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Autore: Girl_in_Blu    19/10/2011    6 recensioni
Il piccolo Trunks ha sempre desiderato allenarsi con il padre, per trascorrere più tempo con l'austero genitore, ma appena comincia a combattere comprende cosa significhi essere un saiyan.
Estratto:
"Aveva un occhio nero e qualche livido violaceo sul corpo.
-Urca, devono far malissimo!- aveva esclamato Goten, cercando di toccare con un dito il volto dell’amico che, prontamente, aveva scansato la mano appiccicosa del piccolo Son.
Trunks poi, con fierezza, aveva annuito –sì, ma non troppo-..."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Just a family'
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Saiyan instinct

 
 


Aveva un occhio nero e qualche livido violaceo sul corpo.
-Urca, devono far malissimo!- aveva esclamato Goten, cercando di toccare con un dito il volto dell’amico che, prontamente, aveva scansato la mano appiccicosa del piccolo Son.
Trunks poi, con fierezza, aveva annuito –sì, ma non troppo-.

-Uf, non è giusto! Tu hai qualcuno con chi combattere seriamente- aveva, in fine, affermato offeso.
-Che ne dici di allenarti anche con me!- aveva detto Trunks, serio e con le braccia conserte.
Il volto dell’amico si era illuminato di gioia, consapevole che con lui sarebbe stato molto più divertente che con la madre.


 
Erano mesi che chiedeva al padre di essere allenato, ma inutilmente e quando questo aveva accettato, al cucciolo di saiyan parve di aver ricevuto il più bel regalo esistente.
Vegeta appariva irraggiungibile al bambino, soprattutto quando era chiuso in quella stanza blindata, dalla quale sentiva soltanto dei tonfi.

Sapeva a cosa servisse, l’aveva anche vista intrufolandosi di soppiatto tra una pulizia e l’altra e, spesso, aveva sognato di esserci dentro con l’austero genitore.
Era felice di passare più tempo con il padre, era questo il motivo apparente della sua insistenza, ma appena aveva iniziato a combattere, aveva compreso quella strana voglia che percorreva ogni fibra del suo piccolo corpo.

Una di quelle sensazioni alla quale non sapeva dare una spiegazione, ma che provava ogni volta che avvertiva un rumore provenire da quella camera.
Inizialmente si manifestava con la smania di muoversi, camminare, correre e magari volare, ma tutto ciò non lo soddisfaceva abbastanza.

E lì, con suo padre, aveva finalmente capito; era adrenalina, elettricità, forza.
Era, semplicemente, la sua natura e proprio in quel giorno, trascorso nella stanza gravitazionale, aveva capito cosa significasse essere un saiyan.
 
 
 
 






































































 





Angoletto di Girl_in_Blu:

Avevo intenzione di pubblicare questa fan fiction da tempo, ma solo oggi ho avuto tempo per rivederla.
Ovviamente i consigli sono sempre ben accetti :)
 
  

   
 
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