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Autore: princess_serenity_92    20/10/2011    6 recensioni
Due regni in guerra, lui suo nemico, lei troppo bella e fragile per non innamorarsene...
Il principe Seiya riscirà a conquistare il cuore della bella principessa Serenity?
Il loro amore proibito riuscirà a deporre l'ascia di guerra tra due popoli rivali?
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Endymion, Seiya, Serenity, Taiki, Yaten
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Nessuno mai ci potrà separare


Annoto queste pagine nel anno trecento dopo cristo una forza oscura ci ha portato contro i nostri unici alleati e ora siamo soli senza più neanche la forza di continuare a lottare. Il nostro numero di soldati e guerrieri sta velocemente diminuendo e temo che presto saremo spacciati. Resisteremo per quanto possiamo ma temo che la nostra forza non sarà sufficiente a fermare i numerosi nemici che ormai da molti giorni ci attaccano.


Dalle memorie di

un soldato del

regno delle

fate caduto.



Cielo scuro come non lo era mai stato in tutti quegli anni. La terribile battaglia tra il regno delle fate e quello dei demoni aveva portato solo morte e dolore nient’altro. Quanto sangue doveva essere ancora versato per la propria terra, quante persone dovevano ancora pagare per la scelta dei loro sovrani. Il re Endymion stava seduto sul suo trono aveva i capelli bianchi ma il suo viso rimaneva quello di un ventenne che aveva appena scoperto il potere della magia nera e da molti giorni ormai attaccava la bella e forte regina Selena per conquistare il regno delle fatiche ormai sembrava non poter più reggere la cruenta e terribile battaglia contro il suo terribile esercito di vampiri, demoni e lupi mannari ma ancora non era riuscito a ottenere il regno delle fate e la rabbia cominciava a essere sempre più grande per il terribile e temuto re “Insomma perché non siamo ancora riusciti a conquistare quello stupido popolo eppure siamo molto più numerosi di loro io non capisco e questa attesa mi sta facendo impazzire io voglio quel regno voglio raderlo al suolo voglio uccidere ogni suoi singolo abitante e non sarò contento finché non sarò sicuro che quel regno non possa più rinascere.” “Faremo il possibile” disse il suo primo generale il demone Brazius un uomo di cui il re si fidava ciecamente e che guidava le sue armate “Piuttosto Brazius voglio sapere che fine a fatto mio figlio Seiya voglio parlargli chiamatelo” “Spiacente sire vostro figlio non si trova da nessuna parte” “Come sarebbe a dire che mio figlio non si trova da nessuna parte! Cercatelo e non tornate finche non lo avrete trovato” “Come desiderate sire” e dicendo così Brazius usci seguito da due suoi soldati dalla tenda.



Seiya era un giovane di ventun anni, aveva dei bellissimi capelli color corvino legali in una lunga coda, i suoi occhi di un azzurro chiarissimo. A differenza di suo padre lui era solo per metà demone poiché sua madre era una semplice umana con cui il re aveva avuto una notte di passione.

Seiya non condivideva l’idea del padre di annientare il regno delle fate ma, costretto dal padre, combatteva la battaglia cercando però di non uccidere mai nessuno e questo al padre non andava; molte volte infatti era stato frustato dal re stesso per il suo comporta mento assurdo ma a lui non importava ormai non sentiva più neanche il dolore delle ferite che aveva sulla schiena. Seiya stava seduto su un promontorio da cui si vedeva il villaggio e il palazzo del suo odiato padre e temeva che diventando re sarebbe diventato come lui crudele, spietato e disposto a tutto pur di ottenere quello che voleva. Lui sognava una vita piena di pace dove i demoni avrebbero deposto le armi e sarebbero diventati buoni e amici delle fate. Una mano lo distolse dal suo pensiero portandolo ad estrarre la spada “Calmati Seiya sono il tuo amico Yaten!” “A scusa Yaten ero sovrapensiero pensavo a cosa sarebbe questa terra se tutti diventassimo buoni e amici delle fate” “Ma sei impazzito le fate ci hanno fatto un grosso torto e noi dobbiamo fargliela pagare.” “Yaten era un ragazzo della stessa età di Seiya con i capelli argentati raccolti anche lui in una coda e gli occhi verdi ma a differenza di lui questa guerra lo eccitava e lo rendeva incapace di pensare alle conseguenze “Ora ho capito perché vuoi la pace! Tu vuoi avere una relazione con una delle fate ho mi sbaglio” “Macche cosa stai dicendo a me non importa niente dell’amore” “Questo è l’amico che conosco adesso promettimi che non ti innamorerai mai di una fata” “Te lo prometto.”


“Regina, Regina non riusciamo più a trovare vostra figlia” “Cosa?! Si è di nuovo nascosta che ragazza impossibile e pensare che un giorno diventerà regina di questo regno sono così’ in ansia per questo” “Non vi preoccupate sono sicura che Serenity sarà in gradoni cavarsela.”

Proprio così la figlia della regina si chiamava Serenity aveva lunghi capelli biondi legati in due buffi odango ed occhi di un azzurro così intensi da incantare chiunque li guardasse ed aveva diciannove anni e come al solito era uscita a cavallo senza dire niente a nessuno nemmeno a sua madre. Quando faceva così c’era una sola ragione; voleva stare da sola a riflettere e andare a cavallo la aiutava a rilassarsi, nonostante avesse le ali e potesse volare da sola.

Lei non accettava di diventare regina perché sapeva che questo comportava sposarsi con un uomo che non amava e lei voleva sposarsi solo per amore e di questo aveva discusso molte volte con sua madre e non era mai riuscita a mettere in chiaro le cose: “Sei la principessa e questo vuol dire che devi fare dei sacrifici per il tuo popolo in quanto unica erede del nostro regno” questo le diceva sempre sua madre che non riusciva a capire che lei voleva amare come alla sua età anche lei aveva amato.

Galoppava così forte da raggiungere quasi il vento e mentre correva i veli del suo bellissimo vestito rosa svolazzavano di qua e di la come se anche loro cercassero in quella corsa un po’ di conforto ma sapevano che quella era una delle prime volte in cui avrebbero volato come stavano facendo in quel momento.

Serenity galoppo così tanto che non si accorse di aver superato il confine. Un confine che lei non avrebbe ma dovuto varcare.

