Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure
Segui la storia  |      
Autore: sweet_girl    25/06/2006    9 recensioni
In questa storia verrà raccontata la vita di un Digiprescelto.. Uno dei miei preferiti. Il suo nome? Taichi Kamiya, o Tai Yagami, come si preferisce. Racconterò la sua vita, a partire dai suoi sei anni, fino ad arrivare ad un evento molto importante per suoi due amici... Felice e bello per gli altri, ma sicuramente triste e malinconico per il Digiprescelto del Coraggio... Per tutti coloro che come me adorano Taiora, coppia bellissima, ma che purtroppo non si realizza.. Ma è una storia anche per chi ama Sorato. SPERO DAVVERO VI PIACCIA!! ^_____^ LEGGETE MI RACCOMANDO E LASCIATEMI DEI COMMENTINI!!!!! ^O^ UN BACIO!
Genere: Romantico, Commedia, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ora vi racconterò una storia.. La storia di un Digiprescelto.. Uno dei miei preferiti.

Il suo nome?

Taichi Kamiya, o Tai Yagami, come si preferisce.

Racconterò la sua vita, a partire dai suoi sei anni, fino ad arrivare ad un evento molto

importante per suoi due amici... Felice e bello per gli altri, ma sicuramente triste e malinconico

per il Digiprescelto del Coraggio...

Per tutti coloro che come me adorano Taiora, coppia bellissima, ma che purtroppo non si

realizza.. Ma è una storia anche per chi ama Sorato.

Bene, ora vi lascio alla storia...

Buona lettura a tutti.

(Naturalmente non so se racconterò tutti gli anni di Taichi... Magari ne salterò alcuni, anzi

parecchi, ma li accennerò.)

STORIA DI UNA VITA

-Mami!! Io sto andando a giocare!!-

L'allegra voce infantile di un bambino sui sette anni riecheggiò nelle scale del bel pianerottolo

del secondo piano di uno dei tanti palazzi di periferia.

-D'accordo tesoro. Mi raccomando, fa attenzione! E non tornare tardi!-

Un'altra voce, bonaria e dolce come solo quella di una madre può essere, riecheggiò, fino ad

arrivare immediatamente alle mie orecchie.

-Ooookkkk!!!- disse il bimbo, entrando nell'ascensore, e schiacciando il tasto "T", che indicava

"PIANO TERRA" (o almeno nel mio palazzo è così..! :p nda).

-Taichi... Taichi.. Tolna qui!! Flatellone!!-

Riuscì ad udire un'ultima voce.

Quella della sorellina, Hikari, che uscendo dalla porta di casa si era messa a chiamare il fratello

maggiore.

Il bimbo sorrise. Adorava sua sorella...

Si mise sulle punte, per guardarsi allo specchio. Cercò di sistemarsi quella chioma castana

ribelle e indomabile, alla Dragon Ball, ottenendo però risultati disastrosi...

-Uffi...- si lamentò il piccolo, uscendo dall'ascensore che aveva ormai raggiunto la sua meta.

-TAICHI! TAI!!- urlarono cinque bambini, assieme, correndo incontro a Taichi.

-Ciao ragazzi!- li salutò Taichi, sorridendo vivacemente.

-Dai, andiamo a giocare a pallone!!- urlò uno più basso degli altri, scuotendo i capelli.

-SIIIII!!!- urlarono tutti gli altri in coro.

E così il gruppetto di amici si diresse al campetto, pronti per iniziare una partita al pallone.

Giusto il tempo di formare le squadre (una delle quali Taichi era il capitano) che il match

abbe inizio.

-ENRI!! PASSA, PASSA!!- urlò Taichi a un suo compagno di squadra, in possesso del pallone.

Il bimbo non se lo fece ripetere e passò la palla a Taichi, che tirò immediatamente

un calcio al pallone, ripassandolo all'amico. Quest'ultimo non tardò a tirare, colpendo

però il pallone con troppa forza, facendolo finire sopra la traversa.

Taichi sorrise.

-Certo che sei proprio scandaloso!! Sei scarsissimo!- disse scherzoso, ricevendo un lieve

scappellotto sul capo.

-Vado io a prendere il pallone!!- disse Taichi, correndo nella direzione in cui era finita la

palla.

