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Autore: JJane    15/10/2011    5 recensioni
Questo è il mio epilogo dell'episodio "The Reckoning" della quinta stagione della serie.
C'è un particolare riguardante una puntata della seconda serie che ho liberamente interpretato.
E' una scena tra Damon e Elena, dopo il ritorno di Stefan a Mystic Falls.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Quello non era mio fratello-.

-Si, invece. Stefan se n'è andato-.

Una goccia salata sgorgò dagli occhi scuri carichi di emozioni.

Delusione.

Smarrimento.

Solitudine.

-Dov'eri mentre tutto questo mi franava addosso? Avevo bisogno di te-.

Lui abbassò il capo e incontrò il luccichio millenario del cimelio che aveva recuperato e realizzò che se n'era andato con Kathrine.

-Ti prometto che non ti lascerò mai più-.

Elena si asciugò le lacrime e lo guardò, con l'improvvisa coscienza di una verità nascosta come polvere sotto il tappeto.

-Damon- soffiò, senza riuscire a contenere le lacrime che, impetuose, cominciarono a rigarle il viso.

Lui la fissò dritta negli occhi e per la prima volta la vide fragile, indifesa.

-Potresti dimenticare-.

-Non voglio-.

-Perchè?-.

Elena si asciugò le lacrime e prese in mano la collana.

-Perchè le mie decisioni dipenderebbero da una bugia e invece voglio che voi sappiate, che tu sappia che io ricordo- si alzò in piedi e si avvicinò a lui -io ricordo tutto-.

Damon la guardò intensamente, per cercare di cogliere quello che le stava sfuggendo.

-Me l'hai già restituita una volta- continuò facendo oscillare la sua collana -e mi hai soggiogata senza chiedermi se lo volessi, non succederà di nuovo-.

Distolse lo sguardo e nel fuoco del camino rivide un ricordo...


..era seduto accanto al suo letto, sentì il suo profumo ancora prima che arrivasse.

-Bel pigiamino-.

-Sono stanca, Damon-. Rispose sorpresa.

Si alzò con calma e fece scivolare tra le dita il gioiello.

-Ti ho riportato questa-.

-L'avevo data per persa- sospirò sorpresa -Grazie- disse sorridendo e tendendo la mano.

Ma lui ritrasse la collana.

-Ti prego, ridammela-.

Aveva visto il timore nei suoi occhi, mentre le si avvicinava.

-Devo solo dirti una cosa- sospirò, per rassicurarla.

Elena indietreggiò diffidente.

-Perchè devi dirla con la mia collana in mano?-.

Non si aspettava quella domanda, ma rispose sinceramente.

-Beh, perchè quello che sto per dire è forse la cosa più egoista che io abbia mai detto nella mia vita-.

-Damon non farlo-. Pregò Elena, senza il coraggio di affrontarlo.

-No, almeno una volta devo dirlo- replicò avvicinandosi -e tu devi solo sentirtelo dire-.

Occhi negli occhi.

-Ti amo, Elena-.

Le sue labbra si dischiusero, tradendo un'emozione, qualunque essa fosse.

Un'emozione che bastò per dargli coraggio e finire quello che aveva cominciato.

-Ed è proprio perchè ti amo che non posso fare l'egoista con te- abbassò un attimo lo sguardo, rassegnato -Per questo non puoi saperlo. Io non ti merito, ma mio fratello si-.

Le diede il bacio più puro che avesse mai dato, la sfiorò appena sulla fronte e, per un attimo sentì la sua pelle bruciare sulle sue labbra.


-Dio, quanto vorrei che non dovessi dimenticarlo. Ma devi-.

Damon non riuscì a nascondere lo stupore.

La guardò incredulo.

-Ma come...-.

Elena si avvicinò al camino.

-Stavo bevendo la verbena- confessò -dato che non avevo la mia collana-.

Per la prima volta da decenni si sentì uno stupido.

Non osava guardarla, sapendo che il momento più intimo della sua vita era vivo nella mente di Elena e non al sicuro nel suo cassetto dei ricordi.

Fece un altro passo e gli si parò di fronte.

Alzò con incertezza una mano e lo costrinse a guardarla.

-L'ho sempre saputo- ammise -e ti ho odiato, per avermelo detto-.

Damon abbassò di nuovo lo sguardo, gli mancava il coraggio di affrontare di nuovo quegli occhi, quel viso, quel sentimento.

-Ti ho odiato tutte le volte che me l'hai dimostrato- riprese lei, facendo un altro passo -e ti ho odiato tutte le volte ti sei comportato come un mostro, perchè io so che tu non lo sei-.

-Elena-.

-Sei stato un'egoista- lo interruppe lei -a non lasciar decidere me, se volessi ricordare o no-.

-Come vedi non ha fatto alcuna differenza-.

Replicò aspro.

Bruciava dentro tutte le volte che lei aveva scelto Stefan, tutte le volte che aveva dovuto assistere al loro amore, tutte le volte che aveva dovuto proteggerlo, quell'amore non suo.

-E invece si- disse lei, costringendolo a voltarsi -perchè mi ha fatto credere in te-.

-Ho tradito la tua fiducia, ti ho delusa, ho fallito, qualunque cosa volessi fare-.

-Mi hai sempre protetta- ammise e gli sfiorò la guancia con la mano tremante -ora capisco perchè ti ho odiato- vide il suo sguardo interrogativo e rispose -Hai sempre messo l'amore per me davanti a qualunque cosa, tranne alla tua natura. Credevo che fosse possibile, credevo che Stefan lo facesse e me la prendevo con te, perchè non facevi altrettanto. In realtà, mi stavo solo illudendo: non puoi combattere la tua natura, ma potevi combattere per me, e lo hai fatto-.

Il fuoco scoppiettò nel camino, ma non fu così forte da spezzare l'alchimia ancestrale che li legava.

Un filo rosso li circondò impercettibilmente chiudendoli in un abbraccio carico di attesa, di passato e di timori.

-Sei confusa-. Bisbigliò.

-Non sono mai stata così lucida-.

-Forse...- cercò un ultimo appiglio alla razionalità.

Ma la razionalità era proprio li.

Erano trascorsi troppe ore, giorni, notti da quando la realtà li aveva messi di fronte al fatto che si volevano, che l'uno era legato indissolubilmente all'altra e che non potevano far altro che nascondersi fino al giorno in cui il Destino non avesse preso in mano il filo rosso per cucire quell'amore.

Si baciarono con tanta intensità che vennero cancellati in un istante tutti i giorni persi.

C'era passione nelle loro labbra, sulla loro pelle.

Ma c'era qualcosa di più.

Qualcosa che finalmente ruppe gli argini del giusto o sbagliato per diventare un dato di fatto.

Elena aveva impiegato così tanto ad accettarlo, che decise di ammetterlo una volta per tutte e smettere di combattere.

-Sono innamorata di te, Damon-.

  
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