Serenity si accorse solo molto tempo dopo di trovarsi in una terra che non faceva parte del suo regno. Cerco di tornare indietro ma non ci riuscì; quegli alberi così secchi e così spogli, nonostante fosse primavera, la spaventavano e l’unica cosa che in quel momento desiderava era quella di ritrovare la strada e ritornare.

Un rumore la fece sobbalzare e cadere da cavallo che subito scappo via. Si ritrovo da sola per terra in quel posto che faceva solo molta paura.

Il rumore si ripete questa volta più forte come se fosse più vicino rispetto a prima e dal cespuglio da cui proveniva quel rumore usci un lupo mannaro. Era grosso almeno tre volte lei e aveva la bava alla bocca, probabilmente voleva mangiarla, e dalla sua bocca uscì un verso che indusse Serenity e fuggire. Corse come una matta gridando inutilmente aiuto anche se di sicuro da quelle parti nessuno potesse aiutarla.

La sfortuna fece si che inciampasse su un ramo e cadesse a terra il lupo si fermo a poca distanza da lei. Per lei ormai era la fine sapeva che la sua vita era finita non era in grado di combattere contro un lupo mannaro i suoi poteri non erano così forti.

Da un cespuglio a un certo punto sbuco un ragazzo con i capelli color corvino che si avvicino al lupo mannaro che immediatamente indietreggio e scappo via. Serenity capii subito che anche lui apparteneva al regno del male e quando lui fece per avvicinarsi lei con abile mossa tiro fuori la sua spada dal fodero e gliela punto alla gola alzandosi molto abilmente “Chi sei tu e perché mi hai aiutato credi che non sappia che tu sei un suo alleato!”

“Calmati non ho intenzione di rapirti o di farti del male anche se tu sei una mia nemica” e con un gesto altrettanto abile gli rubò la spada dalle mani e se la rimise nel fodero girandosi di nuovo verso quella giovane fanciulla con le ali di fata “Adesso che sai le mie intenzione ti dispiace dirmi il tuo nome?” Serenity riflette bene prima di dirglielo” “Mi chiamo Bunny e sono la dama di compagnia della principessa” “Io sono Yuri e sono un soldato dell’esercito ma non combatto da molto tempo ormai da molto tempo” e dicendo questo le si avvicinò ma lei ancora titubante indietreggiò di qualche passo “Non ti fidi ancora di me eppure ti ho salvato la vita non ti basta come prova che non voglio farti del male” “Tu sei un mio nemico e io per sicurezza preferisco stare lontana da te” “Fa come vuoi comunque come farai a tornare indietro il tuo cavallo è scappato vorrà dire che ti accompagnerò io” e dopo averlo detto con un fischio chiamo il suo cavallo e senza che Serenity potesse reagire la prese tra le braccia e la mise sul suo cavallo “Guarda che so salire da sola a cavallo” “Non riscaldarti tanto volevo solo fare il gentil uomo” “Perché mi aiuti” “Perché adoro aiutare le fanciulle in pericolo” e detto questo le poggiò un braccio davanti alla pancia mentre con l’altro spronò il cavallo che partì a gran velocità “Senti Bunny posso farti una domanda?” “Se proprio devi” “Dicono che la principessa non voglia prendere il posto di sua madre è vero” “Bhe la principessa vorrebbe essere più libera e non vuole sposare un uomo che non ama” “Capisco e tu cosa ne pensi?” “Io le do ragione. Non è giusto sposare una persona di cui non sei innamorata” “E tu non sei mai stata innamorata” “Non credo che questo ti interessi” disse ma da una parte Serenity era contenta di quella domanda non sapeva perché ma cominciava a sentire una strana simpatia per quel ragazzo.

Finalmente arrivarono nel regno di Serenity, Seiya scese per primo da cavallo e la prese per i fianchi per farla scendere e lei senza ribellarsi lo lascio fare trovandosi con il viso vicinissimo al suo ma prima che potessero baciarsi lei si giro subito staccandosi dalla presa di Seiya che sali immediatamente a cavallo “Spero che ci sia occasione di rivedersi” gli rispose e voltandosi prese le redini del suo cavallo ma prima che potesse spronarlo lei gli disse “Conosci la vecchia quercia ai confini dei due regni ci vediamo a mezzanotte li va bene?” “Non mancherò e dicendo questo prende una rosa rossa e gliela porge dopodiché parte di corsa lasciando Serenity sbigottita che non riesce a capire che cosa significhi quel ragazzo per lei ma che spera presto di scoprirlo.


Seiya galoppava con grande foga come se possedesse un’euforia che non aveva mai posseduto prima e in quel momento si ricordo la promessa che aveva fatto al suo amico Yaten cioè quella di non innamorarsi di una fata ma lui non sapeva che quello fosse amore visto che nessuno aveva mai provato quel sentimento per lui nemmeno suo padre.

Arrivato a corte non fece in tempo a entrare nella sua stanza che un servo busso alla sua porta “Altezza vostra maestà, vostro padre, desidera parlarvi immediatamente” “Digli che vengo subito il tempo di cambiarmi” e detto questo chiuse la porta chissà poi che cosa suo padre volesse da lui.

Seiya arrivo immediatamente davanti a suo padre e si inchino in segno di rispetto.

Endymion si alzo dal suo trono e si avvicino a lui e gli disse “Via figlio mio alzati un giorno sarai tu a governare questo regno” e dicendo questo si risedette sul suo trono “Perché mi avete fatto chiamare padre” “Ho una missione per te devi andare nel regno delle fate e proclamare una finta tregua sposando la principessa cosi che quando tu sarai suo marito potremmo prendere il dominio delle terre delle fate” “Come potete pensare di usare me come oggetto per i vostri scopi io non ho intenzione di eseguire questo vostro ordine” “Bene vorrà dire che se non vuoi collaborare con le buone allora dovrò usare le cattive prendetelo!” e dopo averlo detto due uomini sbucarono fuori e presero Seiya “Portartelo nella sala delle torture e vediamo se anche li avrà il coraggio di obbiettare un ordine di suo padre”


Seiya fu portato nella sala delle torture senza mostrare alcuna paura ormai quella sala non lo terrorizzava più c’era stato tante volte in quegl’anni che ormai neanche la frusta sulla sua carne non gli faceva più provare alcun dolore.

