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Autore: Eliessa    11/10/2011    2 recensioni
Questa è la mia terza shot su Flor. Questa storia parte dall’incontro di Flor e Federico, in modo diverso da quello che tutti conosciamo. È da qui che inizia la loro avventura. Sarà amore? Sarà una sbandata? Quel che è certo è che: “Qualsiasi cosa accada, sarà per sempre.”
Ma oltre a loro, saranno presenti gli amici e forse nuovi amori.
P.S. Nella storia leggerete un pezzo che è andato in onda nelle primissime puntate. Si tratta di quando Malala indossa un vestito della signora Fritzenwalden e Maia si arrabbia. Anche se può essere banale, quel pezzo mi è piaciuto e quindi lo scriverò in un modo quasi simile.
[Personaggi: Un po’ tutti]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare con la storia, voglio presentarvi i personaggi.
 
Federico Fritzenwalden, 25 anni, imprenditore. È il capofamiglia, ed è lui che si è preso cura dei suoi fratelli alla scomparsa dei genitori. È il maggiore di 5 fratelli. Può sembrare una persona fredda e scontrosa, in realtà cerca di mascherare la sua sofferenza facendo l’autoritario. È fidanzato ufficialmente da due anni con Delfina, e vivono insieme.
Franco Fritzenwalden, 17 anni. È il gemello di Nicolas. La sua passione? Il tennis. Il suo desiderio più grande? Formare una famiglia con il vero amore.
Nicolas Fritzenwalden, 17 anni. È il gemello di Franco. Ama la tecnologia, ma è una persona timida e riservata, anche perché si considera brutto e senza futuro. Insieme alla sorella Maia fa parte del gruppo “Floricienta y su banda”.
Maia Fritzenwalden, 15 anni. Unica donna tra i fratelli. È una ragazza tutto pepe, ama divertirsi, ed ama la vita. Ha la passione per il pianoforte, ma alla morte della madre aveva smesso di suonarlo, finchè un giorno, passando per l’ennesima volta davanti quel piano, non iniziò a sfiorare quei tasti che aveva abbandonato. Però è una ragazza che soffre. Ha un segreto dentro di sé che non può rivelare. È molto legata a suo fratello Federico con cui ha un ottimo rapporto. Anche lei fa parte del gruppo.
Martin Fritzenwalden, 13 anni. È un ragazzino da 10 e lode. Ama la psicologia e molte volte finisce con il psicanalizzare tutti quanti. Soffre d’asma e non ha molti amici.
Thomas Fritzenwalden, 10 anni. È il più piccolo della famiglia. Ama fare scherzi, anche pesanti per vendicarsi di Malala e Delfina, che non accetta in casa sua.
Florencia Fazzarino, 20 anni. È una ragazza semplice, solare, allegra, senza genitori, ed innamorata dell’idea dell’amore. Il suo sogno è quello di sposarsi con un uomo che la ami, che sia il suo principe.  Vive insieme a Titina e Bata da quando ha perso la madre. Ama aiutare gli altri e canta insieme ai suoi amici in un gruppo. Quello che non sa, è che un altro segreto le sta per sconvolgere la vita.
Matias Ripamonti, 25 anni. Migliore amico e avvocato di Federico. Si conoscono da quando avevano 3 anni e tra di loro non ci sono mai stati segreti. È innamorato, ma lui preferisce definire quest’amore, impossibile.
Delfina Santillan Torres-Oviedo, 22 anni. È la ragazza di Federico. Teoricamente è una persona raffinata, dolce, con buon gusto, cresciuta nell’alta borghesia, in pratica è una strega che punta solo ed esclusivamente ai milioni del fidanzato, e odia i suoi cognati.
Maria Laura Torres-Oviedo vedova Santillan, 40 anni. È la madre di Delfina. Anche lei è un’arpia, anzi la figlia è diventata cattiva proprio perché l’ha cresciuta a sua immagine e somiglianza.
Bata, Clara, Nata e Facha, 20 anni. Sono gli altri componenti del gruppo. Si riuniscono quasi tutti i giorni nel capannone per provare tutti insieme.
 
E dopo aver presentato i personaggi, spero che leggerete anche il resto. Buona lettura.
 
Era domenica quando Flor era nel capannone con i suoi amici a provare con il gruppo.
Dal Passaggio dei Baci stava passando Matias, che doveva essere da Federico, già da mezz’ora, ma sentendo la musica che c’era, decise di entrare a dare un’occhiata e subito notò Maia e Nicolas.
Mentre la musica andava, Maia iniziò a parlare, rivolgendosi a Matias e creando un miscuglio tra la sua voce e quelle del gruppo.
 
-Che ci fai qui? Non dovevi andare da Federico?-
-Stavo andando, ma ho sentito questa musica… Federico sa che siete qui?-
-No, e spero che tu non faccia la spia, altrimenti ci sbatte fuori casa, lo conosci.-
-D’accordo, però deve saperlo, non credo sia così grave quelle che fate.-
-No Matias, da quando sono morti i nostri genitori ha iniziato ad odiare la musica.-
-Per questo dovete fargli cambiare idea. Comunque manterrò la promessa a patto che mi farete assistere alle vostre prove.- Maia annuì, ma lo sguardo di Matias si rivolse su una ragazza che non aveva mai visto prima.
-Ah, comunque lei è Flor, una nostra amica. Flor, lui è Matias, è come uno zio, però non lo è. È il miglio amico che una persona possa avere.-
-Maia, basta così, mi farai sembrare antipatico.-
-Piacere Matias.-
-Piacere. Non ti ho mai vista da queste parti.-
-Fino ad un anno fa abitavo con mia madre qui vicino, poi…- Flor non riusciva ancora a parlare della madre senza che il dolore la possedesse. –Poi è morta ed io sono andata ad abitare con Bata, il mio migliore amico e sua madre, in attesa di un lavoro e di un indipendenza economica.-
-Mi spiace, non volevo.-
-Tranquillo, che fai, resti a vedere le prove?-
-Mi piacerebbe, ma devo andare da Federico.-
-Matias, io vengo con te.- Aggiunse subito Nicolas.
-Veramente stiamo andando via tutti, per oggi abbiamo finito, vero?- disse Clara e tutti annuirono.
-Allora vengo anche io.-
-Va bene Maia. Andiamo. Flor, non sai quanto mi ha fatto piacere conoscerti. Sei molto simpatica. Fatti vedere più spesso in giro.-
-Grazie. A presto.-
-Ciao.-

Fuori il capannone però una “sorpresa” li attendeva. Federico era andato al passaggio dei baci insieme ai suoi fratelli più piccoli, Martin e Thomas, visto il ritardo di Matias.
 
-E voi cosa ci fate qui?-
-Federico! Nicolas ed io abbiamo fatto una passeggiata.-
-Si, scusa, poi hanno incontrato me, ci siamo messi a parlare ed ho fatto tardi.- Thomas e Martin si allontanano e si avvicinano all’entrata del capannone, ma lì iniziano a litigare. –Ecco, ci siamo, stanno litigando. Andiamo a vedere che hanno questa volta.-
-Dammelo Thomas.-
-Prova a prendermelo.- Dal capannone esce fuori Flor.
-Ehi, ehi, ehi, perché state litigando?-
-Thomas mi ha preso il telefonino.-
-Non si prendono le cose altrui.-
-Ma io volevo solo giocarci, non me lo presta mai.-
-Quando crescerai vedrai che Federico ne comprerà uno anche a te.-
-Ora basta litigare. Thomas, restituisci il telefono a tuo… tuo.-
-Fratello. Noi siamo fratelli.-
-Ecco, a tuo fratello, e la prossima volta se gli chiederai il permesso sono sicura che non ti dirà di no vero?-
-Si. Ma tu chi sei?-
-Io sono Flor, e tu?-
-Io sono Martin.- Flor alzò lo sguardo e vide un ragazzo biondino, dagli occhi verdi, stupendi, meravigliosi. Quegli occhi che le avevano subito trasmesso qualcosa.
-Che stupendo quel ragazzo!- esclamò Flor a voce alta.
-Parli di Federico?-
-Eh, che stai dicendo?-
-Hai detto che ti piace quel ragazzo!-
-Perché, voi conoscete il biondino dagli occhi meravigliosi?-
-Certo, è nostro fratello maggiore.-
-Ok, ho appena fatto una figuraccia. Non tengo mai la bocca chiusa.-
-No, dai. Te lo presento. Federico!- disse subito Thomas.
-No, non voglio. Ora anda…- Non fece in tempo di finire la frase perché arrivò subito Federico con i sui fratelli e Matias.-
-Come hai fatto?-
-A fare cosa?-
-A farli smettere di litigare.-
-Non ho fatto nulla. Hanno capito che stavano litigando inutilmente.-
-Flor, lui è Federico, nostro fratello. Fede, lei è Florencia, detta Flor, una nostra amica.- disse Maia.
-Flor, tu hai un lavoro?-
-E questo cosa centra adesso?-
-Sto cercando una baby-sitter a tempo pieno per i miei fratelli. Ti darei un posto dove dormire in casa mia e saresti ben pagata.-
-Si, dai Flor, accetta, vieni a vivere da noi.- disse Maia buttandole le braccia al collo.
-Sarebbe fantastico, così potrei stare con i bambini e non dormirei più nel negozio.-
-Tu abiti in un negozio?-
-Si, in quello lì. Ti sembra stano?- Indicando il negozio di Titina. –Vivo lì da quando è morta mia madre. Sto insieme a mia zia Titina, cioè non è proprio mia zia, ma è come se lo fosse perché era la migliore amica di mia madre, e suo figlio Bata.-
-Mi spiace.-
-Sono senza lavoro e non posso permettermi neanche una mezza pensione.-
-Allora che fai, accetti la mia offerta? È valida da subito.-
-Dovrei andare a parlare con Titina e prendere le mie cose.-
-Posso darti una mano?-
-No, non serve?-
-Noi possiamo venire? Disse Thomas.-
-Certo, venite tutti con me. Torniamo subito.- Mentre Flor ed i ragazzi si allontanano, Federico e Matias continuano a parlare.
