-Bene, vedo che già hai conosciuto Key- disse il presidente accostandosi a me e indicandomi il biondino che aveva parlato prima.
-Ragazzi lei è Giselle- disse indicandomi –sarà la scrittrice del libro di cui vi avevo parlato-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le lacrime mi pungevano sugli occhi, ma non avrei mai permesso che uscissero, anche se con tutta la pittura che avevo in viso non si sarebbe visto nulla. Istintivamente mi guardai le mani per poi guardare tutta la folla davanti a me che rideva a crepapelle. Abbassai lo sguardo: mi sentivo umiliata. Volevo correre via, ma le gambe le sentivo molli come se non mi appartenessero. Ad un certo punto mi accorsi che le risate erano finite e alzai il viso. Vidi Key che saliva sul palco insieme anche agli altri ragazzi, per togliersi la sua giaccia e mettermela intorno alle spalle. Me la teneva su abbracciandomi con un braccio e guardò in malo modo le tre ragazze, che fecero  finta di nulla. Guardai Key sorpresa e lui ricambiò il mio sguardo in un modo leggermente preoccupato. Mi portò giù dal palco, ed uscimmo dal locale.

 

Key

Mentre pensavo a che diamine ci facesse su quel palco, un secchio di vernice le si rovesciò addosso. Sbarrai gli occhi dalla sorpresa, ma poi la rabbia iniziò a ribollire in me. Camminai a passo spedito verso il palco, guardai i suoi occhi tristi e le misi la mia giacca sulle sue spalle tenendogliela stretta. Mi accorsi che le tre arpie ci guardavano sghignazzando, così le fulminai con lo sguardo. Guardai preoccupato Giselle e poi la portai fuori dal locale.

 

Giselle

Appena fuori si mise di fronte a me e mi disse:

-Giselle, tutto bene?- era preoccupato.

Era da tempo che non mi succedeva una cosa del genere. Una delle cose che mi aveva sempre spaventata era essere umiliata davanti ad altre persone. La mia vita da adolescente era piena di avvenimenti del genere per questo ero diventata la ragazza di ghiaccio, altezzosa e snob. Per questo in quel momento ero sconvolta.

-K…Key- dissi senza fiato.

Mi bastò dire questo per ritrovarmi stretta tra le sue braccia. Mi accarezzava la schiena e i capelli e mi dava dei leggeri baci sul capo. Iniziai a piangere, ed ero attraversata da leggeri singhiozzi.

-Forza, vieni torniamo a casa- mi mise un braccio intorno alle spalle e mi stringeva forte.

 

Key

Non sapevo bene il perché, ma era davvero sconvolta. Le chiesi se andava tutto bene, e lei a quello rispose sussurrando e balbettando il mio nome. La strinsi a me: volevo proteggerla, ma non c’ero riuscito.

 

Giselle

Tornati a casa, Key mi disse:

-Vai a farti una doccia, io ti preparo qualcosa di caldo-

-Grazie Key- gli dissi riconoscente.

Lui mi guardò per un ultima volta per poi rifilarsi in cucina. Andai in camera per prendere il cambio e poi mi feci una doccia. Quando uscii dal bagno, trovai tutti i ragazzi discutere in salotto.

-Ma chi diamine può essere stato?- disse Minho.

-Sono state quelle tre arpie! Chi altri se no?- esclamò animato Taemin.

Non l’avevo mai visto così, era davvero arrabbiato.

-Forse… Ma non possiamo incolparle, nessuno le ha viste- disse Onew ragionevolmente.

-Anche secondo me sono state loro… Le vedevo che sghignazzavano… Che nervi!- Key sbattette la mano sul tavolino accanto a sé facendomi sussultare.

I ragazzi si girarono verso di me:

-Gis, come stai?- Taemin mi venne incontro preoccupato.

-Io sto bene, il mio vestito forse un po’ meno- gli sorrisi malinconica mostrandogli l’abito.

-L’importante è che tu stia bene- mi abbracciò e da sopra la spalla di Taemin vidi le bocche aperte dalla sorpresa dei ragazzi, e lo sguardo truce di Key.

-Grazie Tae!- gli accarezzai una guancia.

