Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: sophie97    12/10/2011    4 recensioni
Un'operazione sotto copertura...una storia dal passato...un incontro inaspettato...come se la caveranno questa volta i nostri due eroi?
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dieci ritagli di Cobra 11'
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                                    L'infiltrato

In una bella mattinata di sole,Ben è seduto alla sua scrivania che gusta una brioche al cioccolato appena sfornata…
Improvvisamente Semir fa irruzione nella stanza senza bussare e Ben fa un salto sulla sedia:«Oh santo cielo, Semir! Mi hai spaventato, ero soprappensiero!»esclama a bocca piena.
«Sempre a mangiare tu eh! A chi pensavi?» chiede il collega.
«A nessuno…spero che tu abbia un buon motivo per entrare così!» risponde Ben.
«Il capo ci vuole nel suo ufficio prima di subito!» annuncia Semir e poco dopo i due sono nell’ufficio della Englarth, che li mette al corrente della situazione:«Dunque, avete presente Frank Rupert e la sua banda, quella che organizza traffico d’armi sulle nostre autostrade?».
«Si» si intromette Ben «non li abbiamo mai incastrati per mancanza di prove, giusto?».
«Giusto» continua il commissario «ma adesso avremo le prove perché tu Semir, ti infiltrerai nella banda.».
«Io?» chiede l’interessato pensando (e sperando) di non aver capito bene.
«Esatto tu.» conferma lei «Ovviamente per sicurezza nessuno deve essere al corrente dell’operazione apparte noi tre.».
«Neanche...»
«No Semir, neanche Andrea.».

Fuori dall’ufficio, dopo le ultime spiegazioni…
«Buongiorno signor Peter Tork, quanti omicidi ha commesso oggi?» scherza Ben.
«Non mi piacciono queste operazioni, si finisce sempre nei pasticci.»dice Semir.
«Apparte gli scherzi, vedi di fare attenzione socio.» raccomanda il collega.
 
La mattina seguente Semir si presenta dal criminale che lo accogglie con una accurata perquisizione ed un interrogatorio:
«Nome e cognome»
«Peter Tork»
«Residenza»
«Colonia,Carrell Strasse,53»
«Colpi importanti»
«Rapina alla Banca Nazionale, omicidio di Theodore Weimar»
«Bene, controllerò.» conclude Rupert soddisfatto «Oggi pomeriggio trasporterai le armi da qui al magazzino di Creite Strasse, ok?».
«Ok».
 
Durante il pomeriggio avviene il trasporto.
Inizialmente sembra tutto tranquillo fino a quando Semir non scorge alcuni colleghi, tra cui Otto e Dieter ai margini della carreggiata a dirigere il traffico.
Questi gli fanno cenno di fermarsi e Semir obbedisce…
«Semir! Che ci fai alla guida di un camion?» chiede Otto stupito.
«Cosa trasporti?» aggiunge Bonrath.
«Io…» Semir pensa alle raccomandazioni della capa ‘’nessuno deve essere al corrente dell’operazione apparte noi tre!’ ‘’ «Io…avrei una certa fretta…»
«Possiamo vedere il carico?»
«Scusate devo proprio andare» e Semir parte a tutto gas lasciando a boca spalancata i colleghi.
 Il poliziotto riesce ad avvertire la Englarth dell’accaduto e poco dopo in caserma Otto e Dieter…
«Capo! Non ci crederebbe mai…!»
Ma la Englarth li interrompe:«So tutto, non preoccupatevi» dice e spiega ai colleghi dell’operazione.
 
Il giorno dopo, in tarda mattinata…
«Dunque, fin’ora hai lavorato piuttosto bene. Di conseguenza ti darò un compito più difficile…dovrai uccidere un altro trafficante, Franz Müller.» spiega Rupert.
«U…uccidere?» si lascia sfuggire Semir.
«È un concorrente, e per giunta l’ho sempre odiato. C’è qualche problema?»chiede il criminale.
«No…assolutamente…» sussurra il poliziotto. Non si sarebbe mai aspettato una richiesta del genere.
All’improvviso squilla il suo cellulare, che è posato su un tavolo vicino. Semir fa per prenderlo, ma Frank Rupert è più veloce, lo afferra e apre la comunicazione:«Scusa, precauzioni» dice a Semir poi, rivolto alla persona all’altro capo del telefono:«Pronto!?»
«Buongiorno sono Andrea Shefer, con chi parlo?»
«Ehm…Merkel, polizia.» inventa.
«Vorrei parlare con mio marito.»
«Può dirmi il suo nome? Qui è…pieno di gente…»
«L’ispettore Semir Gerkhan, può passarmelo?»
«Ah! L’ispettore! Certo arrivederci.» il criminale passa il cellulare a Semir che risponde titubante:«P…pronto?»
«Ciao Semir! Senti, va bene se per stasera cucino l’arrosto?»
‘’Se ci arrivo a casa stasera!’’pensa lui ma risponde con voce tremante «È perfetto ma ora devo andare, ciao.»
Il poliziotto mette via il cellulare, senza staccare gli occhi da Rupert: si è cacciato veramente in un grosso guaio…e per uno stupido arrosto!
Il trafficante si sfrega le mani, ridendo, e prende un’arma da una cassa destinata al trasporto:«Ispettore Gerkhan, l’ho già sentito nominare…autostradale giusto?» chiede, puntando il fucile contro Semir.
Lui non risponde. Lo guarda,non sa cosa fare. E deve agire in fretta. Non pensava che la copertura potesse saltare così, da un momento all’altro.
Rupert sta per premere il grilletto quando Semir, con un calcio, riesce a disarmarlo.
C’è un momento di confusione. Poi il poliziotto esce dall’edificio e comincia a correre il più velocemente possibile nel bosco accanto e, sempre correndo, chiama Ben che risponde:
«Pronto?»
«Ben,è saltata la copertura!»
«Come saltata?»
«Vieni nel bosco parallelo ad Amburg Strasse, mi stanno seguendo, saranno una decina,armati fino ai denti…e io non ho neanche una pistola.»
«Arrivo»
Semir continua a correre, ma improvvisamente inciampa.
Poi buio.
 
 
 
Ciao a tutti!
Ecco il primo capitolo della mia seconda storia! So di non avere un gran talento come scrittrice ma spero ugualmente che vi piaccia e aspetto i vostri consigli e commenti! Buona lettura! =)
Sophie

  
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