-Hai fatto bene ad assumerla.-
-Si, e poi è brava con i ragazzi. Hai visto come ha fatto smettere di litigare i piccoli?Sa farsi ascoltare, e poi...-
-Tedesco, ti sei innamorato di lei?-
-Ma che dici, io sto con Delfina, devo sposarmi con lei.-
-Ah Federico, basta con il passato. I matrimoni combinati non esistono più.-
-Io non posso tradire i miei genitori. Delfina è stata scelta per me.-
-Però hai visto che ragazza che è? È così speciale, luminosa e devi sentire voce che ha.-
-Lei canta?-
-Si, ed ha una voce così bella.-
-Ma perché non me lo hai detto? Sai che odio la musica!-
-No, tu non odi la musica. Tu la ami. Non rinchiuderti in questa idea. Dov’è il Federico che conosco? Sei cambiato, a volte sei freddo, scontroso. Riprenditi le tue emozioni, i tuoi sentimenti, lotta per ciò che ami, per quello che vuoi. Non fare errori di cui un giorno potresti pentirti.-
-Non sai di cosa stai parlando.-
-E invece proprio perché lo so che ti dico questo. Non soffrire come sto facendo io ora, è brutto, credimi.-
-Soffri molto per questa ragazza?-
-Lasciamo perdere, ne abbiamo parlato molte volte del mio amore impossibile.-
-Non ho ancora capito chi è questa ragazza, visto che non frequenti molte perone, ma non ho neanche capito perché è impossibile il vostro amore.-
-Perché non possiamo stare insieme. Il nostro amore sono sicuro, farebbe soffrire una persona in particolare e non voglio, perché so che tradirei la sua fiducia.-
-Devi tenerci molto a questa persona, ma dimmi, la ragazza ha un altro?-
-No, non credo, non lo so.-
-Come non lo sai?- Arriva Flor con gli amici.
-Eccomi Federico, possiamo andare, come vede non ho molte cose.-
-Bene, andiamo. Dai a me questa valigia, ti aiuto.-
 
Arrivati alla villa Flor rimase meravigliata. Lei era costretta a vivere in un negozio, mentre il biondino che era riuscita a conquistarla era un riccone che poteva permettersi questo mondo e l’altro. Arrivanti dentro videro subito Malala e Delfina scendere le scale.
-Amore, sei arrivato. – Disse baciandolo, ma Federico rifiutò il bacio. Poi con una faccia quasi disgustata si rivolse a Flor. –E tu chi sei?-
-Delfina, lei è Flor, la nostra nuova bambinaia, aiutante di Greta.-
-E dove l’ha trovata?-
-È una nostra amica, problemi Delfina?.- disse Maia arrabbiata.
-No, nessuno.- ribatté Delfina con una faccia da santarellina.
-Maia, quando la finirai di assumere questo comportamento con Delfina e sua madre?-
-Amore, lasciala stare, in fondo siamo stati tutti adolescenti.-
-Stai zitta! Federico, ne abbiamo parlato molte volte, ma non ci arrivi, se vuoi ne parliamo ancora.-
-Va bene, un’altra chiacchierata ci farà bene.- Maia si dirige di corsa in camera sua.
-Flor, io sono Malala, la madre di Delfina.-
-Si, avevo capito, piacere.-
–Delfina, scusami, accompagno Flor in camera sua.-
-Si, tranquillo, vai.- E così Federico e Flor salirono le scale per andare nella nuova stanza di Flor.
-Ecco, questa sarà la tua stanza, ti va bene?-
-Benissimo. Anzi, è troppo, alla fine io sono abituata a dormire ovunque.- Flor era rimasta a fissare gli occhi di Federico, quegli occhi di cui si era subito innamorate, che l’avevano conquistata. Quanto li amava! Erano così belli, così fantastici. La verità? Flor si era innamorata di Federico. - Lei è una persona molto gentile, perché fa questo per me? Non mi conosce neanche.-
-Però ti conoscono i miei fratelli, mi fido di loro, e poi oggi con Martin e Thomas, sei stata brava sei risuscita a farli smettere di litigare, io non ci riesco mai.-
-Con i ragazzi bisogna saperci parlare.-
-Si, ha ragione. A questo punto meglio che vada da Maia.-
-Non la maltrattare.-
-Se continua con quest’atteggiamento, la rinchiudo in collegio.-
-Ma deve capire che soffre.-
-La conosci meglio di me?-
-No, non volevo dire questo. Scusa! Però insomma, siamo amiche, e molte volte abbiamo parlato.-
-E che ti ha detto?-
-Deve essere lei a dirtelo. Tu sei il suo fratello maggiore, stravede per te, ma se solo la capissi un po’ di più, il vostro rapporto, credimi sarebbe perfetto. Ora va da lei.-
-Vorrà dire che farò uno sforzo per capirla. Vado da lei. Ah tra poco verrà Greta così ti dirà come si svolge la giornata dei ragazzi.-
-Va bene. A dopo.-
-A dopo Flor.- Federico andò a parlare con Maia in camera sua.
-Maia, posso entrare?-
-Si, vieni entra, ti stavo aspettando.-
-Allora, cosa devi dirmi?-
-Visto che non riesci a capirlo, forse perché manchi di fantasia, o non riesci a renderti conto della realtà, te lo dico una volta per tutte: io, come i nostri fratelli, e perché no, anche Greta e Antonio, odiamo Malala e Delfina.-
-Ma perché? I Santillan sono amici di famiglia da molto tempo, che avete contro di loro?-
-Alberto era l’unica persona buona. Lui e Sofia erano dei Santi. Malala e Delfina sono sempre state delle perfide persone.-
-Maia, non ti permetto di parlare così!-
-E invece io parlo. Loro ci odiano, ma sta tranquillo, questo sentimento è reciproco.-
-Ma loro non sono così.-
-Ah no? Va bene Federico, continua pure così. Continua con queste tue illusioni. Illuditi che Delfina sia buona, sposati con lei, vai in viaggio di nozze, ma stai attento, quando tornerai non ci sarà più nessuno ad aspettarti. Noi andremo via e non ci rivedrai mai più. Al tuo rientro troverai la villa vuota e silenziosa.-
-Non potete fare questo!-
-No? Forse tu non hai ancora capito, nonostante le mie parole siano chiare. Io, Thomas, Martin, i gemelli, andremo via. Non ci rivedremo mai più, per noi non esisterai.-
-Tu la metti così, ed io vi sbatto in collegio!-
-Basta Federico con questo collegio, a chi vuoi mettere paura? Puoi ricattarci quanto vuoi, non c’importa nulla. E un’altra cosa, finchè quelle due donne saranno qui, non avranno vita facile, ricordalo. Ciao Federico.- Maia esce dalla sua stanza, lasciando la porta aperta dirigendosi vero le scale. Franco, vedendola, cerca di chiamarla, ma non ci fu niente da fare, ed appena passò dalla stanza della sorella, vide Federico disperato con la testa tra le mani.
-Che ci fai qui Fede?-
-È vero che c’è un odio reciproco tra voi e Delfina?-
-Finalmente l’hai capito.-
-Me lo ha detto ora Maia. Ho appena litigato con lei.-
-Che ti ha detto?-
-Tutto quello che non volevo sentirmi dire, lasciamo stare che odiate la mia fidanzata, ma è vero che volete andare via di casa?-
-Si Federico, se tu fai la tua scelta, noi faremo la nostra. Al tuo rientro dalla luna di miele non troverai più nessuno di noi, neanche Greta ed Antonio. Loro verranno con noi. Può sembrarti stano, ma stanno dalla nostra parte. Scusaci Federico! Sarà difficile vivere senza di te, ma non possiamo permetterci che tu decida di farci stare con lei e farci rovinare la vita.-
-Allora quello che andrà via di casa sarò io.-
-No Fede. Tu tornerai qui, ma la villa sarà vuota, completamente vuota, silenziosa. Decidi bene che vuoi fare, ancora c’è tempo fino alla data delle nozze, verremo al tuo matrimonio se sarà necessario, ma nel momento in cui tu sull’Altare farai diventare Delfina tua moglie, il nostro rapporto finirà per sempre.- Finita la frase anche Frano lasciò da solo il fratello. Federico, dopo aver fatto un respiro profondo e cercato di ingoiare tutto quello che gli avevano detto i fratelli, andò a cercare Flor.
Quella ragazza era così diversa da Delfina, era diversa in tutto, dall’abbigliamento, alle idee, i sentimenti, il modo di vivere. Lei non voleva il lusso, perché la sua ricchezza più grande era la vita. Però, nonostante tutto Federico stava bene accanto a lei. Riusciva a stare meglio accanto a lei, che alla fidanzata. Forse aveva ragione Matias, forse si era veramente innamorato di quella ragazza. Forse aveva veramente qualcosa di speciale.
[…]
Federico nel corridoio si scontra con Nicolas.
-Scusa, non ti avevo visto.-
-Tranquillo Fede.-
-Hai visto Flor?-
-Si, è nella play-room con i ragazzi. Non sai quanto si stanno divertendo.-
-Grazie. Vado da lei.-
Però nel giardino qualcun altro stava piangendo, era Maia. Si sentiva in colpa per tutto quello che aveva detto a Federico. Sapeva di averlo ferito, mentre il suo scopo non era quello, ma solo di fargli capire quanto erano perfide Malala e sua figlia. Ma proprio perché lo adorava doveva dirli tutto quello che sapeva. Ad un tratto da lì passò Matias.
-Eh Maia, che ci fai qui seduta sull’erba. Oggi fa freddo. Vieni, rientriamo in casa.-
-No, voglio stare qui.-
-Bene, allora ti faccio compagnia, mi siedo accanto a te.- Matias le si siede accanto e Maia avvicina la sua faccia alla spalla dell’amico. –Allora, che succede?-
-Credo di aver appena litigato con Federico.-
-Non può essere, non litighi mai con lui.-
-Matias!.- disse tra le lacrime, e lo abbracciò forte a sé. Matias in quell’abbraccio stava bene. Aveva iniziato a coccolare Maia, le dava qualche bacio innocente sulla fronte per tranquillizzarla, ma quando la guardò negli occhi, non riuscì a trattenersi.
Lei era il suo amore impossibile. Federico, la persona che non voleva tradire.
Ma nonostante questo Matias la baciò e Maia non fece nessuna resistenza, anzi, ricambiò il bacio.
Maia era innamorata di lui. Si baciarono con passione. Si amavano. Non si erano mai dichiarati, il motivo era ovvio, Maia era solo un’adolescente, mentre Matias un uomo, il miglior amico del fratello della ragazza che le era di fronte; ma quel bacio era la prova del loro amore.
