Serie TV > Glee
Segui la storia  |      
Autore: missyoustink    21/10/2011    1 recensioni
Sentiva i capelli del ragazzo solleticargli delicatamente il collo nel loro abbraccio, e di tanto in tanto riusciva ad avvertirne il profumo vagamente floreale di balsamo .
Era incredibile il senso di pace assoluta che avvertiva quando lo aveva accanto.
Tutti i suoi problemi, la giornata pesante, le prove estenuanti del coro, le faccende da affrontare, le ansie, le paure, si dissolvevano con la velocità di uno sguardo a quegli occhi di cristallo.
Era un appagamento talmente forte da essere quasi fisico e, sebbene non avesse ancora capito bene che cosa realmente rappresentassero l’uno per l’altro -davvero un’amicizia poteva essere tanto forte e travolgente?- non avrebbe saputo pensare ad una vita senza il suo migliore amico.
“In ogni caso, le vacanze di Natale inizieranno la settimana prossima, abbiamo tempo per decidere cosa fare..” concluse Blaine.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ed eccomi qua, piena di giuoia ma anche stramaledettamente nervosa , con la mia prima Klaine tra le mani.

Ora, se il vostro istinto -che può materializzarsi sotto forma di vocina interiore o come apparizione di Buddha - vi suggerisce di chiudere molto lentamente la pagina e allontanarvi a piccoli passi dal computer cercando di non dare nell’occhio, probabilmente fareste meglio a dargli retta.

Mai sottovalutare le apparizioni di Buddha, mai.

Per i più coraggiosi, invece, siate puntigliosi e spietati nei commenti, servirà a tutelare le generazioni future da tutto ciò che è toccato leggere a voi :)

 

Ah, e, se ve lo steste chiedendo, no, Glee non mi appartiene, dal momento che ringraziare il proprio fidanzato per un magnifico mazzo di rose con una PACCA SULLA SPALLA è ancora una cosa legale.

 

1. Phone call

 

Dopo un estenuante lunedì mattina passato a correre da un’aula all’altra per costringersi a frequentare qualche lezione a cui non era propriamente interessato, Kurt si lanciò sul proprio letto, lasciandosi sfuggire un lieve sospiro.
Girò la testa verso la finestra, riuscendo a scorgere una piccola porzione di cielo.
Erano da poco passate le cinque, e il sole cominciava a sparire dietro a qualche albero in fondo alla via. Kurt non poté trattenere un sorriso; adorava l’inverno, il vento freddo e pungente che gli sferzava la pelle quando camminava per strada, la sensazione di calma ovattata cha aleggiava nell’aria dopo la neve, i maglioni larghi e sformati nei quali rintanarsi al termine di una giornataccia..

Allentò il nodo alla cravatta con due dita, mentre si alzava svogliatamente per dirigersi verso l’armadio in cerca di qualcosa di più comodo da mettersi addosso.
Scorse, tra i vestiti impilati meticolosamente in base al colore, il suo vecchio cardigan rosso appallottolato in fondo allo scaffale. Si sfilò la camicia dalla testa, lanciandola distrattamente su una sedia alle sue spalle, e proprio in quel momento la porta della stanza si spalancò.

“Cristo santo, Blaine, potresti almeno bussare!” squittì Kurt, il viso di un colore piuttosto vicino a quello del maglione che aveva in mano e con il quale ora stava tentando di coprirsi senza troppi risultati.

“Ti ricordo che, uhm, dividiamo la stanza” rispose l’altro ragazzo, tentando di reprimere un sorrisetto divertito alla reazione teatralmente esagerata che aveva provocato nel compagno.

Mentre tentava di rivestirsi il più in fretta possibile, impiegando suo malgrado maggior tempo del solito a trovare il buco per la testa, Kurt pensò di odiare Blaine.
Sì, odiava davvero molto lui e quel suo inutile sorrisetto che gli procuravano-sempre più spesso ,ultimamente- delle terribili fitte al cuore.

Ok, forse non era propriamente credibile, ma ci avrebbe lavorato su.

“Come...com’è andata oggi?” chiese, ostentando un’espressione interessata, sebbene fosse solo un puro tentativo di distrarsi dalla piega che stavano prendendo i suoi pensieri.

“Se proprio vuoi saperlo, uno schifo. Quanto manca alla fine della settimana?”

“Mi dispiace doverti spezzare il cuore,dolcezza, ma è solo lunedì.”

“Perfetto, credo che mi butterò dalla finestra. Sembra breve e indolore...”

Blaine si distese sul letto di Kurt -perché diavolo proprio sul SUO letto , con tutto lo spazio che c’era? - prendendo a fissare con aria afflitta le goccioline di brina che si erano condensate sulla finestra ghiacciata, e Kurt si ritrovò inspiegabilmente a desiderare di esserne ricoperto, così da poter sperimentare la piacevole sensazione di quegli occhi nocciola vagabondare per il suo corpo, in cerca di qualcosa...

“Sai, a questo punto tu dovresti tentare di impedire il mio suicidio in qualche modo, invece di startene lì a contemplare un punto imprecisato sopra la mia testa!” aggiunse il ragazzo con finto tono seccato, mentre afferrava il braccio dell’amico.

“Dai, vieni qui, fa freddo” disse mentre lo attirava a sé ,facendolo sedere al suo fianco.