Fu legato per le mani e rimase a torso nudo davanti a suo padre che teneva in mano la frusta e che con tanta forza gliela scagliava sulla schiena e gli lasciava strisce rosse che ormai per lui erano solo cicatrice della sua vita che ricordava fin troppo bene.


Seiya ha sedici anni e si sta allenando con il suo amico nella sala delle armi quando un servitore lo viene a chiamare “Principe è arrivata una lettera da parte di vostra madre” Seiya la prende in mano ma non sa se deve aprirla oppure no a paura come tutti quanti ma una mano fraterna gli si appoggia sulla spalla “Coraggio Seiya infondo è pur sempre tua madre.”

Seiya apre la lettera e quello che legge lo sconvolge in un modo orribile nella lettera sono scritte tutte le azioni che la madre a subito in questi anni da suo padre compresa quella quando lui gli è stato strappato dalle braccia Seiya straccia la lettera e senza dare il tempo a nessuno di reagire corre da suo padre nella sala del trono.

Suo padre è un uomo crudele lo è sempre stato ma quella volta sembrava esserlo ancora di più.

Seiya apri la porta con foga e rabbia ma suo padre non si scompose “Che c’è figlio mio sei cosi scosso da dimenticare le buone maniere” ma suo figlio ormai non gli da più retta gli va vicino e lo atterrà con un pugno. Il re si alza e con un gesto della mano chiama le sue guardie che atterrano Seiya con grande violenza e lo trascinano via. Lui urla ma non per la paura o per il dolore ma per la rabbia come potava suo padre avergli tenuta nascosta la verità su sua madre gli aveva sempre detto che lei lo aveva abbandonato in fasce davanti alla sua porta e lui come padre lo aveva cresciuto e ora sua madre gli scriveva dicendogli che era stato suo padre a toglierlo dalle sue braccia e questo lo faceva molto infuriare.

Il dolore delle frustate è forte ma lui non vuole dare al padre la soddisfazione di urlare anche se lo vorrebbe ma per stringere le urla si morde il labbro fino a farlo sanguinare ma sa che un giorno si vendicherà di ciò che sta subendo ora e gliela farà pagare cara.


Seiya torna in se nel momento in cui sente che la frusta non gli sta più lacerando le carni “Allora hai ripensato alla tua risposta o vuoi che ti dia un'altra razione di frustate.

Seiya non ebbe altra scelta “Va bene accetto l’incarico” ma mentre lo diceva sentiva che non sarebbe mai più stato in grado di perdonarsi per la decisione che aveva preso.



Sovrano Endymion

Sono lieto di annunciarvi che questa notte è nato vostro figlio. Il suo nome è Seiya ed è un bambino sanissimo.

La madre sta bene anche se ha avuto una brutta emmoralgia e abbiamo rischiato di perderla

Spero che condivida la gioia di questo evento



Da una nutrice

Del regno delle tenebre

Serenity correva come una matta. A corte le era giunto un messaggio urgente anonimo che le diceva di raggiungerlo immediatamente ai confini della foresta incantata. Serenity aveva intuito chi fosse il mittente di quella lettera ma non sapeva per quale motivo stessa correndo da lui. Era come se una forza più grande di lei la spingesse verso di lui, lui colui che quello stesso giorno l’aveva salvata lui che l’aveva presa in braccio senza che lei potesse contestare proprio lui Seiya.


Seiya aspettava sotto un albero. Era preoccupato temeva che il suo messaggio non fosse giunto a destinazione ma quando vide Serenity corrergli incontro si tranquillizzo: “Non pensavo che saresti venuta Bunny!” “A dire il vero non so neanche io perché sono qui” “Io forse ho capito perché sei qui”

Detto questo Seiya si avvicino a lei e la prese delicatamente per un braccio avvicinando il suo volto a quello di Serenity che non sembrava al quanto spaventata anzi pareva piacevolmente colpita “Ah si!? se lo sai allora perché non la spieghi anche a me” Serenity avvicino ancora di più il suo volto a quello di Seiya “Per questo” Seiya la strinse a se e la bacio sulle labbra, lei oppose resistenza all’inizio poi si rese conto che lui era più forte di lei e si arrese ricambiando quel lungo bacio. “Voglio portarti in un posto speciale vieni con me” disse Seiya prendendola per mano e trascinandola senza violenza verso una strana casa ben tenuta. “Qui è dove mi nascondo quando ho bisogno di restare da solo ma adesso voglio che diventi il nostro rifugio” e aprendo la porta la fece entrare. Lei non fece in tempo a girarsi lui la diede un altro bacio sulle labbra. Serenity si strinse forse a lui mentre Seiya la adagiava delicatamente sul letto. Lui cominciò a toccare il suo collo con delicatezza mente lei continuava a baciarlo senza più fermarsi. In poco tempo Seiya si ritrovo a torso nudo mentre lei non aveva altro che la sua vestina intima. I due si strinsero sotto le coperte ormai ipnotizzati l’uno dall’altra. Lui le sfilo la vestina e lei rimase li vestita solo della sua bellezza e niente altro. Mentre guardava il suo corpo nudo sentiva che stava provando un’emozione che non credeva esistesse sentiva dolore ma quel dolore era meraviglioso perché era un dolore d’amore che non aveva mai provato in vita sua, Seiya non riusciva a crederci stava vivendo la sua prima volta con una ragazza che era sua nemica sapeva che stava commettendo un grosso errore ma non gli importava, lui amava quella fanciulla l’aveva amata sin dal primo momento in cui l’aveva vista e non voleva rinunciare a lei per nessun motivo. Continuarono a baciarsi e ormai era chiaro un grande amore era ormai sbocciato e nessuno avrebbe mai potuto distruggerlo.


Serenity si risveglio sul petto di Seiya, non riusciva a capire come potesse essersi innamorata di un suo nemico per di più lui non sapeva neanche che lei fosse la principessa e nemmeno lei era a conoscenza della verità su Seiya ma presto tutti i nodi sarebbero giunti al pettine soprattutto per Seiya.