Dopo qualche minuto Matias staccò le sue labbra da quelle di Maia. Gli costò molto fare quel gesto, ma non potevano rischiare di essere visti da qualcuno.
-Scusami Maia!-
-Perché ti sei fermato? Ora che mi hai baciato non vado più bene per te?-
-Non dovevo.-
-Matias, io e te dobbiamo parlare seriamente.-
-Si, ma non qui. Non è un posto sicuro.-
-Al capannone?-
-No, meglio di no. Federico sa che Flor canta lì, potrebbe ritornarci e se ci vede insieme…-
-Allora temo che l’unico posto rimasto sia la mia camera.-
-Questa sera a casa mia?- Arrivano Flor e Federico.
-Ok, va bene.-
-Perché mai dovresti andare a casa di Matias?-
-Federico!- Esclamò Maia un po’ terrorizzata, per paura che avesse visto il bacio tra lei e Matias.
-Che c’è? Ho fatto una domanda.-
-Federico, le ho detto di venire per darle dei Cd musicali. Ovviamente la riaccompagno io a casa, ma se non vuoi fa niente, glieli porto domani mattina.-
-No, tranquillo, perché non dovrebbe venire, era solo per chiedere. Però mi raccomando, non farla venire da sola.-
-Certo, tranquillo tedesco.-
-Quanto vorrei abitare con Matias, invece di stare in questa casa, dove ci sono solo delle vipere…- Maia non fa in tempo a finire la frase, perché Federo la interrompe.
-Se Matias ti vuole in casa sua puoi anche andare a vivere con lui, non ti costringo a rimanere qui.-
-Flor, perché con Maia non andate dai ragazzi?- disse Matias facendole l’occhialino in modo tale da rimanere da solo con Federico.
-Si, Maia, vieni, accompagnami.-
-Andiamo.- E così Maia e Flor si allontanano.
-Senti Federico, perché per questa notte non lasci dormire Maia da me?-
-Guarda per me può rimanerci tutta la vita.-
-Vedrai che domani cambierà idea. La porto da me, parliamo un po’, si sfoga da tutto il dolore e la rabbia che ha dentro, e domani mattina la posso accompagnare direttamente a scuola.-
-Si, grazie Matias. È meglio se sta da sola un po’ con te. In fondo ascolta più te che me, non so cosa le fai.-
-Siamo solo amici. Io le parlo di me, e lei mi parla di se. Tutto qui.-
-Ora rientriamo la cena è quasi pronta.- Intanto nell’entrata della villa.
-Maia, aspetta un attimo, questa sera dormi da Matias, e domani ti porta a scuola.-
-Grazie Fede.-
-Non devi ringraziare me, ma lui. Vi aspetto a tavola tra 5 minuti.-
-Ok.- Federico si dirige verso la sala da pranzo.
-Ma come hai fatto a convincerlo? Non gli avrai detto quello che è successo prima tra noi?-
-Non sono pazzo, stai tranquilla. Gli ho detto che sei triste, arrabbiata e che è bene che parli un po’ con il tuo migliore amico.-
-Ah, Matias.- Sussurrandogli nell’orecchio. –Ti amo.-
-Anche io.- gli ripose dolcemente. –Andiamo a cena, Federico ci sta aspettando.-
A tavola però, per Flor non fu un bel momento. Malala e Delfina iniziarono a riempirla di domande, per capire chi fosse.
-Allora Flor, non ci dici nulla di te?-
-Non c’è molto da dire signora Malala. Mia madre è morta da poco più di un anno e mio padre viaggia in mare.-
-E come si chiamava tua madre?-
-Delfina non fare queste domande.-
-Era solo per parlare.-
-Io non ho problemi a parlare Federico. Mia madre si chiamava Margarita Valente.- Malala stava per ber dell’acqua, quando a quelle parole rimase con il bicchiere in mano, stupita per il nome della donna.-
-Margarita Valente hai detto?- disse Malala.
-Si perché, ci sono problemi?-
-No, nessuno tranquilla, mi ricordava una vecchia amica, ma nulla di che.-
-Ora basta tormentare Flor con le vostre domande, lasciatela un po’ in pace.- A fine cena, Matias andò via.
-Federico, io vado a casa. Ci vediamo domani.-
-Maia, mi raccomando, non fare arrabbiare Matias.-
-Federico!-
-Dai; sto scherzando. Hai preso tutto?-
-Si, tranquillo, ci vediamo domani dopo scuola.-
-Ciao.-
Matias e Maia uscirono. Nella villa invece Flor aveva messo a letto Thomas e Martin. Gli aveva raccontato la favola della buona notte, passò dai gemelli per salutarli e poi andò in camera sua. Federico invece dopo aver salutato Greta, come era solito fare, andò a dormire.
Le uniche ad essere ancora sveglie nella villa erano Malala e Delfina.
-Delfina, quella ragazza è un pericolo per noi.-
-Perché, che vuoi dire?-
-Quella ragazza è la figlia illegittima di tuo padre. La figlia che ha avuto con quella donna.-
-Cosa? Adesso è un problema, se lei venisse a saperlo dovremmo dividere l’eredità anche con lei, e a noi non rimarrebbe nulla.-
-Piccola mia, devi cercare di sposarti subito con Federico.-
-Ma abbiamo già fissato la data. Ci sposiamo tra 2 mesi.-
-Sono troppi! Non capisci, noi non abbiamo nulla in mano, non abbiamo soldi, l’unica nostra possibilità è Federico. Fino a quando non sarà aperto il testamento non possediamo neanche un peso. E poi dobbiamo sperare che quel defunto di Santillan non ci riserva qualche sorpresa anche da morto. Delfina, d’ora in poi dobbiamo stare molto attente a quello che diciamo.-
-Si. Senti, e se Flor sapesse tutto ed è entrata a posta nella nostra famiglia, per poi fregarci tutto?-
-No, su questo non sa nulla. Possiamo stare tranquille. Ora vado a dormire, mi raccomando Delfina.-
-Si, tranquilla mamma, buonanotte.- Malala uscì dalla stanza della figlia e si diresse nella sua.
Ma a casa di Matias cosa stava accadendo? Erano riusciti a chiarirsi?
-Matias, che ci amiamo ormai è chiaro. Ci siamo baciati e quello che ho sentito è stata un’emozione indescrivibile, e credo che anche per te lo sia stato.-
-Si. Ti amo Maia, ma Federico?-
-Federico, Federico! Sempre lui deve esserci in mezzo? Non è lui che mi farà felice nella vita, lui non può darmi tutto, lo deve capire. Deve capire che ci sono dei sentimenti che sono riservati ad una persona speciale, e quella sei tu.-
-Non credo che capirebbe.-
-Glielo dovrò far capire allora.-
-Si, ma non ora. In casa non c’è un buon clima in questo periodo. Aspettiamo un po’.-
-Dovremo fare i clandestini?-
-Si, almeno finchè non si risolve qualcosa.-
-Intendi il matrimonio?-
-Esatto. Se Federico sposerà Delfina farà l’errore più grande della sua vita.-
-È quello che gli ho detto. Ma non mi crede. È convinto che Delfina sia una santa. Quanto la odio!-
-Dai, ora vai a dormire, perché se domani non ti svegli per andare a scuola, tuo fratello mi ucciderà di sicuro.-
-Ma io non ho sonno, voglio stare ancora abbracciata a te.-
-Abbiamo una vita davanti. Ora vieni, ti accompagno in camera mia.-
-Matias…-
-No, Maia non fraintendermi. Ancora è presto per quello. Tu dormi nel mio letto, io mi arrangerò sul divano, visto che mi stufo a fare il letto che c’è nell’altra camera.-
-Senti, e se dormiamo abbracciati?-
-Uhm, non provocarmi.- Matias prese in braccio la fidanzata. –Adesso possiamo andare.- Anche per Maia e Matias era finita una lunga giornata, e tra poco ne sarebbe iniziata una nuova.
-Buongiorno Maia.- disse Matias portandole la colazione a letto ed una rosa.
-Amore!-
-Colazione in camera oggi.-
-Ah, bene. Grazie tesoro.-
-Una colazione speciale per te, però presumo che dovremo fare veloci, tra poco dobbiamo andare.-
-Si, però promettimi che questo pomeriggio staremo insieme.-
-Vedrò quello che posso fare. Tieni, questo è per te.-
-Cos’è?-
-Aprilo.- Maia apre la scatola.
-È una chiave.-
-No, non è una chiave qualsiasi, è la chiave di casa mia. In questo modo tu potrai venire qui, quando vuoi senza problemi, e se non ci sarò mi aspetterai.-
-Ti ho detto che ti amo?- Disse Maia sorridendo.
-Credo proprio di si.- Matias stese Maia sul letto, ed iniziarono a baciarsi. Il desiderio da parte sua di avere Maia tutta per sé era molto forte, ed anche per la ragazza era lo stesso. Si desideravano, ma Matias era cosciente del fatto che per Maia era qualcosa che non aveva mai fatto, e voleva essere sicuro che lui fosse il ragazzo giusto con cui stare, ma nonostante questo riuscirono a frenare la tentazione che entrambi avevano.
Intanto nella villa erano già tutti svegli, a fare colazione in cucina, tranne Flor che li raggiunse cinque minuti dopo. Delfina però, dopo aver scoperto che Flor era la figlia illegittima di suo padre, iniziò a pensare a quanto l’odiava, e questo solo per soldi. Se la verità fosse venuta fuori, l’eredità sarebbe stata divisa in 4.
-Buongiorno a tutti, scusate il ritardo.- disse Flor sorridente come sempre e dando un bacio a tutti, anche a Malala e sua figlia che però disgustarono.
-Tranquilla.-
-Federico, di solito ti arrabbi se qualcuno fa tardi, invece a lei non dici nulla?-
-Delfina, se ti sei alzata nervosa, non prendertela con lei. In fondo tutti possiamo fare tardi, e un’altra cosa, cerca di calmarti. È da quando sei arrivata che critichi tutto e tutti.-
-Si, scusa.-
-Federico, appena i ragazzi hanno finito la colazione li porto a scuola.-
-Tu non puoi rivolgerti con questo tono al tuo datore di lavoro. Devi avere rispetto.-
-Flor è un’amica dei ragazzi.-
-Ah, un’amica, e perché non l’ho mai vista?-
-Delfina, tesoro, calmati.- Le disse Malala facendole capire con lo sguardo che stava esagerando.