Si allontanò dal campo, e si guardò attorno.

Dove poteva essere il pallone??

-Pallone! Pallone, dove sei...??- sussurrava il bambino, aggirandosi nel giardinetto.

Ad un certo punto qualcosa, che al bambino parve essere una furia, lo scaraventò a terra.

Anzi, qualcuno...

-DI UN PO'! SEI STATO TU IL DEFICENTE CHE MI HA TIRATO ADDOSSO QUESTO BOLIDE??!!!-

Taichi aprì un occhio, mentre si massaggiava il capo dolorante.

Poi alzò lo sguardo, e...

-EHI, QUI LE DOMANDE LE FACCIO IO! DI UN PO' TU, SEI STATA TU A BUTTARMI A QUESTO MODO A TERRA??-

urlò il bambino, alzandosi a fatica, e guardando inviperito la ragazzine che si ritrovava davanti.

La guardò meglio, strizzando più volte gli occhi. Era alta più o meno quanto lui (quindi non

superava il metro e ventiquattro), abbastanza magra, con un cappellino sul capo, e i capelli

castano chairo, sul rossiccio, che, per quanto si potesse notare per via della presenza del cappellino, dovevano

essere abbastanza corti.

"Carina.. Ma non abbastanza per farmi stare zitto!" pensò Taichi.

La ragazzina fece una smorfia.

-CERTO CHE SONO STATA IO!! TA PARE CHE UNA TIPA COME ME SI STIA ZITTA SE UN DEFICENTE MENTECATTO

COME TE MI TIRA UNA PALLONATA IN FACCIA??!!- disse la bruna, paonazza, infastidita e urtata

dall'atteggiamento del bimbo.

-E perchè.. Che tipa saresti tu?- chiese, con gli occhi semiaperti.

La bambina fece un sorrisone compiaciuto e contento, come se attendesse da tempo quella domanda.

-Io??? Io sono una tipa solare, allegra, vivace, bella, gentile, altruista, simpatica, stupenda,

meravigliosa, socievole, amichevole...-

Taichi guardò la bambina con gli occhi spalancati, come se avesse a che fare con una pazza. E

fece un sospiro, abbassando lo sguardo.

Poi lo rialzò, e guardò seriamente la bimba.

E dopodichè, cominciò a ridere di gusto.

-AH AH AH AH AH AH AH AH!!!-

La bruna lo guardò sbalordita, con un sopracciglio alzato, e una smorfia di disappunto a incurvarle

le sottili labbra.

-E ora si può sapere che cosa hai da ridere??- chiese, stizzita, ma divertita, tentando di nascondere

un sorrisino.

Quel bambino era strano.. Ma divertente!

-Ninete niente.. E' solo che mi fai ridere! Sei simpatica!! Comunque, i miei amici mi staranno

aspettando.. Devo andare! Sai, stiamo facendo una partita di calcio!- disse Taichi, ancora

sorridente.

La bruna guardò immediatamente Taichi, ad occhi spalancati, incredula.

-C-C-CALCIO????!!!- chiese, tutta elettrizzata.

-S-si.. Perchè??-

Taichi guardò inquietato la bambina, che si era messa a saltare, probabilmente dalla felicità.

-IO-ADORO-GIOCARE-A-CALCIO!!!!- disse la bimba, tutta contenta.

-Dai andiamo!! I tuoi amichetti ci staranno aspettando!!- aggiunse.

Taichi la guardò confuso.

-Aspetta, aspetta, aspetta... In che senso "CI"???- chiese.

-Bè, vengo anche io a giocare! Mi sembra logico!- disse la bruna.

-Ah... E chi ti avrebbe invitata, scusa??-

-Da sola, è ovvio! Mi sembra logico il fatto che io possa giocare con te. QUALCOSA IN CONTRARIO,

FORSE??!!- chiese la ragazza, con la fiamma al posto delle pupille color nocciola.

Taichi fece un passo indietro, terrorizzato. Poi rise nervosamente, mettendosi una mano dietro al

capo.

-Eh eh eh... Certo che no!! Non ho nulla in contrario, anzi...!! Eh eh eh... Assolutamente puoi

giocare! V-vieni!-

-Grazie!!- disse dolcemente la piccola, sorridendo a trecentoventidue denti.