Il cuore di Kurt mancò un colpo, per poi riprendere qualche secondo dopo ad un ritmo irregolare. Si sistemò nel piacevole tepore dell’incavo della spalla di Blaine,mentre lui lo cingeva con un braccio.


La loro amicizia era diversa dalle altre.

Era fatta anche di questo, piccoli gesti d’affetto, coccole la sera, scambi profondi.
Kurt si sentiva davvero fortunato ad avere un amico come Blaine, e nulla avrebbe mai potuto sostituire il loro rapporto, o esserne alla pari, di questo era sicuro. La sua felicità dipendeva da lui, che era presente sempre e comunque, che stava al suo fianco e voleva tenerlo lontano da tutto ciò che poteva essere fonte di dolore; in una convinzione assoluta,quasi infantile, che avrebbe potuto proteggerlo da ogni cosa.

Il suo curarsi realmente di lui, di ciò che provava, il suo guardarlo negli occhi per capire se mentiva quando diceva di stare bene- perché a lui importava davvero, e non si sarebbe certo accontentato di uno di quegli “è tutto ok” che in realtà celavano ben altro-, era per questo che Kurt non poteva impedirsi di amarlo, amarlo dal luogo più profondo e remoto del suo corpo.

Non sapeva davvero cosa provasse l’altro - gli occhi di Blaine,al contrario, erano impenetrabili, e certo non avrebbe avuto il coraggio di chiederglielo apertamente- ma ,anche se non proprio nel ruolo che desiderava occupasse, sapeva che non avrebbe mai potuto rinunciare a quella presenza nella sua vita.

Mai.


“Potremmo andare a fare una gita ,uno di questi giorni,sai. Magari nel week end. Dicono che nevicherà.” propose Blaine , con una nota di eccitazione nella voce.

“Oh, sì! Potresti portarmi in riva ad un lago , o in qualche bosco sconosciuto al resto del mondo , e quello diventerà il nostro posto speciale!”

“Veramente io pensavo ad un luogo civilizzato, sai, con dei negozi. E i caffè. E un cinema.” scherzò il ragazzo.

“Sprizzi romanticismo da ogni dove, Blaine, davvero. E se proprio vuoi vedere un film, possiamo sempre riguardare ‘A Qualcuno Piace Caldo’ in dvd...”

“Oh, d’accordo, principessa! Ti porterò in braccio in riva ad un lago ghiacciato dove ,commosso dalla vista del limpido orizzonte ed estasiato dalla mia sempre più estenuante bellezza,avrai i tuoi cinque minuti di gloria da scena finale di commedia romantica,ma sappi che non guarderemo quel film per la trentesima volta in una settimana,ooh no!”

“Sei tu che non apprezzi i classici! Io sto solo cercando di infonderti un minimo di cultura, razza di ingrato! Ma sentiamo, Anderson, quali sarebbero le tue alternative?” ribattè incrociando le braccia al petto e rivolgendo il naso al soffitto.

“Beh, non vorrei sembrare troppo rivoluzionario, ma potremmo almeno passare ad un film a colori...”

“Senza speranze. Sei senza speranze!” sbuffò Kurt, rassegnato.

Blaine rise sommessamente; adorava quando le loro conversazioni prendevano quella strada, delineate da un confine tanto sottile,talvolta indistinguibile,tra sarcasmo e verità.

Sentiva i capelli del ragazzo solleticargli delicatamente il collo nel loro abbraccio, e di tanto in tanto riusciva ad avvertirne il profumo vagamente floreale di balsamo .

Era incredibile il senso di pace assoluta che avvertiva quando lo aveva accanto.

Tutti i suoi problemi, la giornata pesante, le prove estenuanti del coro, le faccende da affrontare, le ansie, le paure; si dissolvevano con la velocità di uno sguardo a quegli occhi di cristallo.

Era un appagamento talmente forte da essere quasi fisico e, sebbene non avesse ancora capito bene che cosa realmente rappresentassero l’uno per l’altro -davvero un’amicizia poteva essere tanto forte e travolgente?- non avrebbe saputo pensare ad una vita senza il suo migliore amico.

“In ogni caso, le vacanze di Natale inizieranno la settimana prossima, abbiamo tempo per decidere cosa fare..” concluse Blaine.

Il rumore sordo della vibrazione di un cellulare invase prepotentemente la stanza, facendoli sobbalzare entrambi. Blaine fece scivolare fuori dalla tasca dei pantaloni il suo iPhone, per poi sbiancare visibilmente alla vista del nome che stava lampeggiando con insistenza sul display.

“Devo...torno subito” mormorò, sciogliendo bruscamente l’abbraccio per precipitarsi fuori dalla stanza.

Kurt rimase per una manciata di secondi a fissare la porta con un’espressione a metà tra il perplesso e l’infastidito per poi decidere che no, non era successo nulla, e forse avrebbe davvero fatto meglio ad iniziare a studiare chimica per il compito del giorno successivo.

Era talmente immerso nei passaggi di stato -davvero erano ancora fermi a quella roba?- che nemmeno si accorse di quando, qualche ora più tardi, Blaine fece ritorno alla loro camera, troppo pallido in viso e visibilmente turbato.

Il ragazzo alzò lo sguardo dal libro.

“ Ehi, che è successo? Devo preoccuparmi?”

Blaine deglutì a vuoto, la gola secca .

“Kurt, devo trovarmi una ragazza. E anche in fretta.”
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: missyoustink