La giovane si alzo e cominciò a vestirsi e affacciandosi da una finestra si rese conto che l’alba era ormai vicino. Serenity si vesti rapidamente e si avvio verso la porta ma prima che potesse aprire la porta una mano le aveva afferrato il braccio: “Te ne vai cosi senza neanche salutarmi” “Non volevo svegliarti” “Il sole non è ancora sorto che fretta hai di andartene” “Tra poco la mia principessa si sveglierà e chissà che guaio potrebbe accadere se non mi trova nel mio letto è per questo che me ne devo andare” e dicendo così Serenity si liberò dalla presa di Seiya e si avvio verso l’uscita ma Seiya la afferrò ancora una volta per il braccio e la strinse a se baciandola teneramente sulle labbra: “Stasera torna qui io ti aspetterò” Serenity non gli rispose sali a cavallo e prese la via del ritorno attraverso la foresta



Serenity sapeva che non avrebbe più dovuto vederlo ma non poteva troncare così, lei amava troppo quel ragazzo e con lui aveva appena vissuto la più bella notte della sua vita , tuttavia non poteva dimenticare di essere la principessa e che aveva delle responsabilità e tra queste c’era anche quella di mantenere le distanze con il nemico.

Per di più Yuri non sapeva neanche chi lei fosse in realtà e non credo che l’avrebbe presa bene se lo avesse scoperto. La giovane principessa penso così a lungo alla sua situazione che non si accorse neanche di essere giunta davanti al castello.

Entro nella sua camera dalla finestra senza farsi sentire e con abile mossa si svesti, si infilo la camicia da notte e entro nel suo letto, appena in tempo perché pochi secondi dopo la porta sì apri e entrò la sua dama di compagnia: “Buongiorno principessa avete dormito bene?” “Magnificamente Giulia” “ vostra madre vorrebbe parlarvi maestà” “ditele che la raggiungo presto nella sala del trono, il tempo di vestirmi” “come desiderate principessa” e dicendo questo la dama apri la porta e usci dalla camera.

Serenity era preoccupata, quando sua madre la convocava di urgenza non era mai un buon segno, lo faceva o per sgridarla o per darle qualche compito noioso da svolgere.

La giovane arrivo davanti alla sala del trono. Lì c’era sua madre bella e fiera com’è era sempre stata “Cara ho voluto chiamarti per dirti una cosa importante” “Ditemi pure madre vi ascolterò” “Ho trovato il marito giusto per te” “cosa?!” “Proprio così cara tra un mese tu ti sposerai con il marchese Taiki” “il marchese Taiki, ma madre io non lo amo” “E allora cosa centra l’amore non serve in un matrimonio” “come potete dire questo, l’amore è fondamentale quando due decidono di sposarsi poichè devono vivere insieme per sempre” “Non è detto io non amavo tuo padre eppure lo sposato e gli ho dato un figlio, anzi, una figlia. Vedi dunque l’amore non serve e comunque non mi interessa cosa pensi, tu tra un mese ti sposi con il marchese e non si discute e entro quest’anno devi avere un figlio da lui tutto chiaro?” “Come potete chiedermi questo? Non solo devo vivere in eterno con un uomo che non amo, ma devo dargli anche un figlio, forse a voi non vi importa dell’amore, ma a me si e non ho intenzione di sposare quell’uomo” “quand’è così, balia portate la principessa nella sua stanza e assicuratevi che non ne possa uscire fino al giorno delle sue nozze” “Perché mi fate questo madre?!” “Perché ti voglio bene cara e vedrai che un giorno mi ringrazierai per questo”

Serenity fu chiusa a chiave nella sua camera, ma lei non era tipo da arrendersi aspettò la notte fonda e presa una corda scavalcò la sua finestra e scese lungo il muro del castello, prese il suo cavallo e si avvio verso il luogo dove era fissato il suo incontro con Seiya.


Seiya era in ansia. Bunnyera in ritardo e lui era preoccupato che le fosse accaduto qualcosa mentre si avviava verso di lui, ma quando la vide arrivare le corse subito in contro, l’aiuto a scendere e senza darle il tempo di parlare la bacio appassionatamente: “Ero preoccupato pensavo ti fosse successo qualcosa” “Ti devo parlare Yuri” “Anch’io Bunnyma non è prudente restare qui viene andiamo nel nostro rifugio” lei lo segui, così innamorata, così vicina a lui ma allo stesso tempo così lontana. Seiya apri la porta del capanno e spinse delicatamente dentro Serenity, lei si ritrovo tra le braccia di lui che la stringevano forte come se avessero paura che lei potesse sfuggirgli “Ascolta Bunnyè giusto che tu sappia la verità, vedi io non sono un semplice soldato dell’esercito del male, io sono il principe e mi chiamo Seiya” Seiya temeva che lei si sarebbe divincolata per staccarsi da lui invece restava lì tra le sue braccia con lo sguardo così dolce da incantare il cuore di chiunque “ascolta Seiya anch’io devo dirti una cosa, vedi io non sono la dama di compagnia della principessa, io sono la principessa e mi chiamo Serenity” anche lei pensava che lui l’avrebbe lasciata e le avrebbe detto che era una bugiarda e meschina, ma invece senti la stretta di lui farsi ancora più forte “Siamo sfortunati amore mio, il destino ci ha riservato una strada lunga e difficile da percorrere ma noi resteremo sempre insieme vero?” “ascolta Seiya io tra un mese mi devo sposare con un altro e devo avere un figlio da lui entro l’anno, questi sono gli ordini di mia madre e io non posso disubbidire capisci” “no non è giusto! Io voglio sposarti e avere un figlio da te e non voglio che nessun’altro ti abbia se non io” “Mi dispiace Seiya, ma il nostro amore è impossibile e non può continuare” “Non dire così Serenity, io non lascerò che tu sposi quell’uomo ti porterò via da qui se è necessario” “Così vivremo per sempre scappando, no io non posso sopportarlo è meglio chiuderla qui anche se il solo pensiero mi fa star male da morire” “Se è quello che vuoi io obbedirò” “Prima di lasciarci però Seiya voglio chiederti solo una cosa” “Dammi ancora una notte con te” e detto questo si avvicino a lui e gli sbottono la camicia che indossava lui la abbraccio e tra le lacrime e i sospiri i due giovani amanti vissero in maniera profonda la loro ultima notte d’amore sperando entrambi che non finisse mai, ma ahimè nessuna notte dura in eterno.