Sentii uno schiarirsi di voce e Key disse:

-Ragazzina ti ho preparato del porridge, se lo vuoi è di là in cucina-

-Ah si grazie!- evitai di chiamarlo pivello! D’altronde era la seconda volta che mi aiutava ed io gli ero davvero grata.

Presi il porridge e lo mangiai in soggiorno per poter parlare con i ragazzi.

-Giselle, tu hai visto chi è stato?-

-No, non lo so- mentii io. Non volevo tirarli in mezzo, me la sarei vista da sola.

-Sentite, vi ringrazio che vi preoccupiate per me, ma non è successo nulla di grave…. Oramai è passato! Davvero non ci pensate più!- sorrisi leggermente –Ora vado a dormire che sono stanca, buonanotte ragazzi-

Mi alzai e sentii dirgli –Sogni d’oro Giselle-

Mi misi nel letto e mi alzai la coperta fino alla testa. D'altronde se ci pensavo bene non era successo nulla di che. Certo essere derisa da tutti non era una cosa molto bella, ma ero forte abbastanza. Però, cavolo che rabbia! Presa da non so quale impulso mi alzai, e mi vestii in fretta. Uscii come una furia dalla stanza, e mi ritrovai dieci occhi sorpresi puntati su di me.

-Giselle… Cosa…?-

-Ho un conto in sospeso!- dissi arrabbiata –Avrei bisogno di un passaggio. Qualcuno mi può accompagnare?- 

-Dove devi andare?-

-Al dormitorio delle Girls’ Generation!- dissi sorridendo un po’ maleficamente.

-Perché mai?-

-E’ finito l’interrogatorio?- chiesi acidamente –Se nessuno mi vuole accompagnare, troverò il modo di arrivarci da sola!-

-Ma se non sai neanche dov’è!- disse Key trattenendo una risata.

Mi stava prendendo in giro?

-Pivello, vedi di non rompere, a quest’ora di sera!- esclamai puntandogli un dito contro.

-Ti accompagno io, basta che la finite!- disse Onew.

-Vogliamo venire anche noi!-

-Ma non è una gita scolastica!- mi lamentai.

Alla fine non c’era verso, ci ritrovammo tutti e sei nel furgone, anche se Minho praticamente dormiva e Key si ritrovava lì senza voglia.

Arrivammo al dormitorio delle Girls’ Generation ed io dissi:

-Aspettatemi qui-

Salii le scale, fino al piano dettomi dagli SHINee e bussai. Ad aprirmi fu Jessica, che sbarrò gli occhi dalla sorpresa:

-Che…che ci fai tu qui?-

-Niente volevo semplicemente dire a te, a tua sorella, e a quella piccoletta di Seohyun, che dovete solo provare a fare un’altra volta una cosa del genere, e ve la faccio pagare!-

-Mi stai minacciando?-

-Non mi permetterei mai, tesoro!-

Ci guardavamo negli occhi, e nessuno osava distogliere lo sguardo.

-Staremo a vedere!- disse lei sorridendo malignamente.

-Ricorda solo una cosa: sei tu quella famosa, non io! Se il tuo nome viene smerdato per te sarà un bel problemino- sorrisi anche io. Guardai il suo viso sorpreso e così mi girai e dissi: -Buonanotte cara!-

Sentii sbattere la porta e scesi giù alla palazzina.

-Che dovevi fare?- mi chiesero i ragazzi.

-Nulla, dovevo solo parlare un attimo con Jessica-

Avevano capito che non volevo rispondere alle loro domande, così si limitarono ad annuire e frenarono così la loro curiosità.

 

-Tae, forza sbrigati, che tra poco iniziano le prove e siamo in ritardo-

La sera dopo io e Taemin ci stavamo preparando per andare alle prove del mio spettacolo.

-Eccomi sono quasi pronto! Ok possiamo andare-

Andammo in soggiorno e i ragazzi ci fecero la solita domanda:

-Dove andate?-

-In giro- oramai questa era la scusa che usavamo sempre. Tanto oramai avevano capito che nascondevamo qualcosa, ma non facevano domande, sperando che glielo dicessimo noi.