-Ti aspetto nello studio Delfina, dobbiamo parlare. Buona giornata ragazzi.-
-Ciao Fede.- disse Thomas, andandogli a dare il solito bacio, prima di andare a scuola.
-Stai a vedere che Federico manda via di casa Delfina.- sussurrò Franco al suo gemello.
-Speriamo.-
-E voi cosa avete? Se dovete dire qualcosa perché non lo fate ad alta voce?-
-Non c’è ne bisogno, tanto sai quello che pensiamo di te, e se maltratti ancora i bambini, dovrai fare i conti con noi. Federico non ci ascolta, bene, interverremo noi.-
-Oh Franco, che paura, guarda come sto tremando.-
-Dai; ora basta. Andiamo a scuola.- disse subito Flor per evitare una lite furiosa.-
-Tu, piccola cardo immonda non t’intromettere.-
-Ma che hai contro di lei, ieri ti stava simpatica, ora non puoi vederla. Finiscila.-
-Lascia stare Nico, non ti mettere a discutere con lei, perdi solo tempo.-
-Franco, dai andiamo, ragazzi muovetevi.- Flor rivolgendosi a Delfina –Arrivederci.-
-Delfina, ma si può sapere che ti prende?-
-Mi prende che non la voglio più in casa, così non verrà a sapere nulla ed i miei milioni me li tengo io, non è giusto che una stupida me li freghi. I soldi sono i miei. E poi non voglio avere una sorellastra povera che vive in casa con me.-
-Ma non puoi comportarti così. Tutti capiranno che c’è qualcosa di strano e la verità rischia di venire a galla.-
-Si, forse hai ragione. Ora vado da Federico, mi sta aspettando.- Nello studio. –Federico, mi volevi?-
-Perché hai assunto quel comportamento? Credimi per un momento non ti ho riconosciuto, non sembravi neanche tu.-
-Si, scusami amore mio, è che sono nervosa.-
-Nervosa? E per cosa?-
-Per il matrimonio, che altro.-
-Ancora? Ormai la data è fissata e mi sembrava che tu fossi d’accordo.-
-Si, però vorrei anticipare la data.-
-No, orami è tutto organizzato per il 13 agosto.-
-Uffa! Federico!-
-Delfina, non tornare più sull’argomento perché sarà inutile, la data non ci cambia. Ora scusami, ma devo lavorare.-
-Si va bene, ti lascio da solo.- Delfina uscendo dallo studio incrocia la madre, e le fa cenno di no con la testa, in modo da farle capire che non riuscì ad anticipare la data delle nozze. Intanto Flor aveva accompagnato a scuola i ragazzi e lì incontrò Maia e Matias che erano appena arrivati.
-Ciao Flor!- esclamò Maia
-Maia, ciao. Allora entrate, mi raccomando. All’uscita tornate da soli.-
-Ok, ciao!-
-Ciao Maia.- disse Matias e Maia rispose facendole l’occhialino.
-Matias, vai alla villa?-
-Si vieni; ti do un passaggio.- Entrano in macchina.
-Come sta Maia?-
-Bene, molto bene direi.-
-Sono contenta.-
-Aveva bisogno di parlare un po’. Sta male per Federico.-
-Si, mi ha raccontato molte volte che odia Delfina e Malala.-
-Non puoi capire che persona perfida che è, in più è riuscita anche a convincerlo di sposarsi.-
-Cosa? Il mio principe si sposa?-
-Cosa hai detto? Come l’hai chiamato?-
-No, niente, lascia stare. Ogni tanto uso delle espressioni particolari.-
-Sei innamorata di lui.-
-Devo essere sincera?-
-Se vuoi.-
-Si Matias, lo amo. Da quando l’ho visto, non so, ho sentito qualcosa dentro di me, ho sentito le farfalle nello stomaco, poi ha degli occhi stupendi, un cuore enorme, è speciale. Ma alla fine figuriamoci se un riccone come lui si mette con una poveraccia come me.-
-Tutto può essere, se solo non avesse questi maledetti sensi di colpa.-
-Per cosa?-
-I genitori hanno scelto Delfina come sua sposa. Lui non è innamorato, si sposa solo per dovere, per non deludere i genitori.-
-Povero, deve stare molto male. Come si può passare il resto della vita accanto ad una persona che non ami?-
-Flor, tu mi hai confidato una cosa che potevi non dirmi, ora te ne dico io una se vuoi.-
-Ok.-
-Io e Maia stiamo insieme.-
-Cosa?-
-Si, ti giuro. Sarà anche una ragazza, le passerò anche 10 anni, però credimi, mi ha fatto perdere la testa, e non è solo una sbandata, un amore passeggero. No, nulla di tutto questo. Quello che provo per Maia non l’ho mai provato. Tempo fa stavo con una ragazza Cathrine, aveva un anno in meno di me, e credimi i sentimenti che provo per Maia non li ho mai provati per Cathrine. Maia è così speciale… Speciale per me, capisci cosa voglio dire?-
-Si, ti capisco. È lo stesso per me con Federico, solo che non potremmo mai stare insieme. A proposito, lui cosa dice?-
-Lui non dice, non deve sapere nulla, almeno non ora.-
-Capito, ma sta tranquillo, non ti tradirò. Potrai sempre contare su di me. E spero che tu non vada a dire nulla a Federico, non dirgli che mi piace e che vorrei esserci io al posto di Delfina.-
-No, tranquilla non glielo dirò, e comunque grazie.- Dopo qualche secondo. Ecco, siamo arrivati.- Nel salone
-Flor, i miei fratelli?-
-Sono tutti a scuola.-
-Bene.-
-Vado a dare una mano a Greta a rifare le stanze.-
-Va bene, a dopo Flor.-
-Con permesso.- Flor sale le scale; mentre Federico e Matias entrano nello studio.
-Federico, ti ho portato il contratto prematrimoniale. Dovresti compilarlo e farlo firmare anche a Delfina.-
-Grazie Matias.-
-Federico, non sposarti.- esclamò subito Matias.
-Devo farlo. Non posso tirarmi indietro. Sai meglio di me che non la amo, ma Delfina…-
-Ma Delfina cosa? Basta con questi pensieri. Se i tuoi genitori fossero qui non vorrebbero farti sposare con Delfina, ma con la donna che ami. E poi vorrei ricordarti anche della decisione dei tuoi fratelli.-
-Non so cosa fare, se scegliere l’amore dei miei fratelli o mantenere una promessa.-
-E me lo chiedi anche? Lo sai cosa devi fare. Annulla il matrimonio, per favore.-
-Giuro che prenderò una decisione prima o poi.-
-Devi prenderla in fretta. Non è l’unico problema che hai.-
-Che vuoi dire?-
-Niente- Ci mettiamo a lavorare?-
-Matias, devo sapere qualcosa? Magari qualcosa su di te.-
-No, niente.- Disse con un sorriso, pensando alla sua Maia.
-Quello che dovresti dirmi riguarda il tuo amore?- Matias fece di si con la testa. –Una volte per tutte, mi dici chi è questa ragazza?-
-È una ragazza molto più piccola di me.-
-Di quanto?-
-10 anni.-
-Cosa?-
-Prendimi per pazzo, ma io ho perso la testa, non so cosa fare.-
-Si vede che ne sei innamorato. Ma come si chiama?-
-Federico, non chiedermi altro. Quando sarà il momento ti dirò il resto.-
-Come vuoi.- Intanto la giornata passava. Matias era barricato nello studio con Federico, i ragazzi facevano i compiti, Flor li aiutava e le streghe sembrava non dessero problemi. A pomeriggio inoltrato, Maia decise di andare da Federico.
-Fede, posso?-
-Si, vieni.-
-Vi lascio soli?-
-No Matias, puoi stare. Sono venuta solo per chiedere scusa a Federico. Scusami se ieri ti ho aggredito in quel modo, ma quello che ho detto, è quello che pensiamo tutti. Io ti voglio bene, sei un esempio per me, e ferirti non sai quanto mi fa male. Ma credo sia meglio la verità come dici tu, anche se crudele, piuttosto che una bugia. Ti ripeto, io, come gli altri siamo sempre convinti di ciò che ti ho detto, ma non volevo tu fossi arrabbiato con me.-
-Ti dico quello che ho detto a Matias. Cercherò di prendere una decisione.-
-Il matrimonio è tra un paio di mesi.-
-Lo so.- Dopo una breve pausa di silenzio. –In ogni modo non sono arrabbiato con te, anche io ti voglio bene.- Federico abbraccia la sorella.
-Io vado; ti lascio libero di lavorare.- Entra Flor
-Federico, puoi venire un attimo?.-
-Si, vengo.- Federico e Flor si dirigono fuori, mentre Maia e Matias erano rimasti nello studio.
-Maia, per oggi non si fa niente, sono ancora in alto mare con il lavoro e non riesco a liberarmi.-
-E se dico a Federico che vado a dormire da Valentina? Ti sta bene?-
-Ma perché ti ho dato le chiavi di casa?-
-Perché mi ami. Allora?-
-Va bene, ci vediamo a casa mia.-
-A dopo.-
-Maia!-
-Si, dimmi.-
-Un bacio.- Maia gli stampa sulle labbra un dolce bacio.
-Meglio non rischiare, Federico è qui fuori. A stasera.- Federico rientra nello studio; mentre Maia esce.