Passò un mese Serenity si era sposata con il marchese Taiki, ma ancora non si era concessa completamente a lui. Serenity pensava ancora ad Seiya, lei amava solo lui e solo a lui si sarebbe concessa a costo di non dare un’erede a sua marito lei non avrebbe mai fatto l’amore con un uomo che non amava.

Lui, però era un tipo paziente e non incuteva nessuna fretta a sua moglie perché sapeva che lei non lo avrebbe mai amato come l’amava lui, in fondo si conoscevano appena e lui non poteva pretendere così tento da lei.

Un giorno però Serenity si senti mancare improvvisamente la sua dama di compagnia chiamò il dottore che subito la visitò “Lei aspetta un bambino principessa, congratulazioni a lei e a suo marito” Serenity sapeva che il padre di quel bambino era Seiya in fondo non poteva essere di nessun altro neppure di suo marito il punto era proprio come dirlo a suo marito senza che lui si infuriasse.

Serenity era preoccupata sapeva che suo marito non avrebbe reagito bene e si sarebbe infuriato ma non poteva tenere nascosta a lungo una cosa del genere.Si fece coraggio e entro nella camera di suo marito lui era a torso nudo e guardandola in camicia da notte si rese conto di quanto fosse bella e radiosa quella sera “Ditemi cara moglie, Avete bisogno di qualcosa?” “ Devo parlarvi, io aspetto un bambino e voi sapete bene di non esserne il padre e se vorrete lasciarmi io capirò” lui rimase immobile non riusciva a parlare, ma quando finalmente riuscì a parlare disse qualcosache3 sorprese Serenity “Non importa diremo a tutti che è mio figlio non preoccupatevi non vi metterò in imbarazzo davanti a tutti vi amo troppo per farvi questo” “Voi siete troppo buono con me e io non merito la vostra bontà” “Non dite sciocchezze, voi non mi avete mai amato e questo non si può negare però, evidentemente, avete rinunciato a l’uomo che amavate per sposare me” “Voi come lo avete capito” “Una volta mi avete detto che vi sareste concessa solo a l’uomo che amate e il fatto che aspettate un bambino è la prova che avete già incontrato l’amore. IO non voglio sapere chi è il padre di questo bambino voglio solo restarvi accanto” “Vi ringrazio” e detto questo Serenity lo abbraccio lui ricambio l’abbraccio ma non tento di baciarla anzi si allontano lui stesso da lei “Adesso andate dormire nelle vostre condizioni avete bisogno di assoluto riposo””Grazie” Serenity apri la porta e se ne andò proprio com’era entrata.

La notizia volo velocemente arrivando anche alle orecchie della regina che corse subito da sua figlia “Sono contenta che alla fine tu abbia fatto quello che ti ho detto, hai visto che l’amore non serve in un matrimonio in un mese a trovato marito e aspetti un bambino cosa c’è di più bello che te ne fai dell’amore” Serenity però non rispose alla madre si limitava semplicemente a salutarla cortesemente ma niente più lei non poteva perdonare sua madre di averla costretta a sposare un uomo che non amava e mai avrebbe potuto cancellare dal suo cuore il volto del suo amato Seiya però almeno ora aveva qualcosa di suo un bambino da crescere con amore e affetto a cui non avrebbe mai fatto mancare niente



La notizia che la principessa delle fate aspettava un bambino giunse purtroppo anche alle orecchie di Endymion “Maledizione siamo stati troppo lenti dovevamo andare dalla regina delle fate prima che lei trovasse marito per sua figlia Adesso dovremmo cambiare strategia” Seiya era sconvolto non voleva credere che Serenity lo avesse dimenticato così in fretta doveva sapere la verità.

Seiya si diresse verso il castello di Serenity e arrampicandosi si introdusse nella camera di quest’ultima. Quando lei entrò lui le mise delicatamente una mano davanti alla bocca “Calmati Serenity sono io” “Seiya che ci fai qui se ti trovano qui ti uccideranno” “Non mi importa io voglio sapere la verità” e detto questo la fece girare verso di lui e si accorse del gonfiore sulla pancia di Serenity “Allora è vero” “SI è vero, ma questo bambino no è di Taiki tu sai che io non mi sarei mai concessa a qualcuno che non fossi tu questo bambino e tuo tu sei il padre e lo sai” “Allora perché dicono tutti che è il figlio di tuo marito?” “Perché non posso fare altrimenti già è uno scandalo che non si hai il figlio di mio marito figuriamoci se venissero a sapere che il padre è il principe dei malvagi” “Allora tu hai paura delle apparenze non vuoi fare brutta figura” “NO io non voglio che facciano del male a te o a nostro figlio lo capisci se scoprissero la verità tu saresti arrestato dai tuoi nemici e ripudiato dai tuoi seguaci e tuo figlio lo stesso” “Io voglio starti accanto solo questo” “Ma non puoi ti prego vatten…ah:” “Che c’è Serenity non ti senti bene ti prego parla!” “Credo che ci siamo adesso vai ah non voglio che ti trovino qui” “No io non ti lascio in queste condizioni” “Principessa arriviamo” “Ti prego vattene non voglio che ti facciano del male ti prego” “lui la prese in braccio l’appoggio sul letto e la bacio teneramente sulle labbra. Lei ricambio il suo bacio poi lui si allontano uscendo dalla finestra la dov’era arrivato. Serenity soffriva tantissimo, ma non solo per il parto ma anche per il doloroso fatto che il suo amato non poteva stare vicino a lei in momento così importante per entrambi.

Nacque una bellissima bambina dagli occhi azzurri come la madre e dai capelli neri come il padre e il suo nome fu Chibiusa.

Passarono dei giorni ma Serenity rimaneva ancora a letto. Stava male, troppo male dopo la nascita di Chibiusa aveva avuto una brutta emorragia seguita da una febbre altissima che ancora non si era abbassata. Il re era preoccupato ma non era l’unico a preoccuparsi per la salute della moglie, anche i medici temevano che non c’è l’avrebbe fatta a superare quella terribile febbre.

Seiya, saputa ormai la verità, moriva dalla voglia di vedere la sua bambina ma soprattutto voleva riabbracciare la sua amata Serenity, senza sapere che purtroppo la sua amata stava morendo.


la bambina piangeva, sempre più forte. Serenity dalla sua camera la sentiva ma, per quanto il desiderio fosse forte, non riusciva ad alzarsi dal letto e a mala penna riusciva a vedere qualcosa.

