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Autore: VelvetDrops    14/10/2011    2 recensioni
La breve storia di una principessa moderna alle prese con un sentimento antico: l'amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Potrei iniziare la narrazione dicendo C’era una volta …
 

Lo so, non è un inizio molto originale ma sapete una cosa? Neppure la storia che sto per raccontarvi lo è.
E’ la classica vicenda di un amore non corrisposto, oppure frainteso, oppure inespresso scegliete voi …

 

 Ma una cosa rimane originale e ogni volta nuova: i sentimenti di chi vive sulla propria pelle l’amore che ti toglie il respiro, l’amore che ti influenza ogni attimo della vita e che ti invade ogni istante dei pensieri. Questo amore era quello che provava Prudence, la protagonista della nostra storia, per il suo “principe azzurro” dal nome bizzarro.
Potete immaginarvela in camera sua davanti al pc mentre ascolta a ripetizione canzoni d’amore e guarda le foto del suo lui nel suo profilo Facebook. Per chi non lo sapesse le principesse moderne hanno queste abitudini e usano l’Ipod al posto del piccione viaggiatore, mettono le converse al posto delle scarpette e i jeans e le t-shirt al posto degli abiti da sera … Ma sono pur sempre principesse e hanno grandi sogni e di questi sono fatte le loro corone. Questa principessa in particolare era davvero brillante e non intendo in modo comune…  Brillava davvero, era come se risplendesse quando sorrideva e portava calore e sorrisi anche a chi le stava intorno. Avete presente il tepore e la dolcezza di un raggio di sole quando vi scalda un braccio o una parte del viso mentre siete all’aria aperta? Ecco, quello potevi provare stando vicino a lei, quando era felice, quando rideva di gusto. Era una principessa intelligente, amante della musica, dei film e dei libri. Amava la compagnia e le uscite con le amiche ma soprattutto amava il suo principe che conosceva ormai da due anni e che aveva amato fin dalla prima volta in cui l’aveva visto.

 

Prudence si tocco’ il polso e fece scorrere il dito sul braccialetto che portava sempre con sé, il braccialetto che lui le aveva regalato. Si chiese se regalare un braccialetto fosse un gesto da semplici amici o qualcosa di piu’. Si chiese se chiacchierare per ore consigliandosi film e dedicandosi canzoni fosse una cosa da amici, si chiese infine se un principe ed una principessa potessero essere davvero amici …
E mentre si chiedeva tutte quelle cose il suo sorriso si spengeva sempre di più al ricordo di tutte le volte in cui si era illusa, di tutte le volte in cui aveva pensato di esserci riuscita e poi era rimasta con il cuore spezzato e gli occhi gonfi di lacrime. Chiunque si sarebbe potuto accorgere che quel principe era solo inesperto, forse un po’ fifone e un po’ miope … No,  non in senso letterale ma di cuore. Come faceva a non rendersi conto di quanto Prudence fosse speciale? Una principessa tra tante principesse, ma diversa da tutte …  Sapete anche lui pensava spesso a loro due. A cosa potevano significare le loro parole e le loro azioni e a cosa avrebbe potuto dirle, ma poi demordeva, si scoraggiava e la vecchia comoda storia del non voler rovinare un’amicizia meravigliosa prendeva il sopravvento.
E così il tempo passava e Prudence diventava sempre più disillusa e iniziava a dubitare dell’amore e di sé stessa, a volte dubitava persino di essere una principessa …
Era dolcissima mentre, davanti allo specchio, si spazzolava i capelli castani appena lavati con lo shampoo alla vaniglia e canticchiava la sua canzone preferita che recitava di una ragazza e di un ragazzo che nonostante tutto si appartengono.  Pensò che nessuno poteva capire il suo principe come poteva farlo lei, e che nessuno lo conosceva e lo amava in modo così profondo.
E proprio lì, davanti allo specchio, guardando il suo volto chiarissimo e i suoi occhi grandi, capì di nuovo qualcosa, ritrovò il suo essere che esplose in una risata cristallina. Era una principessa anche senza un principe ed era capace di fare grandi cose. E sapeva anche che presto o tardi quel principe l’avrebbe avuto vicino a sé, sul divano e avrebbero guardato il suo musical preferito mano nella mano e mangiato gelato dalla vaschetta e cantato a squarciagola e si sarebbero baciati mentre il cuore gli batteva forte. L’aveva deciso. Sarebbe andata così. Sorrise di nuovo e una nuova luce brillò nei suoi occhi. 

  
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