E così i due bambini si incamminarono verso il campetto di calcio, dove gli amichetti di Taichi

lo stavano aspettando, impazienti.

-Ehi, Tai-kun! Ma quanto ci hai messo???- chiese un bimbo bassino, coi capelli biondi tutti

scompigliati, e i due occhioni verde smeraldo che luccicavano.

-Scusate, ragazzi!! E' solo che... Bè.. Mentre stavo prendendo il pallone ho incontrato questa

bambina qui!- disse il bruno, sorridendo come per scusarsi.

-Ciao!!- dissero i bambini in coro, salutando la nuova arrivata.

-Ciao a tutti!!- disse cordialmente -Solo una domanda... SI PUO' SAPERE CHI DIAMINE E' STATO L'IDIOTA CHE MI HA TIRATO

ADDOSSO QUELLA PALLONATA??!!- chiese la bambina, ancora inviperita.

Quella pallonata le aveva fatto davvero male...

Tutti fecero un sorrisino, voltandosi verso il "colpevole" e indicandolo con le manine.

Il bambino in questione, il cui nome era Enri, sorrise imbarazzato, abbassando lo sguardo, e

torturandosi le dita.

-Ehm.. Sono stato io.. Ma perdonami, non l'ho assolutamente fatto... volutamente... Insomma, non

l'ho fatto apposta...- disse infine, prendendo un po' di coraggio.

-Oh, non preoccuparti!! Scuse accettate!!- disse gentilmente la bruna, sorridente.

Enri sorrise contento.

Ma se da una parte alcuni erano contenti, qualcun altro non lo era affatto...

Taichi, infatti, guardava la scena inviperito.

-Tsk, con me però non ha fatto tutta la gentile..- sbuffò, mormorando.

Questo commento però venne ben udito dalla bambina, che guardò il bambino con uno sguardo truce.

-Bè, questo perchè tu non sei stato altrettanto gentile nei miei confronti!- disse, incrociando

le braccia al petto, e chiudendo gli occhi, indispettita.

-Ma che diamine stai dicendo, eh?? Sei stata tiu ad aggredirmi per prima!! Memoria corta, STREGA?-

disse Taichi, sorridendo vittorioso e sicuro di aver colpito la ragazzina.

E in effetti aveva ragione...

La bruna alzò lentamente lo sguardo (in un modo che Taichi nella sua testolina definì "alquanto

inquietante"), spalancò gli occhi, fece un sospiro, e poi...

-COME MI HAI CHIAMATAAAA????????!!!!!!- urlò in modo disumano la bruna, saltando letteralmente

al collo del ragazzino.

-ODDIO!!!!- esclamarono i bambini, cercando di dividere i due bimbo.

Riuscendoci, anche se con un bel po' di sacrifici...

Taichi e la bambina non si gaurdavano in faccia. Entrambi avevano una faccia indignata, le

braccia al petto, un triangolino sulla testa (come quello degli anime e dei manga, che segnala

che i personaggi sono irritati o arrabbiati), e si davano le spalle.

-Fiiiuuuu!! Che fatica!!- disse un bambino, asciugandosi la fronte.

Un altro invece ghignò, prima di dire qualcosa...

-Ehi, amico!! Ma come, incontri una bellezza del genere e ci litighi pure??!! Sei pazzo!!- disse

sorridendo estasiato alla vista della bambina.

Quest'ultima sorrise lusingata.

Si vede che era una tipa che apprezzava molto i complimenti.

-Oh, grazie! Sai, al giorno d'oggi c'è poca gente che comprende la vera bellezza!- disse, ghignando.

Taichi fremeva dalla rabbia.

-Dai, andiamo a giocare, che è meglio!- disse un bambino, scuotendo la spalla del bruno.

-Si... E' meglio...- disse, prendendo il pallone caduto per terra.

-Pronti ragazzi??-

-PRONTI!!- dissero tutti, all'unisono.

E così incominciarono a giocare.

Taichi e la nuova bambina erano avversari, purtroppo.

Ma così almeno Taichi potè osservare meglio la bambina.

I lineamenti del viso erano dolci e perfetti. Gli zigomi non troppo alti, le guancie arrossate

leggermente, qualche ciuffo ramato le copriva la fronte, mentre tutti gli altri capelli

erano coperti armoniosamente da un bel cappellino di seta azzurro.

