Olè!
Siccome non ho un cazzo da fare, almeno oggi u.u, vi delizio con questa piccola
flashfic u.u
Fatemi sapere che ne pensate! Enjoy :)
Just
3 words.
Lui
entrò nel mio ufficio e io neanche alzai lo sguardo, troppo incazzata
com’ero.
"Siediti
pure, Castle."
Sapeva
perchè era lì.
Quel
bacio dato a quella lì, come la chiamavo io, era inappropriato.
Inappropriato
per quel momento... o per me?
"Beckett,
posso spiegarti..."
"Non
ho bisogno di nessuna spiegazione, Castle. Sei stato compromesso, quel bacio è
andato oltre tutte le aspettative..."
"Le tue o le mie?"
Lo
guardai in cagnesco. Dovevo solo ringhiare e lui sarebbe uscito dall’ufficio.
Invece
non lo feci.
Sospirai
e iniziai a parlare a raffica.
“Certo
che non hai proprio ritegno... senza nessun pudore baci una che non hai mai
visto in vita tua!! Per di più una bionda!! Sembra che non riesci a resistere
al fascino di un’oca giuliva, vero?!”
Lui mi guardava sempre più strano, alzando un sopracciglio, cercando di
scrutarmi gli occhi. E questo mi metteva estremamente a disagio. Me ne accorsi e
cercai di ritornare in me.
Invece
non lo feci. Di nuovo.
“Non
capisco perché te la prendi tanto... sei forse gelosa?”
mi stuzzicò.
“Gelosa?
Io?? Non ne vedo il motivo... tra me e te non c’è niente!
Giusto?”
“Eppure
continua a darti fastidio...”
Stavo per esplodere e non era salutare per me.
Mi
morsi il labbro. Quelle maledette parole stavano per uscirmi fuori... aprivo e
chiudevo la bocca... lui continuava a guardarmi con quell’aria da finto
innocente... lui non sapeva che io sapevo... che io ricordavo quelle paroline
famose... quelle tre parole...
“I
love you, Kate.”
Poi
finalmente scoppiai.
“Come
hai potuto baciare quella donna dopo avermi detto di amarmi?! Io stavo per
morire e tu me l’hai detto! Come ti aspetti che io debba reagire, eh?”
Stavolta
fu lui sul punto di esplodere.
“Hai
detto di non ricordare nulla!”
“Mentivo, ovviamente... come avrei potuto dirti che ricordavo??”
“Tu
hai paura che le cose tra noi possano diventare complicate dopo quelle tre
parole?”
Mi
toccai i capelli, stavo disperando. Volevo solo che lui uscisse da quella
porta... ma allo stesso tempo non volevo che uscisse dalla mia vita.
“Sì.”
sussurrai.
Si
avvicinò a me e dolcemente mi baciò. Un bacio soffice, leggero, appena
accennato... ma questo mi bastò.
E
pensare che tutto era cominciato con quelle tre parole.
Solo
tre parole.