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Autore: MyMarsRomance    12/10/2011    3 recensioni
Potevo vedere quegli occhi verde smeraldo, le labbra contorte in una smorfie di orrore e la pelle diafana che circondata da una ribelle chioma nera pareva ancora pił bianca, cadaverica.
Ma quella mano, ancora non riuscivo ad afferrarla.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Frank/Gerard
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il cuore in gola, stavo precipitando, ancora. Uno sguardo all’acqua che entro qualche istante mi avrebbe accolto, ghiacciata; e quella voce : “Prendi la mano, prendimela! Forza afferrala, ti tiro su io!”. Due occhi verde foglia mi inondano di una sensazione di assurda familiarità. Troppo tardi Alungo la mano che finisce per stringere l’aria lasciandomi un vuoto incolmabile nello stomaco. E ancora una volta precipito, sentendo il vento che mi sfiora la pelle e poi il gelo dell’acqua che penetra fin dentro alle ossa.
 
*
 
Mi sveglio di soprassalto, ancora quel sogno.
Ancora una volta quegli occhi splendidamente verdi, quella pelle dal pallore cadaverico che contrasta con i capelli corvini. E quella mano, la sensazione di vuoto nel non riuscire a prenderla.
Che significa tutto questo? Tre notti che continuo a sognarlo. Ogni notte, un centimetro in meno mi separa da quel ragazzo bellissimo, da quelle mani dolci che mi porteranno in salvo.
Meno sette.
Meno sette.
 
*
 
Mi alzo di malavoglia, in bocca il sapore del sonno, indosso il giacchetto di jeans ed esco, mi sono addormentato vestito.
In cucina ancora i segni della lite di ieri sera, bicchieri frantumati in terra e un peso nel cuore. Cerco di non guardare, non voglio piangere ancora; voglio andarmene da questo posto sporco di lacrime.
Esco per strada, il vento che mi scompiglia i capelli e tutto il mio universo lì, in quelle due cuffiette.
Ripenso a Pansy, appoggiata al muro di una camera spoglia che non sento come mia e ricaccio indietro le lacrime. Devo essere forte. Devo resistere ancora un po’. Puoi farcela, Frank.
 
Entro a scuola, volti familiari, altri che non ho mai veramente guardato. Cerco di evitare i bulli, non ho voglia di tornare a casa con un occhio nero anche oggi.
Prendo i libri dall’armadietto e arrivo in classe, mi siedo al banco e mi addormento, ancora una volta.
 
*
 
Occhi verdi, sangue. Sangue che mi esce da un fianco.
“A-aiutami..ti prego..”
Occhi verdi che mi fissano. Resta immobile, lasciandomi morire.
“A-aiuto..”
Tutto diventa nero, muoio, ancora una volta.
 
*
 
Gli occhi mi si sbarrano, mi guardo attorno, saranno passati sì e no cinque minuti, nessuno si è accorto di nulla.
“P-prof..”
“Che c’è, Iero, non si sente bene? E’ veramente pallido.”
“Potrei andare al bagno?”
“Va bene, ma faccia velocemente,”
Corro in bagno e vomito, vomito l’anima.
Perché non vuoi salvarmi?
  
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