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Autore: Momos    19/10/2011    3 recensioni
-Hotel Mercurio, sono Stivy posso aiutarla?- chiesi come al solito
-si grazie, vorrei prenotare tre signole se possibile- mi disse una voce al telefono
-certo, potrei sapere il cognome di chi prenota la stanza?- chiesi
-due a nome Leto e una Milicevic- rispose quella voce, il moi cuore iniziò a battere all'impazzata, potevano essere loro? Impossibile pensai tra me e me, di tutti gli alberghi a New York proprio in quello dove lavoravo io?!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Hotel Mercurio, sono Stivy posso aiutarla?- chiesi come al solito

-si grazie, vorrei prenotare tre signole se possibile- mi disse una voce al telefono

-certo, potrei sapere il cognome di chi prenota la stanza?- chiesi

-due a nome Leto e una Milicevic- rispose quella voce, il moi cuore iniziò a battere all'impazzata, potevano essere loro? Impossibile pensai tra me e me, di tutti gli alberghi a New York proprio in quello dove lavoravo io?! Poi ritornai alla conversazione che avevo lasciato in sospeso

-ehm..bene, le stanze sono già libere, vi aspettiamo- risposi cordiale mi sforzai di non chiedere se erano davvero loro, la mia curiosità era in fibrillazione e la mia immaginazione galoppava,

-grazie infinte, penso che nel pomeriggio arriveremo, arrivederci- rispose la voce gentile

-grazie a lei, arrivederci- risposi e attaccai, il cuore continuava a battermi fortissimo, sembrava volesse uscirmi dal petto e se fossero stati davvero loro? La mia band preferita, la parte più bella di me, cosa avrei fatto?! Sorrisi a quel pensiero, chiesi alla mia collega di sostituirmi per qualche minuto e corsi a raccontare tutto alla mia amica Valeria, lei lavorava in cucina era capo cuoco e oltre a cucinare benissimo era anche di buona forchetta!

-Vale non puoi capire cose è successo!- urlai correndo per la cucina ancora desolata visto l'ora del mattino

-cosa ti è succeddo Sty?- lasciò quello che stava facendo e mi venne incontro sorridente,

-ho preso una prenotazione, tre singole- risposi allegramente

-lo fai sempre quale sarebbe la sorpresa?- chiese lei alzando il sopracciglio

-sai a nome di chi è?- lei scosse la testa -Leto e Milicevic ti dicono nulla?-

vidi il suo viso impallidire,

-vuoi dire proprio quei Leto e quel Milicevic?- chiese lei con gli occhi sbarrati,

-non ne sono sicura, arriveranno questo pomeriggio, e ho fatto 2+2, loro hanno un concerto questa sera qui a New York, quindi potrebbero essere loro no?!- chiesi con gli occhi che mi brillavano di gioia, da quando mi ero trasferita in America per lavoro avevo avuto la fortuna di vederli spesso, con il mi stipendio riuscivo a pagare la metà d'affitto della casa che dividevo con Vale e riuscivo a partecipare a molti concerti, i 30 seconds to mars sono la mia più grande passione da quando ho 13 anni, ma la sfortuna ha voluto che non sia mai riuscita a prendere un Gloden Ticket, ma non mi importa, la cosa fondamentale è sentire quella splendida voce e quei splendidi suoni più spesso possibile, ecco perchè ogni volta che vedo una data a cui posso partecipare compro subito i biglietti.

-potrebbero essere loro, staremo a vedere- disse lei ricominciando ad affettare carote, la salutai e tornai al mio posto. La giornata sembrava non passare mai, i minuti scorrevano più lenti e monotoni di quanto non lo fossero già stati, era più o meno ora di pranzo momento in cui quasi nessuno entra mai in un albergo così iniziai a giocare con il computer,

-scusami, abbiamo prenotato tre singole- a quelle parole mi voltai di scatto erano proprio loro, in carne ed ossa, lì davanti ai miei occhi increduli,

-ehm si, cognome prego?- chiesi come da routine, era agitatissima tremavo e morivo di freddo anche se eravamo in piena estate, loro sorrisero

-serve davvero?- disse sempre lo stesso, sorrisero tutti e tre insieme, il mio cuore ebbe un sussulto e sorrisi anche io

