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Autore: YayaChan    22/10/2011    2 recensioni
Ti piece vedermi piangere? Anche oggi Yaten? Oggi doveva essere una giornata stupenda, una giornata da ricordare. Oggi compio 16 anni e tu? Tu sei stato capace di farmi del male anche in questo giorno tanto importante
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minako/Marta, Yaten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Auguri Mina-chan!
 

Un delicato venticello accarezzava le sue bianche e morbide guancie e scompigliava i suoi lunighi capelli color oro. Occhi azzurri leggermente coperti da una mano. Anche quel giorno era in ritardo per le lezioni. Proprio il giorno in cui si era svegliata presto per arrivare puntuale a scuola e per sorprendere amici ed insegnanti, per la prima volta.

 

Improvvisamente la porta dell'aula 1D si spalancò, era appena arrivata. Probabilemnte aveva corso, aveva il fiatone. Come biasimarla? La prima ora di lezione del sabato aveva il Sign. Pin, esigentissimo professore di chimica.

"B-Buomgiorno Sign. Pin. Mi scusi per il ritardo."

"Aino, sempre in ritardo. E' possibile che tu non riesca ad alzarti prima la mattina? Su, vai al tuo banco!"

La ragazza senza fiatare arrivò alla sua postazione, si sedette e aprì il libro di chimica a pagina 195. Le sue amiche erano già in classe, anche Usagi che, solitamente, arrivava dempre dopo di lei. Minako era sedutra tra Usagi e Makoto e proprio avanti a lei c'era Ami. Usagi la guardò sorridente augurandole il buongiorno e le pose un bigliettino sul banco. Minako, perplessa, prese il fogliettino passatogli dall'amica e lo aprì.

"Sei sempre la solita Mina-Can! Auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii <3"

Minako lesse quel bigliettino quasi con le lacrime agli occhi. Era propio felice quel giorno, infatti era il giorno del suo 16° compleanno. Ma quella critica poteva aspettarsela da Ami o Mako, ma non da Usagi che arriva sempre dopo di lei. Ripiegò il bigliettino e guardò Makoto per salutarla.

"Buongiorno Mina-chan. Auguronii."

***

Anche quel giorno di scuola terminò velocemente, Ami, Makoto, Usagi e Minako erano all'uscita di scuola aspettando i tre gemelli Kou, i soliti ritardatari.

"Ragazzeeeee..."

Era Seiya che da lontano agitava un braccio per farsi notare, al suo fianco c'erano il cinico Taiki e il freddo Yaten, tutti e tre camminavano a passo veloce.

"Scusateci ragazze, ma una cerchia di ragazze ci stava intorno e abbiamo dovuto firmare autografi a tutte." Disse Seiya.

"Abbiamo firmato? Voi avete firmato gli autografi. Odio questo aspetto della mia vita. A volte proprio non sopporto quelle seccanti ochette che non fanno altro che urlare e farmi venire un gran mal di testa..."

"Ma dai Yaten, sempre il solito." Aggiunse Taiki, poi rivolto a Minako "Minakooo, non ho avuto modo di parlarti durante la lezione. Auguriiiiiiii!!!"

A quegli auguri si unirono anche Seiya e Yaten. Dopo i sette ragazzi si avviano verso casa.

"Ragazzi cosa ne dite di andare a mangiare un gelato in centro?" Chiesa Usagi.

Makoto ed Ami fecero una faccia strana seguite da Seiya e Taiki.

"Ma Usagi, non ricordi che dovevi fare quella cosa di cui avevamo parlato? quel giorno?" Disse Ami.

"Mah..? Veram..."

"Beh noi abbiamo tutti da fare. Dobbiamo andare a vedere una partita di pallavolo. Non ti abbiamo chiesto niente perché sappiamo che orami eviti ogni sport..." Replicò Makoto.

I cinque ragazzi improvvisamente scomparirono lasciando Minako e Yaten soli. La biondina non poteva credere di essere rimasta sola con il suo tanto amato Yaten.

"Yaten cosa fai tu? Vai con loro o vieni in centro con me?" Chiese Minako con lo sguardo basso.

Yaten portò entrambe le mani dietro la nuca e con un mezzo broncio disse " Vengo con te, non ho nulla da fare. Basta che non fai la pazza ok?"

Quelle parole scatenarono un piccolo sorriso sulle labbra della dolce Minako che, senza aprir bocca, annuì.

Arrivati in città Minako inizò a fermarsi dinanzi ad ogni vetrina di qualunque negozio, soprattutto negozi che vendessero abiti e peliches.

"Minakoo, e dai! Uffàà siamo fermi qui da ormai 10 minuti. Andiamo in questo bar e ci prendaimo questo gelato? Dai che sinceramente mi da noia stare qui con te..."

"Cosa?" Minako si girò di scatto verso l'argenteo. "Ti da n-noia stare qui con me?"

"No..n"

"Io non ti ho detto niente. Sei tu che sei voluto venire qui con me. Potevi anche ritornare a casa o andare con gli altri. Nessuno, e tanto meno io, ti ha obbligato a venire con me."

Dicendo quelle parole Minako iniziò a camminare a passo veloce, era diretta alla sala giochi di Motoki. Yaten le stava dietro ma non riusciva a raggiungerla. Finchè non arrivarono alla sala giochi, dove la ragazza si sedette ad un tavoli. Yaten le andò incontro sedendosi proprio difronte a lei.

