- Lucia, datti una mossa, diamine! - Orlando premette forte il dito sul citofono e sbuffò. Le donne...

- Lucia! LUCIA!

- Eccomi, tesoro! - una donna dai capelli mossi sul biondo scuro cavalcò di gran carriera sulla moto rossa nuova di zecca dell'altro, imbragata fastidiosamente in un'intero corredo di borse e borsette di ogni genere, a partire da quella minuscola in stile borsello per i soldi e il cellulare, a finire con l'enorme sacca termica a quadri scozzesi, che ovviamente prese postazione dietro il sedere di Orlando, rischiando di ficcargli un gancio nella schiena.

- Finalmente! Bart ci aspetta al piazzale, poi caricheremo Ghiro sulla moto... sai, abbiamo pensato fosse meglio non farlo guidare, non mi fido molto...

Lucia sorrise e strinse i fianchi dell'uomo, poggiando la testa sulla sua schiena, ed il motore rombò.

 

- Daniele!

Un'uomo sui 37 anni, dai capelli ricci scuri e gli occhi color cioccolato, si voltò e mise via in fretta l'auricolare che gli pendeva da una tasca. La camicia rossa a quadri dava la netta impressione che non fosse stata affatto stirata, ed i jeans avevano uno strappo ben visibile in zona sedere.

- Ehilà, compagni! - il ragazzo balzò sul seggiolino della moto, provocando una reazione stile domino: Lucia cascò esattamente su Orlando, che piombò sull'asfalto del marciapiede, seguito dagli altri e... dalla moto.

- DANIELE! Diamine, un pò di delicatezza!

- I miei capelli!

- La mia moto!

- I TRAMEZZINI!

Ghiro saltò su, come se pizzicato da qualcosa di fastidioso, e ricompose la borsa termica con cura, come si fa con un bebè particolarmente piccolo e delicato.

Anche Lucia si alzò, aggiustandosi il vestito sulle ginocchia, e Orlando la seguì, allarmato.

- Ghiro, giuro che se trovo un solo graffio... LA VERNICE, PORCA PALETTA! Io... io ti...

- Buondì, come va la vita?

- Male!

Emiliano, con Bianca e Bart al seguito, tese una mano all'amico, che l'afferrò con tanta forza da tirarlo a terra.

- Aaaargh! Orlando, diamine!

- Oh, Milino, scusa... come va la vita?

 

 

- AAAAAAAAAAAAAARGH!

- Fermo là, o ti... ti...

- Quanto caos per una vespa!

- Hai detto niente... AAAAAAAAAAAAAARGH!

Ghiro scacciò via l'insetto con il resto del tramezzino che gli rimaneva in mano, rischiando pericolosamente di cadere all'indietro, spiaccicando le paste che Emiliano aveva comprato come sorpresa per tutti.

- Ti prego, prendi lui, prendi lui! - Daniele si parò Bart davanti, come scudo umano.

- Mi stai sacrificando ad una vespa!

- Esattamente!

- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH! Mi ha ucciso! Mi ha ucciso!

- Calma, Orlandino, ti ha preso di striscio!

- Questo è il peggior finesettimana della mia vita!

Lucia frugò parecchio nella borsa - una delle tante - ed infine tirò fuori un'insetticida versione tascabile, che stese in un colpo la vespa... ed anche Orlando.

- Almeno così starà un pò zitto...

- Tu... tu sei geniale, Lucia!

- Grazie!

- Da dove hai tirato fuori quel coso? - esclamò Bart, riemergendo scarmigliato da un cespuglio con un'enorme tronco tra le mani, che scaraventò sulla tovaglia, dove giacevano pochi resti di cibo e troppe macchie cosparse un pò ovunque.

- Giuro, non verrò mai più ad un...

- Ma se sei tu che hai organizzato il pic-nic, Ghiro!

- Embè? Questo non vuol dire che io ci debba essere per forza...

- Ehi, ragazzi, guardate! - Bianca indicò freneticamente un laghetto a pochi metri da loro, e corse seguita da Emiliano e Lucia.

- Ci sono le papere!

- Dove? Io non... AAAAAAAAAAAAAAARGH! - con un'ultimo sussulto, Emiliano cascò nell'acqua dimenandosi come un'indemoniato. 

- Tranquilli... sono vivo... sono vivo... - ne riemerse annaspando, ed afferrò al volo un pezzo di ringhiera arrugginita.

- Chi ti ha detto che ci stavamo preoccupando per la tua salute? 

- Il mio buon senso!

- Credo che, a mollo, anche il tuo cervello faccia acqua! Capito la battuta? Eh? - Lucia sorrise per pietà al povero Daniele.

Quel pomeriggio si preannunciava molto più lungo del previsto.