-no scusatemi, è l'abitudine, per le valigie provvederò immediatamente nel frattempo vi accompagno nelle vostre stanze, prego seguitemi- dissi sorridente, entrammo in ascensore e arrivamo in breve al piano,

-ecco, sono queste tre- dissi indicandole

-grazie mille, a proposito come ti chiami?- mi chiese Jared

-sono Stivy Maloon- dissi allungando la mano verso di lui che la strinse

-piacere sono Jared- rispose, al tocco con la sua mano diventai improvvisamente rossa e probabilmente se ne accorseroperchè uin piccolo sorriso compiaciuto apparve sul suo volto

-piacere io sono Shannon- disse poi lui, strinsi la sua mano e mi voltai verso Tomo

-io sono Tomo piacere- disse lui stringendomi la mano, erano così belli e gentili, avevo sicuramente un espressione inebetita, ma loro erano il mio più grande sogno!

-ehm...va bene, io torno a lavorare per qualunque cosa potete chiedere di me- risposi salutandoli con un sorriso che loro ricambiarono.

Appena scesa corsi da Vale, in mezzo a tutti quei cuochi che correvano di qua e dillà per preparare il pranzo riuscii a intravederla e le corsi incontro

-sono loro sono loro sono loro Vale- urlai appena la vidi, lei mollo la padella vuota che cadde con un tonfo a terra

-dici davvero?! Cioè li hai visti?- chiese con le mani che le tremavano

-Si, li ho accompagnati nelle loro camere e Jared mi ha anche chiesto come mi chiamavo- risposi con la voce che tremava,

-OMG- scandì quelle tre lettere così bene da far durare la pronuncia un eternità, risi e la salutai.

Passai tutto il resto della giornata a contemplare il telefono in attesa di una loro chiamata ma nulla, si era fatto tardi e iniziai a sbadigliare ero stanca anche se la mia collega mi aveva dato il cambio per qualche ora nell'albergo nonostante fosse a cinque stelle c'eravamo solo io e un altra ragazza in prova in grado di parlare varie lingue perciò i turni erano molto lunghi e per lo più ce li gestivamo tra di noi, ero convinta che prima o poi quel telfono avrebbe squillato e avrei sentito la loro voce, il telfono squillò e mi affrettai a rispondere con il sorriso stampato sulla faccia

-pronto sono Stivy- risposi euforica

-salve sono la signora della stanza 197- che delusione pensai

-si mi dica signora, come posso aiutarla?- risposi svogliata

-volevo avvertirla che questa sera non cenerò all'interno del ristorante-

-va bene, grazie per averci avvertiti- risposi facendo finta che mi interessasse,

-di niente cara- e la signora riagganciò, appena messo giù il telefono squillò di nuovo ma il numero non era di una stanza bensì di un cellulare così risposi con lo stesso umore con cui avevo parlato alla signora della stanza 197

-sono Stivy, come posso aiutarla?- dissi sconsolata

-Stivy sono Jared, quello della stanza 226- il mio viso si illuminò

-mi dica, cosa posso fare per lei?- chiesi felice

-veramente non voglio nulla, solo che mi piace sentire il tuo accento, non sei di qui vero?- arrossii di nuovo fortunatamente non poteva vedermi

-no sono italiana, ma come mai non mi ha chiamata con il telefono della stanza?- chiesi

-perchè non sono in stanza- rispose lui logicamente

-quando è uscito? Io non l'ho vista signor Leto- risposi, poi mi misi la mano sulle labbra detto in quel modo sembrava che lo stessi controllando

-ma perchè non sono uscito, e poi come fai a sapere se sono uscito, mi controlli per caso?- chiese lui ridendo, arrossi di nuovo -non serve che diventi rossa Stivy- disse ancora lui, come faceva a sapere che ero arrossita? Lo aveva immaginato pensando alla reazione di prima oppure era vicino a me e non me ero accorta? Così mi guardai intorno ma non vidi nessuno, -no non sono dove stai guardando, cerca meglio- disse di nuovo lui, non riuscivo a vederlo e la cosa mi urtava parecchio

-non la vedo signor Leto- risposi un pò impacciata, poi mi voltai dalla parte opposta e vidi Jared a un palmo dal mio viso

-eccomi qui- disse allontandandosi un pochino, non immagino di che colore diventò il mio viso ma sicuramente molto acceso visto che mi sentivo la febbre

