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Autore: AliF    11/10/2011    3 recensioni
Toshiro Hitsugaya aveva occhi verde smeraldo e capelli bianchi.
Toshiro Hitsugaya aveva due genitori che lo amavano. Più di qualunque altra cosa al mondo.
Toshiro Hitsugaya aveva cinque anni e tutta la vita davanti.
[Toshiro Hitsugaya]
[Drammatico] [Malinconico] [Triste]
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hitsugaya Toushirou
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nevicava




Toshiro Hitsugaya aveva occhi verde smeraldo e capelli bianchi.
Toshiro Hitsugaya aveva due genitori che lo amavano. Più di qualunque altra cosa al mondo.
Toshiro Hitsugaya aveva cinque anni e tutta la vita davanti.






Nevicava fitto quel pomeriggio d'inverno.
Tantissimi fiocchi bianchi scendevano lentamente dal cielo grigio scuro, come lacrime piante in una giornata troppo fredda. Solo alcuni coraggiosi raggi illuminavano il mondo, pallidi e freddi.
Un bambino piccolo osservava rapito quello spettacolo, seduto in mezzo al giardino ammantato. Ogni volta che respirava, una nuvoletta di condensa si formava nell'aria.
Toshiro acchiappò al volo un fiocco di neve e l'osservò, curioso e stupito.
Era così bello!
Un minuscolo cristallo ghiacciato che brillava alla tenue luce del Sole.
-Piccolo, vieni. Dobbiamo andare!-
Il bimbo si girò, osservando la mamma camminare a fatica nella neve, sprofondando ad ogni passo. Ciuffi color nero pece le incorniciavano il viso chiaro e occhi verde smeraldo brillavano, felici.
I suoi stessi occhi.
-Amore mio, dai, vieni! I nonni ci stanno aspettando. Dobbiamo festeggiare!- sorrise -Ti sei mica dimenticato il tuo compleanno?-
Toshiro afferò la mano della mamma, sapendo che quella sarebbe stata la sua salvezza, sempre. E per sempre.
Il papà aspettava in macchina, strofinandosi le mani per cercare un po' di calore. Era buffo, con quel naso rosso, e il bimbo si trattenne dal ridere. Gli ricordava tanto la renna di Babbo Natale.
Prima di salire, osservò la mamma, che guardava assorta la neve posarsi leggera sulle mani.
-Sei bellissima- constatò, con la semplicità di chi conta gli anni sulle punte delle dita.
La portiera si richiuse dietro di lui, mentre un sorriso radioso comparve sul volto della donna.
La macchina partì e scomparve lungo la strada.

Ancora nevicava e i raggi del Sole scomparvero, come un ultimo soffio di vita prima della fine.
Dietro quella candida purezza, si nascondeva il dolore della morte.







Toshiro non capì mai perchè la macchina sbandò, cadendo nel vuoto.
Non vide mai la mano del papà cercare quella della mamma, rimanendo uniti anche nella morte.
Non sentì le urla di terrore dei suoi genitori, inghiottite da tutto quel silenzio.

Si ritrovò a terra, immerso nella neve che tanto amava.
Non c'era freddo, non c'era caldo, non c'era dolore. Solo un immenso senso di pace.
Un fiocco bianco si posò sul suo volto, mentre Toshito chiudeva gli occhi. Per sempre.

Sognò di stringere ancora una volta la mano della mamma, mentre un drago di ghiaccio lo portava lontano. Mentre gli donava la vita.

La neve si tinse di rosso.




























Note dell'autrice.

E adesso sono finalmente approdata nel fandom di Bleach *w* Che emozioneee!
E come inaugurare il mio arrivo, se non con una fic sul mio personaggio preferito?

Ah, bando alle ciance, ho altro a cui pensare.

Come ho già detto, qui si parla di Toshiro. Ma è diverso da quello che tutti conosciamo.
Questo è un Toshiro bambino e, come tutti quelli della sua età, non sa nulla del mondo. Si fida ciecamente dei suoi genitori, che lo amano più di qualunque altra cosa al mondo. Attende con ansia il suo compleanno, è semplice e spontaneo. Ama la neve e sente di avere qualcosa in comune con lei. e no, non è il bianco
Non sapendo nulla, però, ignora totalmente che cosa sia la morte. Non sa che cosa stia succedendo, non sa che presto tutto sarà finito.
Semplicemente, non sa.

Ho cercato di usare i termini più semplici, quelli che usano i bambini .-. Vi assicuro che è stata una bella sudata, anche perchè ero impegnata a studiare seno, coseno e tangente u.u Abbiate pietà di me e della matematica.

Per il resto, non ho altro da dirvi .-.


Dedicata a Lorenza, colei che sa farmi ridere anche nei momenti più bui. Grazie Migliore amica <3




Saluti, Alice.


   
 
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