-Tutto bene Tedesco?-
-Si.-
-Sei strano sai? Fino a poco fa eri preoccupato e triste, ora sei allegro, come se non avessi nessun problema, come se fossi il ragazzo più felice del mondo. Che ti succede, sei innamorato di Flor?-
-Credo proprio di si. Quando parlo con lei, mi sento un altro. Mi sento meglio, perché sono me stesso, perché non fingo di amare, di mostrare quello che sono.-
-Credimi, tu sei proprio innamorato. Un colpo di fulmine. Due giorni che la conosci e sei cambiato completamente, ma in fondo chi non resterebbe incantato dalla bellezza di questa donna?-
-Non è solo un fatto fisico. È il suo carattere, è l’insieme che mi piace di lei. Sa farsi amare, non finge e parlando con Nicolas mi ha detto che ha anche una bella lingua. Se qualcosa non le sta bene non si fa molti scrupoli a contestare qualcosa.- Delle urla provenienti dal salone richiamano l’attenzione dei due uomini. –Non si può mai stare in pace. Vieni con me a vedere che succede?-
-Si.-
-Che succede qui Maia?-
-Ti sembra giusto che Malala indossi il vestito di nostra madre?-
-Federico, stavo spiegando a tua sorella che il mio soprabito è in tintoria e Delfina mi ha dato il permesso di prenderne uno dal guardaroba di vostra madre.—
-Delfina non è padrona di nulla in questa casa. Tanto meno delle cose che non le appartengono. Togliti quel cappotto, non farmi gridare ancora di più.-
-Federico, amore, devi dare una calmata a Maia, non può fare così.-
-Delfina, tu non devi più dirmi come devo trattare mia sorella. Però Maia, in fondo può indossarlo.-
-Io non voglio che una persona come lei infanghi la memoria di mia madre. Ricordati Fede, silenziosa e vuota. Sai a cosa mi riferisco!-
-Ora basta, lasciami passare!- Rivolta a Maia. –Scusa Federico, ma sono in ritardo.-
-Tu non ti muovi se prima non ti levi il cappotto.-
-Malala, per favore, levatelo. Maia ha ragione.- Malala si leva il cappotto.-
-Bene, grazie. Fede, vado a portarlo in tintoria.-
-Non c’è bisogno.-
-Per me si. E tu, non permetterti mai più di aprire gli armadi degli altri, altrimenti ti spedisco da dove sei venuta.-
-Brutta insolente.- Disse Malala a denti stretti. –Vado in camera a prenderne un altro.-
-Ah, l’ultima cosa Federico. Posso dormire da Vale questa sera, per favore.-
-Si, più tardi ti accompagno.-
-No, tranquillo, tanto prima facciamo un giro al centro commerciale.-
-Ok.-
-Grazie.- Maia sale in camera sua
-Federico, ora che siamo soli, mi vuoi dire cosa intendeva per silenziosa e vuota?-
-Io vado nello studio. Ti aspetto lì.-
-Si.-
-Allora?-
-Non voleva dire niente. È una cosa tra me e lei.-
-A me sembrava che anche Matias sapesse il significato della frase.-
-Ognuno ha dei segreti, e mi sembra che tu ne abbia avuto uno bello grande nei miei confronti e per molto tempo. La storia con Pedro non ti dice nulla?-
-Si, hai ragione vita mia. Scusa.- Disse Delfina abbracciandolo, facendo finta di essere cambiata, quando in realtà stava ancora con Pedro e si vedevano di nascosto.
-Credimi, ancora non so come ho fatto a perdonarti.-
-Ti ho chiesto scusa Federico! È stato solo un momento di debolezza, non sapevo cosa volevo, invece ora si.-
-E cosa vuoi?-
-Formare una famiglia con te, avere dei bambini.-
-Si, anche io lo voglio.- Delfina bacia Federico –Adesso scusami, ma devo andare a lavorare.-
-Si, vita mia.- Federico si dirige nello studio.-
-Matias, sono un cretino!-
-Che hai combinato?-
-Ho appena detto a Delfina di voler passare il resto della mia vita con lei.-
-Quindi hai preso la tua decisione?-
-No, non lo so, sono confuso, non so cosa fare. Se prima era Delfina ad essere confusa ora lo sono io.-
-Stai parlando di Pedro?-
-Si.-
-E chi ti dice che non si vedano ancora?-
-No, Delfina è cambiata, me lo ha detto lei stessa.-
-Con le parole tutti siamo bravi a far credere una cosa invece di un’altra. Io sono convinto che ancora si frequentano.-
-No, che dici.-
-Il lupo perde il pelo, ma non il vizio, diceva un vecchio proverbio.-
-Comunque sia, ho una tale confusione.-
-E non riesci a mettere ordine?-
-Sembra facile. Tu non hai problemi, sei sicuro di amare questa ragazza, ma non ti fai avanti.-
-Perché tu con Flor?-
-Ma se lei non ricambia il sentimento che provo per lei? In ogni caso il problema non è questo, ma il fatto è che da un lato c’è l’amore vero, quello che provo io, che renderebbe felice non solo me, ma anche i miei fratelli, e dall’altro c’è Delfina. Se solo prima l’avessi sentita parlare del desiderio che ha…-
-Dei tuoi soldi Federico!- rispose subito Matias, facendo zittire l’amico per alcuni attimi
-Ma non può essere. Il suo desiderio è quello di formare una famiglia con me perché mi ama, ed io la sto per deludere.-
-Deluderà lei, non so fino a che punto, ma tu avresti la tua vita, quella che hai sempre voluto.-
-Vabbhè, ancora c’è tempo. In fondo manca ancora un po’ per il matrimonio.-
-Come dici tu. Spero solo che non sbagli una volta fatta la scelta.-
-Lo spero anche io.-
-Senti, io vado a casa, per oggi abbiamo finito.-
-Ok. Ti fermi a cena?-
-No. Questa sera vado a casa.-
-Ah, potevi dirlo prima. Cenetta a lume di candela con questa ragazza?-
-No, ancora non stiamo insieme, te l’ho detto. Però sono contento che non mi giudichi.-
-Perché dovrei farlo? L’amore ti fa stare bene, e da quando questa ragazza è nella tua mente anche tu sei cambiato.-
-A domani tedesco.-
-A domani Matias.- Matias e Federico uscirono dallo studio. Il primo andò via, mentre Federico decise di recarsi da Flor nella sua stanza, ma per le scale incontra Delfina.
-Dove stai andando?-
-Da Flor.-
-In questi giorni non fai altro che andare da lei.-
-Certo che le sto addosso, è appena arrivata e voglio sapere i miei fratelli come si comportano, e se si trovano bene insieme.-
-Perché questa sera non andiamo a cena fuori, io e te da soli?.-
-No, preferisco di no. Sono molto stanco. Facciamo un’atra sera.-
-Però per andare dietro a Flor non sei stanco.-
-Stai tornando ad assumere il comportamento di oggi?-
-No, no, tranquillo.-
-Mi dici che hai contro di lei?-
-Niente, però voglio dirti che…-
-Dire cosa? Anzi, forse è meglio se non dici nulla. Scusami.- Federico continua a salire le scale, lasciando la fidanzata da sola.
-Flor, posso entrare? Disturbo?-
-No vieni, entra.-
-E voi cosa ci fate qui?- rivolgendosi a Martin e Thomas.
-Stiamo aiutando Flor a sistemare la sua stanza.-
-Vi dispiace lasciarmi da sola con Flor?-
-No, anzi, noi andiamo in camera.- Martin e Thomas escono.
-È successo qualcosa?-
-No, volevo solo parlare un po’ con te.-
-Strano, in questi due giorni vuoi parlare spesso con me.-
-Posso darti una mano?-
-No, posso fare da sola.- Federico prende la noce di Flor. –Faccia attenzione con quella.-
-Cos’è?-
-È una noce speciale. Era della mia mamma. È l’ultimo ricordo che ho di lei.-
-Allora prendila tu, non vorrei romperla.-
-No, mi fido di te.-
-Era questa la tua mamma?- Disse Federico indicando un quadro con una foto di una donna dentro.
-Si. Ha visto com’era bella? Io non so perché le persone che ami di più al mondo debbano morire quando non sei ancora pronto per perderle. Prima parlavo con lei, le raccontavo tutto, ora quello che ho da dirle lo tengo per me, ed a volte mi sento così sola, così persa.-
-Anche io quando sono morti i miei pensavo di non farcela. Credevo che non sarei riuscito a mandare avanti questa famiglia Io ero in Germania quando c’è stato l’incidente dei miei genitori, ed è stato Matias insieme a Greta ad occuparsi dei miei fratelli per qualche giorno, e questo non potrò mai dimenticarlo, lui per me è più di un fratello, e quando mi sento solo, quello che vorrei dire ai miei genitori, lo dico a lui. Sa capirmi sempre, anche quando non parlo.- Dopo alcuni attimi di silenzio. -Non sai quanto mi mancano i miei. Ultimamente penso che se fossero qui, sarebbe tutto diverso.-
-Come ti capisco. Però devi essere fiero, hai dei fratelli che ti amano, una fidanzata, un matrimonio da organizzare.-
-Sulla famiglia ti do ragione, sul matrimonio un po’ meno.-
-Perché?-
-Vedi, Delfina era la donna che avevano scelto i miei genitori. Forse all’inizio l’amavo, anzi ero solo attratto da lei, in fondo è una bella donna, ma non sono innamorato, non è quella giusta per me. Se mamma e papà fossero ancora qui penso che capirebbero quello sto passando e non la sposerei. Ma non sono qui, ed io sono un uomo di parola. Non voglio rompere la promessa che gli ho fatto.-
-Io penso che la vita di ognuno di noi deve essere felice, dobbiamo essere noi a scegliere quello che volgiamo, non gli altri. Certo nella vita ci sono momenti tristi, ma si possono superare, basta avere accanto le persone giuste.-
-Sai qual è la verità? Sono così confuso che non so prendere più una decisione.-
-Posso farti un regalo?-
-Si.-
-Ecco, questo fa per te.- Disse Flor dandogli un oggetto piccolo.
-Cos’è?-
-È uno dei miei amuleti. Servirà ad aiutarti a fare la scelta giusta.-
-Dici che funzionerà?-
-Ehi, non trattarmelo male.-
-Grazie Flor. Ora vieni, andiamo la cena sarà pronta a momenti.-
-Si.-
Intanto Maia e Matias erano a casa di lui da soli. Erano sul divano, Matias seduto e Maia appoggiata con la testa sulle gambe del fidanzato ed il resto del corpo sul divano.  
-Quanto vorrei stare così per sempre.- Disse Maia mentre Matias le accarezzava dolcemente la testa e giocava con i suoi capelli.
