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Autore: HazelStardust    13/10/2011    2 recensioni
Questa è la mia personale storia su Katherine e il suo rapporto con Klaus.
Partirò dal 1490 fino ai nostri giorni..compresa la parentesi del 1864.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katherine Pierce, Klaus, Un po' tutti | Coppie: Elena/Katherine, Katherine/Stefan
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Bulgaria 1490
L’alba di un nuovo giorno. Un silenzio insolito avvolgeva la foresta e i campi che circondavano la piccola proprietà della famiglia Petrova.
Il capofamiglia,come ogni mattina si appresta ad uscire di casa  per andare al mercato del villaggio. Sua moglie,le figlie e i pochi domestici dormono ancora.
L’uomo esce di casa incappucciato nel suo mantello e si incammina verso il ponte che collega la sua proprietà e il villaggio.
Attraverso la fitta nebbia che avvolge le prime ore di quel freddo mattino,scorge una figura su un cavallo,un forestiero probabilmente.
-Vi siete perso mio signore?- chiede gentilmente l’uomo.
-Oh, non potrei essere più vicino a ciò che cerco come in questo momento- replica lo straniero, con una punta di indolenza nella voce.
-Il mercato è appena oltre questo ponte,seguitemi. Vi condurrò io.
Lo straniero scende da cavallo e si avvicina all’uomo.
-Sei il padre della doppelganger,conducimi da lei.
-Io mio signore? Sono solo un piccolo proprietario e non posseggo beni oltre che la mia terra e la mia famiglia.
Lo straniero,spazientito, schiaffeggia con violenza l’uomo che cade a terra guardandolo preoccupato e impaurito.
-Il mio nome è Elijah,vengo per conto di mio fratello. Lui vuole Katerina.
Il pover’uomo sgrana gli occhi al sentir nominare la sua adorata figlia. Cosa poteva mai volere quell’uomo dalla sua bambina?
-La mia terra,il mio bestiame,il mio danaro,tutto ma non la mia famiglia.- supplica l’uomo.
Lo straniero si inginocchia davanti a lui sorridendo.
-Ti sembro forse uno straccione? Vivo in un castello,ho musici,cortigiani,servitori,cose me ne farei della tua miseria? Katerina invece..ho sentito che è una perla rara.
-Non l’avrete mai!
-Tu dici?
In un lampo il viso dello straniero si trasforma. I canini si affilano,gli occhi perdono qualsiasi sfumatura divenendo neri come la pece.  L’uomo comincia ad indietreggiare .
-Siete il demonio.
Lo straniero scoppia in una risata fragorosa.
-No. Sono colui che sterminerà tutto il villaggio,compreso te e la tua famiglia se non mi consegni Katerina.
L’orrore pervade il volto dell’uomo che si inginocchia demoralizzato.
-Promettete che non le farete del male?
-Verrà trattata come una principessa. Ora torna a casa e dille che un benefattore le cambierà la vita. Domattina a quest’ora verrò a prenderla- così dicendo rimonta in sella al suo cavallo lasciando l’uomo solo nel suo sconforto-
[…]
-Non ho alcun desiderio di andare via! Se è a causa di quel garzone prometto che non lo vedrò mai più!
-Hai sempre detto di voler vivere in una casa più accogliente,ora ti viene offerta l’occasione di vivere come una principessa.
-Ma..
- Nienta ma,Katerina- s’intromette la madre,-Obbedisci a tuo padre!- dice dispiaciuta per quanto stava per accadere.
-Va bene padre. Se è questo il tuo desiderio..- così dicendo Katerina esce dalla stanza rifugiandosi nella sua camera.
L’indomani avrebbe detto addio alla sua sorellina,alla sua famiglia,alle amiche,al villaggio. Cosa ne sarebbe stato di lei? Quel benefattore di cui gli aveva parlato suo padre sarebbe stato gentile con lei?
Passò l’intera notte senza chiudere occhio,rimuginando sulla sua nuova vita. Le ore passarono in fretta e alle prime luci dell’alba sua madre la venne a chiamare.
-è ora, Katerina- disse la dona con dolcezza.
La ragazza si alza senza dir nulla e indossa il suo mantello. Vicino alla porta incrocia lo sguardo della sua sorellina che le si aggrappa al collo piangendo.
-Non piangere,tornerò.
SI volta verso la madre e le sorride.
-Addio,madre. – la guarda negli occhi- Posso vederla per l’ultima volta? Ti prego madre,femmela tenere tra le braccia solo un istante.
La madre fa cenno di no con la testa poi le carezza i capelli e l’accompagna fuori con il resto della famiglia.
Lo straniero era lì ad aspettarla. La ragazza accompagnata dal padre gli si avvicina tenendo lo sguardo basso.
-Katerina- dice lo straniero prendendole la mano e baciandogliela.
La ragazza guarda altrove. Vorrebbe scappare.
-Katerina,lui è Lord Elijah. Salutalo con rispetto- l’ammonisce il padre.
La ragazza non può far altro che alzare lo sguardo verso il suo benefattore e la sua reazione è di stupore. Aveva immaginato un uomo anziano,dalla barba bianca e dall’alito maleodorante e invece si ritrova davanti ad un giovane uomo,attraente e dall’aspetto elegante e curato che le sorride gentilmente.
Il viso di Katerina si illumina in un sorriso e fa un piccolo inchino. –Mio signore.-
Elijah felicemente soddisfatto volge lo sguardo verso il padre della doppelganger che lo guarda a sua volta sollevato per quel cenno d’approvazione.
-Sarà meglio sbrigarci mia cara. Il viaggio per l’Inghilterra è lungo.- porge  la mano alla ragazza e l’aiuta a salire sul suo cavallo,infine monta su anche lui.
I due lasciano il villaggio e la Bulgaria diretti verso l’Inghilterra e Niklaus mentre si sente il pianto di una bambina, la bambina che pochi mesi prima era nata dalla relazione tra Katerina e il garzone del villaggio e a causa della quale la famiglia Petrova era stata costretta a vivere dall’altra parte del ponte e madre e figlia costrette a vivere nella stessa casa ma con l’obbligo di non avere alcun tipo di contatto a causa delle maldicenze del popolo.
  
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