Il fisico, non troppo slanciato ma molto snello, era risaltato dalla cannottiera di cotone

rosa, e la minigonna di jeans... Di certo un abbigliamento poco adeguato per giocare a calcio, ma,

nonostante ciò, Taichi dovette ammettere che quella bimba era un vero portento a pallone...

Aveva un'agilità alquanto felina, era rapida e brava nei movimenti e nei passaggi, non sbagliava

quasi mai, e giocava con una grande passione, classe e bravura. Insomma, raggiungeva QUASI il

livello di Taichi.

"QUASI! Nessuno è meglio di me!" pensò il bruno, colpendo di testa il pallone, e facendolo entrare

in rete.

-Yyyuuu-uuuu!!- esultò, facendo il giro del campo euforico, e dando il cinque ai suoi compagni

di squadra.

La ragazzina assisteva a quella scena con un sorrisino divertito.

Quel bambino era davvero particolare...

Sciocco, certo, ma... Carino...

Era divertente, buffo, simpatico, e... Insomma, non era certo male neanche fisicamente!

Quei capelli castani ultra-ribelli, quegli occhi castani così vivaci e buoni...

E poi, dovette suo malgrado ammettere la piccola, era davvero forte a pallone!!

Insomma, raggiungeva QUASI il livello della bambina.

"QUASI! Nessuno è meglio di me!" pensò la bruna, tornando a giocare.

Dopo qualche ora di divertimento i bambini smisero di giocare, esausti e stremati.

-Oh... Non ce la faccio più!!- disse la bambina, sedendosi su una panchina.

-Già! Nemmeno io!- assentì Taichi, sedendole affianco, e asciugandosi la faccia.

La bruna lo guardò.

-Ehm... Senti... Ti dovrei chiedere un favore...- iniziò a dire timidamente .

Taichi la guardò con un punto interrogativo sulla fronte, ma la nvitò a parlare con un gesto

del capo.

-Ecco.... Non è che mi potresti accompagnare a casa per favore...?? Sai io ho tanta paura...

Ci sono gli uomini cattivi a quest'ora...- disse innocentemente la bambina, rabbrividendo al solo

pensiero.

Taichi incominciò a ridere di gusto.

-Ma che dici!! Sono solo le sette e mezza!! E poi non ci sono gli uomini cattivi!- disse, tra le

risate.

-E invece si!-

-E invece no!-

-Si!-

-No!-

-Si!-

-Senti, vuoi si o no che ti accompagni a casa??-

-S-Si, certo!-

-E allora smettila di contraddirmi!!-

-...-

-...-

-..Ok..-

-Bene... Andiamo, allora!-

E così i due neo-amici si avviarono verso casa della bambina, che indicò precisamente la strada

da prendere.

I due parlarono e scherzarono per tutto il tragitto, ricevendo sguardi inteneriti dalle persone

che passando guardavano addolciti quella scena di due bambini così piccoli e carini camminare e ridere

assieme.

-Ecco! Siamo arrivati!!- disse la bambina, fermandosi ad un certo punto.

I due arrestarono il loro cammino di fronte ad un bel palazzo, colorato e accogliente.

-Questa è casa tua??- chiese Taichi, osservando il palazzetto.

La bimba annuì.

-Wow! Sembra carino da fuori!!- disse, sempre sorridente.

La bruna sorrise a sua volta.

-Bene... E' stato un piacere conoscerti e passare la serata con te.... Ehm.. Oh, che sciocchi!-

disse la bambina, incominciando a ridere.

-C-Cosa c'è??- chiese Taichi, incuriosito e stupito dal comportamento della bruna.

-Non ci siamo neanche presentati!! Io non so neanche come ti chiami!! Ah ah ah!!- disse la bimba.

Taichi si sbattè una mano sulla faccia, come se si fosse appena ricordato di una cosa importante

da fare.

-Oh caspita, è vero!! Ecco cosa dovevo fare!! Vabbè, cominciamo tutto da capo!! Piacere, io mi

chiamo Taichi Kamiya! Ma tu puoi chiamarmi Taichi, o Tai, o Taichi-kun, insomma come preferisci!!

Piacere!!- disse Taichi sorridente, porgendo la manina paffuta alla bambina.