-Abbiamo tutto il tempo che vuoi.- rispose dandogli un bacio. –Ma ora dimmi la verità, dove sei stata questo pomeriggio.- Disse in tono ironico
-In camera mia, non volevo incontrarti.-
-Fammi capire, ho la possibilità di lavorare in casa tua, e tu non mi vuoi vedere?-
-No, finchè Federico non saprà di noi. Non posso starti accanto, non posso darti un bacio, non posso accarezzarti. In casa mia ci sono molte persone ed è difficile sfuggire ai loro sguardi. Questo pomeriggio quando ho alzato la voce con Malala, non sai quanta voglia avevo di darti un bacio, ma non potevo.-
-Fossero solo i baci il problema.-
-Cosa intendi dire?-
-Questa mattina, quando ti ho portato la colazione a letto, e poi ti ho baciato, avevo il desiderio di averti. Però non voglio velocizzare i tempi, soprattutto per te.-
-Stai dicendo che volevi fare l’amore con me?-
-Si Maia, intendevo questo. Scusami.-
-No, non devi. Prima o poi questo momento verrà anche per me, e di una cosa sono sicura, voglio farlo con te.-
-Però non ora, devi essere sicura, per te sarà un momento importante. Io ti amo e non ti lascerò mai, e quando arriverà il momento giusto staremo insieme.-
-Ah Matias, è così bello stare con te.-
-Amore!-
I giorni passavano. Maia era sempre più innamorata di Matias e lui di lei. L’unico problema era che dovevano stare molto attenti a non farsi scoprire, per questo passavano le serate a casa sua. Non potevano andare in giro mano nella mano per le vie della città perché tutti lo avrebbero scoperto. Quindi alla fine c’erano due possibilità: quella di mentire da parte di Maia dicendo di andare a dormire da Valentina, o di dire la verità; ovvero Matias su permesso di Federico la invitava a cena e poi rimaneva a passare lì la notte. In fondo Federico e Matias erano amici, lui si fidava ciecamente dell’amico, ma non immaginava minimamente quello che accadeva tra i due.
In villa Fritzenwalden invece il matrimonio era alle porte, mancavano poco meno di 15 giorni. Delfina e sua madre erano felici, metà della fortuna Fritzenwalden sarebbe stata loro, la persona ad essere infelice era il futuro sposo.
Ormai si era chiarito con sé stesso, ed aveva capito che Delfina non era nessuno per lei, forse un’amica, o forse no, ma sicuramente non era la donna con cui voleva passare il resto della sua vita. La persona che amava era Florencia. Non poteva più fingere di non provare qualcosa per lei.
Flor era la donna della sua vita, quella che ha sempre sognato. E lo stesso era per Flor. Lei sin dall’inizio si era innamorato di quell’uomo di pietra, ma in fondo si sentiva solo responsabile delle persone che amava, dei suoi fratelli, e per loro voleva solo il meglio.
Ora gli mancava solo il coraggio di confessare a Flor quest’amore, e di lasciare Delfina per sempre. Lui è sempre stato così, un codardo, ma era arrivato il momento di cambiare.
Intanto Flor si trovava nel salone per spolverare il pianoforte, quando ad un tratto arriva Greta con il telefono in mano.
-Flor essere telefonata per te.- disse Greta.
-Chi è?-
-Non sapere, stare cercando te.-
-Grazie Greta. Pronto?-
-È la signorina Florencia Fazzarino?-
-Si, con chi parlo?-
-Sono il notaio Bulevar. La chiamo per dirle se può venire urgentemente nel mio studio. Sa in che via si trova?-
-Si, certo, vengo subito. Ma per quale motivo dovrei venire?-
-Non posso dirglielo al telefono, ma è urgente. L’aspetto.-
-Va bene, arrivo, arrivederci.- Flor chiude la telefonata e va nello studio di Federico per chiedergli un permesso.
-Posso entrare?-
-Certo, vieni, anzi siediti.-
-Grazie. Senti posso prendermi un’ora di permesso? Dovrei andare da un notaio, un certo Bulevar. Mi ha chiesto di raggiungerlo subito.-
-Si, puoi andare, però aspetta un attimo, devo parlarti.-
-Giuro di non aver combinato danni, né io, né i bambini.-
-No, non si tratta di questo. Tutt’altro. Voglio parlarti di me.-
-Ci sono problemi con il matrimonio?-
-Si. C’è un problema molto grave. Non sono innamorato della sposa.-
-Ma questo lo sapevo già, lo sappiamo tutti.-
-Florencia, io amo te.- Ecco, Federico era riuscito a dirlo per la prima volta. Aveva detto alla donna della sua vita che l’amava-
-Cosa? Ma hai sentito cos’hai appena detto?-
-Si. Da quando sei qui non hai fatto altro che ricordarmi che la vita è una e va vissuta. Bisogna essere felici, ed io accanto a Delfina non lo sarò mai. Io sono pazzamente, perdutamente innamorato di te Flor.-
-Non dire altro, per favore.-
-No, fammi parlare. Sono un codardo, non sono mai riuscito ad esprimere i miei sentimenti, ma ora lo voglio fare, o meglio l’ho fatto. Tu sei la donna che ho sempre sognato, quella che voglio al mio fianco per tutta la vita.-
-Ma questo non è possibile. E poi tu sei troppo ricco per me.- disse Flor cercando di mascherare l’amore che provava per lui.-
-Ma l’amore va oltre. L’amore non è fatto di soldi. Dimmi la verità, tu mi ami?-
-Si. È stato un colpo di fulmine da quando ti ho visto al capannone. I tuoi occhi mi hanno trasmesso subito qualcosa. Amore, sicurezza, felicità, non so, ma il sentimento nei tuoi confronti è stato subito così forte, e così puro…-
-Sposiamoci!-
-No, tu devi sposare Delfina. Me lo hai detto tu, me lo ha detto Matias. Io non vorrei che un giorno leggessi nei tuoi occhi il rimorso per non aver fatto la scelta giusta, per non aver sposato Delfina e mantenuto la tua promessa.
-Flor, non posso sposarla, credimi.-
-Federico, pensaci bene, ma ricorda bene che qualsiasi cosa accada, sarà per sempre.- Flor andò via, lasciando Federico seduto sul divano, un po’ perplesso, perché era convinto di essere ricambiato e che Flor accettasse la proposta di matrimonio; invece lo lasciò con un’incertezza. Dopo pochi istanti nella stanza entrò Matias, e l’amico senza neanche salutarlo gli disse subito cosa aveva appena fatto.
-Ho chiesto a Flor di sposarmi.-
-Cosa?-
-È venuta poco fa e gliel’ho chiesto.-
-E lei cosa ti ha risposto? Ha accettato?-
-No, mi ha detto di pensare bene a quello che voglio fare.-
-Hai lasciato Delfina?-
-No, ma appena rientra a casa le parlerò.-
-Come, non è a casa a quest’ora? Strano.-
-Oggi c’era la lettura del testamento di Santillan.-
-Ah, capito.-
-Comunque Matias, ho deciso, Flor è la donna della mia vita, e la sposerò.-
-Anche lei ti ama, vedrai che tutto andrà bene.-
-E tu come fai a sapere che mi ama?-
-Me lo ha detto lei.-
-Ma sei diventato il confidente di tutti? Il mio, di Flor, di Maia.-
-Ah, a proposito di Maia, è a scuola?-
-No, oggi sono tutti a casa, c’era la disinfestazione.-
-Allora dopo passo a salutarla.-
-Senti, prima di lavorare, io volevo anche parlarti un po’ di lei, ultimamente si è molto avvicinata a te, e questo mi fa piacere, però la vedo strana.-
-È fidanzata.-
-Come fidanzata? E poi con chi? Lo conosci? Ma soprattutto, io lo conosco?-
-Federico, appena sarà sicura della sua storia con questo ragazzo verrà a parlartene e ti presenterà anche questa persona. Fidati di lei, anche se ha 15 anni, ha la testa sulle spalle, è molto responsabile, credimi. Ora lavoriamo.-
Intanto Malala, Delfina e Sofia erano nello studio del notaio ed aspettavano la lettura del testamento.
-Ma quanto dobbiamo aspettare ancora? Noi siamo le uniche eredi.-
-Signora Santillan, si calmi, manca ancora una persona.- Bussa Flor.
-Permesso. Posso entrare?-
-E tu cosa ci fai qui, piccola cardo immonda.-
-Mi ha chiamato il notaio, ma cosa sta succedendo?-
-Prego signorina si accomodi. Il fatto è che Alberto ha avuto un’altra figlia, è questa persona risulta essere la signorina Fazzarino.-
-No, deve esserci uno sbaglio, non posso essere la figlia di Santillan.-
-Io conoscevo Alberto sin dall’infanzia, e so tutto di lui. Lei è sua figlia. L’ho sempre saputo.-
-Sapevo che Eduardo non era mio padre e non l’ho mai detto a nessuno. Ma la figlia di Santillan, non ci posso credere.-
-Questo vuol dire che siamo sorelle Flor!- disse subito Sofia
-Sorellastre, Sofia, sorellastre!- aggiunse Malala
-Ma il testamento ora si può leggere?-
-Certo signorina Delfina.- Il notaio apre la busta. – Inizio con la lettura. Io Alberto Santillan, dichiaro che alla mia morte i beni monetari e terrieri siano divisi in parti uguali tra mia figlia Sofia Santillan e Florencia Fazzarino. A mia moglie e la mia primogenita andranno solo la villa dove risiedevamo tutti e il conto corrente intestato a favore loro.-
-Ma non può essere, papà non può averci fatto una cosa del genere. I nostri averi a Sofia e Flor, no, non può essere.-
-Signor notaio, ma siamo sicuri della decisione di Santillan?-
-Si. Potete disporre dell’eredità da ora. Questo è quanto, abbiamo finito. Ah, per la signorina Fazzarino c’è anche una lettera. Ecco la prenda.-
-Grazie.-
-Arrivederci Boulevar.- Disse Malala molto delusa per aver perso i suoi soldi.
Fuori lo studio però non perse tempo insieme alla figlia maggiore di insultare Flor e Sofia.
-Ricordatevi che un giorno ci riprenderemo ciò che è nostro.-
-Sofia, vieni andiamo, non mi va di sentirle parlare.- E si allontanarono
-Ci pensi Flor, sorelle.-
-Si. Ci conosciamo da così tanto che… Vabbhè, la vita a volte ti riserva delle bellissime sorprese. Ma ora che ci faccio io con tutti questi milioni?-
-E le case? Te ne sei dimenticata. Sono due ville a testa.-
-Ah, Sofia oggi inizia una nuova vita per me, ma devo andare a dirlo subito a Federico.-
-E cosa centra lui con tutto questo?-
-Poi ti spiego. Devo scappare, a dopo Sofia.-
Flor corse subito da Federico, andò subito nello studio, perché era sicura di trovarlo lì.
