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Autore: KlaineLover    22/10/2011    6 recensioni
«Etciù!»
«Kurt? Vuoi un fazzoletto?»
«No, no, tutto okay»
Blaine scosse la testa esasperato e girò attorno alla scrivania dove stava studiando, per raggiungere il divano dove Kurt era steso a guardare la TV.
Da almeno 3 ore.
«Kurt, credo che questa sia la decima volta che guardi questa puntata…»
«E’ Friends! Non c’è un limite a Friends! E-etciù!»
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stammi lontano... solo per oggi



«Etciù!»
«Kurt? Vuoi un fazzoletto?»
«No, no, tutto okay»
Blaine scosse la testa esasperato e girò attorno alla scrivania dove stava studiando, per raggiungere il divano dove Kurt era steso a guardare la TV.
Da almeno 3 ore.
«Kurt, credo che questa sia la decima volta che guardi questa puntata…»
«E’ Friends! Non c’è un limite a Friends! E-etciù!»
«Forse dovresti metterti a letto, è da stamattina che starnutisci e tossisci…» propose Blaine, osservando Kurt tirare rumorosamente su col naso.
«A letto? E perché?» chiese il ragazzo, senza staccare gli occhi dallo schermo.
«Penso che ti stia per venire qualcosa» rispose il moro, facendo per poggiare una mano sulla fronte dell’altro, che riuscì a scansarsi prontamente, rivolgendogli un’occhiata infastidita.
«Sto bene» sibilò, gli occhi ridotti a due fessure. «E sto guardando la puntata, lasciami in pace»
«Fa’ come ti pare. Poi non lamentarti con me!» concluse Blaine, tornando alla scrivania.
Riprese a scrivere fino a quando, dopo qualche minuto, un rumore simile ad un colpo di tosse mascherato da sbadiglio lo distrasse di nuovo. Con un sorriso divertito lo ignorò, continuando a guardare lo schermo, concentrato. Un altro colpo di tosse, uno sbuffo e poi la voce di Kurt, arrochita dal raffreddore, lo distolse dal suo lavoro.
«Blaine?»
«Si?»
«E’ ancora valida quell’offerta?»
«Quale offerta?»
«Quella del fazzoletto»
«Hai perso l’uso delle gambe?»
Kurt sbuffò rumorosamente e, con una lentezza degna di una tartaruga con l’artrosi, si mise in piedi, barcollando appena quando cominciò a muovere qualche passo.
«Come ti senti?» chiese Blaine, girando la sedia per guardarlo meglio.
«Splendidamente!» borbottò Kurt, allungando la mano verso la scrivania, afferrando bruscamente il pacchettino blu di fazzoletti.
«A che ti servono?» chiese fintamente perplesso il moro, incrociando le braccia.
«A cancellarti dalla faccia quell’espressione soddisfatta» commentò l’altro, lasciandosi cadere sul divano con un botto.
«Che ne dici di andare a letto?» provò di nuovo Blaine, addolcendo il tono.
«Sto bene!» scandì Kurt, soffiandosi rumorosamente il naso.
«Vedo…» mormorò il moro ridacchiando. «Bene, io a letto ci vado. Quando avrai intenzione di venirci anche tu, mi troverai lì» aggiunse, spegnendo il computer e andando in camera da letto, chiudendosi la porta alle spalle.
 
