Osservo con occhi vuoti il tuo viso segnato da un sorriso.
Sei felice, Jessie?
Forse, dovunque tu sia, stai vincendo la tua partita di basket.
 
Ma la partita più importante, quella no, non l’hai vinta.
Lei, col suo mantello nero e il corpo scavato nelle ossa, ha fatto un canestro in più del tuo, proprio all’ultimo secondo.
Hai lottato, ma alla fine ti ha battuto.
 
Cazzo, Jessie. Cosa hai fatto?
Come hai potuto lasciarla vincere?
Non hai mai regalato una vittoria nemmeno a me, eppure di partite insieme ne abbiamo giocate tante.
Ogni venerdì sera, dopo il lavoro, al campo sulla spiaggia.
 
Resterò qui ancora un po’, ho troppe cose da dirti.
Accidenti, non mi hai nemmeno mai rivelato il segreto del tuo successo con le donne.
Che fossero le tue fossette, i tuoi occhi sottili, il tuo sorriso un po’ arrogante?
Ah, io non sono come te, non sono così bravo.
Non ho fossette, né occhi sottili, né un sorriso arrogante.
Ho un corpo enorme e la pelle nera.
 
Ma a te piacevo, come tu piacevi a me.
Mi piaceva vederti saltellare sul campo, facendo rimbalzare con grazia la palla tra le mani.
Non sono mai riuscito a starti dietro a lungo.
Io mi stanco subito.
 
Però, dai, qualche canestro te l’ho fatto anche io.
E tu ridevi, e ridevi.
E con i tuoi occhi luminosi ti complimentavi con me.
Ti lasciavo fingere, perché questa è l’amicizia.
Fingere e lasciar fingere.
 
Perché tu ridevi e ridevo anch’io.
E tu mi dicevi: ‘Ah, Walter…’
 
Ah, Jessie…
 
Questa divisa ti dona.
Sembri un sergente, accidenti.
E invece no, sei solo Jessie. Un amico trovato e perduto.
Un amico e un agente ammirevole.
Hai saputo indicarci la giusta strada anche se non potevi parlare e guardarci negli occhi. Anche sdraiato su questo freddo tavolo, hai risolto un caso, il tuo caso.
Io ti ho guardato, e tu mi hai dato la soluzione.
Perché sei un uomo ammirevole.
 
Volevo giocare con te un’ultima volta.
Mi sarebbe piaciuto incontrarti alle finali.
E finire insieme il nostro torneo, con una partita tutta nostra.
E invece no, maledizione!
Tu sei stato eliminato ai primi gironi.
Avevi ancora tanto da fare, troppo da dare.
 
Resterò ancora qui, a parlare un altro po’ con te.
 
Più tardi, stasera, sarò di nuovo lì sulla spiaggia. A palleggiare sul campo vuoto, con l’eco dei tuoi passi che mi rimbomba nelle orecchie.
Sarò lì, con te.
Per fare ancora una partita insieme.





Angolo dell'autrice
Mi ero affezionata moltissimo a Jessie, tornato addirittura dalla prima stagione per aiutare Horatio...e poi Walter, lo adoro. E adoravo la loro amicizia. Spero vi piaccia!
Un bacione!
izumi_curtis