"Minako... emh.. volevo chiederti scusa."

"Scusa? E di cosa?"

"Per aver detto quelle parole."

"Non le voglio le tue scuse. Poi perchè mi hai seguita? Non avevi detto che ti dava noia stare con me? Beh perchè non sei ritornato a casa? Perchè continui a strami dietro? Perchè, perchèè? Ti piece vedermi piangere? Anche oggi Yaten? Oggi doveva essere una giornata stupenda, una giornata da ricordare. Oggi compio 16 anni e tu? Tu sei stato capace di farmi del male anche in questo giorno tanto importante."

"Ma..."

"Vai via Yateeeen."

Sentendosi dire quelle parole tanto pungenti, Yaten si alzò d'impulso dal divanetto e, mugugnando qualcosa, andò via lasciando Minako sola alla sala giochi.

Lungo la strada Yaten si fermò in un negozio, molto in voga in quel momento, acquistò un oggetto e si recò a casa di Usagi.

Intanto Minako ordinò una super coppa di gelato al cioccolato e panna servitagli direttamente dal bellissimo Motoki, che si fermò un po' a parlare con lei.

"Minako, perchè hai litigato con quel ragazzo?"

"Beh.."

"Io non so cosa sia successo tra di voi, non so nemmeno da quali sentimenti siete uniti. Ma dalle tue parole ho capito lui ti ha inseguita per scusarsi. Pensaci piccolina."Dicendo quelle parole Motoki tornò al bancone senza permettere a Minako di parlare.

Dopo aver mangiato il gelato si incamminò verso casa. Mentre era sulla strada del ritorno suonò il suo cellulare.

"Pronto?"

"Mina-chan sono Mako"

"Eih Mako-chan dimmi."

"Volevo chiederti se ti andava di venire con noi al karaoke questa sera."

"Ma certo."

"Allora vai a casa, indossa qualcosa di carino e vai a casa di Usagi. Ci incontriamo lì. Verranno anche i Three Lights. A dopo."

Arrivata a casa Minako cercò nel suo armadio un vestitino carino da indossare per l'uscita con gli amici. Trovò un carinissimo mini dress color panna con rifinimenti in oro. Lo indossò abbianando ad esso un paio di ballerine color panna e il solito fiocco rosso tra i suoi lunghi capelli. Specchiandosi ricordò improvvisamente le parole di Motoki.

"Forse ho sbagliato a comportarmi in quel modo con Yaten. Forse era veramente intenzionato a pormi le sue scuse. Sono stata un tantino... un tantino? Beh un tantino tanto! Questa sera mi scuserò con lui. Ma.. ma se poi sarà lui che non vorrà sentire le mie scuse? Come..."

Minako era finalemte pronta per uscire con le amiche e molto determinata a scusarsi per il suo comportamento infantile con Yaten. Non le interessava se lui non le avrebbe più rivolto la parola, possibile reazione di Yaten, ma doveva scusarsi. La biondina arrivò finalmente a casa di Usagi, suonò il campanello ed entrò in casa.

"Soooooooorpresaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!"

Un coro l'accolse in casa gridandole la parola 'sorpresa'. Era emozionata, al punto da non riuscire a trattenere le lacrime. C'erano proprio tutti, le sue migliori amiche, i Three Lights, Chibiusa, Mamoru. Tutti le saltarono addosso, eccetto Yaten, che rimase imbronciato in un angolo della stanza. Man mano tutti diedero il loro regalo alla festeggiata,ovviamente tranne il freddo Yaten.

La festa trascorreva liscia come l'olio, tra musica, dolciumi e chiacchiere varie. Minako uscì un po' fuori la porta per prendere aria. Dopo qualche secondo fu raggiunta da Yaten. La bionda si girò verso il ragazzo intenzionata a scusarsi per il suo comportamento, ma girandosi trovò Yaten con le braccia tese verso di lei e che stringeva un peliches a forma di orsetto bianco con in mano una mezza luna color oro.

"Mi perdoni Minako?"

Minako non riusciva a rispondere, era come se le si era annodata la gola. Non riusciva ad emettere un singolo suono. Prese il peluches dalle mani del ragazzo e abbassando lo sguardo lo ringraziò.

"G-Grazie, ma non dovevi. Sono io che dovrei scusarmi, oggi mi hai inseguita proprio per scusarti, ma la rabbia non mi ha fatto ragionare, mi sono scagliata contro di te ingiustamente. Scusami Yaten!"

Yaten prese tra le braccia la bionda e stringendola forte a se le disse "Minako, tu mi piaci!"

Minako iniziò a piangere come una bambina, ma si asciugò subito gli occhi.

"Perchè piangi? Ho-ho detto qualcosa che non va?"

"Hai reso questo compleanno unico e indimenticamile Yaten."

Dopo quelle parole Yaten tirò a sè Minako e le diede un caldo e dolce bacio.


...:Angolo dello scrittore:...
Allora passiamo a noi, spero che questa breve shot sia stata di vostr gradimento. Spero che commenieante, ormai mi conoscete, positivi o negativi che siano i commenti sono sempre bene accetti ^-^

 

   
 
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