 
Erano le 6 e mezza del mattino quando Blaine si svegliò all’improvviso e, rotolando tra le lenzuola, non andò a scontrarsi contro il corpo caldo del fidanzato. Si stropicciò gli occhi e si mise seduto in mezzo al letto, guardandosi intorno perplesso. Dopo qualche minuto speso a cercare di ricordare cosa stesse sognando, si alzò e camminò in punta di piedi fino al divano del salotto, dove ci trovò, arrotolato in una coperta azzurra, Kurt, il naso rosso a causa del raffreddore e i capelli scompigliati. Si chinò per prenderlo in braccio e portarlo a letto, quando l’ammalato sobbalzò e spalancò i grandi occhi azzurri, puntandoli sul moro come due fari.
«Stai lontano da me!» squittì istericamente, ritraendosi.
Blaine si sedette sul bordo del divano, guardando mortificato il suo fidanzato.
«Ehi, ma cosa c’è? Ti ho fatto qualcosa?» chiese, passandosi una mano tra i ricci scompigliati.
«No! Oh, no, Blaine! Assolutamente! Solo, va via di qui, okay? Stammi lontano» rispose Kurt, il tono dolce in netto contrasto con le parole appena pronunciate, cosa che confuse ancora di più il moro, che si morse un labbro, disperato.
«Amore ti prego, dimmi cosa c’è… non è che mi vuoi lasciare vero? Ti porto tutti i fazzoletti che vuoi, solo, per favore…» cominciò Blaine, agitando le braccia preoccupato.
«Oh, per l’amor di Dio!» esclamò Kurt, reprimendo una risatina. «Sei proprio un idiota!»
Blaine si limitò a fissarlo, come se si aspettasse che una catastrofe di proporzioni cosmiche si sarebbe abbattuta su di lui da un momento all’altro, ma Kurt si limitò a guardarlo teneramente e a poggiargli una mano sul petto per spingerlo via, voltando la testa dall’altra parte per tossire.
«Sparisci Blaine, prima che ti butti nel water tutti i tuoi preziosi tubetti di gel!» insistette ancora, alzando appena la voce.
La minaccia sembrò sortire l’effetto sperato: Blaine spalancò gli occhi e scattò in piedi, trotterellando spaventato in cucina. Kurt sorrise teneramente e afferrò il cellulare, componendo rapidamente un messaggio. Quando Blaine si affacciò dalla cucina per chiedergli se davvero non aveva bisogno di nulla, Kurt scaraventò il piccolo telefono contro la parete, sorridendo amabilmente.
«Ho bisogno soltanto che tu stia lontano da me»
Blaine gli rivolse l’espressione più depressa che riuscì a fare e si ritirò di nuovo in cucina.
“A fare Dio solo sa cosa” aggiunse mentalmente Kurt, strisciando a terra per raggiungere il cellulare, che aveva appena emesso il bip tipico dell’arrivo di un sms.
-Siamo fuori la porta- recitava il messaggio.
Kurt si alzò dal divano sorridendo e, con fazzoletti al seguito, entrò in cucina, dove trovò Blaine seduto sulla tavola, abbattuto.
«Tesoro…» mormorò Kurt, intenerito. «Scendi da lì e va’ a vestirti, su!» aggiunse, battendo le mani.
«Oddio, mi stai cacciando di casa! Oh, Kurt, per favore! Qualsiasi cosa io abbia fatto, ti prego, non cacciarmi di casa! Io ti amo e…» cominciò a blaterare il moro, saltando giù dal tavolo e prendendo le mani dei fidanzato tra le sue.
«Blaine! Basta!» esclamò il ragazzo, ridendo. «Non ti sto cacciando di casa… cioè, veramente si…» spiegò divertito, ma alla vista dell’espressione terrorizzata del fidanzato si corresse subito. «Solo per oggi amore! Lo sai che giorno è?»
Blaine scosse la testa a occhi bassi, confuso, e la folta massa di ricci sulla sua testa si mosse insieme a lui, facendolo assomigliare ad un cucciolo di cane abbandonato dal suo padroncino.
«Oh, Blaine!» borbottò Kurt, cercando di non scoppiare a ridere. «Buon compleanno amore»
Il moro alzò di scatto la testa per incontrare gli occhi chiari del più alto, che lo fissavano con il solito sguardo intenerito di quando faceva qualcosa di assolutamente stupido.
«Come fai a scordarti anche del tuo compleanno?» chiese Kurt, ridacchiando.
«Ero così spaventato che non c’ho nemmeno pensato…» borbottò Blaine, imbarazzato.
Kurt non resistette più e lo strinse in un abbraccio, lasciandogli un bacio tra i capelli.
«Sei proprio un’idiota» sussurrò, continuando a sorridere.
In quel momento qualcuno cominciò a bussare insistentemente alla porta, quasi a volerla buttare giù.
«Cosa…?» mormorò Blaine, il cui sollievo stava lentamente andando a sfumare.
«Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere la compagnia di qualche amico, oggi…» cominciò Kurt, trascinando Blaine davanti alla porta d’ingresso, dietro la quale sembrava stesse scoppiando la terza guerra mondiale. «Non potevo permettere che ti ammalassi proprio oggi» concluse il ragazzo, e con una scrollata di spalle aprì la porta.
In un nanosecondo quelli che, in un secondo momento, vennero identificati dal povero Blaine come Wes, David, Thad, Jeff, Trent, Nick e Flint, si catapultarono in casa, saltando addosso al moro fino a farlo cadere a terra.
«Buon compleanno vecchio!»
«L’età si fa sentire eh?!»
«Non è che Kurt ti fa stancare troppo a letto?!»
«Ragazzi, ragazzi, mi fate male!» gemette Blaine, cercando di toglierseli di dossi e di rialzarsi in piedi, sconvolto. «Cosa ci fate qui?!» esclamò, una volta rimessosi in sesto.
«Non ci vuoi? Bene, ce ne andiamo!» borbottò Jeff, girando sui tacchi ridendo.
«No! Cioè, si… ma…» balbettò, voltandosi verso Kurt, meravigliato. «Sei stato tu?»
«No, è stato il folletto che dorme sotto il nostro letto» rispose Kurt, roteando gli occhi. «Si, certo che sono stato io! E chi altri? Hai idea di quanto sia complicato averli liberi tutti e 7 nello stesso giorno?! Pazzesco… peggio del presidente…»
Blaine sorrise raggiante e corse ad abbracciarlo, strappandogli un gemito di dolore.
«Vacci piano, sono moribondo io» mormorò tossendo Kurt.
«Grazie» esclamò Blaine, abbracciandolo più forte. «Ti amo»
«Ti amo anch’io amore… adesso però lasciami, ci stanno fissando»
«Ma quanto sono carini?»
«Mio Dio, aspetta che gli faccio una foto…»
«Me la metto come sfondo del desktop!»
«Okay, okay, ragazzi! Adesso andiamo…» disse ridendo il moro, alzando le braccia sconfitto. «E noi quando festeggiamo?» chiese poi a Kurt, sorridendo.
Il più alto gli diede un rapido bacio sulle labbra e gli sorrise malizioso.
«Stasera festeggeremo così tanto che rimarrai a letto tutta la settimana»
 
 
 
 
 
 

Angolo di Chiara :)
Giàggià, ho di nuovo la febbre! Stamattina ho avuto quest’idea mentre mi soffiavo via anche il cervello con un fazzoletto e non ho saputo resistere! Sono tornata al mio solito fluff anche a causa dello hiatus che lentamente sta finendo. L’idea che tra pochi giorni avrò di nuovo Glee e la Klaine mi fa saltellare come un’idiota per tutta la casa :D
Bene, torno a letto a morire e lascio a voi questa One fluffosa *w*
Fatemi sapere che ne pensate, mi fa sempre piacere (ogni recensione che mi lascerete abbasserà la mia febbre di un decimo u.u).
Un bacio a tutti, vi adoro!
C.
 
P.S. si, i titoli sono il mio punto debole, lo so.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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