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Autore: TheBlazer    14/10/2011    4 recensioni
Da una collaborazione lord_mew e Pequedark_Velvet... *rullo di tamburi* Jet, un giovane e coraggioso ranger di Forestopoli, Hoenn, parte alla volta di una nuova e misteriosa regione. Al suo fianco c'è Amber, una dolce ragazza Domadraghi determinata ad ottenere il titolo di Capopalestra. Il loro obiettivo sarà ritrovare il professor Hazel, un noto studioso di evoluzioni scomparso nel nulla poco tempo prima. Ma quello che né Jet né Amber sanno è che gli studi di Hazel racchiudono un grande, antichissimo segreto, e che quella che è cominciata come una semplice investigazione potrebbe trasformarsi in una missione per la salvezza del mondo...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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  Pokemon Light & Dark: Safiria

La Convocazione




     Era una giornata fresca e piacevolmente ventosa, la tipica giornata di metà aprile. Il sole splendeva allegramente, padrone incontrastato del cielo azzurro, e le folate d’aria accarezzavano dolcemente i rami e il fogliame che circondavano Forestopoli. Si presentava a tutti gli effetti come una giornata normalissima. Jet non avrebbe mai sospettato che, da quella giornata in poi, la sua vita sarebbe stata completamente stravolta.
    Jet Winters era disteso a pancia in su in un prato, con la testa appoggiata al dorso del suo fidato Absol. Il ragazzo sfogliava appassionatamente il manga appena comprato, l’ultimo di una ben nutrita serie, mentre il candido Pokemon Catastrofe se ne stava rannicchiato ad occhi chiusi, immobile come una sfinge, intento a godersi il gradevole tepore del sole.
    Per quella settimana, il loro turno di pattuglia era finito. Jet amava il suo lavoro di ranger, ma non gli dispiaceva affatto la prospettiva di potersi alzare all’ora che gli pareva e di fare quello che gli andava. Avrebbe potuto allenarsi al poligono della base, o andare a pescare, o anche semplicemente farsi una passeggiata per i boschi... sempre con Absol, ovviamente. Erano partner di vecchia data, loro due: glielo aveva regalato sua madre quando aveva compiuto dieci anni, e da allora non se n'era più separato. Lui e il Pokemon Catastrofe si muovevano e lottavano insieme, in perfetta sintonia, al punto che talvolta sembravano quasi leggersi nel pensiero. Avevano fatto carriera lentamente, schiena contro schiena, affrontando una sfida dopo l'altra fino a crearsi un nome e una reputazione. Jet non avrebbe potuto desiderare un compagno migliore: Absol era forte e coraggioso, e matto quasi quanto lui.
    A diciassette anni d’età, Jet era uno dei ranger più giovani della pattuglia di Forestopoli. Gli assidui allenamenti avevano reso il suo fisico asciutto e atletico, adatto tanto a scalare una parete rocciosa quanto a scaricare un bel cazzotto sul muso di qualche malintenzionato. Sotto gli scarmigliati capelli scuri, gli occhi erano di un bel verde-azzurro, il colore del mare. L'unico difetto del suo viso era la cicatrice: una cicatrice lunga e sottile, argentea, che gli solcava la guancia destra dalla tempia fin quasi al labbro. Un souvenir della prima (e ultima) volta che aveva dovuto domare un Metagross.