-Federico, devo parlarti, è urgente, per favore.- Disse con affanno, dopo aver corso per le strade di Buenos Aires. Appena finito di parlare si girò e notò Matias. – Scusami, non ti avevo visto.-
-Non importa, vi lascio soli. Con la scusa vado da Maia.-
-Grazie Matias.- Ed uscì. –Allora, cosa devi dirmi?-
-C’è un segreto di me che non sai, che non sa nessuno, è troppo intimo e personale. A saperlo siamo solo io, mio padre Eduardo e mia madre, ma voglio che tu lo sappia.-
-Di cosa stai parlando?-
-Io non sono figlia di Eduardo. Sono figlia di Santillan.-
-Cosa?-
-Si, il notaio mi ha chiamato per l’eredità. Pensa che Malala e Delfina sono messe male, non ha lasciato quasi nulla. È andato tutto a me e Sofia.-
-Non so se essere felice o cosa.-
-Devi essere felice, in fondo io sapevo di non essere la figlia naturale di Eduardo. Mia madre non mi ha mai voluto dire il nome del mio padre biologico, ma va bene così. In fondo ora ho appena scoperto di essere sorella di Sofia.-
-E di Delfina.-
-No, non si diventa sorella di una persona perfida come lei. Ora però rispondi a questa domanda: vuoi sposarmi?.-
-Si, lo voglio.- Federico la baciò subito. Dopo un paio di minuti. -Però tu dovrai mantenere un segreto.-
-Quale?-
-Diciamo che voglio far felice sicuramente me stesso, te, i miei fratelli e far vergognare Delfina davanti a tutti.-
-Spiegati bene perché credimi, non ti capisco.-
-Io andrò al matrimonio, andrò all’Altare, ma lì Delfina non diventerà mai mia moglie. Appena la lascerò io sceglierò te, e ci sposeremo.-
-Cosa? Ci sposiamo tra 15 giorni?-
-Non vuoi?-
-Certo che voglio! Ti amo.-
-Mi raccomando, non dire nulla a nessuno.-
-Tranquillo. Amore mio. L’importante è che staremo insieme, non mi abbandonare.-
-No, non ti lascio piccola Flor. Però ti chiedo di pazientare se vedi Delfina che mi perseguita o fa qualcosa che potrebbe darti fastidio.-
-Se servirà a farti stare con me, per 15 giorni sopporterò tutto. Ma come hai fatto a cambiare idea su di lei?-
-Perché se i miei fratelli la odiano e anche Matias non la sopporta, vuol dire che c’è veramente qualcosa che non va. E poi c’è una cosa più importante di tutte, non la amo.-
-Tesoro mio. Ora però voglio chiederti un’altra cosa.-
-Tutto quello che vuoi.-
-Questa è una lettera di mio padre, di Alberto ed io non riesco a leggerla. Lo faresti tu per me? Me la leggeresti?-
-Si.- Federico apre la busta ed inizia a leggerla. –Cara Flor, se stai leggendo questa lettera è perché io non ci sono più. Ora sa chi sono. Sono tuo padre. Non mi hai mai visto, ma io ti conosco molto bene. Ti osservavo sempre, quando andavi a scuola, quando tornavi a casa, quando uscivi con la tua famiglia per andare al parco… Io c’ero, ci sono sempre stato. Ho pensato sempre a te, e mi dispiace non averti cresciuto e dato l’amore di un padre, quello che meritavi, ma sono sicuro che Eduardo non ti abbia mai fatto mancare nulla. Avrei voluto stare con te e tua madre, ma quando stavo per lasciare mia moglie, lei aspettava un’altra figlia da me e non potevo farle questo. Lei era una strega, ma è riuscita ad incastrarmi. Sapeva che ero un debole e che non l’avrei mai lasciata, ma ho deciso di vendicarmi con il testamento. Per favore, accetta l’eredità. Non odiarmi, e se anche provi questo sentimento per me spero che un giorno tu potrai cambiare idea. Ti ho sempre voluto bene, piccola mia. Ti chiedo perdono per non esserci stato ai tuoi compleanni, a Natale, alle feste, o in qualunque altra occasione che volevi un padre presente, perdonami per non esserci mai stato fisicamente. Ti voglio bene figlia mia. Tuo papà, Alberto Santillan.- Mentre Federico leggeva, Flor era presa dalle lacrime che non riusciva a non versare. Suo padre l’ha sempre amata. Tutto quello che raccontava la madre era vero.  Le diceva sempre che suo padre era una persona favolosa e che in cuor suo non l’ha mai dimenticata.
-Federico, mio padre, Alberto… Avrei voluto tanto conoscerlo, non è giusto.-
-Ha deciso così, però sono convinto che dove si trova ora ti protegge e continua a volerti bene insieme a tua madre.-
-Si.-
-Vai a lavarti, ti si è sciolto tutto il trucco, e poi a me non piace vederti piangere. Voglio vederti felice.-
-Si, amore mio.-
-Amore mio! Chiamami ancora così, per favore.-
-Dai, potrebbe sentirci qualcuno. Ora lasciami andare. Vado a truccarmi di nuovo e poi scendo dai bambini. Ciao amore.-
-A dopo.- disse Federico baciando di nuovo appassionatamente Flor. Dopo essersi truccata andò nella play room, ed in villa rientrano Malala e sua figlia.
-Federico, amore.-
-Che è successo?-
-Sai chi è Flor? Mia sorella.-
-Lo so, me lo ha appena detto.-
-Ah, sei in confidenza con la cardo.-
-Non chiamarla così. Dovresti imparare da lei. Tu sarai anche ricca, ma lei è più educata di te.-
-Io dovrei imparare da una bastardina? Ma per favore. E poi non sono più ricca, non ho soldi, ho appena una casa, mio padre ha intestato tutto a Flor e Sofia. Ora scusami, è meglio se vado in camera, ci sono le ultime cose da sistemare prima del matrimonio.-
Delfina salì in camera sua; mentre Flor e Federico invece sfruttavano ogni momento libero per stare insieme, per scambiarsi un bacio, per dirsi una parola o darsi solo una carezza.
Ma tra segreti, e sotto e fuggi, il giorno del matrimonio era arrivato. Maia era la persona più agitata, più nervosa…
Il matrimonio era alle 18, ma Delfina decise di andare in Chiesa molto prima in compagnia della madre.
Flor era in camera sua quando all’improvviso entrò Federico in compagnia di Matias
-Flor, posso entrare?-
-Si Federico. Ciao Matias.-
-Buongiorno.- Si baciano.
-Cos’è questo?-
-Il tuo vestito da sposa.-
-Cosa? Ma scusa, Matias sa che ci sposiamo?-
-Si, lui è l’unico di cui mi fido. E poi senza vestito da sposa, come pretendi di sposarti? Indossalo, e tra dieci minuti esci di casa, c’è un autista che ti aspetterà e ti porterà direttamente in Chiesa.-
-Mi sembra tutto così irreale.-
-Questo è il nostro giorno. Oggi diventerai la signora Fritzenwalden.-
-No, oggi divento tuo moglie, è diverso. Io non voglio avere un cognome importante, io voglio solo il tuo amore.-
-Ora ti lascio preparare, a momenti verrà Greta per aiutarti con il vestito, e io ti aspetterò in Chiesa.-
-Ok.-
-Flor, amore mio, facciamo una promessa?-
-Si.-
-D’ora in poi non ci nasconderemo più nulla.-
-Bhè, se la metti così c’è una cosa che devi sapere.-
-Riguardo cosa?-
-Me e i tuoi fratelli.-
-Che hanno fatto?-
-Flor, forse non è il caso di parlare ora.- disse Matias, intuendo che voleva parlargli della band.
-No, abbiamo appena fatto un patto. Federico, Maia e Nicolas cantano nella band con me.-
-Questo è il più bel regalo che potessi farmi, sapere che i miei fratelli cantino.-
-Non ti arrabbi?-
-No. Io anche amo la musica, qualcuno me l’ha ricordato, non posso impedirgli di fare quello che li fa stare bene.-
-Federico mio. Ora vai, devi andare in Chiesa.-
-Si, ci vediamo tra poco.-
-Ciao.-
-Ti amo.- Appena Federico esce dalla porta, entra Greta.
Nel salone invece, erano seduti sul divano tutti i fratelli di Federico. Appena scese li chiamò tutti.
-Siete tutti qui, meno male, devo parlarvi.-
-No Fede, ascolta me. Il giorno del matrimonio è arrivato. Ora sta a te. Pensaci bene, hai ancora un’ora ti tempo.-
-Io ho fatto la mia scelta, ma vi prego, tutti quanti, venite in Chiesa. Vi chiedo solo questo.-
-Ragazzi, io penso che sia giusto andare con Federico.- disse Matias
-Io non so voi, ma non verrò. Ho già capito la sua scelta.-
-Nicolas, aspetta. Andiamo in Chiesa, come avevamo deciso. Al momento del “Si” andremo via.-
-Si, brava Maia, nel momento in cui dirò “Si” andrete via.-
-Ok, Federico. Ora andiamo.- Tutti escono dalla villa, mentre Maia e Matias sono a qualche passo di distanza dal resto del gruppo. –Amore, tu sai che ha mio fratello?-
-Non posso dirtelo. Ora andiamo.-
-Matias, aspetta, un’ultima cosa. Se Federico sposerà Delfina tu verrai con me e gli altri?-
-Si, andremo via insieme, te lo giuro.- In fondo Matias sapeva che non ci sarebbe stato nessun matrimonio, almeno non con Delfina, quindi poteva mantenere la promessa della fidanzata.
Dopo cinque minuti tutti si ritrovano in Chiesa; mentre Flor con l’aiuto di Greta, si stava preparando per questo giorno così speciale, importante.
-Floricienta, essere pronta?-
-Si Gretina.-
-Allora andare. Federico stare aspettando te. Prima arrivare e prima er Federica si sposare con te.-
Flor e Greta uscirono dalla villa. In Chiesa invece Federico era sull’Altare insieme a Matias il suo testimone e Malala, la testimone di Delfina. La marcia nuziale era appena iniziata. Delfina percorreva con in mano il bouquet, tutta la navata. Lei, tutta emoziona al solo pensiero che sarebbe tornata ad essere ricca, ma non poteva sapere cosa stava per accadere. Appena arrivata accanto al suo futuro marito, iniziò la Messa. Arrivanti al punto in cui dovevano dichiararsi amore eterno, Federico la rifiutò ed in quel momento entrò Flor con la sua damigella, Greta.
