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Autore: kitas    20/10/2011    1 recensioni
Eccomi di nuovo!!! questa è una AU, i personaggi sono completamente diversi da quelli che abbiamo sempre conosciuto sul manga.Spero che vi possa incuriosire. Buona lettura!!! :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Cap.1 

-Prepara le valigie, c’è una sorpresa!!!-

Così esordisce Mick, il mio ragazzo, il mio futuro marito, l’uomo della mia vita, l’unica persona che abbia mai amato.

-Come prepara le valigie?! Ma Mick non possiamo lasciare il lavoro, lo sai!

-Don’t worry honey, ho pensato a tutto! Forza và a casa a prepararti ci vediamo tra un’ora sotto casa tua, mi raccomando sii puntuale!- mi dice consegnandomi la mia borsetta ed accompagnandomi alla porta…

-Ma dimmi almeno cosa dovrò mettere in valigia! Cosa devo portare…-

-Solo lo stretto necessario, cioè costumi e qualche cambio, staremo al caldo… ed ora va!-


Mi trovo così fuori dal mio ufficio, il nostro ufficio, con la borsa in mano, nuovamente succube delle sue decisioni… non che mi dispiaccia staccare un po’ però… Il mio nome è Kaori, ho 25 anni e sono fidanzata da 10 anni con Mick, un po’ più grande di me, un po’ molto forse… lui ha 33 anni, anche se li dimostra li porta divinamente… si Mick è bellissimo, con quegli occhi azzurri profondi come il mare e i capelli biondi sempre perfettamente pettinati… Lui non è giapponese, anche se ormai lo è diventato d’adozione. Suo padre era ambasciatore americano trasferito per la nostra nazione qui a Shinjuku, e si portò anche sua moglie e suo figlio visto che la permanenza sarebbe stata pressochè definitiva. Quindi ha potuto frequentare le nostre scuole e naturalmente parla molto bene anche l’inglese, dato che ogni estate andava a trovare i parenti negli Stati Uniti, e poi anche i suoi genitori in casa parlano comunque l’inglese. Fortuna che lo capisco anche io, vabbè me lo ha insegnato lui…

Io vivo con mio fratello, i nostri genitori sono morti in un incidente stradale quando ero troppo piccola per permettermi di ricordarli, praticamente li conosco solo dalle foto… mio fratello è stato tutto per me, un padre, un amico, un consigliere, anche una madre, soprattutto quando all’età di 9 anni la natura mi ha fatto capire di essere donna, ricordo ancora la sua faccia sbiancata mentre cercava di rassicurare una bambina quale ero che non stava per morire per tutto quel sangue… povero Hide!!

Io e Mick ci siamo conosciuti tramite mio fratello e la sua ragazza storica, Saeko, un’agente di polizia figlia d’arte, il padre è il capo del commissariato…lei e Mick si conoscono per via dei loro padri, e così un giorno ad un pranzo di natale l’ho incontrato… era bellissimo con i capelli lunghetti legati con un codino…Allora io portavo i capelli corti, ero una sportiva facevo palestra e praticavo il nuoto, quindi per comodità preferivo portarli così. 
Il nostro è stato un amore nato col tempo, anche se ci siamo piaciuti subito fisicamente… lui è andato coi piedi di piombo perché io allora avevo appena 15 anni, mentre lui ne aveva 23, e già lavorava all’ambasciata. È una persona molto carismatica, ci sa fare nelle pubbliche relazioni, ma naturalmente l’aiuto del padre è stato provvidenziale, per farlo lavorare lì… e lo è stato anche per me, visto che appena terminati gli studi avevo già un posto in ufficio con Mick… ovviamente il mio è un lavoro di segretariato, ma sono pagata molto bene…

Mio fratello ha sempre accettato ed agevolato la nostra storia, nonostante la nostra differenza di età, l’ha sempre considerato un bravo ragazzo e dice che si vede lontano un miglio che mi ama, ed anche io lo amo… poi è contenta perché grazie a lui vivo agiatamente, dice che è riuscito a darmi una posizione sociale cosa che non ha potuto fare lui, e poi Mick mi riempie di regali, anche costosi, dice che mi vuole viziare… ma… non che io sia una venale, ho sempre vissuto bene anche se mio fratello portava a casa i soldi giusti per campare fino a fine mese e pagarci le bollette, l’aiuto di Saeko non l’ha mai voluto. Che testone, peggio di me avvolte!!! E ce ne vuole, eh?!... Mi piaceva anche vivere modestamente così… Cavolo!!! Sono già in ritardo… Bando alle ciance Kaori, corri a casa c’è una valigia da fare che ti aspetta!!!


§§§§§§


-Sweety, allora sei pronta?-

-Certo amore, credevi facessi tardi? Eppure lo sai che sono puntuale…-

-Tu sei MANIACALMENTE puntuale!!! Lo so love, dammi un bacio…

-E no Mick, hai detto che siamo di fretta, allora andiamo!- gliela faccio pagare perché prima in ufficio mi ha letteralmente sbattuto fuori per la fretta, lo sa che mi piace giocare tanto così con lui… e no però non è giusto, non avvicinarti così cavolo, lo sai che così perdo la testa…

-Dai Mick andiamo su…- la voce mi esce un po’ strozzata, ma almeno ho ottenuto ciò che volevo, si è spostato ed ora mi prende per mano e mi accompagna alla sua cabrio, un regalo del padre al suo 33esimo compleanno…

-Allora amore, dove andiamo di bello?

-Ok ora te lo dico curiosona! Andiamo al mare, non ci spostiamo di molto però staremo in un albergo a cinque stelle nella costa per qualche giorno, così ci dedichiamo un po’ di tempo per noi, volevo stare solo con te, solo noi amore… 

Com’è bello, ora che inforca gli occhiali gli occhiali da sole a goccia con la lente a specchio, i capelli perfettamente gellati in ordine… indossa un completo in lino bianco ed una camicia sempre in lino celeste, cavolo sembra proprio un angelo… come il suo cognome, Angel… niente di più azzeccato…

-E per il lavoro? Come farai avevi degli incontri diplomatici importanti… gli chiedo

-Ci andrò amore, ci andrò,per questo non andremo molto lontano, in modo tale da potermi spostare in comodità…

-E starò tutta sola lì?-

-Stai tranquilla, io mancherò solo qualche ora, e poi quell’albergo dove staremo è anche una SPA, quando non ci sarò io puoi andare a farti coccolare un po’…

-Ok ok… a Mick?-

-Si?-

-Te l’ho già detto grazie…?- gli dico sussurrandogli all’orecchio, abbracciandolo con un braccio e con l’altra mano lo accarezzo pericolosamente nell’interno coscia vicino all’inguine. Si gira e capisce subito dove voglio arrivare, rischiamo di fare un incidente perché lui si distrae dalla guida, allora mi sposto facendo una fragorosa risata lasciandolo inebetito, mi guarda con finta rabbia e mi dice:

-Me la pagherai streghetta…-

E sento già che questa vacanza sarà indimenticabile…









Scusate un commento solo... non so se a Shinjuku ci sia un'ambasciata americana, e non credo che ci sia, ma mi è servita ai fini della storia, quindi datemela per buona!!! grazie!!!

 
  
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