    Forse per il suo aspetto non troppo raccomandabile, forse semplicemente perché gli piaceva stare per conto suo, Jet non aveva molti amici. A parte sua madre e il suo fratellino, le uniche persone a cui voleva davvero bene erano Deborah – la saggia ma inflessibile direttrice del reparto ranger – e Rob, suo vicino di casa nonché amico d'infanzia. Di solito, lui e Rob nelle ore libere vagabondavano per i boschi e le distese erbose, ma Rob era stato inviato a Cuordilava la settimana prima, e in sua assenza Jet ammazzava il tempo leggendo e gironzolando con Absol. Raramente qualcuno lo cercava, o chiedeva di lui.
    Fu perciò una sorpresa quando il suo PokeNav trillò, spezzando improvvisamente la quiete della natura. Stupito, Jet abbassò il manga. Lo portava sempre agganciato alla cintura in caso di sicurezza, ma nessuno fino a quel momento lo aveva mai chiamato, se non per casi di estrema urgenza. Il ragazzo s’affrettò a srotolare l’auricolare, e con esso il piccolo microfono incorporato. Che Deborah avesse fiutato qualche guaio?
    « Deborah? » chiese Jet.
    « No, sono io! » esclamò una profonda voce maschile. « Non mi riconosci? »
    Jet ebbe un attimo di disorientamento, poi la sua mente collegò. « Professor Birch! » esclamò, meravigliato. « Sono almeno due anni che non la sento! »
    « Già, dai tempi dell’Accademia » confermò Birch. « Bei giorni, quelli. Sai, certe volte  ho l’impressione che siano trascorsi interi secoli, e certe altre mi sembra di avervi lasciato appena un mese fa. Come te la passi, Jet? »
    « Non c’è male, direi, ma immagino che questa non sia una semplice telefonata di cortesia, vero? »
    Il professore ridacchiò. « Beh, forse qualcosa che volevo dirti c’è… ma preferirei parlartene a quattr’occhi, se possibile. È una faccenda delicata. Pensi di potermi raggiungere ad Albanova? »
    Jet alzò gli occhi al cielo. « Non può proprio dirmi di cosa si tratta adesso, vero? »
    « Per favore » insisté Birch con una nota supplichevole. « Ho bisogno di un ranger, un ranger di cui possa fidarmi, e tu faresti proprio al caso mio. Non mi sono dimenticato di te. Sei forse un po’ impulsivo, ma quando ti ci metti sai essere anche serio e responsabile. Ricordo benissimo di quando hai salvato il tuo amico ranger da un Tauros imbizzarrito. »
    « Lì ho avuto fortuna » disse Jet, un po’ imbarazzato. « Se Rob non lo avesse indebolito così tanto prima del mio arrivo… »
    « Sì, sì, va bene » disse Birch sarcastico, ma dal suo tono si sentiva che stava sorridendo. « In conclusione, sei la persona giusta per questo tipo di lavoro. Allora, posso contare sul tuo aiuto? »
Jet sospirò. Tanti saluti alla sua giornata di riposo.
    « Arrivo » tagliò corto.
   
