“San..”
Santana si destò rapidamente dal sonno sentendo l’altra chiamarla anche flebilmente.
“Britt.. cosa c’è?” le chiese girandosi verso di lei e cercando di avvicinarsi per abbracciarla.
“Un altro incubo?”
“Si..” ammise l’altra con la voce tremante, stringendosi al suo braccio che le avvolgeva il petto.
Santana l’avvolse completamente.
“San, hai la febbre!”
“No, Britt. Sto bene!”
“Ma sei caldissima..”
“Sei tu che sei gelata..” rispose tranquillamente la bruna avvolgendosi di più all’altra per farle da coperta.
Passò qualche minuto in cui Santana sembrò ricadere in sonno, ma Brittany riprese a parlare.
“San..?”
“Mmm..” mugugnò la bruna, soffiando sul collo dell’altra.
“Se domani ti svegli prima di me… non te ne andare”
Santana spalancò gli occhi nell’oscurità, trovandosi a fissare il collo e i capelli dell’altra e i suoi occhi aperti fissi sul soffitto.
“Va bene..” rispose dopo un po’, colta da troppe emozioni: paura, incertezza e impotenza.
“..perché ora sento il tuo calore, ma domattina potrei non sentirlo più. E se sarai qui, accanto a me, sarò sicura che non è stato un sogno..”
Santana alzò leggermente la testa dal cuscino e baciò la guancia dell’altra teneramente.
“Ti voglio bene, Britt-Britt. Ora torna a dormire”
Santana avvertì che l’altra avrebbe voluto aggiungere qualcosa, avvertì la sua bocca aprirsi e cacciare fiato sul suo braccio, così la precedette, prima di chiudere entrambe gli occhi.
“Non vado da nessuna parte, te lo prometto..”