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Autore: KlaineLover    13/10/2011    6 recensioni
Quando Blaine gli aveva detto che i suoi genitori gli avevano lasciato le chiavi della piccola casetta in montagna non aveva realizzato che avrebbe dovuto scalare un monte. O una collina, o quello che diamine era. Qualsiasi cosa fosse era decisamente troppo per lui.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Smettila di adularmi




 «Dimmi che scherzi Blaine»
«Perché? Dai, non è poi così ripida come sembra!»
Kurt si piantò le mani sui fianchi assumendo l’espressione più assassina che riusciva a ricreare, nonostante l’angoscia che cominciava a farsi sentire.
«Avevi detto che era a “due passi”. Hai detto proprio “due passi”, ti ho sentito!»
«Ma infatti sono due passi! Dai, non fare il melodrammatico!» esclamò l’altro ridendo e prendendolo per mano.
«Il tuo concetto di “due passi” è leggermente distorto. Come anche quello di “passeggiatina” e “boccata d’aria fresca”… non potevamo andare semplicemente al centro commerciale?» piagnucolò il più alto, guardandosi intorno preoccupato.
Quando Blaine gli aveva detto che i suoi genitori gli avevano lasciato le chiavi della piccola casetta in montagna non aveva realizzato che avrebbe dovuto scalare un monte. O una collina, o quello che diamine era. Qualsiasi cosa fosse era decisamente troppo per lui.
«Ci siamo stati ieri! E qui poi c’è davvero aria fresca, al posto dell’aria condizionata» spiegò pazientemente il riccio, tirandolo per la mano. «Su, dai, andiamo!»
Kurt emise un ultimo gemito sconsolato e si decise a seguire Blaine per quella che sembrava la salita più lunga e ripida dell’intero Universo. Si augurava almeno che ci fosse la TV, si stava giusto perdendo l’ultima puntata di “Project Runaway”.
“Cosa non si fa per amore”, si ritrovò a pensare, tra una radice sporgente che tentava di ucciderlo e l’altra.
«Kurt? Tutto apposto?» chiese all’improvviso Blaine, sorpreso dal religioso silenzio con il quale Kurt stava coraggiosamente camminando, la mano ancora stretta in quella del suo ragazzo.
«Chiedimelo quando sarò seduto su qualcosa di morbido o quando il mio istinto omicida verso di te si sarà placato» rispose il ragazzo, tetro.
Blaine si voltò per nascondere un sorrisetto soddisfatto e continuò a camminare, trascinandosi Kurt dietro, che sembrava ormai pronto ad accasciarsi a terra sfinito.
Ma gli Hummel non si fanno abbattere mai da niente, men che meno da una radice sporgente o da una salita così ripida da sembrare verticale.
 
