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Autore: Emily27    10/10/2011    4 recensioni
Una notte di passione potrà trasformarsi nella parola "amore"?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Derek Morgan, Emily Prentiss, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIMO CAPITOLO

 

 

 

Un altro caso era stato risolto, un omicida seriale era stato consegnato alla giustizia, ma cinque giovani donne avevano perso la vita e la piccola cittadina di Belleville, nelle vicinanze di St Louis, era stata sconvolta dai terribili avvenimenti. Erano riusciti a salvare soltanto l'ultima vittima rapita dal killer, sottraendola ad una morte ingiusta.
Gli sguardi come quello che la povera ragazza aveva rivolto loro mentre la liberavano, erano ciò che ogni giorno permetteva ad Emily di continuare a svolgere il suo lavoro di profiler.
A tutto questo lei stava pensando uscendo dal bagno della sua stanza d'albergo. Si era concessa una doccia rigenerante ed ora si sentiva più rilassata, anche se molto stanca. La squadra si trovava lì da tre giorni, durante i quali le ore di sonno erano state poche per tutti.
Emily, con indosso l'accappatoio, si stava tamponando i capelli bagnati con un asciugamano, quando sentì bussare alla porta. Si bloccò, chiedendosi chi potesse essere. Appoggiò l'asciugamano su di una sedia e andò ad aprire.
“Mi stavi aspettando Emily Prentiss?”
“Derek...” gli urlò lei a voce bassa. “Entra prima che qualcuno ti veda” aggiunse tirandolo dentro per una manica della camicia.
Non appena Emily ebbe chiuso la porta Derek la prese fra le braccia, ma lei si divincolò, sfuggendo alla sua stretta.
“Dai, siamo qui per lavoro.”
“Ma il caso è stato risolto” disse Derek con un'alzata di spalle.
“E' tardi e sono stanca” si lamentò lei.
Derek si sedette sul letto afferrando la canottierina che Emily aveva appoggiato sul pigiama, vicino al cuscino. La tenne sollevata con entrambe le mani esaminandola attentamente.
“Mmh... Questa mi ricorda qualcosa...”
“Dammela” gli ordinò lei, tentando invano di riprendersela.
“Non ci penso neanche” ribattè lui divertito.
Emily sbuffò, lasciandosi poi sfuggire un sorriso.
“Vieni qui” la invitò Derek mentre la attirava a sé circondandole la vita con entrambe le braccia, per poi baciarle delicatamente il collo.
“Ho ancora i capelli bagnati” protestò lei debolmente.
“Così sei più sexy...” le sussurrò lui all'orecchio.
“Sei impossibile...” mormorò Emily iniziando a sbottonargli la camicia.
Derek le passò una mano dietro la nuca e la baciò sulla bocca, mentre lei completava la sua opera levandogli il superfluo indumento.
La fece stendere sul letto, slacciandole la cintura dell'accappatoio, e tornò a baciarla con passione.
Emily si perse fra le sue braccia, dimenticando la stanchezza.

 
In quella splendida mattina di fine aprile David si svegliò di buonumore e scese al primo piano dell'albergo, dove nella sala da pranzo era stato riservato alla BAU un tavolo per la colazione.
“Buongiorno” salutò allegramente JJ e Spencer, già impegnati ad imburrare due grandi fette di pane tostato. Andò a servirsi un caffè e si accomodò insieme a loro.
Spencer osservò la tazza con il liquido bollente che David si stava portando alla bocca.
“Lo sai che la caffeina può causare insonnia, irritabilità, tachicardia e favorisce l'insorgere dell'ipertensione?”
“Grazie per avermi messo a conoscenza dei pericoli ai quali sto andando incontro” disse David prima di bere una lunga sorsata dalla tazza fumante.
JJ si mise a ridere, facendo un cenno di saluto ad Aaron ed Emily i quali stavano giungendo in quel momento.
“Non bevete caffè, lo dico per il vostro bene” li avvisò David con una strizzatina d'occhio.
“Mi sono perso qualcosa?” domandò Hotch prendendo posto al tavolo davanti al vassoio delle ciambelle.
“Niente” rispose Spencer con un largo sorriso.
“Stai bene Emily? Hai una faccia...” chiese JJ all'amica, seduta di fronte a lei.
Emily si massaggiò le tempie, chiudendo gli occhi.
“Questa notte il mal di testa non mi ha fatto chiudere occhio.”
JJ si dimostrò dispiaciuta, poi rivolse nuovamente la sua attenzione alla tazza di latte e cereali che aveva davanti a sé.
Terminato il loro pasto mattutino si radunarono nella hall dell'albergo, commentando maliziosamente l'assenza di Derek. Qualcuno accennò alla graziosa cameriera del terzo piano, qualcuno all'avvenente poliziotta conosciuta il giorno prima.
Poco dopo il soggetto della loro conversazione fece la sua comparsa, flemmatico.
Prima che gli altri potessero fare qualche battuta di spirito, dando un'occhiata all'orologio Hotch annunciò: “Dobbiamo andare, il jet ci aspetta.”
“Addio colazione” fece Derek con un sospiro.
“Tieni” disse Emily porgendogli una ciambella avvolta in un tovagliolino di carta. “Non voglio che tu muoia di fame.” Si mise il borsone nero a tracolla e raggiunse il resto della squadra, già fuori dall'albergo, mentre Derek la seguiva dando il primo morso alla sua colazione.

 
Il jet era decollato da circa dieci minuti e i profilers si stavano godendo quel momento di tranquillità, che precedeva il ritorno agli uffici dell'FBI e alla solita attività frenetica. Emily se ne stava in una posizione rilassata con la testa appoggiata allo schienale della poltrona, davanti a lei Reid stava leggendo un libro con l'indice posato sulle labbra, in un'espressione concentrata. Alle sue spalle Rossi e JJ erano intenti a commentare l'ultima partita dei Redskins, mentre dall'altra parte dello stretto corridoio Hoch esaminava alcuni documenti, con la mente già proiettata al lavoro, accanto a lui Derek, con le cuffie alle orecchie, stava ascoltando della musica. Emily lo guardò. Derek...
Era già passato più di un mese dalla loro prima notte insieme, alla quale ne erano seguite molte altre. Non si consideravano una coppia, non potevano dirsi innamorati, il loro rapporto era fatto di intesa, complicità e passione. Non era in grado di prevedere per quanto tempo sarebbe durato, né in quale direzione l'avrebbe portata, ma per il momento le andava bene così. Ovviamente nessuno ne era a conoscenza. Non era stato poi così difficile tenere segreta la loro relazione, anzi, trovavano la situazione estremamente stuzzicante. Emily si morse il labbro inferiore per trattenere un sorriso, voltandosi verso il finestrino.
Con gli occhi socchiusi ripensò alla notte appena trascorsa con Derek, poi dolcemente cadde fra le braccia di Morfeo.

 

 

  
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