Quando adesso dopo quasi dieci anni riapro gli occhi, come ogni mattina, mi ritrovo a pensare al soffitto che vedevo, il profumo di pane che odoravo, alla sensazione di reclusione che provavo, la percezione della seta sotto le mie mani e il rumore dei passi liberi fuori dalla mia finestra, le lacrime che tentavano di varcare gli occhi e di bagnare il viso.
la mia storia è un brave racconto su come secondo me Senritsu viveva prima del tragico incidente.