-oh salve signor Leto- dissi allontanandomi ancora un pò se fosse stato ancora un pò più vicino non avrei risposto più di me stessa

-innanzitutto, diamoci del tu e poi non chiamarmi signor Leto, mi fa sentire vecchio chiamami semplicemente Jared- disse lui,

-ok, ma non dovresti essere a preparare il concerto a quest'ora?- chiesi

-come fai a sapere che abbiamo un concerto qui?- rispose facendo un altra domanda, io sorrisi e mostrai la triade che portavo al collo -oh ma sei un Echelon! Quando volevi dirmelo?- disse lui abbracciandomi, mi mancò la terra sotto i piedi e la testa iniziò a vorticarmi ma mi sforzai di rimanere in piedi

-non potevo guardarti e dire "sono un Echelon" mi avresti presa per pazza- dissi sorridendo, lui rimase per un attimo pensierioso

-bè in effetti, questa sera vieni al concerto?- mi chiese

-certo, cerco di non perdermene neanche uno di tutti quelli a cui posso andare ovviamente- risposi giocherellando con una ciocca dei miei capelli,

-Golden Ticket?- chiese lui sorridente,

-mai- risposi abbassando lo sguardo delusa, lo sentii ridere

-non fare quella faccia, prima o poi arriverà anche la tua occasione- disse

-si è vero, e poi mi basta anche solo il concerto, in fin dei conti stai alloggiando nell'albergo in cui lavoro, quante fan vorrebbero essere al mio posto?!- risposi ironizzando un pò quel mio momento di tristezza, poi Jared guardò l'orologio

-ora devo proprio andare, ci vediamo al concerto allora- disse

-non penso riuscirai a vedermi, il mio turno finisce due ore prima dell'inizio del concerto, devo cambiarmi e arrivare lì, quindi starò dietro come al solito- risposi con un pizzico di malinconia

-dimenticavo i turni, e la sai una cosa? Sono sicuro che ti riconoscerò, nessuno ha questo colore di capelli, apparte me qualche tempo fa però per rendermi questo compito un pò più facile dovrai indossare qualcosa di speciale- disse lui giocherellando con una ciocca che mi usciva dalla coda color pomegranate, -per esempio questo!- disse tirando fuori dalla tasca il suo cappello fucsia con la testa di un porcellino, me lo lasciò tra le mani e si allontanò, ero ancora incredula, continuavo a darmi pizzicotti per essere sicura che non fosse un altro dei mie sogni, Jared Leto era venuto a parlare con me, per sentire il mio accento, mi aveva fatto dei complimenti sul colore dei miei capelli e mi aveva chiesto di indossare il suo capello?! Ero sempre stata fiera dei miei capelli ma mi avevano dato spesso problemi al lavoro ma quando il titolare si accorse che ero l'unica a conoscere tutte quelle lingue chiuse un occhio sui capelli e mi assunse.

Finalmente finì il mio turno, così corsi in camera e mi cambiai, i vestiti che dovevo indossare erano la cosa più brutta di tutto il lavoro, così finalmente indossai i miei amati Jeans strappati, la mia amata canottiera rock'n'roll e le mie amatissime vans, mi sciolsi i capelli e cercai di renderli più carini possibili, mi passai il mio solito trucco nero intorno agli occhi e il mio adorato rossetto nero sulle labbra, guardai il capelli di Jared appoggiato sul letto sorrisi e lo indossai e in più in fretta possibile corsi al parcheggio, salii in macchina e partii a tutta velocità per raggiungere il luogo del concerto.

In breve arrivai e rimasi sconvoltai da tutta quella gente, erano davvero tantissimi, così senza immischiarmi troppo trovai il mio posticino, era distante dal palco e non si vedeva neanche molto bene, le luci si spensero, un urlò collettivo si alzò, sentivo l'adrenalina salirmi alle stelle, il momento è arrivato, compare l'immesa triade sul palco e i suoni iniziano a farsi sentire, la batteria di Shannon picchiava forte, la chitarra di Tomo riusciva a tenere il confronto ed ecco la voce di Jared respirai e sentii quelle note riempirmi i polmoni, tirai fuori dalla borsa la mia reflex e tra un salto e un urlo scattai qualche foto, cantavo a squarcia gola, volevo che riuscisse a sentirmi anche se ero molto distante, le canzoni andavano avanti una dopo l'altra, respiro dopo respiro, battito dopo battito.

