Arthur guardò sbigottito il suo ragazzo, completamente ricatapultato nella neve, che si rimboccava le maniche per creare la testa di quello che doveva essere un innocuo pupazzo di neve, ma che si stava trasformando in un serio fattore di crisi isterica per Arthur.
"Alfred..?" lo chiamò con un tono di voce per nulla rassicurante.
"Dimmi Artie..." in quel momento, in cui Alfred si girò per far entrare nel suo campo visivo il suo "noiso" fidanzato, si acchiappò dritta dritta in faccia una bella palla di neve.
"Uahahahahahahahah! Così impari a sfidare la mia pazienza!" rise Arthur, soddisfatto della "punizione" che aveva inflitto a quel beota americano del suo ragazzo.