 
«Okay, okay… adesso chiudi gli occhi!» annunciò Blaine dopo mezzora di cammino.
«Se chiudo gli occhi in mezzo a questo bosco inquietante mi trovo a terra dopo soli due passi» rispose immediatamente Kurt, incrociando le braccia, per niente d’accordo.
«Chiudi gli occhi, per favore… ti tengo io, non ti faccio cadere» lo pregò l’altro, sfoderando due occhioni da “ti prego non abbandonarmi sull’autostrada, sono piccolo e indifeso”.
«Smettila! Oh, Blaine, dai…» si lamentò Kurt, terrorizzato. «Oh, e va bene! Va bene, basta che la smetti di guardarmi in quel modo, è come se mi stessi pugnalando»
«Chiudi bene!» si raccomandò il moro, ridendo. «Okay… dritto, così… piano, piano, c’è un albero lì… Kurt! Tutto bene? Ti sei fatto male?!»
«No, ma figurati. La corteccia sfregata contro la faccia è il rimedio più efficace contro le prime rughe»
«In ogni caso non ne avresti bisogno: sei perfetto»
«Smettila di adularmi e poni fine a questo strazio»
«Certo… seguimi, okay? Radice! Sasso! Carcassa di opossum!»
«Oh Signore, che schifo!» esclamò Kurt, spalancando gli occhi di botto.
«Chiudili, stavo solo scherzando»
«Idiota»
Altri pochi passi e finalmente Blaine si fermò, prendendo un respiro profondo.
«Apri»
Kurt non se lo fece ripetere due volte e spalanco gli occhi azzurri, andando immediatamente a controllarsi le scarpe.
«Queste Paul Smith mi sono costate la bellezza di 600 dollari e adesso…» cominciò a biascicare, esasperato, ma si fermò non appena incontrò i profondi occhi verdi del suo ragazzo, che lo stavano fissando con uno sguardo di pura aspettativa che gli fecero bloccare le parole in gola.
«Che ne dici?» chiese, indicando un punto imprecisato alle sue spalle.
Kurt seguì la sua indicazione per trovarsi davanti agli occhi una valle fiorita enorme, coloratissima e profumatissima, affacciata su uno dei panorami più mozzafiato che avesse mai visto.
«Accidenti siamo in alto…» commentò, a bocca aperta. «Dov’è la cas… oh, non è proprio una casetta…»  concluse perplesso, quando vide una piccola tenda blu, nel bel mezzo del prato.
«Ammetto di aver leggermente modificato la realtà» ridacchiò Blaine, abbracciando Kurt da dietro e poggiando la testa sulla sua spalla.
«Lo sai, vero, che non ho niente con me? Spazzolino, pigiama…» cominciò ad elencare il biondo, cercando di non andare nel panico.
«Ho pensato a tutto io piccolo, rilassati»
«Mi conosci»
 
 
«Ora devi spiegarmi cosa ci facciamo qui, però» disse Kurt, accoccolandosi tra le braccia del suo ragazzo, tra le pesanti coperte della tenda.
«Mmh…» cominciò Blaine, accarezzandogli i capelli. «Quando ero piccolo ci venivo spesso con i miei genitori… non in tenda ovviamente, i miei non me l’avrebbero mai permesso, ma qui vicino c’è un piccolo albergo, andavamo a dormire lì. Ho sempre voluto dormire all’aria aperta, sotto le stelle, ma i miei non erano d’accordo… così ho pensato che avrei potuto farlo con te… scusa se ti ho trascinato qui, ma ci tenevo così tanto…»
«Questa è la cosa più dolce che tu mi abbia mai detto» mormorò Kurt, sorridendogli teneramente.
«Ehi, così mi offendi!»
«Ti amo Blaine, lo sai, vero? Puoi portarmi dove ti pare»
«Non cominciare a fare promesse che non puoi mantenere»
«Ora mi offendo io!»
«Si, ti amo anch’io Kurt, te l’ho detto così spesso che dovrebbe farti quasi schifo, oramai»
«Impossibile»
Blaine strinse ancora di più a sé Kurt e gli lasciò un bacio tra i capelli, sospirando.
«Allora, sentiamo, ne è valsa la pena di venire fin qui?» gli chiese, sorridendo appena.
«Qualsiasi cosa vale la pena, con te»
«Mi dispiace per le scarpe, amore…»
«Taci va’, che mi fai solo deprimere»
Blaine si sporse verso il biondo, baciandolo dolcemente sulle labbra, cercando di trasmettergli tutto l’amore che in quel momento provava per lui.
«Ti amo Kurt» gli mormorò sulle labbra, sorridendo.
«Smettila di adularmi, Blaine»
 
 
 
 
 
 


Angolo di Chiara :)
Si, lo so, lo so… questa roba è schifosamente dolce e io stessa me ne vergogno. Quindi non esitate a dirmi quanto vi faccia schifo/pena/paura. Ma se avete anche qualche complimento, non m’offendo mica u.u
Che dire, come al solito è una scena che mi perseguitava e non potevo, NON POTEVO, continuare a tenermela in testa, così cerco di metterla in testa a voi.
Se vi va, lasciatemi una recensione, almeno per darmi un vostro parere, dato che, come sempre, non sono molto soddisfatta…
Vi adoro, anche solo per averla letta :)
Un bacio,
C.
  
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