La febbre la stava indebolendo ma per nulla al mondo si sarebbe lasciata morire aveva ancora molti scopi da raggiungere prima di chiudere gli occhi per sempre.

Chiamo la cameriera che subito corse da lei “Regina avete bisogno di qualcosa? Vi sentite ancora male?” “Voglio vedere mia figlia” rispose lei “Ma maestà la principessina si è appena addormentata e poi voi siete troppo debole” “Non importa, ti prego portamela” “Sono desolata ma i medici mi impediscono di farlo e insieme a loro anche vostra madre dice che potreste trasmetterle qualcosa”

“Allora chiamate mia madre voglio parlare con lei” “Certamente lo faccio subito:”

Poco dopo entra la madre di Serenity tutta trafelata “Serenity, tesoro, mi hanno detto che mi cercavi urgentemente cosa c’è figlia mia non ti senti bene?” “Devo parlarvi madre vi prego sedetevi”

La donna si sedette “Voglio che voi sappiate la verità, la nipotina che avete avuto non è figlia del vostro genero” “Cosa dici Serenity la febbre ti sta facendo delirare! Vado subito a chiamare i dottori” “Fermatevi io non sto delirando questa è la verità, Chibiusa e figlia del principe del regno oscuro Seiya” “Non è possibile ma se neanche lo conosci” “Invece lo conosco bene, lo amo ed è solo a lui che io mi sono concessa per questo non può essere che lui il padre di mia figlia” “Questo tuo marito lo sa?” disse la madre per metà sconvolta e metà furibonda “Sa solo che la bambina non è sua” “Come hai potuto Serenity, concederti a quel uomo, un nemico, il figlio del re del male, se solo avessi saputo ti avrei impedito di vederlo, avrei fatto qualunque cosa per tenerti lontano da lui”

“E avreste fatto male, io non sono pentita di quello che ho fatto e mai lo sarò, anche se voi mi disprezzerete in eterno non mi importa almeno ora sapete la verità, ma vi avverto madre se osate ancora allontanare mia figlia da me ancora di più adesso che sapete tutto io vi giuro che ve ne farò pentire amaramente” “Come desiderate regina” e dicendo questo la donna usci con le lacrime agli occhi. Non aveva avuto il coraggio di dirle la verità, una verità che presto Serenity avrebbe dovuto affrontare.



Passarono diversi mesi, Serenity era guarita e aveva ripreso ad occuparsi di Chibiusa che ormai aveva già quattro mesi. Non aveva più visto Seiya dal giorno della nascita della loro bambina. Voleva incontrarlo, voleva abbracciarlo, lo amava ancora, non aveva mai smesso di amarlo e voleva condividere con lui la sua gioia per la piccola Chibiusa, ma purtroppo la situazione non era così facile.

Lei era sposata con un altro e non avrebbe mai potuto lasciarlo per correre da lui anche perché suo marito si era rivelato molto gentile quando aveva scoperto la verità e lei non poteva ripagarlo in quel modo,si sarebbe sentita in colpa per tutta la vita:


Seiya stava in cima alla collina ripensava a Serenity, hai suoi occhi al suo sorriso, alla sue labbra non riusciva a pensare che non l’avrebbe più rivista. Aveva saputo che Serenity era stata molto male, ma non sapeva ancora che lei ora era guarita e sognava anche lei di riabbracciarlo.

Continuava a sperare che la sua amata si riprendesse. Mentre era assorto nei suoi pensieri una mano gli si appoggio sulla spalla “Ehi Seiya, che fai qui tutto solo? Non dirmi che le notizie sulla tua presunta relazione con la principessa, anzi, ora regina delle fate sono vere” “Si è così, non ho mantenuto la promessa che ti ho fatto un anno fa mi dispiace” “Io ti avevo avvertito le fate sanno sedurre molto bene gli uomini come te” “Non parlare così’ io e Serenity ci amiamo veramente, la nostra non è solo un infatuazione” “Dunque la bambina nata qualche mese fa e tua figlia” “Si è mia figlia ma ti prego non dirlo a mio padre, lui le farebbe del male sia a Serenity che alla mia piccola e io non voglio” “Prima o poi lo verrà a sapere comunque Seiya, le notizie girano” “Lo so ma quando lo verrà a sapere io farò in modo di mettere entrambe al sicuro, non gli permetterò di fargli del male come in passato a fatto a me giuro che lo fermerò” “Ti auguro di essere felice Seiya e ti prometto che a tuo padre non dirò niente e una promessa” “Grazie Yaten sei sempre stato un fratello per me” “Anche tu lo sei stato per me Seiya e ti aiuterò perché e questo che fanno i fratelli nel momento del bisogno, si aiutano a vicenda. Allora cosa devo fare” “Dovresti mascherarti e portare una lettera a Serenity e poi,con il suo permesso dovresti condurla nel luogo che ora ti indicherò” Seiya inizio a spiegare tutto nei minimi dettagli e Yaten rimase a sentirlo con estrema attenzione perché mai avrebbe commesso un errore che poteva deludere lui, lui il suo migliore amico


Il cielo era nero, ormai da molti anni il sole era scomparso dal giorno in cui era stata dichiarata guerra tra il regno delle fate e quello delle tenebre. Serenity pensava a quel giorno, il giorno in cui sua madre commise l’errore più grande della sua vita. Serenity ha dodici anni e ancora una bambina, ma per sua madre è già ora per lei di prendersi le sue responsabilità. Suo padre il re , invece, le vuole bene e la lascia libera di fare le sue scelte purtroppo però lui è molto malato e i medici non possono fare niente per guarirlo dalla sua terribile malattia. Serenity capisce bene la situazione, nonostante sia ancora piccola le hanno insegnato troppo in fretta la crudeltà della vita, le hanno trasmesso troppo in fretta il dolore della perdita. Serenity vede il padre peggiorare ogni giorno di più e teme che un giorno, purtroppo inevitabile lui possa chiudere gli occhi per sempre così gli rimane accanto ogni secondo per godere con lui i suoi ultimi atti di vita il padre apprezza quel gesto ma la madre no e con estrema rabbia decide di allontanare Serenity, ma lei non si arrende e continua a prendersi cura del suo amato padre unica persona che può capirla, che può veramente proteggerla. Serenity, nella sua stanza, prega ogni notte con le lacrime agli occhi ma niente sembra far migliorare il suo povero padre e un giorno davanti agli occhi lucidi e ormai rossi, un po’ per il pianto e un po’ per le notti passate in bianco,lui le rivolge queste ultime parole “Figlia mia ascolta, non piangere per me ma si forte per te stessa non avere paura di lottare, promettimi che sarai giudiziosa e virtuosa e che ti concederai solo all’uomo che ami, ,ma soprattutto promettimi che non lascerai che tua madre decida della tua vita” e dicendo questo le appoggia una mano sulla guancia, Serenity con le lacrime agli occhi annuisce e in quel momento suo padre spira, la mano che ha appoggiato sulla guancia della sua amata bambina cade sul letto priva di vita. Un rumore alla porta le fai interrompere quel ricordo.