-Ok, non fate tardi come sempre!-

 

Key

Ok basta! Non ne potevo più di quelle uscite serali di quei due! Ma dove se ne andavano? E poi tornavano sempre ad orari improponibili! Incredibile davvero!

-Io scendo- dissi all’improvviso.

-Ehy dove vai?- mi chiese Onew.

-Hyung, vado a prendere un po’ d’aria, non so per che ora torno!-

-Sta attento!-

Uscii in tempo per vedere Taemin e Giselle girare l’angolo. Li seguii per  tutto il tempo. Ma aspetta… questa è la strada che facciamo ogni mattina per andare a lavoro. Perché…? Arrivammo alla SM Entertainment ed entrarono nell’edificio. Sempre più sorpreso, li seguii. Entrarono ognuno in uno spogliatoio: prima uscii Taemin ed entrò in una sala e poco dopo uscì anche Giselle. Aveva un pantalone a tre quarti di una tuta sotto la quale si intravedevano delle calze rosa; ai piedi aveva dei grossi calzini blu scuri* e sopra aveva una felpa a cerniera a giro maniche. Ma la cosa più strana erano i capelli, perfettamente tirati indietro in uno chignon. Che cavolo doveva fare? Quando entrò nella sala io mi nascosi dietro la porta in modo tale che potessi vedere bene tutto. Tutti la salutarono e vidi anche Taemin seduto lì dentro anche lui in tuta. Giselle poi fece un gesto che mi sorprese: si tolse i pantaloni e la felpa, mostrando un body nero a bretelline. Sentii le guancie infiammarsi, ma non ci feci caso, anche perché fui ancora più sorpreso quanto si tolse i calzettoni: aveva delle scarpette da punta. Dopo poco la musica partì e lei iniziò a ballare: si muoveva graziosamente e abilmente sulle punte, e sorrideva. Sorrideva come non l’avevo mai vista; come se quello che stesse facendo era l’unica cosa che le bastava per sopravvivere. Quanto avrei voluto che quel sorriso fosse stato tutto per me, o almeno che ci fosse stato grazie a me. Guardavo affascinato quella figura sinuosa che danzava meravigliosamente lasciando chiunque la stesse guardando a bocca aperta. Ma aspetta! Che ci faceva lì dentro? Perché provava alla SM perlopiù in tarda sera? Lo faceva di nascosto! Ecco perché! E quel piccolo Taemin si era lasciato abbindolare…! Appena finita la musica, entrai nella sala ed applaudii, sarcasticamente davanti ad una Giselle che mi guardava sorpresa.

 

Giselle

La variazione era finita. Tutti applaudivano, ma poi sentii dei battiti più vicini e più lenti, quasi come se fossero una… presa in giro, si proprio una presa in giro! Mi girai e vidi Key che mi guardava severo, con un leggero sorrisetto stampato in faccia.

-E così tu provi qui dentro, di nascosto da tutti eh?-

-Hyung, non dire stupidate- intervenne Taemin.

-Tu è meglio che non parli, c’entri anche tu in fondo-

-Key cosa vuoi?- dissi incrociando le braccia al petto.

-Credi di poter provare qui quanto ti pare?-

-Non sai niente- esclamai arrabbiata.

-Ci stai usando solo perché ti servono le sale! E soprattutto stai usando Taemin! L’avrai sedotto per farti aiutare!- disse quasi urlando.

Le lacrime volevano uscire, ma prima mi avvicinai a Key e gli mollai uno schiaffo in faccia. Lui si mise una mano sulla guancia per poi guardarmi sorpreso. Io aggiunsi: -Non sei nessuno per dire queste cose…- una lacrima mi uscii, e poi corsi via.

*calzini molto doppi (di lana) che usano le ballerine per riscaldare i piedi e di solito si mettono sopra le punte.

 

Angolo autrice: Annyeeeooong :3 Eccomi con un altro capitolo :D Spero vi piaccia J Vorrei ringraziare Kiki Bling, Federica_25, karlek_ e katy95 per le loro recensioni :D E vorrei anche ringraziare tutti i lettori :3

Un bacio e alla prossima ^-^

  
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