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Autore: namedemme    20/10/2011    9 recensioni
Questo racconto riprende il finale del Titanic, ma con un piccolo cambiamento:
e se a Rose fosse rimasto un "ricordo" di Jack?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brock Lovett, Lewis Bodine, Lizzy Calvert, Rosalinda Dewitt Bukater
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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His memory with me, forever Nota: La ff inizia quando Rose finisce di raccontare la storia (dopo il pezzo in cui si trova sulla nave che l'ha salvata, in cui dice di chiamarsi Rose Dawson e scopre di avere il cuore dell'oceano nella tasca della giacca che Cal le aveva dato precedentemente nel Titanic), ho cambiato il finale aggiungendoci una .... sorpresina xD buona lettura e spero vi piaccia (alcune battute le ho prese dal film, ho trovato il copione online, se a qualcuno interessa lo potete trovare qui)

Rose respirò profondamente. Era stato molto doloroso, per lei, rivivere il disastro nella sua memoria. Bodine e Lowett erano stupefatti da quello che avevano udito, tanto quanto Lizzy, che fino a quel giorno era stata inconsapevole del fatto che sua nonna era stata una passeggera del Titanic.
Bodine fu il primo a parlare, «non abbiamo trovato niente su Jack. Non esiste nessuna documentazione su di lui».
L'anziana signora gli rispose, «certo che no, e come potrebbe esserci? Non ho mai parlato di lui sino ad oggi. Con nessuno. Neanche con tuo nonno. Il cuore di una donna è un enorme oceano di segreti. Ma ora sapete che c'era un uomo di nome Jack Dawson e che lui mi ha salvato, in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non ho nemmeno una sua foto. Ma la notte dell'affondamento, quando facemmo l'amore in quella macchina d'epoca, qualcosa accadde dentro di me».
Tutti presenti si fecero attenti, Bodine e Lowett compresi.
«Si spieghi meglio, Rose».
«Quando approdai a New York, certo non nel modo in cui avevo immaginato, andai a vivere per conto mio in una modesta casa, poi conobbi tuo nonno e andai a vivere da lui dopo il nostro fidanzamento. Comunque, stavo dicendo, cominciai a sentirmi male. Durante i primi mesi dopo l'affondamento avevo nausea e mal di testa continui, non sospettavo niente perché non avevo esperienza e decisi di contattare Molly Brown, che, come vi ho raccontato, era sopravvissuta. Le mandai un telegramma descrivendole i miei sintomi, credevo mi avesse potuto aiutare. E così fu: mi rispose poco tempo dopo, consigliandomi di farmi visitare. Credo avesse già capito tutto. Era come una seconda madre per me, Molly. Così seguii il suo consiglio e mi feci visitare, il responso che mi diede il medico fu sconcertante per me: ero incinta. Ovviamente non avevo dubbi su chi fosse il padre».
Lizzy era scioccata, ma aveva intuito, «zio Jack?».
«Sì, Lizzy, lui. Potete immaginare perchè lo chiamai così», fece una risatina.
«Rose, adesso suo figlio dov'è?», domandò interessato Lowett.
«Ha ottantatré anni, vive a New York nella casa dove vivevo con mio marito, prima che morisse. Non sa chi è il suo vero padre» , precisò.
Ormai erano tutti interessati alla storia di Jack e del figlio che ha avuto da Rose, e qualcuno chiese
«Suo figlio somiglia a Jack?».
«Direi di sì, ecco: vi faccio vedere una foto di quando aveva trent'anni».
Rose prese il portafogli e lo aprì, vi si intravidero tre fototessere: due donne e un uomo, i suoi figli. Tirò fuori la foto di Jack junior, poi ripose il portafogli dove l'aveva preso.
«È lui», disse soltanto.
Si passarono la fototessera tra loro, incuriositi. L'uomo nella foto era biondo, con i lineamenti del volto e gli occhi della madre. L'espressione era serena e rilassata, e la bocca, simile a quella del padre, abbozzava un sorriso.
Rose sorrise ancora.
«Come ho detto prima, non ho niente di lui, ma mi ha fatto un regalo immenso: nostro figlio non è come una sua foto, ma è come se lo avessi sempre accanto e non fosse mai morto, perché continua a vivere in lui e nei miei ricordi. Non mi scorderò mai di quei pochi giorni trascorsi in quel maledetto transatlantico, non dimenticherò mai il momento in cui mi resi conto di essere imnamorata di lui e quando progettammo di scendere insieme a New York. Non ti dimenticherò mai, Jack Dawson».




Spazio dell'autrice
Lo so è breve, ma essendo una one-shot penso che non fosse necessario farla lunga. L'ispirazione per questa ff mi è venuta leggendo alcune storie su questo fandom,
e ho pensato "e se quella notte Rose fosse rimasta incinta ??" così è nata questa breve storia :) recensite =D sono curiosa di sapere cosa ne pensate, le critiche sono ben accette !!
Beh non so più cosa aggiungere, alla prossima !!
Martina

   
 
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