-Ok, prima di venire qui ho detto ad una persona che l'avrei riconosciuta anche se fosse stata molto lontano dal palco, e io sono un uomo di parola ma voi siete tanti e quindi dovete aiutarmi, va bene?- lo sentii pronunciare quelle parole, se ne era ricordato davvero, mi stava cercando in mezzo a tutte queste persone? Un coro di urla si alzò appena Jared finì di formulare la domanda,

-bene, sapevo di poter contare sul vostro aiuto! Sto cerando una ragazza con i capelli pomegranate, occhi verdi e se ha mantenuto la promessa ha anche un capello fucsia come il mio con il porcellino sopra! E dovrebbe essere nelle ultime file- disse indicando le ultime file -si proprio li!- disse

alcuni ragazzi iniziarono a guardarsi intorno, era calato il silenzio all'interno del palazzetto finchè un ragazzo non urlò

-è qui Jared, è lei!- disse indicandomi, abbassai lo sguardo per evitare di farmi vedere con le guancie rosse, poi quel ragazzo si avvicinò a me e continuò ad indicarmi

-grande amico, è proprio lei! Fateli salire, tutti e due- rispose sorridendo, dei ragazzi della security ci scortarono fino a sotto al palco dove Jared ci aspettava, con un balzo salii sul palco, Jared salutò prima il ragazzo che mi aveva trovata e poi venne ad abbracciare me,

-visto che ti ho trovata? Dopo non andare via, voglio fare quattro chiacchiere con te- mi disse all'orecchio, rabbrividii ma sorrisi a quella proposta,

-Bene, loro sono Stivy e Ronnie, che ne dite di rimanere con me per cantare Kings and Queens insieme?!- entrambi annuimmo, poi Jared si avvicinò al pubblico e tirò su dalla folla quei pochi fortunati scelti da lui, iniziammo a cantare insieme, non mi ero mai sentita così felice in tutta la mia vita, quel momento sembrò durare pochi secondi e senza accorgermene Jared era già sceso dal palco e Shannon stava allagramente lanciando le sue bacchette al pubblico, poi si avvicino a me e Ronnie e ce ne regalò una anche noi, lo ringraziai e scesi anche io dal palco, ma come potevo non andare via e andare da lui se era pieno di grossi uomini della sicurezza a sorvegliare tutte le entrate? Mi sentii toccare la spalle, mi voltai e un uomo vestito di nero mi tirò per un braccio

-il signor Leto vuole vederla!- disse con una voce da brividi, mi tranquillizzai dopo quella notizia e lo seguii velocemente. Arrivammo in un corridoio illuminato con tante porte,

-l'ultima porta davanti a lei è quella del signor Leto- disse e se ne andò, lentamente iniziai a camminare, presi un respiro profondo e abbassai la maniglia della porta,

-sei arrivata finalmente- disse Jared appena aperta la porta, mi fece cenno di sedermi su un divanetto nero accanto a lui, sorridendo mi misi seduta -ti è piaciuto il concerto?- mi chiese,

-molto, e grazie per avermi fatta salire sul palco!- risposi timidamente,

-di niente, te lo avevo detto che ti avrei riconosciuta!- rispose lui

-bè veramente non mi ha proprio trovata tu, è stato Ronnie a farlo per primo!- risposi ridendo,

-hai ragione, ma vuoi mettere a confronto la mia bellezza con la sua?- disse lui ridendo divertito,

-ma cosa c'entra la bellezza! E poi quella è soggettiva, che ne sai magari posso pensare sia più bello Ronnie di te!- risposi ridendo, era una risposta un pò provocatoria ma era la verità, la bellezza è soggettiva!

-a quindi stai dicendo che Ronnie è più bello di me?!- chiese lui alzando un sopracciglio, io risi di nuovo,

-potrebbe essere, non dico di no ma neanche di si- risposi divertita, lui iniziò a farmi il solletico e io scoppiai in una risata fragorosa, mentre ridevo cercavo di mettere in fila due parole ma non ci riuscivo mi faceva male addirittura la pancia per il troppo ridere!