    Quando raggiunse Albanova, Jet si era trasformato nell’impeccabile ranger di sempre. Tuta nera, giacchetta rossa, distintivo appuntato sul petto. Al suo fianco era saldamente allacciato un marsupio di tela bianca, contenente il PokeNav, lo styler e pochi altri beni di prima necessità. Lui e Absol scivolarono giù dal dorso del Tropius appena catturato tra gli sguardi curiosi della gente del posto. In molti li guardavano ammirati, alcuni quasi con invidia, e parecchi bambini additavano lui e i due Pokemon a bocca spalancata. Raramente, in quel microscopico villaggio, si aveva occasione di vedere creature diverse da uno Zigzagoon o un Poochyena.
    All’inizio, come tutti i principianti, Jet s’era sentito lusingato da quelle attenzioni, ma ora non gli facevano più né caldo né freddo. Il ragazzo rilasciò il Tropius con un piccolo ringraziamento, dopodichè si diresse a passi rapidi verso il laboratorio di Birch.
    « Sei arrivato! » esclamò il professore con evidente sollievo, prima di guardarlo con attenzione. « Ti ho lasciato che eri un ragazzino, e ora ti ritrovo che sei un giovane uomo. Gli ultimi due anni ti hanno fatto maturare. »
    « Ne sono successe tante » disse Jet. Absol si strusciò contro la sua gamba, fissando Birch con gli inquietanti occhi color rosso scarlatto. « Oh, lui è il mio partner, Absol. Allora, professore, di cosa mi voleva parlare? »
    « Più che altro, era lei a volertene parlare. »
    Con la coda dell’occhio, Jet vide che il professore non era solo. Dietro di lui c’era una ragazza minuta, suppergiù della sua stessa età. Portava una maglietta grigio perla, con lo scollo a barca, e semplici jeans chiari, che le avvolgevano le gambe lunghe e affusolate. I begli occhi da cerbiatto erano di una profonda tonalità castana, e i capelli lisci, tra il biondo e il rosso, scintillavano come fiamma viva sotto la luce al neon. Jet si ritrovò a pensare distrattamente che era davvero carina.
    « Questa è Amber » disse Birch, facendo entrare Jet e chiudendo la porta dietro di sé. « È il motivo principale per cui ti ho convocato. Hai già sentito parlare di Safiria, vero? »
    Certo che ne aveva sentito parlare. Safiria era una regione piuttosto lontana, collocata a est di Hoenn.
    « È da lì che provengo » disse Amber con voce chiara e dolce. « Sono la figlia del capopalestra di Crisopoli. Mi dispiace di esservi capitata tra capo e collo così all’improvviso, ma a Safiria non c’è un vero e proprio corpo di polizia e i ranger sono pochi e male addestrati. Non so più a chi rivolgermi. »
    Jet spostò lo sguardo da lei a Birch, e notò che l’uomo si stava torcendo nervosamente le mani. « Beh, un vero ranger non si tira mai indietro davanti ai problemi. Cos’è successo, Amber? »
    « È per via del professor Hazel » rispose lei, preoccupata. « E’ il massimo esperto in materia di trasformazioni, e da qualche tempo è scomparso da Crisopoli. Sono giorni che non si sa più nulla di lui. Nessuno sa dove sia, neppure i suoi assistenti: sono andati a ispezionare casa sua, ma non c’è un’anima. Non ha lasciato né biglietti né altro. »
    « Non potrebbe essersi allontanato per qualche ricerca? » chiese Jet.
    Amber inarcò appena un sopracciglio. « Senza avvertire nessuno? No, non credo. Ho paura che la faccenda sia ben più preoccupante.»
    Un silenzio carico di tensione calò tra loro.
    « Potrebbero averlo rapito, allora » ipotizzò poi il ranger. « In questo caso, i rapitori di solito agiscono per tre motivi… o per ricatto, o per motivi personali, o per togliere di mezzo un elemento scomodo. » Socchiuse le palpebre. « Hai detto che è un esperto di trasformazioni. A cosa stava lavorando Hazel negli ultimi tempi? »
    « Se vieni con me, te lo mostrerò personalmente. »
    Jet non esitò. A muoverlo non era solo il suo dovere di ranger, ma anche la sua coscienza: sapeva benissimo che non se lo sarebbe mai perdonato, se fosse successo qualcosa al professor Hazel e lui non avesse alzato un dito per aiutarlo.
« Ok. Dovrò chiedere la licenza alla direttrice, ma sono sicuro che me la accorderà senza problemi. Quando si parte? »
    « La prima nave disponibile parte domattina da Porto Selcepoli » disse Birch.
    Jet annuì. Non aveva bisogno di sapere altro. 



*****************

Questa è solo un'introduzione, dal prossimo capitolo in poi si parte a tutta birra per Safiria =) innanzitutto, ringrazio lord_mew (per l'idea), AgentSirius (per la base della mappa) e Pequedark_Velvet (per i disegni dei Pokemon).

Se cliccate le parole in azzurro, quelle vi condurranno alle immagini di cui si sta parlando. Qui potete trovare la mappa di Safiria, alla quale spesso e volentieri farò riferimento e che sarà necessaria per guidare i nostri protagonisti.

Grazie a tutti coloro che vorranno lasciare un commentino =)

Bacio,
- Flames




  
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