Serenity si asciuga una lacrima e aggiunge “Avanti” “Regina qui sotto c’è un signore che chiede di lei pare porti un messaggio” “Ditegli che lo raggiungo subito” “Come desiderate” e dicendo questo la domestica chiuse la porta alle spalle di Serenity che avvicinatasi allo specchio della sua stanza tento di asciugarsi quelle lacrima che le erano scese, lacrime che fino a quel momento aveva dolorosamente represso. Lei non era stato in grado di mantenere la promessa che aveva fatto a suo padre e ora ne stava pagando duramente le conseguenze



Serenity scesa delicatamente le scale alzando leggermente la sua meravigliosa gonna di tessuto bianco davanti a lei apparve un giovane che avrebbe dovuto avere la sua età se non qualche anno di più “Buon giorno maestà ho un messaggio per voi da parte di una persona che voi conoscete molto bene” “Parlate forse di Seiya”disse lei accennando finalmente un sorriso. In quel momento Yaten capii come Seiya si era innamorato di lei era così bella, cos’ fragile. “Si proprio lui mi ha chiesto di darvi questa lettere e di condurvi nel vostro luogo segreto” e dicendo questo le porse la lettera. Serenity la prese in mano e subito la aprii dentro c’erano scritte queste parole:


Amore mio,vorrei tanto rivederti ma ora che tutti sanno la verità su di noi non mi è possibile giungere fino da te cosi ho mandato questo mio amico fidato, lui si chiama Yaten e ti condurrà nel nostro rifugio li io e te lasceremo questo posto orribile insieme alla nostra piccola ti prego non rifiutare io ti amo e voglio vivere con te per sempre non lasciarmi


Con amore Seiya


Serenity guardò Yaten, era incerta non era sicura di voler lasciare tutto ma da una parte sentiva che era l’unica cosa che potesse fare per rimanere con il suo Seiya.

Tuttavia sentiva che se fosse andata via avrebbe fatto un grande torto a suo marito il re dopo che lui era stato così indulgente con lei nonostante tutto, ma ad un certo punto suo marito comparve da dietro il muro del palazzo e le disse: “Vai Serenity, non è giusto che tu resti qui per me, non è giusto che sacrifichi il tuo amore, non è giusto che neghi a tua figlia il diritto di vivere con il suo stesso padre. Sai anch’io avrei voluto sposare la donna che amavo ma non mi è stato possibile poiché lei non era una nobile come me e così per allontanarci lei fu mandata in esilio e quando parti era in cinta, io non ho mai potuto vedere mio figlio ho solo saputo che era un maschio e si chiamava Sam, ora a tre anni e sua madre mi manda sempre notizie su di lui ma non vuole rivelarmi dove si trovano” “Mi dispiace, io non immaginavo che tu fossi protagonista di una storia così triste, ma io credo che tu debba continuare a lottare se vuoi rivedere la donna che ama e conoscere tuo figlio” “Forse hai ragione, ma tu non arrenderti e vai coprirò io la tua fuga per quanto mi sarà possibile” “Grazie di tutto quello che fai e che hai fatto per me” e dicendo questo Serenity gli posò un bacio leggere sulle labbra e corse verso la sua camera a preparare le sue cose per la fuga.


La notte scese in fretta. Yaten aveva detto a Serenity di farsi trovare sul retro del palazzo verso la mezzanotte quando tutti ormai dormivano. Taiki era rimasto sveglio per controllare che nessuno si accorgesse della fuga della regina. La regina prese in braccio la sua piccola e senza fare troppo rumore scese le scale di servizio entrando nella cucina. L’ultima volta che era stata lì era una bambina e suo padre era ancora vivo. Serenity a nove anni, suo padre latine per mano e le fa visitare il castello contro il parere della madre che ritiene che la bimba debba seguire il suo corso di taglio e cucito ma il padre senza darle retta continua a mostrare alla piccola il castello in cui abita: Per Serenity è strano pensare di non conoscere la casa dove per nove anni a vissuta e sempre più in curiosità per ogni stanza che vede fa domande su domande a suo padre che in modo preparato e dolce gli risponde saziando la curiosità di Serenity. Giunta in cucina la principessina vede tanti servi lavorare e inchinarsi al loro passaggio ma la cosa che la incuriosisce di più e quel così vasto ambiente che lei non aveva mai visto prima così bello, così accogliente molto di più di quanto potesse essere la sua camera o qualsiasi altra stanza nobiliare, almeno per lei. Vede bimbi della sua età lavorare ininterrottamente e presa da un senso di colpa atroce chiede con occhi supplichevoli al padre di poter aiutare. Il padre la guarda e ride e la lascia libera di fare sotto gli occhi stupiti dei servi che però non si osano dire nulla per non contraddire il re. Serenity si solleva le maniche del suo bel vestitino blu e azzurro con i ricami a fiori, vede un grembiule più o meno della sua taglia e lo indossa, si da dà da fare e aiuta imparando in fretta con quell’entusiasmo che sembrava aver perso quando seguiva i suoi corsi di principessina e il padre lo nota contento e anche lui decide di rendersi utile aiutando sotto lo sguardo inorridito della regina che però non dice nulla e girà lo sguardo allontanandosi. Serenity gioca con i bimbi poveri e non gli fa mai pesare il fatto di essere una principessa anzi diventa come loro una bimba comune che vuole godersi gli anni dei giochi cosa che ben presto non le sarà più possibile fare.