-basta ti prego!- finalmente riuscii a mettere in fila tre parole,

-allora, chi è più bello tra me e Ronnie?!- chiese continuando a tenere le sue mani sulla mia pancia pronto a ricominciare di nuovo

-tu, assolutamente tu Jared! Basta che non ricominci a farmi il solletico!-

-è questo quello che volevo sentire- rispose lui soddisfatto, qualcuno bussò alla porta e senza aspettare risposta si spalancò e comprvero Tomo e Shannon,

-aspetta, ma tu non sei...quella ragazza della reception?- mi chiese Tomo

-si sono io, bel concerto! Grazie- risposi felice, loro risero

-grazie a te per essere venuta!- rispose Shannon, -ci dispiace che Jared abbia preso quelle due o tre stonature, ma nessuno è perfetto giusto?!- disse sempre lui ridendo, Jared lo guardò serio e non sò con quale coraggio risposi al posto suo

-io l'ho trovato fantastico anche quando stonava, c'è da dire che stona con classe e poi se stona significa che canta dal vivo no?!- risposi tutto d'un fiato, poi mi misi una mano sulla bocca e arrossii per l'ennesima volta, Jared mi avvolse le spalle con un braccio

-ma io adoro questa ragazza!- disse stringendomi, io risi

-solo perchè ti ha fatto un complimento, come sei egocentrico!- disse Shan ridendo, poi mi guardò

-ho qualche domanda da farti, posso?- mi chiese sedendosi di fronte a me

-certo che puoi, però poi anche io ho da farvi qualche domanda!- dissi

-prima domanda, quel capello non è di Jared?- mi chiese indicandolo

-prima risposta, si è proprio quello! A proposito, tieni- dissi sfilandomelo,

-no tienilo tu, me lo ridarai quando partiremo ok?!- disse Jared rimettendo il capello sopra i miei capelli io sorrisi e poi mi voltai verso Shannon

-seconda domanda, di dove sei? Cosa ci fai qui? E cosa vorresti fare oltre che la ragazza alla reception?- chiese lui velocemente,

-questa è più di una domanda! Comunque, vengo dal Veneto in Italia, sono venuta qui per lavorare e poi l'Italia non mi piace, e oltre la "ragazza della reception" il mio vero sogno sarebbe quello di suonare il basso in una band, lo suono da quando ho dodici anni ed è una delle mie più grandi passioni- risposi nell'ordine in cui aveva fatto le domande

-dovrai farci sentire qualcosa con il basso un giorno di questi!- disse Tomo, io sorrisi e annuii

-terza domanda e poi ho finito, oltre al basso hai altre passioni? Sei fidanzata?- disse lui ancora più velocemente della volta prima

-ma cosa c'entra se sono fidanzata e le mie passioni?!- chiesi ridendo, lui fece spalluccie,

-tu rispondi e basta!- disse lui incrociando le braccia

-oltre al basso un altra grande passione che ho è scrivere storie e andare sullo skateboard, e poi no non sono fidanzata- risposi guardando altrove

-cioè, suoni il basso cosa da rocker vai sullo skate cosa da skater e scrivi storie cosa da secchioni, mischi un sacco di stili sai?!- mi disse Shannon

-e la sai una cosa? Io mi sento solo una semplice rockettara dei tempi vecchi, adoro i Nirvana, i Sex Pistols, i Cure, i Clash e penso di essere nata nell'epoca sbagliata!- dissi guardandolo negli occhi

-dopo questa frase posso affermare che hai un gran bel carattere, cioè se ascolti i Nirvana e apprezzi Kurt sei un bel passo avanti, ragazze della tua età non sanno neanche chi è- rispose Tomo

-lo so, e la cosa mi sconvolge io penso che tutte le persone dovrebbero anche solo conoscere la storia dei Nirvana e di Kurt, oppure dei Sex Pistols e di Sid, dovrebbero essere cose che si imparano come si sanno le tabelline oppure la chimica e la biologia, non che siano persone da prendere come esempio perchè erano tossicodipendenti ma solo per come hanno avuto sil coraggio di andare contro tutto e tutti anche mettendo a rischio la prorpio inclumità psicologica- risposi, tutti e tre mi guardavano con aria sconvolta

-hai pienamente ragione!- rispose Jared scandendo bene le parole

-io invece penso che se 3/4 di ragazze avessero la tua conoscenza musicale e non musicale sarebbe davvero un mondo migliore!- mi disse Shannon,

-oh grazie, ma non esageriamo!- risposi un pò impacciata,

-no, ha ragione Shannon, quanti anni hai Sty?- mi chiese Tomo

-quanti me ne date?- chiesi ironica, loro si guardarono

-io direi, 25 non per come ti poni perchè sembri giovanissima, però per come pensi e rifletti!- disse Jared, Shannon annuii

-concordo!- disse Tomo, io applaudii

-complimenti, ne compio 25 tra due giorni!- risposi guardando Jared.