-Federico, che stai dicendo?- disse subito Delfina
-Non ti amo, non sei la donna per me. I miei fratelli ti odiano, li maltratti, io non ti voglio come sposa. Vedi lei?- Disse indicando Flor. –Lei è la donna che oggi sposerò. Vieni amore mio.-
-Che stai dicendo? Non ti vado bene perché sono povera? Ora ha lei tutti i miei miliardi.-
-I soldi non centrano. Vedi per te la vita è fatta di numeri, per lei la vita è fatta d’amore. Tu volevi me per i soldi, ora basta. Addio.- Rivolgendosi al sacerdote –Padre, è questa la donna che sposerò oggi.- Un urlo di gioia si sentiva in quel luogo. Erano i fratelli Fritzenwalden contenti per la scelta di Federico. Ci aveva messo un bel po’ di tempo a capire quale fosse la scelta giusta, ma alla fine ne era valsa la pena. –Delfina, ora vai via, devo sposarmi.-
-Federico questa me la pagherai molto cara.-
-Addio.- Delfina e sua mandre andarono via. Intanto la funzione religiosa era ripresa e Flor era riuscita a sposarsi con il suo vero, grande amore.
Alla fine della cerimonia, tornarono a casa per una piccola festa con gli amici più cari.
Ma ad un tratto Maia prese per un braccio Federico e lo portò nello studio.
-Federico, ti chiedo scusa. Scusami, non avevo il diritto di trattarti come ho fatto tempo fa, e questo pomeriggio.-
-No, hai fatto benissimo. Se non fosse stato per te, per avermi parlato chiaramente, a quest’ora ero sposato con Delfina. Grazie Maia. Da oggi, credimi, sarò un altro e cercherò di non essere più freddo e severo, come lo sono stato fino ora. Ti voglio bene sorellina mia.-
-Anche io, fratellone. Torniamo alla festa, in fondo oggi è la tua giornata.-
-Prego.- disse lui aprendo la porta e dando la precedenza alla sorella di passare proprio come un galantuomo.
La festa continuò a lungo, con la musica, le canzoni del gruppo di Floricienta, il banchetto… Era tutto così perfetto, così magico.
-Senti Matias, ti va di rimanere qui questa notte?- disse Federico al suo amico.
-Cosa?-
-Si. Voglio che tu domani mattina sia qui, quando mi alzerò e non ci sarà nessuna Santillan, esclusa Sofia e Flor ovviamente, in casa. Voglio condividere con te questa mia felicità.-
-Va bene, rimango.-
-Grazie amico mio.-
-Ora però vai dagli invitati, stanno per andare via e alcuni di loro ti stanno cercando.-
-Si.-
Flor e il suo sposo, salutavano gli invitati, mentre Matias parlavo con Maia.
-Questa notte rimango a dormire qui.-
-Allora potresti venire a trovarmi in camera.-
-Con Federico in casa, se ci scopre.-
-No, non può scoprirci, non l’ha fatto fino ad ora.-
-Logico, sei stata rinchiusa a casa mia per due mesi, come faceva a scoprirci.-
-Per favore, vieni, ti prego.-
-Va bene.- Maia si stava avvicinando a lui per baciarlo. –Non mi sembra il caso.-
-Scusa.-
-Tranquilla. Vai in camera, appena posso ti raggiungo.-
-Ok.-
La festa finì. Tutti andarono a dormire. Federico si riprese la sua camera da letto, e lì finì per passare la prima notte di nozze con sua moglie.
-Federico, ti amo.- disse Flor sdraiata sul letto nelle braccia di Federico.
-Ti amo anche io.- rispose il marito. E in quella notte d’amore, decisero di lasciare lo stereo aperto. Dentro c’era un Cd con le canzoni che cantava Flor, ma il caso ha fatto si che la canzone più adatta sia stata da sottofondo in quella notte.
 
« Y la vida,
Y la vida y la vida se detuvo para siempre en tu mirada
Y tus ojos,
Y tus ojos y mis ojos me dejaron como tonta hipnotizada
Y de a poco,
Y de a poco de a poquito nos buscamos un lugarcito para amarnos
Hay que bella que es la vida
Hay me estoy enamorando!!
[…]
Y ese día llegara y te sabrán a sol mis besos
el perfume de mi piel tendrá el olor de los cerezos
Y las flores se abriran y se terminará tu invierno
hay que bella que es la vida
nuestro amor esta creciendo! »
 
Però, se i due sposi però passarono la notte insieme, anche Matias voleva stare almeno accanto la fidanzata, così andò a trovarla in camera.
-Maia, sono io.- disse a bassa voce.
-Eccoti finalmente, stavo per venire io da te. Pensavo non volessi più venire.-
-Avevo paura che tuo fratello fosse ancora in giro. Ha l’abitudine di controllarvi tutti prima di dormire.-
-Si, infatti è andato via da poco. Dai vieni.- Matias s’infilò nel letto. –Mi sa che staremo un po’ stretti qui.-
-Sono con te, non ti basta questo?-
-Con te andrei ad abitare anche al Polo Nord.- I due ragazzi iniziarono a baciarsi, ma questa volta stavano iniziando ad andare oltre.
-Maia, non credo sia il caso…Qui, potremmo essere scoperti.-
-Non m’importa, e poi sono sicura.-
-Sicura?- disse Matias sorridendo, continuando a baciare Maia e regalandole la sua prima notte d’amore.
La mattina seguente i due sposi ebbero la colazione in camera.
-Permesso.- disse Greta. –Io essere venuta solo per colazione in camera. Ora andare.-
-Dankeshion Greta.- Ed andò via.
-Amore mio, senti, come me non devi parlare queste lingue particolari, non ti capisco e non lo capirò mai.-
-Dai Flor, ora facciamo colazione, io e te da soli.- Dopo una buona mezz’ora
-Federico, che ora è?-
-Non lo so. Dai, se per una volta facciamo tardi, non succede nulla.-
-Federico, oggi arriva il Barone Franz.-
-Diamine è vero, me ne sono completamente dimenticato. Dobbiamo sbrigarci. Preparati tu, intanto vado a vedere se i miei fratelli hanno fatto colazione.-
-Ok.- Federico uscendo dalla porta si scontra con Greta.
-Greta i miei fratelli hanno fatto colazione?-
-Mancare solo Maia. Io stare andando a vedere se essere in camera sua.-
-Tranquilla, ci vado io.-
-Come volere. Io tornare in cucina.- Greta tornò in cucina, Federico invece andò dalla sorella, ma quando aprì la porta si trovò danti una bella sorpresa. Vide Maia e Matias a letto insieme. Tutto si poteva aspettare tranne che il suo migliore amico stava con sua sorella.
-Che succede qui?- I due ragazzi stavano dormendo, ma alle parole di Federico si svegliarono di soprassalto.
-Federico!- esclamò Maia.
-Ti posso spiegare tutto.-
-Mi sembra che non ci sia nulla da spiegare. È tutto molto chiaro.-
-Federico non arrabbiarti.-
-Lo sono già e non sai quanto.-
-Ne possiamo parlare nel tuo studio?-
-Si, meglio che vada via.- Federico esce dalla stanza.
-Non dire niente Matias. Forse avevi tu, ma voglio che tu sappia che questa notte sono stata bene.-
-Anche io, ma Federico non doveva scoprirlo così.-
-Lo so, ora vado a parlargli.-
-Ci vado io.-
-Lo faremo insieme allora. Muoviamoci.- Tempo di vestirsi che erano già nello studio.
-Federico, eccoci.-
-Perché non mi avete detto niente?-
-Perché? Va bene, ti dico la verità. Quando ci siamo messi insieme tu stavi ancora con Delfina, eravate un po’ in crisi, io a volte non ti sopportavo, e non era il miglior momento per dirti questo.-
-Sapevo che eri fidanzata, ma con Matias!  E tu.- Indicando l’amico. -Tu dovevi dirmelo, Maia è mia sorella.-
-Lo so che è tua sorella, ma la amo. Mi sembra di non aver fatto nulla di male. Non l’ho uccisa.-
-Maia, puoi lasciarci soli?-
-Non lo maltrattare.-
-No, ma ora vai di là.- Fuori lo studio.
-Maia, che succede?-
-Flor, Federico ha scoperto che sto con Matias, e ci ha visto a letto insieme.-
-Ah, speriamo che non lo uccida.- Nello studio.
-Matias, come ti salta in mente di metterti con mia sorella.-
-Mi sono innamorato, cavolo! Lo conosci questo sentimento? L’amore sai cos’è?-
-Certo, che mi prendi per uno stupido?-
-E allora puoi capirmi bene. Mi sono innamorato, credimi. Con lei sto bene, anche se è molto più piccola di me.-
-Giuro che se la fai soffrire però, ti uccido.-
-Tranquillo tedesco, questo non accadrà. Allora amici come prima?-
-Si, anche perché non riuscirei ad esserti nemico.-
-Si, lo so.-
-Andiamo a dirle che stiamo bene?-
-Si, dai usciamo.- Nel salone
-Allora?-
-Allora cosa?-
-Non mi dici nulla Fede?-
-Si.  Ti auguro di essere felice con Matias.-
-Sapevo che avresti capito. Ora possiamo renderlo pubblico a tutti.-
La storia della famiglia Fritzenwalden che era iniziata con una tragedia, con la morte dei genitori, e la storia di Delfina e Malala, si era conclusa felicemente.
Tutti erano si erano realizzati, ora si che erano una famiglia.
Dopo un anno in quella casa si aggiunse una nuova Fritzenwalden, la figlia di Federico e Flor, Maria Margarita.
Tre anni dopo invece Maia diventò maggiorenne ed andò a convivere con il fidanzato a casa sua, anche se si trovava sempre nella villa. In fondo lì c’erano i suoi fratelli, sua nipote e Flor. Insomma la sua famiglia, ma ora ne voleva una sua.
Anche se giovane, anche se appena maggiorenne, voleva crearsi la sua famiglia con il suo amore, con Matias, ed a breve, avrebbe dato alla luce la sua prima figlia…
 

 

Fine.

 
 
   
 
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