Serenity si riprese di colpo ancora una volta i ricordi avevano avuto il sopravvento. Con la piccola Chibiusa che dormiva tra le sue braccia, Serenity sentiva che non avrebbe mai permesso alla sua piccola di crescere come era stato costretta a crescere lei. Le avrebbe permesso di vivere i suoi anni di giocare e di essere una bambina come tutte le altre.

Arrivata sul luogo dell’incontro trovo Yaten preoccupato “Meno male che state bene ero così preoccupato non vi ho visto arrivare e ho pensato che vi avessero scoperto” “Tranquillo Yaten e tutto a posto” “Allora è meglio sbrigarsi a scappare” e detto questo fece salire Serenity a cavallo e lui si mise dietro e tenendo stretta lei fece partire il cavallo alla volta del rifugio che Seiya gli aveva indicato mentre Serenity teneva stretta tra le braccia la sua bimba.

Giunti finalmente al rifugio Serenity si vide correre in contro Seiya che prontamente la fece scendere da cavallo e la abbraccio delicatamente, poi prese in braccio la sua piccola e gli diede un bacio sulla fronte la piccola non pianse, anzi rise del gesto come se avesse capito che quello fosse il suo papà “È veramente bellissima la nostra piccola che nome le hai dato?” “Lo chiamata Chibiusa” “Un bellissimo nome per una bellissima bimba” e abbracciando sia lei che Serenity senti finalmente che la sua famiglia era di nuovo riunita.


Albeggiava appena mentre il cavallo di Seiyar correva all’impazzata verso chissà quale metà o quale destinazione, probabilmente e semplicemente verso la libertà e la felicità eterna avevano lasciato ad Yaten il compito di far perdere le loro tracce, ma si sentivano in colpa perché sapevano che la loro fuga sarebbe costata cara a molte persone, tuttavia non potevano pensare di stare ancora l’uno lontano all’altro. Era troppo forte il desiderio di vivere insieme, di invecchiare insieme, di crescere la loro figlia e magari di averne altri. Il cavallo correva come se fosse inseguito da cento uomini e forse presto sarebbe stato così.

Verso il tramonto finalmente si fermarono vicino a una strana capanna. Seiya aiuto Serenity a scendere mentre stretta tra le braccia teneva Chibiusa. I due raggiunsero la capanna ed entrarono.


“La regina, la regina non si trova aiuto!” “Come sarebbe che la regina è scomparsa” rispose l’ex regina , la madre di Serenity sapeva bene in fondo che Serenity prima o poi avrebbe raggiunto il suo grande amore e lei non poteva permetterglielo, non voleva che anche si rovinasse la vita come era successo a lei anni fa non poteva “Bisogna trovarla e riportarla subito qui a lei e a sua figlia, muovetevi!” “Certo maestà


“Cosa?! Mio figlio e sparito voglio che lo riportiate qui” “Ma re Endymion la foresta è grande” “Allora vi conviene sbrigarvi non credete”. Il re del male era davvero infuriato non poteva tollerare un tale gesto da parte di chi aveva il suo stesso sangue sapeva che una volta riportato a casa lo avrebbe punito e questa volta duramente “Appena lo catturerete conducetelo nella sale delle torture ci penserò io a dargli una lezione che non dimenticherà tanto facilmente” “Come desiderate altezza”


Serenity restava vicino al fuoco. Aveva paura, paura come non ne aveva mai avuta in tutta la sua vita. Lei era sempre stata una ragazza temeraria e coraggiosa ma questa volta la paura sembrava avere il sopravento sul suo coraggio: Una mano calda le si appoggio sulla spalla “Cosa c’è amore” “Ho paura Seiya, ma non per me, ma per voi per te e per Chibiusa. Voi siete la mia famiglia e io non vi voglio perdere per nessun motivo” “Ma non ci perderai Serenity ne a me, ne ad Chibiusa. Devi stare calma io vi proteggerò sempre” e detto questo si girò verso di lei e la bacio con passione, lei lo lascio fare e i due cadderono sul pavimento. Lui cominciò a sfilarle il vestito, mentre lei gli apriva i bottoni della casacca. Sotto baci e carezze sembrava che tutto fosse normale ma non era così. Serenity pensò così a fondo a questo che non si rese quasi conto di non avere più indumenti addosso. Seiya la adagio delicatamente sul letto e cominciò a baciarla sul collo mentre lei cercava di non pensare a quello che sarebbe successo dopo ora non importava, ora era quello il momento che voleva vivere, stretta tra le braccia del suo amore. Da quanto tempo ormai non faceva più l’amore con lui e quanto gli era mancata quella sensazione, quel calore così profondo che dimostrava quanto lui l’amasse. Seiya sentiva che Serenity era ancora tesa e cercava di rilassarla. Serenity tremava dal freddo “Tremi” disse Seiya dolcemente mentre le accarezzava il volto “Allora stingimi più forte” gli rispose lei e lui la strinse più forte sotto le coperte e il tremore di Serenity sparì mentre lei sospirava e lui si muoveva delicatamente su di lei. Quello per entrambi era un momento indimenticabile che da troppo tempo avevano atteso e a cui non avrebbero mai più rinunciato:


Il sole appena sorto accarezzo il volto di Seiya che si sveglio e si accorse che tra le sue braccia c’ era la sua amata Serenity la bacio sulle labbra e si alzo dirigendo si verso i suoi indumenti. Si infilo i pantaloni e andò verso la sua piccolina che in tanto aveva cominciato a piangere. La prese in braccio e la cullò. Nel frattempo Serenity si sveglio e indossata la sua veste intima si avvicino a Seiya e l’abbraccio da dietro “Si è calmata?” “Si ora si, in fondo è una brava bambina non ha pianto per tutta la notte” “Già ma comunque noi stanotte non abbiamo dormito molto.” “Già ma io sono di buon umore lo stesso:” Seiya prese tra le braccia Serenity e la bacio appassionatamente “anch’io sono di buon umore perché sono con te” rispose Serenity stretta tra le braccia di Seiya così forti e così protettive. Presto però avrebbero dovuto affrontare una difficile scelta che gli sarebbe costata altre sofferenze e altri dolori.






   
 
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