-se hai finito con le domande avrei anche io qualcuna da farvene!- chiesi

-no, me ne dimenticavo una hai qualche tatuaggio?- mi chiese Shannon

-allora, ne ho uno qui all'interno del braccio ed è la simbologia che conoscete benissimo, poi ho una piccola triade qui all'interno del polso, la chiave di violino al lato del dito, e poi uno dietro la schiena, solo che è complicato da spiegare, è un fiore avete presente i belli di notte? Sono dei fiori che si aprono in presenza delle stelle, ecco io ne ho uno lilla aperto perchè sopra di lui ci sono tre stellino che contengono le vostre iniziali- cercai di spiegare al meglio cosa rapresentava ma non era molto facile, neanche il tatuatore mi aveva capito molto bene la prima volta che avevo tentato di spiegarglielo.

-ok vediamo se ho capito perchè non è facile, tu hai questo fiore lilla che si apre solo in presenza della notte e delle stelle, quindi se ho capito la psicologia della cosa il fiore saresti tu che ti "apri" diciamo così solo con le stelle, e quelle stelle siamo noi!- disse Jared con gli occhi che brillavano,

-esattamente così, sei uno dei primi che lo capisce subito- risposi guardandolo lui sorrise, un sorriso da batti cuore, un sorriso in grado di farmi rimanere senza respiro per qualche secondo.

-possiamo vederlo?- mi chiese Shannon sfacciato, arrosii e annuii, mi tolsi la maglietta e mi girai di spalle, ero completamente rossa in viso e non riuscii a capire con quale coraggio mi ero sfilata la maglia,

-oh mio dio, ma è bellissimo Stivy!- disse Jared sfiorandomi la schiena

-posso fargli una foto?- mi chiese Shannon, io risi

-va bene, ma cosa ci devi fare?- chiesi curiosa

-voglio farli vedere a dei miei amici, è davvero bellissimo chissà quanto male che ha fatto, ci sono molte sfumature e colori e poi i contorni sono molto netti!- mi rispose, mi riinfilai la maglietta

-si, molto doloroso ma il risultato è stato sensazionale quindi ne è valsa la pena!- risposi sorridente rimettendomi seduta sul divanetto

-bene, ho finito le domande tocca a te- disse Shannon

-allora, intanto devo chiedervi un favore, potete farmi un autografo qui?- dissi indicando la triade che avevo sul polso, il tatuaggio non era ancora finito perchè l'ide iniziale era quella della tride e ai tre lati i loro autografi ma non c'era mai stata occasione, quindi quale momento migliore di quello? Così a turno iniziarono a firmarmi il polso, poi guardai l'ora e scattai in piedi,

-è tardissimo, domani il turno mi inizia presto, devo andare scusatemi!- dissi mentre mi avvicinavo alla porta,

-vuoi un passaggio? Tanto anche noi stiamo tornando- mi chiese Jared, per un attimo la tentazione di accettare mi sfirò poi però riflettendo pensai che avevo la macchina li al parcheggio

-no grazie, ho la macchina qui fuori- risposi,

-va bene, allora ci vediamo domani in albergo- disse sempre Jared,

-va bene, a domani ragazzi- risposi, poi rimasi per qualche secondo immbole sorrisi e uscii ma mi sentii tirare dentro di nuovo

-non si saluta?- mi dissi Shannon, io risi e lo sbbracciai poi gli diedi due baci sulle guancie e passai a Tomo con cui feci la stessa cosa, mi voltai verso Jared e lo abbracciai

-grazie di tutto Jared!- gli sussurai mentre lo stringevo forte, lui mi regalò un bacio sulla guancia

-grazie a te Stivy, ci vediamo domani mattina!- rispose e si allontanò, poi mi voltai e uscii dalla porta, me la chiusi alle spalle e con un pò di malinconia mi avviai verso la macchina. Misi in moto e partii, non mi rendevo conto di quello che mi era successo, sicuramente ne avrei preso atto il giorno dopo dopo una lunga e serena dormita.

   
 
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