“San?” 

“dimmi B.” 

“che cos’è la capitale di uno stato?” 
la bionda la guardava pensierosa, mentre giocherellava, con l’indice, a far girare l’immenso boccolo biondo, formatosi dalla sua coda

“L’ha spiegato la prof. Stamattina, dov’eri tu?” 
la latina le rispose, ancora intenta a sottolineare le sue pagine del libro di geografia

“ero distratta” picchierellò con la matita sul libro

“a che pensavi?” chiese distrattamente 

“pensavo tutto il tempo a te” 

Santana smise di fare qualsiasi cosa stesse facendo e la guardò, disarmata da quella frase, le sorrise e vide che, la bionda affianco a lei, ricambiò, aspettandosi la risposta

“ogni stato ha una città che è più importante, dove tutte le cose importanti vivono li, tutti quelli che decidono le leggi per quello stato”
cercò di spiegarlo semplicemente

“ho capito,quindi se sarò eletta rappresentante degli studenti, potrò scegliere un posto più importante, dove decidere le cose più importanti?” la ballerina s’illuminò 

“se vuoi si Britt” sorrise, vedendo l’eccitazione della bionda al solo pensiero

“ok allora sceglierò l’aula di canto del Glee club” 

“mmmm, mi sembra una buona scelta” affermò la latina, per poi riportare lo sguardo sul libro


Dopo qualche minuto, Santana sentiva picchiettare insistentemente al suo fianco, Brittany stava sbattendo nervosamente la matita sul libro.

“Britt che c’è?” 
si girò innervosita, ma si calmò subito capendo che la sua amica era agitata

“pensi che mi voterà qualcuno?” la guardò con fare disperato 

“ma certo! Io di sicuro, e tutte le altre ragazze del Glee e le cheerleader”

La bionda non sembrava convinta…..

La mora s’impietosì, non poteva vedere la sua Brittany così triste, la geografia poteva aspettare, anche se l’indomani avrebbero avuto il compito, avrebbe studiato la notte, in quel momento la sua bionda era più importante. 

“vieni qui”

Le prese la mano e la portò sul letto, si sdraiarono e Brittany posò il viso sul suo petto, facendosi cullare dal su e giù del respiro di Santana.

“ci sono Rachel e Kurt” sussurrò sempre più triste e pensierosa

“Andiamo Britt! chi vuoi che voti per la Berry? Probabilmente nemmeno Finn lo farà, voterà il fratello che avrà due voti in totale, se conti quel nano del suo fidanzato” 
Analizzò in pochi secondi la situazione rendendo tutto ovvio

“sei sicura San? Allora tutti gli altri voteranno per me?” la ballerina sollevò il viso, completamente trasformato, con un sorriso entusiasta, mentre l’altra annuì felice di averla convinta e rasserenata

“hai visto in palestra, quando abbiamo fatto il flashmob? Erano tutti li per te!” 
aggiunse la mora

Brittany fece silenzio e Santana immaginò stesse pensando a quel momento. 

“quando sarò eletta, farò mettere sempre la musica nelle pause trà un’ora e l’altra e si potrà ballare in ogni angolo della scuola, così tutti impareranno che, non c’è miglior modo, per rilassarsi e mandare via la tensione, prima di un compito o di una interrogazione” 

“mi sembra un’idea stupenda, potresti dirla nel tuo discorso all’assemblea, prima dell’elezione” le carezzò i capelli biondissimi, godendo del profumo che emanavano

“giusto! Mi starai accanto quando farò il discorso?” la guardò e la mora rimase paralizzata, da quello sfondo azzurro, che si era trovata improvvisamente davanti

“certo!” 

Brittany si sporse e le diede un bacio delicato sulle labbra, fermandosi un secondo a sfiorare le sue labbra, lasciandola senza fiato

“San….” Mormorò ancora sfiorandole

“mmmm” rispose assaporandone il gusto

“posso dire di noi due nel mio discorso?” 

Santana si gelò, sgranò gli occhi, ma poi si ricompose, cercando di camuffare quel senso di smarrimento che aveva provato.

“oh… b… bè forse non è il caso Britt” 

“perché? Anche in quel film che abbiamo visto l’altro giorno, quel signore che ha fatto il discorso, aveva la sua ragazza affianco, che lo sosteneva” 
rispose con la fronte corrucciata

“quello era il presidente Kennedy, Britt! E l’altra era la first Lady” sorrise, pensando al paragone

“anche io diventerò presidente, quindi ho bisogno di una first lady” l’estrema serietà di Brittany, procurò una risata in Santana

“facciamo così, se verrai eletta, potrai dire, nel tuo primo discorso da presidente, di avere una first lady” 

Vide il suo viso diventare raggiante ed iniziare ad agitarsi, eccitato dalla notizia

“sul serio San?” 

La mora annuì sorridente

“ti amo tantissimo!” le disse, baciandola appassionatamente. 

La mora sentiva che, in quel bacio, stava andando a sancire la sua promessa, le labbra di Brittany andavano, fiere, incontro alle sue, senza paura, mentre lei continuava ad averne ancora tanta, ma ora le interessavano soltanto lei e quelle labbra, che la stavano baciando dolcemente. Si staccò e, guardandola negli occhi, disse

“anche io Brittany”