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Autore: Screec_94_    23/10/2011    2 recensioni
Ogni giorno, dopo essere andati via dal distretto, si ritrovavano lì, nella casa famiglia dove Sam era in attesa di una famiglia affidataria. Era come se avessero un appuntamento, che di solito si concludeva con una cena al loft di Rick o all'appartamento di Kate. Grazie a quelle ore passate insieme il loro rapporto stava crescendo, avvicinandoli, se possibile ancora di più l'uno all'altro.
Seguito di "Gioco di sguardi".
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La tua firma nel mio cuore A.N. Salve a tutti! Eccomi di nuovo qui con il continuo di "Gioco di sguardi", se non l'avete letta vi consiglio di farlo altrimenti questa one-shot potrebbe non aver senso. Cosa posso aggiungere? Principalmente questi sono i pensieri di Kate, o almeno, quello che io credo che penserebbe in una situazione del genere. Purtroppo i personaggi, escluso il piccolo Sam, lui si che l'ho inventato io, non sono miei *sig*.
Volevo ringraziare chi ha commentato la one-shot precedente e chi l'ha aggiunta tra le preferite o seguite, mi ha fatto molto piacere!
Buona lettura!
Alla prossima,
Silvia.

La tua firma nel mio cuore

Ogni giorno, dopo essere andati via dal distretto, si ritrovavano lì, nella casa famiglia dove Sam era in attesa di una famiglia affidataria. Era come se avessero un appuntamento, che di solito si concludeva con una cena al loft di Rick o all'appartamento di Kate. Grazie a quelle ore passate insieme il loro rapporto stava crescendo, avvicinandoli, se possibile ancora di più l'uno all'altro.

Si era formato un legame profondo tra il bambino e la donna, che ormai riusciva a tenerlo in braccio in modo del tutto naturale, fatto che Castle continuava a sottolineare, sostenendo che ogni minuto che passava con Sam la faceva sembrare sempre di più una madre; lei non sapeva se essere lusingata o no, quelle affermazioni avevano portato solo confusione nella sua mente. Voleva essere una madre? Non lo sapeva, c'erano molti fattori da valutare; il suo era un lavoro pericoloso, le era capitato più volte di rischiare la vita e non avrebbe mai voluto far soffrire qualcuno come aveva sofferto lei dopo la morte di sua madre; d'altronde c'erano molti agenti che avevano figli e continuavano imperterriti il loro lavoro. C'era comunque un problema più grande da risolvere, doveva trovare l'uomo giusto con cui avere dei bambini; no, l'uomo giusto l'aveva già trovato, l'aveva capito sin dal primo momento, era lui quella persona con cui avrebbe voluto passare il resto della sua vita, la persona al fianco della quale avrebbe voluto svegliarsi tutte le mattine, dalla quale avrebbe voluto avere dei figli, si, proprio lui, quel bambino in un corpo da uomo che sapeva però dimostrarsi adulto quando serviva, il suo partner, il suo migliore amico, il suo scrittore preferito, lui, Richard Castle; ma una cosa era averlo trovato, un'altra ammettere i propri sentimenti.

-Perché per noi non può essere facile, tu lo sai piccolino?- disse rivolgendosi al bambino che dormiva tra le sue braccia- Perchè non possiamo essere felici? Perché non posso semplicemente andare da lui e dirgli quello che provo, dirgli che l'amo? Lui è l'unico che mi fa sentire sempre al sicuro, allora perchè ho paura di sfiorarlo, forse perché so che non mi accontenterei di stringergli la mano o accarezzargli la guancia, ma vorrei solo che mi stringesse ogni notte a se?- continuò lei, cullando dolcemente il neonato- Se solo non avessi così paura di perderlo glielo direi, ma se facendo così lo allontanassi di più da me? Non me lo potrei perdonare, preferisco averlo solo come amico, rispetto a non averlo per niente. E' maturato molto da quando l'ho conosciuto, allora perchè non riesco a fidarmi, a mettergli il mio cuore in mano e dirgli che è suo, che gli è appartenuto da quando sono diventata la sua Musa?- accarezzò delicatamente la guancia del bambino, che iniziava a svegliarsi dal suo pisolino- Sai, tu un po' me lo ricordi, attiri l'attenzione delle persone anche senza volerlo e una volta che incrociano il tuo sguardo rimangono incantate, avete entrambi questo potere, nessuno può resistere ai vostri bellissimi occhi, nessuno può fare a meno di volervi bene, di amarvi.- posò un bacio sulla fronte di Sam e lo avvicinò al suo cuore- Ti voglio bene piccolino- disse sorridendo.

Improvvisamente senti due braccia muscolose cingerle la vita.

-Ti amo anche io Kate- le sussurrò Rick all'orecchio.

   
 
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