Lei lo guardò dapprima sorpresa e confusa.

Poi però si lasciò sfuggire un sorrisino, e strinse la mano di Taichi.

-Sora Takenouchi!! Ma tu puoi chiamarmi Sora, o Sora-kun, insomma come preferisci! Il piacere è tutto mio!-

disse la bambina, sorridente.

-Sora... Bel nome!- disse Taichi.

Sora arrossì, mormorando un timido "Grazie...".

Taichi sorrise, contento.

-Ehm.... Bene Taichi... Grazie davvero di tutto... Della partita.. Della tua simpatia... E di

avermi accompagnata a casa! Davvero, scusa il disturbo!- disse la bambina.

Taichi sventolò una manina, come a voler scacciare una mosca particolarmente fastidiosa.

-E di cosa ti scusi?? Per me è stato un piacere, sul serio! E per quanto riguarda la mia

simpatia, bè... Quella è una dote di natura!- disse Taichi, facendo ridere Sora.

-Oh, ma soprattutto... Scusa se sono stata sgarbata o acida... Perdonami... Non mi comporto

mai così... Scusa, Tai-kun...-

Il cuore di Taichi perse un battito.

-Oh.,.. E di cosa, Sora-san... Non preoccuparti assolutamente!- disse.

Sora sorrise contenta.

-Oh, non sai quanto sono felice!!- disse la bambina, abbracciando Taichi e dandogli un tenero

bacio sulla guancia.

Taichi guardo spaesato la strada, imbarazzato.

E Sora fece altrettanto.

-Ehm, bè... Ora devo proprio andare, Tai!! Spero di rivederti!!- disse Sora, rossa rossa, salendo

di corsa le scale.

-Ok.. Certo... Io sono quasi sempre al campetto... Ma al massimo ti vengo a prendere o a trovare

io!!- disse Taichi, sorridendo.

Sora sorrise, rincuorata e contenta di quelle parole.

-OK!! Ci conto, eh! Ciao ciao, Taichi Kamiya!- disse sorridente, chiudendo il portone.

Taichi sventolò la mano in segno di saluto.

Non appena Sora si fu allontanata abbassò lo sguardo, toccandosi con due dita il punto dello

zigomo in cui, anche se brevemente, le labbra della piccola Sora si erano poggiate.

E poi alzò lo sguardo, sorridente.

"Ciao ciao, Sora Takenouchi!" pensò, e il suo giovane e inesperto cuore, probabilmente per una volta

nella sua vita dopo l'esperienza di aver preso in braccio la sua sorellina, cominciò a battere forte.

Taichi sorrise, e si avviò saltellando felice verso casa, canticchiando allegramente una canzoncina.

Di certo quella giornata per lui sarebbe stata indimenticabile...

E non l'avrebbe scordata mai...

Aveva conosciuto Sora, che ben presto sarebbe diventato un personaggio importantissimo, se non

proprio fondamentale della sua vita...

Una persona che gli avrebbe regalato una moltitudine di emozioni, talvolta positive, e talvolta

ahimè negative...

Una presona che lo avrebbe reso felice in un periodo, ma che avrebbe tristemente segnato la sua vita

in un altro...

Ma questo ancora il piccolo Taichi non lo sapeva...

E così era meglio...

CONTINUA...

Ciao a tutti! Ecco a voi il primo incontro tra Sora e Taichi! Mi sono davvero divertita ad

impersonarli come bambini piccolini... Troppo belli!!

Io il loro primo incontro me lo sono sempre immaginato così... Un impatto forte, ma sicuramente

dolce... Sora per me da piccolina era una tipetta tutto pepe, ma anche dolce e gentile!!

E Taichi invece.... Esattamente come l'ho descritto!!

Nel prossimo capitolo comparirà Yamato...!!

Quindi non perdetevi il prossimo capitolo!!

Mi raccomando, aspetto mooolte recensioni! Quindi, datevi da fare!! ^^ (NO, scherzo... Se vi

piace commentate, se no... Amen. Mi darò all'ippica!! ^___^) Vabbè, io attendo comunque commentini...

Vi aspetto in molti!! -____^

Ciao a tutti!!! Un baciooo!!! ^o^

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure / Vai alla pagina dell'autore: sweet_girl