La scrivania straripava di fogli e libri. Non se lo spiegava nemmeno lei perché c'erano così tanti libri,doveva sistemare,ma ora doveva fare una cosa ancora più importante. Vicino a lei c'era un foglio di colore azzurro. Non c'era scritto niente. A parte il titolo:"Un sogno nel cassetto". Lì la ragazza avrebbe dovuto scrivere quello che era il suo sogno nel cassetto. Aveva cercato tutto il giorno quale fosse il suo sogno. E alla fine era giunta alla conclusione che ci voleva una sola parola per descrivere il suo sogno:"amare". Sì lei voleva amare e sentirsi amata,lasciata dalla madre alla tenera età di 6 anni e con un padre che beve non sapeva cosa volesse dire amare. Ma da quando aveva sentito questa parola le era subito piaciuta aveva un suono candido,come una nota musicale. Nessuna l'aveva mai amata fino ad allora e lei non en aveva mai sentito il bisogno,fino a quando non aveva iniziato a leggere. Tutti i libri che leggeva parlavano di amore,amicizia,raramente di odio. Voleva sentire quel sentimento che la pervadeva,voleva avere qualcuno da amare con cui stare e dirgli tutto di lei. Dai suoi occhi azzurri cielo ai suo capelli castani chiaro. Voleva sentirsi amata almeno una volta nella sua vita,e non chiedeva niente in cambio. Solo di sentirsi amata. Ma cosa vuol dire amare? Quello non lo sapeva. Per questo aveva quel sogno nel cassetto,perchè voleva capire cosa volesse dire sentirsi amati per una volta. Eppure suo padre non poteva aiutarla e nemmno sua madre. Poi Nadia,non poteva saperlo che proprio quel giorno,il giorno del suo compleanno sarebbero successi tantissimi cambiamenti. Cosa poteva aspettarsi una ragazzina di otto anni non ancora compiuti,a parte un padre e una madre che le vogliono bene? Nadia non voleva un padre e una madre ma voleva qualcuno che l'amasse.