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Autore: koorime    12/10/2011    2 recensioni
(spin-off di "Love is blind. And sometimes, it's an egg") Dean è alle prese con il nuovo capo, quanto ecco che arriva Balthazar.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Love is blind'
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Titolo

Titolo: Meet the New Boss
Fandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean/Castiel implicito, Balthazar, un pulcino adorabile ♥
Rating: Pg
Charapter: 1/1
Beta: Samek l’ha letta in anteprima
Words: 655 (FidiPu)
Genere: commedia, fluff (?)
Warning: troppo fluff (?)
Summary: Dean è alle prese con il nuovo capo, quanto ecco che arriva Balthazar.
Note: spin off di Love is blind. And sometimes, it’s an egg e scritta per La Notte della Talpa di maridichallenge, sul prompt: ”un pelouche a forma di tenia”.

DISCLAIMER: vorrei tanto possedere Castiel, ma no, né lui né nessun altro mi appartiene .__. Neanche Dean, no *sigh*

 

Quando Balthazar comparì nel centro della stanza, Dean inarcò un sopracciglio, sorpreso, ma si riprese subito dopo, quando una manina paffuta gli schiaffeggiò la bocca.

-Sta’ buono, pulcino.- lo redarguì, abbassandogli la mano con sguardo severo e risistemandoselo nella culla delle braccia, sperando che si convincesse finalmente a dormire. Il bambino – suo figlio. Magari se se lo fosse ripetuto ancora un po’ di volte, si sarebbe convinto che fosse tutto vero – sorrise, trovandolo evidentemente divertente e per nulla convincente e Dean sbuffò, agitandosi appena contro la testiera del letto. Dio, lui stava per crollare dal sonno e quel piccolo cosino piumoso sembrava non averne alcuna intenzione! Si fece violenza per non imbronciarsi, chiedendosi se anche lui alla sua età – tre settimane, ed era già grande come un bambino di tre mesi – avesse fatto sentire suo padre John inadeguato e stupido.

Non sono io quello con in dosso i pannolini, dannazione!

Gli rivolse l’ennesima occhiata severa della giornata – ormai aveva perso il conto di quante ne avesse fatte fino a quel momento – e suo figlio, di nuovo, sorrise, incurante dei suoi sentimenti.

La risata di Balthazar lo richiamò alla visita inaspettata, e lo vide avanzare verso di loro con un sorriso tutto per il bambino.

-Buongiorno, Balthazar Jr.- lo salutò l’angelo, allargando il sorriso quando incontrò un paio di occhioni particolari - eterocromia aveva detto Sammy quando si erano resi conto che avesse un occhio verde e uno blu – osservarlo da sotto in su. -Guarda cosa ti ha portato il tuo zio preferito?- aggiunse, agitandogli un pelouche – che diavolo era, un verme? – davanti al visino. Il piccolo rise e si agitò, strofinandosi poi il musetto, infastidito al pelo.

-Smettila, non si chiama così!- sbottò Dean, guardandolo male e attirando l’attenzione di suo figlio, che sorrise attorno alle dita che si aveva deciso di cominciare allegramente a succhiare – sbavando in modo considerevole. Dio, Sammy non aveva mai sbavato così tanto.

-Sì, ma sarebbe sicuramente più figo di quello che avete scelto voi. Com’è che era?- domandò Balthazar, usando quel verme per fare il solletico sotto i piedi del bimbo e facendolo ridere e agitare, nel vano tentativo di scappare dalla molestia.

-Joel.- 1 rispose lui, schiaffeggiandogli la mano e risistemandosi il bambino tra le braccia. -E comunque l’ha scelto Cas. Io avrei preferito Eastwood.- 2 aggiunse, passandogli con attenzione le dita tra i capelli castani, nel tentativo di appiattirglieli un po’ – del tutto invano, ovviamente.

Balthazar sbuffò e agitò la mano come a scacciare una mosca fastidiosa e tornò a infastidire il piccolo con quel suo stupido verme raccapricciante. Quando Joel, nel tentativo di sfuggirgli, arrampicandosi e abbracciandosi al collo di Dean, gli schiacciò quasi le palle, il cacciatore decise che glielo avrebbe ficcato in gola. E ci avrebbe goduto a morte a farlo.

-Cristo, Balthazar, piantala con quel verme, okay?- lo richiamò, cercando di riportare il piccolo alla posizione iniziale – e favorevole alle nanne. Ma Joel mugolò appena e si appese ai suoi capelli con tutta la forza che aveva – e ne aveva parecchia, dannazione – così decise di lasciar perdere e lasciarlo steso sul suo petto.

-Tecnicamente è una tenia.- rispose quello, roteando gli occhi, ma smettendola di infastidire il bambino. Dean gliene fu immensamente grato quando si rese conto che il suo piccolo pulcino stentava a tenere gli occhi aperti. Finalmente, pensò, passandogli protettivo una mano sulla schiena coperta appena dal pagliaccetto verde.

-Okay, capo, recepito il messaggio, me ne vado.- disse all’improvviso l’angelo e Dean aggrottò le sopracciglia.

-Non credevo bastasse così poco per liberarmi di te.-

Balthazar appoggiò il pelouche – a lui continuava a sembrare un verme, davvero - accanto a Dean e ghignò. -Guarda che mi riferivo a lui.- disse, sparendo poi senza dargli il tempo di ribattere.

Dean sbuffò una risata e abbassò lo sguardo su suo figlio. -Ci hai tutti in pugno, eh?- disse, sorridendo appena al suo visetto addormentato.

Fine.

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1 La radice “Jo” sta per John (e Jo ♥), mentre “el” è il suffisso di molti nomi angelici. Ed è tutto merito di
2 In onore di Clint Eastwood ovviamente XD
   
 
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